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 Economia

15 Settembre, 2002
Associazione Cereali: “Prezzi alla produzione troppo bassi, così le aziende chiudono”
Cremona, il mercato di Campagna Amica al venerdì mattina al Foro Boario. Ilndono il calendario.

Associazione Cereali: “Prezzi alla produzione troppo bassi, così le aziende chiudono”
Cremona, il mercato di Campagna Amica al venerdì mattina al Foro Boario. In dono il calendario.
Associazione Cereali: “Prezzi alla produzione troppo bassi, così le aziende chiudono”
“I prezzi dei prodotti agricoli alla produzione sono in piena deflazione, con un calo del 5,2 per cento. Le quotazione alla produzione sono calate dell’11 per cento per i cereali, del 15 per cento per la frutta, del 16 per cento per il vino, dell’8 per cento per la carne suina e del 5 per cento per i lattiero caseari. Una situazione che mette seriamente a rischio il futuro delle aziende agricole, e con esso quello delle coltivazioni e degli allevamenti Made in Italy, con una riduzione stimata del Valore aggiunto agricolo pari al 5,2 per cento, per una perdita complessiva di 1,5 miliardi nel 2009”. Ad evidenziare questi dati è Pietro Scolari, responsabile dell’Ufficio Economico Coldiretti Cremona e segretario dell’Associazione regionale produttori cereali e semi oleosi della Lombardia. “Da questo continuo calo dei prezzi alla produzione, ormai insostenibile per le imprese agricole, non trae certo vantaggio il cittadino-consumatore, per il quale i prezzi al dettaglio non diminuiscono. La situazione del grano duro è emblematica: il grano duro viene pagato appena 18 centesimi al chilo agli agricoltori, mentre la pasta raggiunge in media 1,4 euro al chilo, con un ricarico di circa il 400 per cento. Il garante dei prezzi, intervenendo in proposito, ha messo il dito nella piaga” prosegue Scolari, facendo riferimento alla convocazione dei pastai da parte del garante dei prezzi Roberto Sambuco per il 19 gennaio.
Le quotazioni del grano sono scese su valori inferiori di ben il 30 per cento, mettendo a rischio il futuro delle coltivazioni Made in Italy. Una crisi che non è giustificata dal consumo di pasta di semola, che in Italia è cresciuto in valore del 2,8 per cento nel primo semestre 2009 rafforzando il primato degli italiani nel consumo.
“Pochi centesimi pagati agli agricoltori nei campi – aggiunge Arnaldo Freri, presidente dell’Associazione produttori cereali – diventano euro al consumo, con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola che danneggia agricoltori e consumatori, in un momento particolare dell’economia”. Alla complessa situazione si aggiunge il peso dell’inganno legato all’origine del prodotto. “Circa la metà del pane venduto in Italia è ottenuto con grano straniero, senza alcuna indicazione per i consumatori – prosegue Freri –. Plaudiamo alla recente operazione dei Nas dei carabinieri nei panifici, che ha portato al sequestro di oltre 46 tonnellate di prodotti da forno e che conferma l’importanza di garantire la rintracciabilità, e con essa la qualità e sicurezza, del prodotto più presente sulle tavole degli italiani”.
“E’ vitale arrivare in tempi rapidi all’introduzione dell’obbligo di indicare la provenienza del grano impiegato per produrre la farina destinata alla panificazione, al fine di assicurare l'origine nazionale del prodotto – spiega Freri –. Questo vale per tutte le produzioni alimentari: come sostenuto con forza da Coldiretti, è tempo che per tutti i prodotti sia indicata in etichetta l’origine, vale a dire il campo dove avviene la coltivazione, o la stalla di mungitura, o l’azienda dove il suino è stato allevato”.
“Il primo, fondamentale passo per assicurare un’equa remunerazione del prodotto italiano è mettere il cittadino-consumatore realmente nelle condizioni di poter scegliere l’autentico made in Italy. Dobbiamo e possiamo reagire con forza ai due furti ai quali è sottoposta giornalmente l’agricoltura, che subisce da una parte il furto di identità e di immagine, che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano, e dall'altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli a causa di uno strapotere contrattuale da parte dei nuovi forti della filiera agroalimentare – conclude Freri –. L’Associazione dei cerealicoltori, con convinzione, è accanto a Coldiretti nella richiesta di estendere a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine. Così come sposiamo appieno il progetto Coldiretti per la realizzazione di una filiera agricola tutta italiana, gestita per una parte sempre più importante, ove possibile in ogni sua fase, direttamente dagli agricoltori”.

CREMONA, IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA
VENERDI’ MATTINA AL FORO BOARIO

Il 2010 inizia nel segno della genuinità e del gusto tipico dei prodotti “a km zero”: a prometterlo sono gli agricoltori di Coldiretti Cremona, che anche per venerdì 8 gennaio danno appuntamento al ‘Mercato di Campagna Amica’ di Cremona, al Foro Boario, dalle ore 8 alle 13.
Presso i gazebi gialli degli imprenditori agricoli, i cittadini potranno trovare tutti i prodotti di stagione, dai salumi ai formaggi (con latte di vacca, bufala o capra), dalle farine al miele, senza scordare carni, marmellate ed altri alimenti ‘Made in Cremona’, offerti dai produttori in un filo diretto fra la campagna e le famiglie. La presenza, accanto alle imprese agricole cremonesi, di due aziende di Pavia consente inoltre di ampliare la varietà di prodotti in vendita, aggiungendo riso e vino, sempre proposti personalmente dalle aziende agricole che il producono.
“Il Mercato di Campagna Amica rappresenta la vetrina di tutta l’agricoltura italiana. E’ un’occasione per dire ai consumatori: comprate italiano, pretendete che gli alimenti che portate in tavola siano autenticamente made in Italy, dalla loro origine – sottolinea Francesco Cazzamali, Responsabile Vendite Dirette di Coldiretti Cremona –. Con il Mercato mostriamo alle famiglie quale sia il volto, quale sia il valore aggiunto, della nostra agricoltura. E possiamo anche dimostrare che, all’origine, i prodotti agricoli hanno prezzi convenienti, ragionevoli, ben differenti da certe cifre esorbitanti che spesso troviamo indicate sugli scaffali dei negozi. E’ un modo per combattere l’inaccettabile forbice dei prezzi che divide la produzione dal consumo, danneggiando sia l’agricoltura che le famiglie”. Da qui l’invito di Coldiretti, rivolto a tutti i cremonesi, ad aprire l’anno portando in tavola la tipicità e la freschezza dei prodotti delle nostre campagne.

IN DONO IL CALENDARIO DI CAMPAGNA AMICA

Coldiretti ha un dono speciale per tutti i cittadini-consumatori che intendono vivere un 2010 all’insegna della tipicità, della sicurezza, della bontà Made in Italy: il Calendario 2010 di Campagna Amica, gratuitamente distribuito presso i numerosi Mercati di Campagna Amica presenti sul territorio. “Per valorizzare i sapori delle realtà locali, Coldiretti Lombardia ha realizzato uno strumento che accompagnerà per tutto l’anno i cittadini-consumatori e li renderà attivamente partecipi del progetto “Una filiera agricola, tutta italiana, firmata dagli agricoltori” – chiarisce Francesco Cazzamali, Responsabile Vendite Dirette di Coldiretti Cremona –. Ad ogni mese del calendario corrisponde una Provincia del territorio e il prodotto rappresentativo di quella determinata zona che, ovviamente, può essere acquistato presso la rete Campagna Amica. Inoltre vengono proposti utili consigli per orientare al meglio i cittadini verso un consumo di beni primari consapevole e viene promosso uno stile di vita virtuoso”. Diecimila copie del calendario vengono in questi giorni distribuite in tutta la Lombardia, fino ad esaurimento. Il calendario è espressione non solo della bontà della filiera agricola, ma anche del rispetto per l’ambiente: la carta su cui è stato stampato, infatti, è ecosostenibile riciclata al 100%.
Coldiretti Cremona ricorda che, per l’anno 2010, sono confermati gli appuntamenti con il Mercato di Campagna Amica di scena il venerdì mattina a Cremona al Foro Boario, il sabato a Casalmaggiore in piazza Turati, il lunedì a Soresina nella piazza davanti al Palazzo Comunale. A Pandino l’appuntamento è il primo e il terzo giovedì del mese in Corso Umberto I. Si sta definendo, intanto, il calendario relativo alle presenze a Crema. L’elenco aggiornato dei Mercati di Campagna Amica è consultabile sul sito www.lombardia.coldiretti.it.

 


       



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