15 Settembre, 2002
Domani a Crema il PD in piazza contro il condono elettorale
Alloni: “E’ una vergogna, peggio delle leggi ad personam”
Domani a Crema il PD in piazza contro il
condono elettorale
Alloni: “E’ una vergogna, peggio delle leggi
ad personam”
Domani pomeriggio, domenica 7 marzo, il Partito
Democratico sarà in piazza anche a Crema
per protestare contro il “condono elettorale”
varato dal governo per salvare le liste del
centro destra in Lombardia e nel Lazio. Una
mobilitazione che in tutto il paese sta dicendo
che le regole vanno rispettate da tutti e
non possono essere cambiate a partita già
iniziata a seconda della convenienza dei
potenti.
Il centro destra ha commesso dei pasticci
per leggerezza, arroganza ma soprattutto
per le divisioni interne. Poi, di fronte
al disastro, ha cercato di fare un gioco
di prestigio. Ma il trucco c’è, e si vede
tutto. E non serve, a mascherarlo, il polverone
che hanno tentato di alzare su presunte irregolarità
in tutte le liste, che non esistono.
In piazza Duomo, a Crema, sarà presente anche
Agostino Alloni, candidato al consiglio regionale
per il PD.
“Ci sarò perché il decreto che cambia le
regole è scandaloso, è una vergogna, è perfino
peggio delle leggi ad personam. E scandaloso
è l’appoggio pieno e incondizionato della
Lega, dato solo quando il problema ha toccato
la Lombardia. Continuo a ricevere numerose
telefonate di persone, anche non schierate
con la mia parte, che mi dicono di essere
indignate. A questo punto, se l’esempio che
viene è che conta solo il proprio interesse,
ogni comportamento da parte di chiunque potrebbe
essere giustificato. Ma noi non dimentichiamo
che la campagna elettorale è fatta per convincere
della verità delle nostre critiche e della
bontà delle nostre proposte. Dobbiamo dunque
continuare a parlare con la gente, mettendo
in primo piano i tanti bisogni delle famiglie,
dei cittadini, delle imprese, cui la destra
non sa dare risposte. Chiedo ad esempio,
provocatoriamente ma non troppo, se si dovrà
fare un decreto interpretativo anche per
quegli studenti di Capralba cui è stato venduto
un abbonamento al treno sbagliato e che ora
rischiano ogni giorno multe salate andando
e tornando da scuola. Il governo, e tutte
le istituzioni, pensino ai bisogni reali,
e non sempre e solo a salvare ora questo
ora quel potente dal male che si è fatto
da sé”
Crema, 6 marzo 2010
 
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