15 Settembre, 2002
Il Sindaco Corada *Interveniamo ogni volta che ce n'é bisogno*
A proposito degli sfratti di inquilini delle case popolari che non rispettano le regole - Il Comune prosegue in una linea precisa, applicare la legge
Il Comune di Cremona prosegue nella linea di applicazione della legge nei confronti degli inquilini delle case popolari che non rispettano le regole.
Il discorso riguarda, nello specifico, gli inquilini, quasi tutti stranieri, che ospitano altre persone senza averne il permesso. Per tutti loro scatta, con effetto immediato, la decadenza dell'assegnazione dell'alloggio.
Questo provvedimento negli ultimi mesi è stato assunto in una dozzina di casi. Recentemente é stato coinvolta una persona immigrata alla quale, 14 anni fa, il Comune ha dato in affitto un appartamento di proprietà dell'ALER situato in via Fatebenefratelli.
A seguito di doverosi e precisi accertamenti, dicono gli uffici del Comune, «si è constatato che l'inquilino ospita senza alcuna autorizzazione e in maniera continuativa e prolungata persone estranee al nucleo».
A quel punto è scattato l'iter indicato dalla legge: l'Ufficio alloggi, l'8 maggio scorso, ha dato «inizio al procedimento di decadenza dell'assegnazione dell'alloggio, prevedendo un termine entro il quale» l'inquilino avrebbe potuto far pervenire le sue osservazioni. Quella scadenza é stata superata senza cvhe l'inquilino interessato avesse fornito la benché minima risposta. A quel punto il Comune ha disposto la necessaria decadenza dell'assegnazione.
L'inquilino dovrà lasciare libero da persone e da cose e con effetto immediato la casa che gli era stata concessa.
Ora, se vorrà, potrà opporre regolare ricorso.
Solo dopo l'eventuale ricorso ed il suo esito potrà scattare l'iter dello sfratto vero e proprio. Insieme con la morosità, quello degli inquilini che ospitano persone abusivamente è uno dei casi più frequenti: nel corso dell'ultimo anno si sono presentate una dozzina di queste situazioni e in quasi tutte erano coinvolti extracomunitari.
A questo proposito il Sindaco Corada ho rilasciato la seguente dichiarazione:
«Continueremo nella nostra linea di giusta severità. Forse per la prima volta a Cremona - lo dico senza voler criticare il passato - si è affrontato in modo serio il problema degli inquilini che non seguono le regole. Alla base del giro di vite c'è una considerazione: le case del Comune sono pubbliche e quindi chi vi abita deve trattarle con cura, oltre che comportarsi bene con gli altri. Questo non significa usare la mano in maniera esageratamente pesante, interveniamo ogni volta che ce n'è bisogno, a fianco di chi ha problemi. Non a caso il 60 per cento del nostro bilancio è destinato ai servizi sociali. C'è attenzione per le fasce più deboli, un'attenzione che va di pari passo con la richiesta di responsabilità da parte degli inquilini. Ospitare persone abusivamente in una casa popolare va nella direzione opposta rispetto alla responsabilità».
 
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