15 Settembre, 2002
Sulla vicenda Fondazione Città di Cremona il "Pd ha dimostrato sprovvedutezza politica" di E.Abeni
Mi ha rattristato vedere - trattandosi del caso, nella seduta consiliare - il ruolo di spettatore passivo del PD
Sulla vicenda Fondazione Città di Cremona
il "Pd ha dimostrato sprovvedutezza
politica" di E.Abeni
Mi ha rattristato vedere - trattandosi del
caso, nella seduta consiliare - il ruolo
di spettatore passivo del PD.
Ero interessato a conoscere gli sviluppi
della vicenda Palazzo Fodri-Fondazione Città
di Cremona
ed ho preso posto, quindi, nel settore riservato
al pubblico per assistere alla seduta del
Consiglio Comunale
nel corso della quale era prevista una discussione
del caso.
Esaurita la trattazione di tale punto all'ordine
del giorno (illustrazione dell'interrogazione
presentata dal consigliere
Zanibelli dell'UDC e conseguente risposta
del Sindaco), mi sono assentato dall'aula
consiliare.
All'uscita ho avuto modo di incrociare lo
sconcerto espresso da parte di un esponente
della sinistra cremonese che,
come me, aveva assistito a quella fase iniziale
dei lavori del Consiglio.
Sconcerto dovuto al fatto che su tale importante
tema (che tiene banco da tre settimane anche
sulla stampa locale) il tutto
si fosse risolto in un confronto all'interno
della maggioranza di centrodestra, senza
che l'opposizione - ed, in
particolare, il più grande gruppo di opposizione,
quello del Partito Democratico - avesse trovato
il modo di intervenire
per esprimere la propria posizione e proporre
scelte e provvedimenti conseguenti, anche
alla luce di quanto era
emerso - con l'intervento di Umberto Lonardi,
presidente della Fondazione - nella riunione
congiunta delle Commissioni
consiliari Bilancio e Vigilanza.
Ho detto al mio interlocutore che io, più
che sconcertato, ero preso da un senso di
tristezza nel constatare l'assenza
dal dibattito (su un tema così importante)
del PD, che ha ritenuto di non usare gli
strumenti (interrogazione o, meglio
ancora, mozione) che il regolamento del Consiglio
Comunale mette a disposizione dei consiglieri
per intervenire.
Non ho congetture da fare sulle ragioni di
tale scelta; penso semplicemente ad un atto
di sprovvedutezza politica nel
rapportarsi alla questione. Ma non ho potuto
non riandare con la memoria ai tempi in cui
in quell'aula - nel corso di
tre lustri, due dei quali collocato, come
consigliere del Partito Comunista Italiano,
all'opposizione
- ho partecipato ad impegnative battaglie
politiche, nel rispetto delle forme e delle
regole istituzionali ma con la
precisa consapevolezza che l'essere all'opposizione
voleva dire... fare l'opposizione (seppure
non esente da qualche
limite e qualche errore).
Non voglio prendere spazio per esprimere
particolari valutazioni sul caso Fodri-Fondazione
Città di Cremona
se non per esprimere - al pari di altri che
già lo hanno fatto - netto dissenso per il
fatto che su una così importante
decisione - attinente le scelte strategiche
della Fondazione - il Sindaco sia stato tenuto
all'oscuro; la qual cosa
ha comportato che egli sia giunto ad affermare
con franchezza, nella seduta consiliare,
di non poter negare che "la
mancanza di una piena informazione sulle
trattative dell'operazione, mi abbia creato
difficoltà su vari fronti". Ritengo
che la nostra città possa trovare motivi
di conforto dal sapere di avere un Sindaco
galantuomo, persona moralmente
ed intellettualmente onesta (ma ciò lo si
sapeva fin dalla presentazione della sua
candidatura, che ha rappresentato
certamente un valore aggiunto per la coalizione
che in lui si è riconosciuta)... ma credo
che questa città risulterebbe
ancor più confortata dall'avere la garanzia
che il suo Sindaco non sia tenuto all'oscuro
di operazioni importanti
e, viceversa, sia protagonista attivo di
scelte che hanno un'importante valenza strategica
per la vita di Cremona.
Questa vicenda pone indubbiamente all'attenzione
degli amministratori comunali e dei cittadini
cremonesi significativi
risvolti di ordine formale, che è bene siano
oggetto di ampio confronto (su queste colonne
vi ha già recato un
qualificato contributo l'avvocato Rizzo).
Mi piacerebbe che non si perdesse di vista,
però, il nodo fondamentale
rappresentato, a mio parere, dalla strategia
di interventi che la Fondazione deve realizzare,
per i suoi fini istituzionali
in campo sociale, in consonanza con il Comune
(con il Sindaco, per il suo ruolo, principale
protagonista ma anche
con un coinvolgimento del Consiglio Comunale,
in tutte le sue componenti politiche). Ecco,
dunque, perché mi ha
rattristato vedere - trattandosi del caso,
nella seduta consiliare - il ruolo di spettatore
passivo del PD. Ruolo tanto
più stridente ove si pensi alle posizioni
assunte in altri casi - con impegno, competenza
e determinazione in materia di
assistenza e socialità - da esponenti dello
stesso partito.
Credo che l'atteggiamento assunto dal PD,
nella seduta consiliare, possa determinare
anche motivi di riflessione
sull'assenza (decretata dal voto degli elettori,
seppure per la mancanza di una manciata di
voti) di una componente
politica quale "Sinistra Ecologia Libertà",
che sicuramente avrebbe avuto chiaro quale
doveva essere il suo ruolo di
opposizione rispetto a questa Giunta di centro-destra.
Evelino Abeni
(Sinistra Ecologia Libertà)
www.welfarecremona.it ringrazia Evelino Abeni
per averci concesso
la ripresa del suo articolo già pubblicato
sul giornale “ La Cronaca dell'8 settembre
2010”
 
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