15 Settembre, 2002
Lavori CONSIGLIO COMUNALE Cremona DEL 25 OTTOBRE 2010
Sito Nucleare e rette e diritto allo studio
CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 OTTOBRE 2010
Interrogazione presentata il 30 settembre
2010 dai consiglieri comunali del gruppo
consiliare Partito Democratico Alessia Manfredini
e Annamaria Abbate in ordine alla ipotetica
collocazione di un sito nucleare e di scorie
radioattive nella zona al confine tra il
territorio cremonese e quello mantovano.
Premesso che: stando ad indiscrezioni sono
52 le zone potenzialmente adatte alla collocazione
di un sito nucleare e di scorie radioattive
e fra queste ci sarebbero anche vicini territori
emiliani e lombardi, forse anche la zona
al confine tra Cremonese e Mantovano; ci
sembra grave e non trasparente che la lista
preparata dalla SOGIN sia tenuta segreta
dal Governo; questo contrasta l'esigenza
di procedere nella massima chiarezza e nel
coinvolgimento di tutti gli interessi coinvolti
alla scelta dei siti nazionali ed è la conferma
che il Governo Berlusconi e la sua maggioranza
hanno in mente una via militare per il ritorno
all'energia atomica, in cui ai cittadini
e ai territori vengono imposte scelte decise
da pochissimi senza nessun controllo democratico;
sia nel Consiglio provinciale di Cremona
che nel Consiglio comunale di Cremona il
centrodestra cremonese ha respinto un ordine
del giorno che contrastava il ritorno al
nucleare anche in relazione alle ipotesi
di una centrale nel nostro territorio; in
questo modo le istituzioni locali rischiano
di non opporre alcuna resistenza alla minaccia
di siti collocabili all'interno della nostra
Provincia o nelle sue immediate vicinanze;
la provincia di Cremona è già facile bersaglio
di discariche considerato che occorre che
gli enti locali assumano una posizione chiara,
ferma e responsabile, attivandosi immediatamente
per acquisire informazioni dal Governo. Interroghiamo
la Giunta rispetto alle iniziative e alle
azioni che vuole intraprendere e nello specifico
è nostra intenzione conoscere la sua volontà
politica rispetto a questa ennesima minaccia
per il nostro territorio.
All’interrogazione ha risposto l’assessore
Francesco Bordi: Premesso che la scelta di ritorno al nucleare
è stata fatta a livello europeo, ritengo
sia inutile discutere e suscitare bagarre
su siti ipotetici che non sono ancora stati
individuati. Va precisato che spetta alla
competente Agenzia, di cui è appena stato
nominato presidente il parlamentare di centro
sinistra e noto oncologo Veronesi, fare le
opportune valutazioni, in seguito alle quali
avverrà l’individuazione dei possibili siti.
Per il momento ci troviamo di fronte soltanto
a indiscrezioni, in base alle quali si sta
facendo un gran rumore mediatico. Al momento
opportuno, quando avremo indicazioni certe,
ci esprimeremo.
La consigliera Annamaria Abbate, che ha illustrato l’interrogazione, si
è detta del tutto insoddisfatta della risposta
avuta.
Interrogazione presentata il 30 settembre
2010 dai consiglieri comunali del gruppo
consiliare Partito Democratico Alessia Manfredini
e Annamaria Abbate in ordine a problematiche
varie riguardanti i pendolari.
Premesso che nelle linee prograrnmatiche
di mandato 2009-2014, nel programma 2 Viabilità,
trasporto e infrastrutture, approvate dall'attuale
maggioranza vi sono: realizzare un nuovo
parcheggio presso la stazione ferroviaria;
ascoltare le legittime esigenze dei pendolari,
attivandosi per la ricerca di soluzioni,
attivando un coordinamento con le città di
Milano e Mantova. Considerato che: il 25
settembre 2009 il sindaco Perri ha incontrato
l'allora sindaco di Mantova, Fiorenza Brioni,
per definire una strategia comune per affrontare
i problemi del collegamento su rotaia con
Milano e definire una proposta unitaria da
sottoporre all'attenzione della Regione Lombardia,
una sorta di piattaforma di richieste che
abbia come obiettivo principale, nel breve
e medio termine, quello di risolvere i troppi
e frequenti disagi degli utenti; l'11 febbraio
2010 il sindaco Perri ha organizzato una
Giunta aperta con i pendolari impegnandosi
a far fronte comune in Regione. Visto che
in data 29 settembre 2010 si è svolto un
incontro in Regione Lombardia rivolto alle
Province di Cremona, Lodi e Mantova, i rispettivi
comuni capoluogo e i Comuni di Casalpusterlengo,
Bozzolo, Marcaria e Castellucchio, al fine
di condividere i possibili scenari legati
al prossimo cambio orario di dicembre. La
proposta avanzata da Trenitalia LeNord S.r.l.
(TLN) è la realizzazione di sistemi veloci
tra Milano, Cremona e Mantova. Rilevato che:
al suddetto incontro non erano presenti sia
gli assessori alla mobilità del Comune di
Cremona e di Mantova; l'assessore Cattaneo
ha chiesto in tale sede una valutazione politica
tempestiva prima di procedere; la Provincia
di Cremona ha sempre evidenziato in sede
tecnica e poi formalizzato in sede politica
con una delibera di fine novembre 2009 la
necessità di ottenere collegamenti con Milano
più veloci e in maggior numero, con una contestuale
maggiore affidabilità dell'orario proposto
e l'utilizzo di migliore materiale rotabile.
Considerato che: sulla linea MI-CR-MN la
domanda di passeggeri da Cremona corrisponde
a 3500 passeggeri al giorno, da Mantova a
2350; il potenziamento del collegamento ferroviario
con Milano rappresenta una priorità sia per
Cremona quanto per Mantova; la proposta avanzata
da Trenitalia LeNord S.r.l. (TLN) è un'opportunità
utile per Cremona e Mantova anche in vista
dell'Expo perché consente di collegare le
due città con Milano. Il Consiglio comunale
interroga la Giunta per sapere: se ha incontrato
l'attuale sindaco di Mantova Nicola Sodano
riguardo al tema della linea MI-CR-MN; qual
è la proposta fino ad ora elaborata con il
Comune di Mantova; quali sono le comunicazioni
intercorse tra il Comune di Cremona e il
Comune di Mantova in vista della riunione
organizzata da Regione Lombardia in data
29 settembre; quanti incontri sono stati
organizzati con i pendolari e le associazioni
dei consumatori dopo la giunta aperta dell'11
febbraio 2010; se non ritiene utile programmare
con una certa periodicità gli incontri con
le associazioni dei pendolari; qual è la
posizione della giunta sulla proposta avanzata
da TLN; se il Comune di Cremona, beneficiario
di un importante contributo regionale sul
parcheggio della stazione (inserito nelle
linee programmatiche di mandato), ha presentato
formale rinuncia al finanziamento.
All’interrogazione ha risposto l’assessore
Francesco Zanibelli: Mi sono incontrato più volte con il mio
collega di Mantova ed il sindaco si è visto
con il sindaco di Mantova. Da questi colloqui
e confronti stanno emergendo interessanti
ipotesi di collaborazione. In ogni caso dal
12 dicembre avremo un servizio di trasporto
su rotaia migliore e con una corsa in più.
Per quanto riguarda le prossime iniziative
messe in atto con il Comune di Mantova terremo
opportunamente aggiornato il Consiglio comunale.
Mi sono confrontato spesso con il portavoce
del comitato più rappresentativo dei pendolari,
lo stesso vale con i sindacati: da qui è
nata la proposta di istituire un tavolo di
lavoro sul trasporto pubblico al quale partecipino
tutti i soggetti coinvolti. La posizione
della Giunta sulla proposta di TNL è naturalmente
favorevole perché rappresenta un miglioramento
rispetto alla situazione attuale. Infine,
la Giunta non ha approvato il progetto del
parcheggio nei pressi della stazione per
ragioni di carattere tecnico ed economico.
Riteniamo infatti che si debba intervenire
tenendo conto dell’intero comparto di via
Dante, in modo che su questa via, come su
via della Vecchia Dogana il traffico venga
alleggerito. Stiamo dunque rimodulando il
progetto intorno alla stazione in stretto
collegamento con la situazione di via Dante.
Per quanto concerne l’aspetto economico,
l’Amministrazione non sarebbe stata in grado
di garantire il cofinanziamento necessario
a realizzare l’opera: di fronte ai 5 milioni
di Euro provenienti dalla Regione, il Comune
avrebbe dovuto stanziare almeno 8 milioni
di Euro, senza peraltro che fossero stati
calcolati prima quali sarebbero stati i tempi
di realizzazione. Siamo comunque riusciti
a reperire un milione e 300 mila Euro di
finanziamenti pubblici e stiamo fattivamente
lavorando su quel comparto e fissando i necessari
passaggi politici da compiere presso la Regione
per recuperare le risorse necessarie ad un
intervento che sia rispondente alle reali
esigenze, mentre non lo era affatto il progetto
della precedente Amministrazione. Abbiamo
rinunciato al finanziamento regionale per
un’azione di responsabilità verso la cittadinanza.
La consigliera Alessia Manfredini, che ha illustrato l’interrogazione, si
è detta completamente insoddisfatta della
risposta ottenuta.
Interrogazione presentata in data 6 ottobre
2010 dal capogruppo del gruppo consiliare
Cremona per la Libertà Ferdinando Quinzani
circa una comunicazione di Giunta del 5 agosto
2010 riguardante Palazzo Fodri.
Si chiede al Sindaco di riferire al Consiglio
Comunale in merito a quanto segue: 1. Se
risponde al vero la notizia riportata dal
quotidiano La Cronaca il 4 settembre scorso
secondo la quale il Presidente Lonardi avrebbe
inviato nel mese di luglio comunicazioni
importanti in merito all'attività della Fondazione
Città di Cremona; 2.Quando sia stata protocollata
e quale sia il contenuto della lettera stessa;
3. A chi era indirizzata la comunicazione e chi
ne ha preso visione all'interno dell'amministrazione;
4. Se tale documento sia stato portato all'attenzione
della Giunta, in quale data, chi ne sia stato
l'eventuale relatore e cosa abbia riferito
in merito; 5. In caso affermativo alle domande di cui sopra,
quali considerazioni siano emerse da parte
del Sindaco ed in seno alla giunta in merito
ai contenuti della lettera; 6. Se corrisponde
al vero che la lettera contenesse il seguente
passaggio (cit.): "La costituzione della
società è prevista entro l'estate in modo
da consentire da subito di approfittare di
alcune opportunità di investimento che stanno
maturando e che si profilano interessanti
sotto il profilo economico"; 7. In caso affermativo, come sia stata interpretata
e quali curiosità abbia destato la sopra
citata frase; 8. Che cosa sia stato fatto
dall'Amministrazione per conoscere approfonditamente
il significato specifico della frase citata;
9. Si chiede infine se il Sindaco consideri
rientrare tra le proprie competenze e tra
gli adempimenti propri della funzione che
ricopre, l'approfondimento celere e puntuale
di comunicazioni ufficiali provenienti dai
vertici di enti, fondazioni o società a vario
titolo nominate e/o controllate dal Comune
di Cremona.
All’interrogazione ha risposto il sindaco
Oreste Perri. Il consigliere Ferdinando Quinzani si è
detto insoddisfatto.
Interrogazione presentata in data 7 ottobre
2010 dai consiglieri comunali del gruppo
consiliare Partito Democratico Elena Guerreschi
e Daniele Bonali in ordine alla prevenzione
di azioni vandaliche nella zona di Largo
Ragazzi del ‘99.
Premesso che: si apprende dal quotidiano
La Provincia del 6 ottobre 2010 che i giardini
di largo Ragazzi del ’99 sono sistematicamente
teatro di azioni vandaliche, e che allo stato
è presente una grave situazione di degrado
urbano; le azioni di manutenzione e recupero
dei giardini avevano consegnato ai residenti
una zona piacevole, gradevole tranquilla
da poter sfruttare come punto di ritrovo
per le famiglie, fruibile per i bambini,
i giovani e gli anziani della zona; nell’estate
2009 il Partito Democratico aveva già avanzato
un’interrogazione al fine di verificare ed
accertare le problematiche della zona e porvi
rimedio. Considerato che: nonostante i propositi
espressi all’epoca dall’assessore Zagni,
con una risposta all’interrogazione volta
a sottolineare il lavoro di vigilanza svolto
e da svolgersi, evidentemente gli interventi
promessi alla cittadinanza, se effettuati,
non hanno ottenuto gli scopi previsti; un’amministrazione
deve spendersi costantemente e quotidianamente
per mantenere le zone della città in buono
stato, anche e soprattutto quelle periferiche,
avendo particolare riguardo ai luoghi pubblici
di ritrovo deve affinché gli stessi siano
fruibili dalla collettività, anche attraverso
una verifica costante dello stato dei luoghi
e una periodica effettuazione degli ordinari
interventi di manutenzione. Ritenuto che:
l’amministrazione non può e non deve porre
attenzione a determinati problemi solo in
occasione di emergenze, magari sollevate
in consiglio comunale, ma monitorare costantemente
le zone soggette a episodi di vandalismo
per prevenirli efficacemente ed eventualmente
contrastarne gli effetti, se avvenute; il
degrado registrato, rappresenta il sintomo
e l’espressione evidente di problematiche
che con alta probabilità, ineriscono al mondo
giovanile, e dunque si rende indispensabile
porvi una speciale attenzione nei contesti
periferici mediante interventi formativi
ed educativi ad hoc, che tuttavia non sembrano
priorità per questa amministrazione che effettua
tagli agli stanziamenti alle politiche giovanili,
che fra le altre cose hanno determinato la
chiusura dell’esperienza di alcuni centri
di aggregazione giovanile. Ribadito, come
nella precedente interrogazione che la presenza
dell’Amministrazione Comunale sul territorio
non può essere garantita da interventi sporadici
o simbolici ma da una concreta e continua
azione di presidio e di prossimità, in particolare
nelle zone periferiche si chiede alla Giunta
Comunale di Cremona: quali azioni sono state
svolte al fine di contrastare e prevenire
le azioni vandaliche nella zona di largo
Ragazzi del ‘99; quale ruolo hanno svolto
e svolgono i vigili di quartiere e la squadra
antidegrado nella zona interessata; tenendo
conto dei tagli e della riorganizzazione
in corso presso il corpo di Polizia Municipale,
in che misura ed in che modo e in quali fasce
orarie si ha intenzione di garantire la presenza
nella zona; con quale cadenza vengono effettuate
verifiche ed eventuali interventi di manutenzione
del verde e dell’arredo pubblico nella zona
e quali azioni di manutenzione e rimessa
in pristino verranno poste in essere, e in
che tempistica, per riparare i guasti verificatisi
in largo ragazzi del ’99; quali progetti
di educazione e formazione indirizzati al
mondo giovanile vengono attuati attualmente
nei quartieri periferici, e quale progettazione
educativa e formativa rivolta all’ambito
giovanile questa amministrazione ha intenzione
di porre in essere nei prossimi anni all’interno
delle periferie, al fine di coinvolgere e
stimolare i ragazzi e le ragazze e prevenire
comportamenti e situazioni problematiche;
come questa amministrazione ha intenzione
di agire, in generale, per porre fine ad
una situazione di degrado e pericolo che
evidentemente non è più tollerabile, e che
coinvolge vari ambiti ovvero il settore della
sicurezza, dell’educazione e della manutenzione
delle zone periferiche della città.
All’interrogazione ha risposto innanzitutto
l’assessore Claudio Demicheli: Siamo sempre presenti sul territorio e siamo impegnati a dare risposte puntuali
a tutte le richieste che pervengono dai cittadini,
così interveniamo in tutti i quartieri periferici,
compreso largo Ragazzi ’99, per non parlare
di altre situazioni che abbiamo trovato fin
dal nostro insediamento. La nostra presenza,
diversamente da quanto avvenuto in passato,
è costante e comunque il quartiere interessato
è tutto sommato una zona che può definirsi
tranquilla. Assessore Alessandro Zagni: Largo Ragazzi ’99 rappresenta uno dei parchi
pubblici inseriti in una lista di zone particolarmente
attenzionate da parte della Polizia Locale
riguardo alla prevenzione delle situazioni
di degrado a tutela della garanzia della
vivibilità da parte di cittadini frequentatori.
Dal primo di gennaio ad oggi la Polizia Locale,
attraverso il vigile di quartiere e il Nucleo
di Pronto Intervento, ha svolto esattamente
150 controlli, di cui 102 in orario notturno e 48 di pomeriggio. Di questi
interventi, un particolare significativo,è
che per 145 casi si è trattato di interventi
di iniziativa del comando, pianificati allo
scopo di tutelare le proprietà pubbliche
e la vivibilità del parco, soltanto in 3
casi le segnalazioni sono giunte dallo stesso
cittadino che segnalava la presenza di giovani
all’interno del parco per atti di illegalità
varia, produzione di rumori, gioco con pallone,
soltanto in 2 casi l’attivazione dei controlli
è intervenuta da parte delle forze dell’ordine.
Negli ultimi tempi l’azione di controllo
è stata ulteriormente inasprita attraverso
la pianificazione di controlli notturni con
appostamenti in abiti borghesi da parte del
nucleo di agenti della squadra antidegrado,
in uno di questi controlli, è stato individuato
un gruppo di giovanissimi che al momento
dell’intervento erano nell’atto di consumare
alcolici all’interno del parco. Questa attività
di controllo proseguirà anche nei prossimi
mesi in date che è ovviamente per ora, inopportuno
comunicare. Ritengo opportuno sottolineare
tuttavia che la Polizia Municipale svolge
attività di educazione stradale in tutte
le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche
e private del centro come della periferia,
si occupa inoltre, specialmente nei settori
periferici di interventi di educazione alla
legalità rivolti ai gruppi giovanili presso
le parrocchie. Assessore Jane Alquati: citiamo sempre i centri di aggregazione
giovanile, non parliamo di tagli ma di riorganizzazione
e di gestione oculata del denaro pubblico.
Parliamo di fatti e di dati: dai tre presidi
dei centri di aggregazione giovanile siamo
passati a nove presidi (per ora con la finestra
dell’accreditamento a dicembre) sul territorio
al quale si aggiungono i contributi agli
oratori (cosa che prima non veniva fatto)
e da un sostegno a 80 famiglie siamo passati
a 300 famiglie al mese.
La consigliera Elena Guerreschi, che aveva prima illustrato l’interrogazione,
si è detta completamente insoddisfatta della
risposta ottenuta.
Interrogazione presentata in data 8 ottobre
2010 dai consiglieri comunali del gruppo
consiliare Partito Democratico Caterina Ruggeri
e Maura Ruggeri circa la decisione di assumere
i futuri agenti di Polizia Municipale solo
legati al territorio.
Appreso dalle diverse dichiarazioni pubbliche
rilasciate dall’assessore Zagni di voler
favorire per il futuro l’assunzione di soli
agenti legati al territorio cremonese; considerato:
che non può essere questa l’unica risposta
della Giunta Perri al continuo e costante
esodo di Agenti della P.M. di questo Comune;
che tale esodo potrebbe essere legato anche
alla nuova organizzazione che ha imposto
turni impegnativi, festivi e notturni; interrogano
il Sindaco e la Giunta per conoscere: le
reali motivazioni di tale importante esodo
che contrasta con l’immagine con la quale
oggi ci viene rappresentata la struttura
di piazza Libertà; se nella valutazione dell'indirizzo
di assumere solo agenti legati al territorio
si è tenuto conto del bando emesso nel giugno
di questo anno dal Comune di Milano (centrodestra
come Cremona) per l’assunzione del Dirigente
della Polizia Municipale nel quale, tra i
tanti requisiti previsti (titolo di studio,
competenze, esperienze) non vi è alcun riferimento
al legame territoriale; se si tratta di un
indirizzo condiviso dalla Giunta e, in particolare,
dall'assessore al Personale e se s'intende
estenderlo alle future assunzione di tutti
gli operatori del Comune, dalle maestre per
l’infanzia, alle assistenti sociali, dai
tecnici dell’urbanistica a quelli dei lavori
pubblici; inoltre si chiede di conoscere,
qualora questo legame con territorio divenga
un requisito per i futuri dipendenti del
Comune, se questo sia coerente con le norme
nazionali e regionali vigenti, esprimendo
nel contempo qualche dubbio di costituzionalità;
se l'Amministrazione intende prendere eventuali
iniziative perché ci sia un indirizzo regionale
univoco in modo che questa scelta possa valere
per ogni area, per ogni settore pubblico
che governa i nostri territori; infine quali
i parametri e i confini dell’appartenenza
territoriale.
All’interrogazione ha risposto l’assessore
Alessandro Zagni: Gli agenti di PM che, nel corso dell’ultimo
periodo, si sono avvalsi dell’istituto della
mobilità in uscita, hanno incentrato la loro
scelta sulla base di motivazioni famigliari
e quindi di vicinanza ai loro territori d’origine
e ai loro affetti. Come non comprenderli:
mi ricordo, ad esempio, di una mamma che
è ritornata dai suoi giovani figli in Sardegna
ed un padre del Sud Italia che ha raggiunto
la compagna ed il figlio. Tali agenti hanno
legittimamente richiesto di usufruire di
una facoltà loro concessa, posto che nel
bando di concorso per la loro assunzione,
di cui è artefice la precedente amministrazione,
non era stata prevista una clausola che prevedesse,
almeno come indicazione dell’Amministrazione
(cosa attuata in molti altri bandi concorsuali
di altre città), un periodo di permanenza minimo presso il Comando,
periodo minimo di permanenza che avrebbe
invece scoraggiato i candidati non realmente
interessati ad un futuro lavorativo stabile
presso la nostra città a partecipare alla
selezione. Tra l’altro, ricordo che, per qualsiasi amministrazione, assumere un agente
significa investire su di esso delle risorse, sia per la formazione
che per la vestizione. Ora, in sostituzione
dei partenti, mi sembra di buon senso affermare
che attraverso l’istituto della mobilità,
attingendo dalle numerose richieste di ingresso
al Comando, si assumano nuovi agenti già
in possesso di una conoscenza del territorio
e della città, anche su indicazione del Comandante
della Polizia Locale che puntualmente effettua
anche una ricognizione sulle personalità
e preparazione tecnica dei soggetti, cosa
che rappresenta indubbiamente una risorsa per
l’ente, dal momento che la formazione, nel
suo complesso, non può prescindere, tra l’altro,
anche dalla conoscenza del territorio, del
suo tessuto sociale, degli usi e delle abitudini
della cittadinanza. La conoscenza di vie,
problematiche e dinamiche della popolazione,
e persino del dialetto e delle tradizioni
della nostra città, facilita non poco i vigili
nella loro quotidiana attività di vicinanza,
di ascolto del territorio e di informazione
ai cittadini. Insomma, inserire attraverso mobilità del personale che conosce
già il territorio, significa, in buona sostanza,
risparmiare, almeno in parte, soldi pubblici
destinati alla formazione. Va da sé che in
presenza di un concorso, evidentemente, l’appartenenza
o la conoscenza del territorio non possono
in alcun modo influire sulle scelte della
selezione, mentre invece, ribadisco, ciò
ha una sua ragione di logica e di opportunità
nell’ambito della valutazione delle domande
di mobilità. L’assessore Maria Vittoria Ceraso: non abbiamo mai applicato ai concorsi il
principio della territorialità, tanto è vero
che, negli ultimi che sono stati banditi,
la maggior parte dei candidati è risultata
essere residente fuori provincia.
La consigliera Caterina Ruggeri, che ha illustrato l’interrogazione, si
è detta insoddisfatta della risposta ottenuta.
Interrogazione presentata in data 11 ottobre
2010 da consiglieri comunali vari del gruppo
consiliare Partito Democratico (primo firmatario
Maura Ruggeri) ancora in ordine alla vicenda
Fondazione Città di Cremona.
Premesso che: da notizie di stampa, non smentite
dal primo cittadino, apprendiamo che il sindaco
Perri avrebbe invitato l'ASL e la Regione
“a passare al setaccio” l'attività della
Fondazione Città di Cremona e che lo stesso
sindaco non farebbe mistero di caldeggiare
la soluzione del commissariamento della Fondazione
stessa (quotidiano La Provincia dell'8/10/2010);
in data 24 settembre 2010 il sindaco ha pubblicato
un bando per insediare un nuovo consiglio
di amministrazione della Fondazione con scadenza
13 ottobre 2010. Tutto ciò premesso si interroga
il sindaco per sapere: se corrisponde al
vero quanto riportato dalla stampa; se non
ritiene che caldeggiare il commissariamento
della Fondazione possa manifestarsi come
una forma indiretta di pressione verso la
Regione per indurre quella soluzione; di
quali gravi manchevolezze e di quali elementi
di criticità il Sindaco sia eventualmente
al corrente, riguardo l'attività gestionale
della Fondazione, da fargli ritenere auspicabile,
o comunque probabile, il commissariamento
dell'Ente; come si conciliano l'eventualità
del commissariamento con l'imminente nomina
di un nuovo consiglio di amministrazione
della Fondazione; se pensa davvero che un
provvedimento amministrativo da parte di
un altro Ente possa risolvergli un problema
per il quale non è stato In grado di trovare,
come sarebbe stato naturale, una soluzione
politica.
All’interrogazione ha risposto il sindaco
Oreste Perri. La consigliera Maura Ruggeri
si è detta insoddisfatta.
Mozione presentata il 18 ottobre 2010 dai
consiglieri comunali del gruppo consiliare
Partito Democratico Elena Guerreschi e Daniele
Bonali circa lo stato di degrado e incuria
in cui versa largo Benini.
Premesso che: nelle ultime settimane sono
aumentate le denunce dei cittadini rispetto
allo stato di degrado ed incuria in cui versano
parecchie zone della città; in particolare
è stata segnalata la grave situazione in
cui versa largo Benini, ove è altresì presente
uno spazio verde che attualmente è in pessime
condizioni e che, pertanto, allo stato non
è fruibile per i residenti; la Giunta ha
fatto rilevare come la scarsità di risorse
non consente di provvedere esaustivamente
alla manutenzione delle strade e del verde
pubblico. Considerato che: un’amministrazione
ha l’obbligo di farsi carico della manutenzione
ordinaria delle zone anche periferiche della
città, affinché le stesse siano fruibili
agevolmente dai cittadini e siano decorose,
sicure e gradevoli; la scarsità di risorse
non può giustificare le manchevolezze di
un’amministrazione che, se da una parte si
pregia di aver “messo in cantiere” grandi
opere, anche con il sostegno economico altrui,
dall’altra trascura le l’attività ordinaria
indispensabile per la città; l’amministrazione
non può proporre come intervento risolutivo
il ricorso al servizio volontario dei cittadini,
in quanto questo potrà e dovrà configurarsi
come importante strumento di collaborazione
concreta fra amministrazione e cittadino,
nonché strumento di sensibilizzazione rispetto
al tema dell’educazione civica ed al rispetto
del bene pubblico; ai fini del mantenimento
del decoro è certamente necessario che i
cittadini abbiano un comportamento rispettoso
nei confronti della cosa pubblica, ma tale
rispetto può essere a maggior ragione preteso
solo ed esclusivamente se l’amministrazione
per prima si fa carico della cura e della
manutenzione della cosa pubblica. Ritenuto
che: l’amministrazione non dovrà avvalersi
del servizio civico volontario allo scopo
di rendere vivibile e gradevole la città,
né come strumento per far fronte ad un’emergenza
attuale che, se ulteriormente trascurata,
si protrarrà ed aumenterà nel tempo, nel
tentativo di sgravarsi di un onere esclusivamente
a carico dell’amministrazione; l’istituzione
del servizio civico volontario, dovrà avvenire
unicamente con la finalità di porre in essere
una collaborazione proficua con i cittadini,
per valorizzarne il ruolo e per costruire
un rapporto cittadini/amministrazione in
cui il cittadino possa sentirsi parte attiva
e protagonista, ma mai per sfruttarne la
disponibilità al fine di sollevarsi da un
onere. Tutto ciò premesso, considerato e
ritenuto, il Consiglio comunale impegna la
Giunta comunale: a verificare quali siano
le zone maggiormente in sofferenza della
città dal punto di vista dell’incuria e del
degrado urbano, relazionando successivamente
alle commissioni competenti; ad approntare
progettualità concrete ed a breve termine
per risolvere le emergenze; a predisporre
progetti di manutenzione ordinaria a lungo
termine, da portare a conoscenza dei residenti,
affinché abbiano contezza degli interventi
che vengono svolti ed in quali periodi; ad
attivare una campagna di informazione per
comunicare ai cittadini quali servizi contattare
ed in che modalità, al fine di rendere note
eventuali mancanze, emergenze, problematiche
e richiedere l’intervento dell’amministrazione;
a verificare lo stato dei luoghi presente
in largo Benini, e programmare un intervento
ad hoc in tempi brevi per risolvere l’attuale
stato di incuria e degrado; sempre in relazione
a largo Benini, impegna a verificare la possibilità
di predisporre ed avviare un piano di recupero
dell’area, specialmente del giardino, per
restituirla ai cittadini fruibile e gradevole;
in relazione al servizio civico volontario,
chiede che si prosegua il lavoro di confronto
avviato l’11 ottobre 2010 durante la commissione
periferie, per addivenire ad una definizione
condivisa del contenuto degli atti che andranno
a precisare le modalità di svolgimento e
funzionamento tenendo conto delle osservazioni
esposte nella presente mozione.
Dopo che la mozione è stata illustrata dalla
consigliera Elena Guerreschi, si è svolto il dibattito che ha visto intervenire
i consiglieri Luca Grignani (Popolo della Libertà), Maura Ruggeri (Partito Democratico), Giacomo Zaffanella (che è intervenuto a titolo personale dichiarando
il suo voto favorevole alla mozione), Roberto Gandolfi (Lega Nord) e Gian Carlo Corada (Partito Democratico). Il dibattito è stato
chiuso dall’assessore ai Lavori Pubblici
Francesco Zanibelli. Alla fine la mozione è stata posta ai voti
e respinta (a favore si sono espressi tutti
i consiglieri di minoranza, oltre al consigliere
di maggioranza Giacomo Zaffanella, hanno
votato contro i consiglieri del Popolo della
Libertà, della Lega Nord e di Obiettivo Cremona).
Approvazione del Protocollo d’Intesa da sottoscrivere
tra il Comune di Cremona, il Comitato Provinciale
C.O.N.I. ed l’Ufficio Scolastico Provinciale
- Centro Servizi Amministrativi di Cremona
per la realizzazione del progetto educativo
operativo - funzionale di base e ludico-motorio
che permetta alla persona, nel suo percorso
evolutivo, una buona gestione di sé.
Dal 2000 è nata una proficua collaborazione
tra il Comune di Cremona (Assessorato alle
Politiche Educative ed Assessorato allo Sport),
il Comitato Provinciale C.O.N.I. e l’Ufficio
Scolastico Provinciale di Cremona per lo
sviluppo del progetto “La promozione e valorizzazione
dell’educazione motoria nel processo evolutivo
della persona e per lo sviluppo di una corretta
cultura sportiva di base a Cremona” che ha
visto il coinvolgimento di moltissimi Istituti
Scolastici cittadini. Esiste ora la necessità
di continuare sulla strada intrapresa rielaborando
il progetto sulla scorta delle esperienze
maturate e promovendo la realizzazione di
un progetto educativo operativo-funzionale
di base e ludico-motorio che permetta alla
persona, nel suo percorso evolutivo, una
buone gestione di sé. A conclusione del percorso
istruttorio, acquisiti i pareri favorevoli
espressi dagli organi competenti, il Consiglio
comunale, sentito il relatore, assessore
Jane Alquati, ha approvato all’unanimità,
il protocollo d’intesa da sottoscrivere tra
il Comune di Cremona, il Comitato Provinciale
C.O.N.I. e l’Ufficio Scolastico Provinciale
– Centro Servizi Amministrativi di Cremona
per poter continuare il percorso di valorizzazione
dell’educazione motoria nel processo evolutivo
della persona e per lo sviluppo di una corretta
cultura sportiva di base a Cremona ed affrontare
un ulteriore progetto educativo operativo-funzionale
di base e ludico-motorio che permetta alla
persona, nel suo percorso evolutivo, una
buona gestione di sé.
Modifica dei criteri per la determinazione
della retta di frequenza agli asili nido
comunali previsti dall’art. 14 del regolamento
degli asili nido comunali.
L’Amministrazione Comunale ritiene opportuno
modificare i criteri per la determinazione
della retta mensile degli asili nido comunali
apportando interventi di maggiore trasparenza
ed immediatezza nell’individuare la propria
quota di competenza per le famiglie interessate,
nonché per inserire interventi in favore
della famiglia stessa. Si rende pertanto
opportuno procedere alla modifica dei criteri
apportando le revisioni e riformulazioni
del caso. A conclusione del percorso istruttorio,
acquisiti i pareri favorevoli espressi dagli
organi competenti, il Consiglio comunale,
sentito l’assessore Jane Alquati, e dopo un breve dibattito, ha approvato
(con l’astensione di tutti i consiglieri
della minoranza) la modifica dei criteri
per la determinazione della retta mensile
degli asili nido comunali, tenuto conto che
ogni anno la Giunta comunale definisce le
fasce di reddito ISEE e le relative quote
di partecipazione, il livello ISEE che determina
la riduzione massima e il contributo minimo,
le agevolazioni e le riduzioni tariffarie
(si veda allegato).
Approvazione del piano annuale comunale dei
servizi in materia di diritto allo studio
a favore delle scuole per l’infanzia, delle
scuole primarie e delle scuole secondarie
di primo e secondo grado per l’anno scolastico
2010/2011.
Il Consiglio comunale, sentito il relatore
assessore Jane Alquati, che ha ribadito lo sforzo compiuto per
mantenere inalterato lo stanziamento rispetto
allo scorso anno nonostante le difficoltà
economiche attuali, e dopo un dibattito che
ha visto intervenire i consiglieri Giancarlo Schifano (Italia dei Valori), Mirella Marussich (Popolo della Libertà), Gianfranco Berneri (Partito Democratico), Michele Ceresa (Lega Nord), Daniele Burgazzi (Partito Democratico) e Sergio Padovani (Popolo della Libertà), con il voto contrario
di tutti gli esponenti della minoranza, ha
approvato il Piano comunale, relativo all’anno
scolastico 2010/11, per l'attuazione dei
servizi in materia di diritto allo studio,
a favore delle scuole per l’infanzia, delle
scuole primarie e delle scuole secondarie
di primo e secondo grado, mediante l'impiego
dei mezzi finanziari eventualmente messi
a disposizione dalla Regione Lombardia e
di quelli a carico del bilancio comunale.
Nell’ambito delle politiche inerenti gli
interventi in sostegno della programmazione
e della gestione delle attività didattiche
ed extracurricolari, le scuole di ogni ordine
e grado cittadine necessitano, così come
previsto dalla normativa in materia appunto
di diritto allo studio, di adeguati interventi
economici al fine di realizzare una sempre
più qualificata offerta formativa. Nell’anno
scolastico 2010/2011 la popolazione scolastica
della città che beneficerà degli interventi
economici comunali è così determinata:
scuole infanzia a gestione privata
n. scuole
5
n. alunni
469
scuole infanzia statali
n. scuole
6
n. alunni
452
scuole per l'infanzia comunali
n. scuole
9
n. alunni
758
totale scuole infanzia
n. scuole
20 n. alunni 1679
scuole primarie statali
n. alunni
232
scuole primarie paritarie
n. alunni
631
totale scuole primarie
n. alunni
2952
scuole secondarie di primo grado statali
n. alunni
1825
scuole secondarie di primo grado paritarie
n. alunni
397
totale scuole secondarie di primo grado
n. alunni
2222
scuole secondarie di secondo grado statali
n. alunni
7127
scuole secondarie di secondo grado paritarie n. alunni
312
totale scuole secondarie di secondo grado n. alunni
7439
per una popolazione scolastica interessata
agli interventi per il diritto allo studio
di complessivi 14.292 alunni, prevista in
costante aumento anche per la sempre maggiore
presenza di alunni e studenti stranieri.
Interventi specifici per l’integrazione degli
studenti stranieri e il sostegno ai loro
risultati scolastici vengono predisposti
o coordinati dal Settore Politiche Educative
anche attraverso un accordo di programma
con la Provincia di Cremona, l’Ufficio Scolastico
Provinciale e il Liceo “D. Manin” di Cremona
per le scuole secondarie di secondo grado
e la formazione professionale. Il Comune
di Cremona è inoltre impegnato, relativamente
alle scuole per l’infanzia, primarie e secondarie
di primo grado statali, per delega appunto
dello Stato, a sostenere i costi delle forniture
e sostituzione di arredi e attrezzature necessari
per lo svolgimento delle diverse attività
scolastiche ed extrascolastiche.
Il piano prevede gli interventi di cui alla
Legge Regionale 20 marzo 1980 n. 31 che l’Amministrazione
comunale ha da tempo funzionalmente suddiviso
secondo le indicazioni della legge stessa
come segue:
Le spese per la gestione e l'organizzazione
delle scuole per l'infanzia comunali, comprensive
delle spese di personale, di quelle per il
servizio mensa e di consumi e attrezzature,
sono finanziate su appositi capitoli del
bilancio comunale. Sul presente piano viene
prevista la spesa per gli interventi didattici
(materiale, insegnamenti speciali).
interventi didattici
anno 2010 (sett/dic)
anno 2011 (genn/giu)
materiali didattici
€ 5.000,00
€ 15.351,00
totale stanziamento
€ 20.351,00
La spesa annua per aggiornamento professionale
del personale educativo è prevista in complessivi
€ 10.000,00. Gli impegni di spesa sono definiti,
di volta in volta, con atti dirigenziali.
Scuole per l’infanzia statali
Al Comune compete solo il servizio ausiliario
della mensa. La spesa relativa è finanziata
su apposito capitolo. Nel piano sono invece
previsti i contributi per il materiale didattico
e di gioco:
interventi didattici
anno 2010 (settembre/dicembre)
anno 2011 (gennaio/giugno)
€ 4.131,00
€ 7.746,00
totale stanziamento
€ 11.877,00
Scuole per l’infanzia a gestione privata
La diffusa scolarizzazione dei bambini della
città, in particolare dei bambini compresi
nella fascia d'età 3/6 anni, fa si che molti
di loro usufruiscano del sostegno di strutture
private. Per evitare situazioni di squilibrio
tra gli utenti delle scuole private e quelli
delle scuole comunali e statali, è opportuno
prevedere sinergie fra le varie esperienze
e mettere a loro disposizione o sviluppare
servizi e progetti in grado di favorire una
presenza scolastica estesa e qualificata,
aiutando le scuole autonome nel loro funzionamento.
L’11 dicembre 2009 è stato approvato il testo
della bozza di convenzione con scadenza 31
dicembre 2010 da stipulare tra il Comune
di Cremona e l’Associazione provinciale dell’A.D.A.S.M.
(Asili e scuole per l’infanzia a gestione
autonoma) per gli interventi a favore delle
scuole per l’infanzia a gestione privata.
Sul presente piano è prevista, pertanto,
la quota relativa al rinnovo della convenzione
relativa all'erogazione di contributi per
la mensa, il materiale didattico e di gioco
ed eventuali altre attività didattiche che,
per l’anno 2011 sarà presumibilmente determinata
sulla base dei contributi erogati lo scorso
anno in complessivi € 185.706,00.
Scuole primarie e secondarie di I grado
Libri e materiale didattico
Gli alunni delle scuole primarie hanno diritto
al libro di testo gratuito. All'intervento
provvede direttamente il Comune attraverso
le direzioni didattiche erogando alle stesse
le somme necessarie. La spesa per l’anno
scolastico 2010/2011 è prevista in € 83.000,00.
Alle scuole secondarie di primo grado il
Comune eroga contributi per favorire l'acquisto
di materiale didattico ad uso individuale
e collettivo.
anno 2010 (settembre/dicembre)
anno 2011 (gennaio/giugno)
€ 9.296,00
€ 12.393,00
Totale stanziamento
€ 21.689,00
Per il corrente anno scolastico il Comune
di Cremona intende anche proseguire con l’erogazione
un buono libro da € 200,00 per le famiglie
di alunni e studenti che frequenteranno le
classi prime delle scuole secondarie di primo
e secondo grado, che già non usufruiscono
del contributo regionale, per una spesa prevista
in € 10.000,00.
Mense scolastiche
Il servizio di mensa scolastica per le scuole
primarie è affidato alla ditta CAMST vincitrice
della gara a licitazione privata espletata
nell’anno 2005 e prorogata fino al 21 agosto
2015. Sono interessati circa 2.508 bambini
di cui 433 delle scuole per l’infanzia statali
e 2075 delle scuole primarie. La spesa sarà
prevista con appositi provvedimenti dirige 
|