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15 Settembre, 2002
Ad Avezzano l’A.Ge.S.C. per portare a compimento la legge 62/2000
La scuola, sono convinta, è parte integrante della comunità sociale: è mezzo di formazione della famiglia, della società, contribuendo in misura importante alla elevazione civile

Ad Avezzano l’A.Ge.S.C. per portare a compimento la legge 62/2000
Il 23 e 24 gennaio si è celebrato ad Avezzano, provincia de L’Aquila, il Congresso nazionale dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche con delegati di tutta Italia. Per la Provincia di Cremona c’era la dott.ssa Mara Sperlari, diplomata presso il Collegio delle Madri Beata Vergine, laureata in Pedagogia con il massimo dei voti presso l’Ateneo di Parma ed ora, in qualità di genitore, membro provinciale dell’A.Ge.S.C.
La scuola, sono convinta, è parte integrante della comunità sociale: è mezzo di formazione della famiglia, della società, contribuendo in misura importante alla elevazione civile, morale e religiosa delle nuove generazioni. La corresponsabilità educativa dei genitori deve spingersi, all’interno della scuola, al coinvolgimento efficace, cioè reale, quale contributo alla costruzione della proposta culturale scolastica che deriva dall’essere genitori.
Scuola-famiglia–società sostengo siano in dipendenza vitale, ambiti di una grande comunità, animata dagli stessi valori, dagli stessi intendimenti e dalle stesse finalità.
Intitolato “L’A.G.e.S.C. nell’impegno per la scuola libera attraverso il servizio della carità”, il Congresso si è svolto presso l’Istituto Sacro Cuore di Gesu' ad Avezzano, quale occasione di ripresa delle attività delle Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino, con Casa Madre nella Scuola Santa Maria degli Angeli “Barbara Micarelli” a L’Aquila, colpita dal terremoto lo scorso aprile.
La somma raccolta, che ha superato i 10.000 euro, è “il piccolo grande segno” di tanti amici, che hanno partecipato alla sottoscrizione:“ricominciare dall’educazione”, intesa come un’esperienza di rapporto che faccia emergere alla bellezza di continuare ad educare anche in una così grave sciagura” ha detto la Presidente Nazionale Maria Grazia Colombo.
Giornate splendide con un cielo azzurro, nonostante le rigide temperature del Parco Nazionale del Gran Sasso. Tutto era favorevole all’incontro: lo scopo era quello di incontrarci dopo la terribile esperienza del terremoto del 6 aprile per consegnare la somma raccolta, oltre che ritrovarsi per metter “in campo” contenuti, interventi, proposte ed esperienze, suggerimenti in tema educativo.
Oltre i due pullman provenienti da tutta Italia, una dopo l’altra sono arrivate le macchine delle zone limitrofi. In aula Magna eravamo in molti, alcuni anche con i propri figli per rivederci, abbracciarci con profonda commozione!
Il Dott. Antonio Floris, Sindaco di Avezzano, ha ringraziato a nome di tutti i cittadini l’A.Ge.S.C. perché per riprendere a sperare dopo la furia del terremoto è “prioritario ricominciare dall’educazione, intesa come un’esperienza di rapporto che faccia emergere il senso delle cose anche dopo una sciagura, e che richiama genitori ed insegnanti alla bellezza di continuare ad educare i propri figli”.
A seguire, l’intervento di Suor Maria Felicita Decia dell’ Istituto Sacro Cuore di Gesu' ad Avezzano, per la quale l’azione educativa è illuminata dall’amore, dalla “perfetta letizia” francescana. “Educare è amare, è comprendere; amare è donarsi all’altro, è fare il bene della persona amata ed aiutarla a crescere, ad essere se stessa per gli altri. Educare è farsi amare, e realizzare un rapporto di reciprocità d’amore, che fa crescere insieme nel dono di sé per il bene della famiglia e della società. Amore, e non timore, generano libertà, stima reciproca” come lei stessa dice.
I temi più rilevanti:
1. L’Agesc è uno strumento fatto di rapporti, volti, relazioni ideali, identità a disposizione dei genitori (di scuola cattolica e non) per aiutarli a prendere coscienza del proprio compito.
I genitori per questo dovrebbero essere aiutati, anche secondo il principio di sussidiarietà,a costruire delle risposte per i figli dall’A.Ge.S.C. in tema di politica familiare.
2. valorizzazione della comunità familiare perché nella scuola, i genitori sono anche risorsa per l’educazione, per la crescita della comunità educativa, per intrecciare rapporti e reti con il territorio, per promuovere la formazione dei giovani come cittadini. Poiché non c’è autonomia senza assunzione di concrete responsabilità, i genitori, proprio perché sostenuti dall’A.Ge.S.C., non temono di svolgere fino in fondo il loro ruolo.“Appartengo quindi comprendo” come dice bene il Presidente di Milano Stefano Portioli “E’ il tempo per esserci, ancora di più, per incidere nei luoghi delle scelte determinanti l’educazione, le regole amministrative, le politiche sociali e culturali, esercitando quella cittadinanza attiva che è propria della famiglia.”
3. I docenti, come i genitori, fanno una scelta e da lì si parte realisticamente. Il docente non è solo un esecutore del gestore perché la famosa coralità educativa è come un gioco da incastro, o un puzzle, benché purtroppo a volte sia sottovalutata o venga data per scontata.

Questa, sostengo, è la originalità che i genitori riconoscono nella scuola cattolica, originalità che diventa poi affidabilità e quindi una libera scelta.

4. L’associazione continuerà a promuovere formazione al suo interno, nelle scuole, nelle comunità, inserendosi anche in percorsi sostenuti dalle istituzioni locali alle Europee, cercando collaborazioni per “riconoscere e valorizzare concretamente il patrimonio educativo e formativo della scuola cattolica e della formazione professionale di ispirazione cristiana”.
5. I giovani sono il nostro futuro, e sempre di più l’associazione intende aprirsi a loro. Perciò si propone, anche con l’impulso di questo Congresso, di una struttura dotata di più personale addetto al disbrigo del lavoro a livello nazionale, rafforzando il ruolo delle Giunte Regionali e Provinciali.
Sono intervenuti poi numerosi Presidenti Provinciali e Regionali, portatori di un ricco confronto sulle esperienze educative delle scuole cattoliche a partire dal punto di vista dei genitori; si sono comunicate e valutate diverse esperienze relative in particolare alla relazione fondamentale tra famiglie e docenti/scuola per condividere progetti educativi e costruire sinergie di azione coinvolgendo anche altre realtà del territorio.
Dopo una finanziaria che finalmente non taglia i fondi per la parità scolastica, è necessario portare a termine la legge 62/2000 a dieci anni dall’approvazione, dando garanzie alla scuola che deve entrare a far parte delle norme generali.
In una stagione di riforme di sistema nello Stato e di cambiamenti nella scuola, l’attuazione di una legislazione che garantisca, anche economicamente, la libertà di educazione delle famiglie è un passo necessario verso una società più democratica, più moderna e più europea.
Questa è stata una tappa importante del percorso di un gruppo di genitori (l’A.Ge.S.C.) che stanno di fronte alla realtà con “disponibilità collaborativa”, attenti alla qualità della formazione delle giovani generazioni.

Mara Sperlari
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mittente MARA dott.ssa SPERLARI via Tibaldi, 6 26100 CREMONA
tel 0372.34118 fax 0372.748609 cell 339.4395522
@mail m.sperlari@libero.it

 


       



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