15 Settembre, 2002
Stop ai rifiuti abbandonati lungo le strade extraurbane.
Una convenzione firmata tra la Provincia e le società multiutility Scs e Scrp per il Cremasco e Aspm di Soresina.
Dopo le sollecitazioni pervenute dal consiglio provinciale a un’attenzione verso il fenomeno che, pur senza diventare vera e propria emergenza, tuttavia esiste nel territorio provinciale, offuscando il livello di eccellenza raggiunto dalla provincia di Cremona e dai comuni che ne fanno parte nella gestione del ciclo dei rifiuti, si è giunti a definire un’azione concreta per la rimozione di quanto alcuni cittadini poco rispettosi delle regole abbandonano lungo le strade anziché affidarlo al sistema di raccolta e smaltimento.
Una convenzione è stata infatti firmata tra la Provincia e le società multiutility Scs e Scrp per il Cremasco e Aspm di Soresina. In base al documento le società si impegnano a raccogliere i rifiuti abbandonati lungo le strade extraurbane dei territori di competenza per avviarli allo smaltimento nel rispetto dal sistema di gestione integrata.
“E’ un obiettivo di qualità – ha detto il presidente Giuseppe Torchio presentando la convenzione – nel solco delle eccellenze raggiunte dal nostro territorio per quanto riguarda la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti, gli acquisti verdi, la banda larga, ottenuti grazie all’impegno comune di istituzioni locali e aziende pubbliche multiutility, che hanno messo in campo una bella sinergia. Teniamo dunque la parola data anche in consiglio provinciale pur in presenza di tagli finanziari che faranno mancare al bilancio provinciale circa un milione e mezzo di euro”.
Anche l’assessore all’Ambiente Giovanni Biondi ha sottolineato il ruolo decisivo delle aziende nella soluzione di un problema che dà un senso di minore efficacia al quadro di eccellenza raggiunta dal nostro territorio. Si parte, ha detto, laddove si è incontrata una maggiore sensibilità, con l’intento esplicito di allargare questa azione a tutto il territorio provinciale.
I rappresentanti delle aziende hanno affermato il valore dell’informazione e dell’educazione nel prevenire il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e la necessità che tale opera parta dalle scuole. Molto si sta facendo, a partire da Rifiutando e da altre iniziative che vedono i bambini “salire in cattedra” per “educare” gli adulti a un comportamento più rispettoso delle regole, degli altri e dell’ambiente, ma, hanno aggiunto, si dovrebbe fare molto di più.
Per quanto riguarda la sorveglianza, è stato chiesto il coinvolgimento, oltre che delle polizie locali, anche dei gruppi di volontariato, a partire dalle Guardie ecologiche volontarie che, ha informato la dirigente del settore Ambiente Mara Pesaro, ora sono i Comuni a gestire. In questo senso, la Provincia organizza corsi specifici per i nuovi gruppi di Gev comunali – il primo parte nel Casalasco – e l’invito ai Comuni è dunque quello di aderirvi, tanto più che i costi sono coperti dalla Regione Lombardia.
 
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