15 Settembre, 2002
Il Cantiere dell*Ulivo è ripartito
Ottima la presenza, molto seguite le relazioni e la Tavola Rotonda finale - Lettera dei promotori - Sui siti del WelfareNetwork estratti video dei lavori
CANTIERE DELL'ULIVO
Seminario nazionale “Le nuove sfide del PD”
A tutti i relatori
A tutti i partecipanti
Carissimi,
vogliamo innanzitutto ringraziarVi per la folta ed attenta presenza, per la disponibilità e per il prezioso contributo che avete saputo e voluto dare al nostro Seminario di ieri.
Crediamo di poter affermare si sia trattato di un incontro positivo, nel quale si è tornati a respirare un po' di quell'accogliente spirito ulivista di cui in tanti sentiamo l'urgenza e la necessità.
Confronto sui temi, voglia di costruire, spirito unitario e condiviso, approccio positivo e, se ci è concesso, anche un sentimento di amicizia: è di questo che ha bisogno il Partito Democratico per riprendere la propria ricostruzione ed il proprio radicamento. E, nel contempo, per ricostruire attorno a sé una prospettiva di lavoro comune aperta a nuove e più stringenti alleanze.
Ieri - in una domenica mattina di fine febbraio - abbiamo tutti insieme riaperto il Cantiere dell'Ulivo.
Come ogni Cantiere che si rispetti risponde ad un progetto, ma nello stesso tempo è aperto, creativo, disponibile al contributo di chiunque voglia farsi contaminare da questa voglia comune di mettere a fuoco problemi con l'esclusivo obiettivo di trovarne le soluzioni.
Un ambito, amichevole e plurale, che si rivolge a tutti - all'interno ed all'esterno del PD - mosso dallo scopo comune di riprendere il cammino per costruire le condizioni di una nuova Italia in una nuova Europa.
Siamo partiti da questi 4 caposaldi:
· Bipolarismo e democrazia competitiva: lancio di una grande campagna nazionale contro la legge elettorale "porcata", per una legge elettorale maggioritaria e per parlamentari eletti direttamente dai cittadini in collegi uninominali territorialmente omogenei;
· Riforma della politica: forte azione rivolta sia fuori che dentro il PD, volta alla piena attuazione dell'art. 49 della Costituzione che prescrive, nella vita interna di ciascun partito, il "metodo democratico". A questo fine utilizzo generalizzato e non occasionale dello strumento delle Primarie che, superata positivamente la fase della sperimentazione pur all'interno di limiti ed errori, devono ora essere finalmente regolamentate in maniera seria, omogenea e razionale.
· Politica delle alleanze larghe da parte di un PD che pensa e agisce come "major party". In questo quadro, da un lato politica dell'attenzione verso l'UDC, volta alla conduzione di una più forte e stringente battaglia di opposizione, dall'altro costruzione nei territori e nelle istituzioni di una alleanza stabile, basata su un programma di pochi punti, mirati ed essenziali, da condividere con le altre forze politiche di opposizione - fuori e dentro il Parlamento - volta alla preparazione di una alternativa possibile per l'Italia e per gli italiani.
· Chiara e percepibile alternativa ideale, culturale e politica al centrodestra ed al berlusconismo, con radicamento nei valori fondanti della Costituzione repubblicana. No a tentazioni regressive di tipo proporzionalistico e consociativo.......
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