15 Settembre, 2002
Pubblici esercizi e Polizia Locale insieme per la “stretta” contro l’alcol
Da venerdì entrano in vigore le nuove norme del Codice della Strada
Pubblici esercizi e Polizia Locale insieme
per la “stretta” contro l’alcol
Da venerdì entrano in vigore le nuove norme
del Codice della Strada
Con l’entrata in vigore del nuovo codice
della strada, e soprattutto con l’applicazione
delle nuove norme per quanto riguarda la
vendita e la somministrazione di alcolici
Comune, Polizia locale e Associazioni di
categoria di Ascom e Confesercenti hanno
attivato un tavolo di lavoro. Già questa
mattina, al comando di piazza Libertà, si
è tenuto un primo incontro tra l’assessore
Alessandro Zagni, il vicecomandante Pierluigi
Sforza, Alessandro Volta presidente della
Fipe, la federazione dei pubblici esercizi
di Ascom, Roberto Maldotti guida del Silb,
che riunisce i gestori dei locali da ballo
di Confcommercio, Marco Lodigiani, responsabile
del coordinamento Confesercenti Centro Storico
e Mario Lazzarini, della stessa Associazione.
Era presente, sempre per Ascom, anche il
funzionario Matteo Ramella.
“Da sempre Ascom è attenta alla promozione
di corretti stili di vita – introduce Alessandro
Volta – Abbiamo già in passato proposto campagne
legate al divertimento consapevole, alla
guida sicura e all’incentivazione dell’uso
di mezzi pubblici. Accogliamo positivamente
le nuove regole e, anche in questa occasione,
siamo pronti a dare il nostro contributo”.
“Insieme agli altri partecipanti al tavolo
– gli fa eco Roberto Maldotti – abbiamo un
obiettivo comune. Sarà tanto più facile raggiungerlo
quanto più sarà intensa la collaborazione.
Il dialogo e la collaborazione tra tutti
i soggetti interessati, il rapporto sempre
più stretto con le Istituzioni locali, non
può che rappresentare un valore aggiunto.
Ascom, è pronta a far la propria parte ed
ha già richiamato i propri associati affinchè
siano rispettate le nuove normative, e ci
si adegui in tempo”.
Le nuove norme impongono, a partire, dal
prossimo venerdì (13 agosto) il divieto per
tutti i pubblici esercizi, di intrattenimento
e non, di somministrare alcolici dalle 3
alle 6 della mattina. Resta il divieto assoluto
di somministrare a chi ha meno di sedici
anni. Qui non ci sono limiti d’orario ma
d’età.
Dal prossimo 13 novembre, le norme imporranno
ai pubblici esercizi, se aperti oltre le
24, di tenere a disposizione dei clienti,
almeno presso un’uscita del locale, uno strumento
per l’alcol test e di esporre, all’ingresso,
all’interno ed all’uscita, le tabelle sugli
effetti dell’assunzione di alcolici.
Norme che, concordano i partecipanti al tavolo,
devono essere adeguatamente veicolate tra
i clienti. Proprio per questo, insieme, intendono
realizzare, nelle prossime settimane, un
agile vademecum, dove sono elencate, in maniera
chiara le nuove indicazioni legislative.
“Chiediamo, sin da ora, - continua il presidente
della Fipe – la collaborazione di tutti i
nostri clienti. In fondo si tratta di limitazioni
che vanno a loro vantaggio”.
Gli operatori di Ascom e Confesercenti saranno
inflessibili. Anche perché, come ha spiegato
il vicecomandante Sforza, i controlli saranno
sistematici e severi e prevedono anche l’impiego
di agenti in borghese. Poi ci sono sanzioni
severissime. “Le multe vanno dai cinque ai
ventimila euro”, testimonia Volta che continua:
“davvero moltissimo, forse troppo, anche
perché puniscono solo l’esercente mentre
l’acquirente resta impunito. Non è certo
una norma che spinge i clienti alla responsabilità”.
All’unanimità, poi, i responsabili delle
categorie chiedono che, per essere davvero
efficaci, le norme debbano essere applicate
anche a venditori ambulanti itineranti e
a feste e sagre paesane. Insomma, chiedono
un controllo totale contro gli abusi.
Perchè - continua Maldotti - “se nelle discoteche
e nei locali l’attenzione al problema è alta,
altrettanto non si può dire degli altri luoghi
del divertimento. Se, per aggirare i divieti,
i giovani si riversano in posti di divertimento
privi di controlli finiscono con l’azzerare
tutti i nostri sforzi”. Perché, lasciando
aree senza regole, il problema si sposta
ma, certo, non si risolve.
 
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