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 Comune di Cremona

15 Settembre, 2002
Lavori CONSIGLIO COMUNALE Cremona DEL 25 OTTOBRE 2010
Sito Nucleare e rette e diritto allo studio

CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 OTTOBRE 2010

Interrogazione presentata il 30 settembre 2010 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Alessia Manfredini e Annamaria Abbate in ordine alla ipotetica collocazione di un sito nucleare e di scorie radioattive nella zona al confine tra il territorio cremonese e quello mantovano.

Premesso che: stando ad indiscrezioni sono 52 le zone potenzialmente adatte alla collocazione di un sito nucleare e di scorie radioattive e fra queste ci sarebbero anche vicini territori emiliani e lombardi, forse anche la zona al confine tra Cremonese e Mantovano; ci sembra grave e non trasparente che la lista preparata dalla SOGIN sia tenuta segreta dal Governo; questo contrasta l'esigenza di procedere nella massima chiarezza e nel coinvolgimento di tutti gli interessi coinvolti alla scelta dei siti nazionali ed è la conferma che il Governo Berlusconi e la sua maggioranza hanno in mente una via militare per il ritorno all'energia atomica, in cui ai cittadini e ai territori vengono imposte scelte decise da pochissimi senza nessun controllo democratico; sia nel Consiglio provinciale di Cremona che nel Consiglio comunale di Cremona il centrodestra cremonese ha respinto un ordine del giorno che contrastava il ritorno al nucleare anche in relazione alle ipotesi di una centrale nel nostro territorio; in questo modo le istituzioni locali rischiano di non opporre alcuna resistenza alla minaccia di siti collocabili all'interno della nostra Provincia o nelle sue immediate vicinanze; la provincia di Cremona è già facile bersaglio di discariche considerato che occorre che gli enti locali assumano una posizione chiara, ferma e responsabile, attivandosi immediatamente per acquisire informazioni dal Governo. Interroghiamo la Giunta rispetto alle iniziative e alle azioni che vuole intraprendere e nello specifico è nostra intenzione conoscere la sua volontà politica rispetto a questa ennesima minaccia per il nostro territorio.

All’interrogazione ha risposto l’assessore Francesco Bordi: Premesso che la scelta di ritorno al nucleare è stata fatta a livello europeo, ritengo sia inutile discutere e suscitare bagarre su siti ipotetici che non sono ancora stati individuati. Va precisato che spetta alla competente Agenzia, di cui è appena stato nominato presidente il parlamentare di centro sinistra e noto oncologo Veronesi, fare le opportune valutazioni, in seguito alle quali avverrà l’individuazione dei possibili siti. Per il momento ci troviamo di fronte soltanto a indiscrezioni, in base alle quali si sta facendo un gran rumore mediatico. Al momento opportuno, quando avremo indicazioni certe, ci esprimeremo.

La consigliera Annamaria Abbate, che ha illustrato l’interrogazione, si è detta del tutto insoddisfatta della risposta avuta.

Interrogazione presentata il 30 settembre 2010 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Alessia Manfredini e Annamaria Abbate in ordine a problematiche varie riguardanti i pendolari.

Premesso che nelle linee prograrnmatiche di mandato 2009-2014, nel programma 2 Viabilità, trasporto e infrastrutture, approvate dall'attuale maggioranza vi sono: realizzare un nuovo parcheggio presso la stazione ferroviaria; ascoltare le legittime esigenze dei pendolari, attivandosi per la ricerca di soluzioni, attivando un coordinamento con le città di Milano e Mantova. Considerato che: il 25 settembre 2009 il sindaco Perri ha incontrato l'allora sindaco di Mantova, Fiorenza Brioni, per definire una strategia comune per affrontare i problemi del collegamento su rotaia con Milano e definire una proposta unitaria da sottoporre all'attenzione della Regione Lombardia, una sorta di piattaforma di richieste che abbia come obiettivo principale, nel breve e medio termine, quello di risolvere i troppi e frequenti disagi degli utenti; l'11 febbraio 2010 il sindaco Perri ha organizzato una Giunta aperta con i pendolari impegnandosi a far fronte comune in Regione. Visto che in data 29 settembre 2010 si è svolto un incontro in Regione Lombardia rivolto alle Province di Cremona, Lodi e Mantova, i rispettivi comuni capoluogo e i Comuni di Casalpusterlengo, Bozzolo, Marcaria e Castellucchio, al fine di condividere i possibili scenari legati al prossimo cambio orario di dicembre. La proposta avanzata da Trenitalia LeNord S.r.l. (TLN) è la realizzazione di sistemi veloci tra Milano, Cremona e Mantova. Rilevato che: al suddetto incontro non erano presenti sia gli assessori alla mobilità del Comune di Cremona e di Mantova; l'assessore Cattaneo ha chiesto in tale sede una valutazione politica tempestiva prima di procedere; la Provincia di Cremona ha sempre evidenziato in sede tecnica e poi formalizzato in sede politica con una delibera di fine novembre 2009 la necessità di ottenere collegamenti con Milano più veloci e in maggior numero, con una contestuale maggiore affidabilità dell'orario proposto e l'utilizzo di migliore materiale rotabile. Considerato che: sulla linea MI-CR-MN la domanda di passeggeri da Cremona corrisponde a 3500 passeggeri al giorno, da Mantova a 2350; il potenziamento del collegamento ferroviario con Milano rappresenta una priorità sia per Cremona quanto per Mantova; la proposta avanzata da Trenitalia LeNord S.r.l. (TLN) è un'opportunità utile per Cremona e Mantova anche in vista dell'Expo perché consente di collegare le due città con Milano. Il Consiglio comunale interroga la Giunta per sapere: se ha incontrato l'attuale sindaco di Mantova Nicola Sodano riguardo al tema della linea MI-CR-MN; qual è la proposta fino ad ora elaborata con il Comune di Mantova; quali sono le comunicazioni intercorse tra il Comune di Cremona e il Comune di Mantova in vista della riunione organizzata da Regione Lombardia in data 29 settembre; quanti incontri sono stati organizzati con i pendolari e le associazioni dei consumatori dopo la giunta aperta dell'11 febbraio 2010; se non ritiene utile programmare con una certa periodicità gli incontri con le associazioni dei pendolari; qual è la posizione della giunta sulla proposta avanzata da TLN; se il Comune di Cremona, beneficiario di un importante contributo regionale sul parcheggio della stazione (inserito nelle linee programmatiche di mandato), ha presentato formale rinuncia al finanziamento.

All’interrogazione ha risposto l’assessore Francesco Zanibelli: Mi sono incontrato più volte con il mio collega di Mantova ed il sindaco si è visto con il sindaco di Mantova. Da questi colloqui e confronti stanno emergendo interessanti ipotesi di collaborazione. In ogni caso dal 12 dicembre avremo un servizio di trasporto su rotaia migliore e con una corsa in più. Per quanto riguarda le prossime iniziative messe in atto con il Comune di Mantova terremo opportunamente aggiornato il Consiglio comunale. Mi sono confrontato spesso con il portavoce del comitato più rappresentativo dei pendolari, lo stesso vale con i sindacati: da qui è nata la proposta di istituire un tavolo di lavoro sul trasporto pubblico al quale partecipino tutti i soggetti coinvolti. La posizione della Giunta sulla proposta di TNL è naturalmente favorevole perché rappresenta un miglioramento rispetto alla situazione attuale. Infine, la Giunta non ha approvato il progetto del parcheggio nei pressi della stazione per ragioni di carattere tecnico ed economico. Riteniamo infatti che si debba intervenire tenendo conto dell’intero comparto di via Dante, in modo che su questa via, come su via della Vecchia Dogana il traffico venga alleggerito. Stiamo dunque rimodulando il progetto intorno alla stazione in stretto collegamento con la situazione di via Dante. Per quanto concerne l’aspetto economico, l’Amministrazione non sarebbe stata in grado di garantire il cofinanziamento necessario a realizzare l’opera: di fronte ai 5 milioni di Euro provenienti dalla Regione, il Comune avrebbe dovuto stanziare almeno 8 milioni di Euro, senza peraltro che fossero stati calcolati prima quali sarebbero stati i tempi di realizzazione. Siamo comunque riusciti a reperire un milione e 300 mila Euro di finanziamenti pubblici e stiamo fattivamente lavorando su quel comparto e fissando i necessari passaggi politici da compiere presso la Regione per recuperare le risorse necessarie ad un intervento che sia rispondente alle reali esigenze, mentre non lo era affatto il progetto della precedente Amministrazione. Abbiamo rinunciato al finanziamento regionale per un’azione di responsabilità verso la cittadinanza.

La consigliera Alessia Manfredini, che ha illustrato l’interrogazione, si è detta completamente insoddisfatta della risposta ottenuta.

Interrogazione presentata in data 6 ottobre 2010 dal capogruppo del gruppo consiliare Cremona per la Libertà Ferdinando Quinzani circa una comunicazione di Giunta del 5 agosto 2010 riguardante Palazzo Fodri.

Si chiede al Sindaco di riferire al Consiglio Comunale in merito a quanto segue: 1. Se risponde al vero la notizia riportata dal quotidiano La Cronaca il 4 settembre scorso secondo la quale il Presidente Lonardi avrebbe inviato nel mese di luglio comunicazioni importanti in merito all'attività della Fondazione Città di Cremona; 2.Quando sia stata protocollata e quale sia il contenuto della lettera stessa; 3. A chi era indirizzata la comunicazione e chi ne ha preso visione all'interno dell'amministrazione; 4. Se tale documento sia stato portato all'attenzione della Giunta, in quale data, chi ne sia stato l'eventuale relatore e cosa abbia riferito in merito; 5. In caso affermativo alle domande di cui sopra, quali considerazioni siano emerse da parte del Sindaco ed in seno alla giunta in merito ai contenuti della lettera; 6. Se corrisponde al vero che la lettera contenesse il seguente passaggio (cit.): "La costituzione della società è prevista entro l'estate in modo da consentire da subito di approfittare di alcune opportunità di investimento che stanno maturando e che si profilano interessanti sotto il profilo economico"; 7. In caso affermativo, come sia stata interpretata e quali curiosità abbia destato la sopra citata frase; 8. Che cosa sia stato fatto dall'Amministrazione per conoscere approfonditamente il significato specifico della frase citata; 9. Si chiede infine se il Sindaco consideri rientrare tra le proprie competenze e tra gli adempimenti propri della funzione che ricopre, l'approfondimento celere e puntuale di comunicazioni ufficiali provenienti dai vertici di enti, fondazioni o società a vario titolo nominate e/o controllate dal Comune di Cremona.

All’interrogazione ha risposto il sindaco Oreste Perri. Il consigliere Ferdinando Quinzani si è detto insoddisfatto.

Interrogazione presentata in data 7 ottobre 2010 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Elena Guerreschi e Daniele Bonali in ordine alla prevenzione di azioni vandaliche nella zona di Largo Ragazzi del ‘99.

Premesso che: si apprende dal quotidiano La Provincia del 6 ottobre 2010 che i giardini di largo Ragazzi del ’99 sono sistematicamente teatro di azioni vandaliche, e che allo stato è presente una grave situazione di degrado urbano; le azioni di manutenzione e recupero dei giardini avevano consegnato ai residenti una zona piacevole, gradevole tranquilla da poter sfruttare come punto di ritrovo per le famiglie, fruibile per i bambini, i giovani e gli anziani della zona; nell’estate 2009 il Partito Democratico aveva già avanzato un’interrogazione al fine di verificare ed accertare le problematiche della zona e porvi rimedio. Considerato che: nonostante i propositi espressi all’epoca dall’assessore Zagni, con una risposta all’interrogazione volta a sottolineare il lavoro di vigilanza svolto e da svolgersi, evidentemente gli interventi promessi alla cittadinanza, se effettuati, non hanno ottenuto gli scopi previsti; un’amministrazione deve spendersi costantemente e quotidianamente per mantenere le zone della città in buono stato, anche e soprattutto quelle periferiche, avendo particolare riguardo ai luoghi pubblici di ritrovo deve affinché gli stessi siano fruibili dalla collettività, anche attraverso una verifica costante dello stato dei luoghi e una periodica effettuazione degli ordinari interventi di manutenzione. Ritenuto che: l’amministrazione non può e non deve porre attenzione a determinati problemi solo in occasione di emergenze, magari sollevate in consiglio comunale, ma monitorare costantemente le zone soggette a episodi di vandalismo per prevenirli efficacemente ed eventualmente contrastarne gli effetti, se avvenute; il degrado registrato, rappresenta il sintomo e l’espressione evidente di problematiche che con alta probabilità, ineriscono al mondo giovanile, e dunque si rende indispensabile porvi una speciale attenzione nei contesti periferici mediante interventi formativi ed educativi ad hoc, che tuttavia non sembrano priorità per questa amministrazione che effettua tagli agli stanziamenti alle politiche giovanili, che fra le altre cose hanno determinato la chiusura dell’esperienza di alcuni centri di aggregazione giovanile. Ribadito, come nella precedente interrogazione che la presenza dell’Amministrazione Comunale sul territorio non può essere garantita da interventi sporadici o simbolici ma da una concreta e continua azione di presidio e di prossimità, in particolare nelle zone periferiche si chiede alla Giunta Comunale di Cremona: quali azioni sono state svolte al fine di contrastare e prevenire le azioni vandaliche nella zona di largo Ragazzi del ‘99; quale ruolo hanno svolto e svolgono i vigili di quartiere e la squadra antidegrado nella zona interessata; tenendo conto dei tagli e della riorganizzazione in corso presso il corpo di Polizia Municipale, in che misura ed in che modo e in quali fasce orarie si ha intenzione di garantire la presenza nella zona; con quale cadenza vengono effettuate verifiche ed eventuali interventi di manutenzione del verde e dell’arredo pubblico nella zona e quali azioni di manutenzione e rimessa in pristino verranno poste in essere, e in che tempistica, per riparare i guasti verificatisi in largo ragazzi del ’99; quali progetti di educazione e formazione indirizzati al mondo giovanile vengono attuati attualmente nei quartieri periferici, e quale progettazione educativa e formativa rivolta all’ambito giovanile questa amministrazione ha intenzione di porre in essere nei prossimi anni all’interno delle periferie, al fine di coinvolgere e stimolare i ragazzi e le ragazze e prevenire comportamenti e situazioni problematiche; come questa amministrazione ha intenzione di agire, in generale, per porre fine ad una situazione di degrado e pericolo che evidentemente non è più tollerabile, e che coinvolge vari ambiti ovvero il settore della sicurezza, dell’educazione e della manutenzione delle zone periferiche della città.

All’interrogazione ha risposto innanzitutto l’assessore Claudio Demicheli: Siamo sempre presenti sul territorio e siamo impegnati a dare risposte puntuali a tutte le richieste che pervengono dai cittadini, così interveniamo in tutti i quartieri periferici, compreso largo Ragazzi ’99, per non parlare di altre situazioni che abbiamo trovato fin dal nostro insediamento. La nostra presenza, diversamente da quanto avvenuto in passato, è costante e comunque il quartiere interessato è tutto sommato una zona che può definirsi tranquilla. Assessore Alessandro Zagni: Largo Ragazzi ’99 rappresenta uno dei parchi pubblici inseriti in una lista di zone particolarmente attenzionate da parte della Polizia Locale riguardo alla prevenzione delle situazioni di degrado a tutela della garanzia della vivibilità da parte di cittadini frequentatori. Dal primo di gennaio ad oggi la Polizia Locale, attraverso il vigile di quartiere e il Nucleo di Pronto Intervento, ha svolto esattamente 150 controlli, di cui 102 in orario notturno e 48 di pomeriggio. Di questi interventi, un particolare significativo,è che per 145 casi si è trattato di interventi di iniziativa del comando, pianificati allo scopo di tutelare le proprietà pubbliche e la vivibilità del parco, soltanto in 3 casi le segnalazioni sono giunte dallo stesso cittadino che segnalava la presenza di giovani all’interno del parco per atti di illegalità varia, produzione di rumori, gioco con pallone, soltanto in 2 casi l’attivazione dei controlli è intervenuta da parte delle forze dell’ordine. Negli ultimi tempi l’azione di controllo è stata ulteriormente inasprita attraverso la pianificazione di controlli notturni con appostamenti in abiti borghesi da parte del nucleo di agenti della squadra antidegrado, in uno di questi controlli, è stato individuato un gruppo di giovanissimi che al momento dell’intervento erano nell’atto di consumare alcolici all’interno del parco. Questa attività di controllo proseguirà anche nei prossimi mesi in date che è ovviamente per ora, inopportuno comunicare. Ritengo opportuno sottolineare tuttavia che la Polizia Municipale svolge attività di educazione stradale in tutte le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private del centro come della periferia, si occupa inoltre, specialmente nei settori periferici di interventi di educazione alla legalità rivolti ai gruppi giovanili presso le parrocchie. Assessore Jane Alquati: citiamo sempre i centri di aggregazione giovanile, non parliamo di tagli ma di riorganizzazione e di gestione oculata del denaro pubblico. Parliamo di fatti e di dati: dai tre presidi dei centri di aggregazione giovanile siamo passati a nove presidi (per ora con la finestra dell’accreditamento a dicembre) sul territorio al quale si aggiungono i contributi agli oratori (cosa che prima non veniva fatto) e da un sostegno a 80 famiglie siamo passati a 300 famiglie al mese.

La consigliera Elena Guerreschi, che aveva prima illustrato l’interrogazione, si è detta completamente insoddisfatta della risposta ottenuta. 

Interrogazione presentata in data 8 ottobre 2010 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Caterina Ruggeri e Maura Ruggeri circa la decisione di assumere i futuri agenti di Polizia Municipale solo legati al territorio.

Appreso dalle diverse dichiarazioni pubbliche rilasciate dall’assessore Zagni di voler favorire per il futuro l’assunzione di soli agenti legati al territorio cremonese; considerato: che non può essere questa l’unica risposta della Giunta Perri al continuo e costante esodo di Agenti della P.M. di questo Comune; che tale esodo potrebbe essere legato anche alla nuova organizzazione che ha imposto turni impegnativi, festivi e notturni; interrogano il Sindaco e la Giunta per conoscere: le reali motivazioni di tale importante esodo che contrasta con l’immagine con la quale oggi ci viene rappresentata la struttura di piazza Libertà; se nella valutazione dell'indirizzo di assumere solo agenti legati al territorio si è tenuto conto del bando emesso nel giugno di questo anno dal Comune di Milano (centrodestra come Cremona) per l’assunzione del Dirigente della Polizia Municipale nel quale, tra i tanti requisiti previsti (titolo di studio, competenze, esperienze) non vi è alcun riferimento al legame territoriale; se si tratta di un indirizzo condiviso dalla Giunta e, in particolare, dall'assessore al Personale e se s'intende estenderlo alle future assunzione di tutti gli operatori del Comune, dalle maestre per l’infanzia, alle assistenti sociali, dai tecnici dell’urbanistica a quelli dei lavori pubblici; inoltre si chiede di conoscere, qualora questo legame con territorio divenga un requisito per i futuri dipendenti del Comune, se questo sia coerente con le norme nazionali e regionali vigenti, esprimendo nel contempo qualche dubbio di costituzionalità; se l'Amministrazione intende prendere eventuali iniziative perché ci sia un indirizzo regionale univoco in modo che questa scelta possa valere per ogni area, per ogni settore pubblico che governa i nostri territori; infine quali i parametri e i confini dell’appartenenza territoriale.

All’interrogazione ha risposto l’assessore Alessandro Zagni: Gli agenti di PM che, nel corso dell’ultimo periodo, si sono avvalsi dell’istituto della mobilità in uscita, hanno incentrato la loro scelta sulla base di motivazioni famigliari e quindi di vicinanza ai loro territori d’origine e ai loro affetti. Come non comprenderli: mi ricordo, ad esempio, di una mamma che è ritornata dai suoi giovani figli in Sardegna ed un padre del Sud Italia che ha raggiunto la compagna ed il figlio. Tali agenti hanno legittimamente richiesto di usufruire di una facoltà loro concessa, posto che nel bando di concorso per la loro assunzione, di cui è artefice la precedente amministrazione, non era stata prevista una clausola che prevedesse, almeno come indicazione dell’Amministrazione (cosa attuata in molti altri bandi concorsuali di altre città), un  periodo di permanenza minimo presso il Comando, periodo minimo di permanenza che avrebbe invece scoraggiato i candidati non realmente interessati ad un futuro lavorativo stabile presso la nostra città a partecipare alla selezione. Tra l’altro, ricordo che, per  qualsiasi amministrazione, assumere un agente significa investire  su di esso delle risorse, sia per la formazione che per la vestizione. Ora, in sostituzione dei partenti, mi sembra di buon senso affermare che attraverso l’istituto della mobilità, attingendo dalle numerose richieste di ingresso al Comando, si assumano nuovi agenti già in possesso di una conoscenza del territorio e della città, anche su indicazione del Comandante della Polizia Locale che puntualmente effettua anche una ricognizione sulle personalità e preparazione tecnica dei soggetti, cosa che  rappresenta indubbiamente una risorsa per l’ente, dal momento che la formazione, nel suo complesso, non può prescindere, tra l’altro, anche dalla conoscenza del territorio, del suo tessuto sociale, degli usi e delle abitudini della cittadinanza. La conoscenza di vie, problematiche e dinamiche della popolazione, e persino del dialetto e delle tradizioni della nostra città, facilita non poco i vigili nella loro quotidiana attività di vicinanza, di ascolto del territorio e di informazione ai cittadini. Insomma, inserire  attraverso mobilità del personale che conosce già il territorio, significa, in buona sostanza, risparmiare, almeno in parte, soldi pubblici destinati alla formazione. Va da sé che in presenza di un concorso, evidentemente, l’appartenenza o la conoscenza del territorio non possono in alcun modo influire sulle scelte della selezione, mentre invece, ribadisco, ciò ha una sua ragione di logica e di opportunità nell’ambito della valutazione delle domande di mobilità. L’assessore Maria Vittoria Ceraso: non abbiamo mai applicato ai concorsi il principio della territorialità, tanto è vero che, negli ultimi che sono stati banditi, la maggior parte dei candidati è risultata essere residente fuori provincia.

La consigliera Caterina Ruggeri, che ha illustrato l’interrogazione, si è detta insoddisfatta della risposta ottenuta.

Interrogazione presentata in data 11 ottobre 2010 da consiglieri comunali vari del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Maura Ruggeri) ancora in ordine alla vicenda Fondazione Città di Cremona.

Premesso che: da notizie di stampa, non smentite dal primo cittadino, apprendiamo che il sindaco Perri avrebbe invitato l'ASL e la Regione “a passare al setaccio” l'attività della Fondazione Città di Cremona e che lo stesso sindaco non farebbe mistero di caldeggiare la soluzione del commissariamento della Fondazione stessa (quotidiano La Provincia dell'8/10/2010); in data 24 settembre 2010 il sindaco ha pubblicato un bando per insediare un nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione con scadenza 13 ottobre 2010. Tutto ciò premesso si interroga il sindaco per sapere: se corrisponde al vero quanto riportato dalla stampa; se non ritiene che caldeggiare il commissariamento della Fondazione possa manifestarsi come una forma indiretta di pressione verso la Regione per indurre quella soluzione; di quali gravi manchevolezze e di quali elementi di criticità il Sindaco sia eventualmente al corrente, riguardo l'attività gestionale della Fondazione, da fargli ritenere auspicabile, o comunque probabile, il commissariamento dell'Ente; come si conciliano l'eventualità del commissariamento con l'imminente nomina di un nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione; se pensa davvero che un provvedimento amministrativo da parte di un altro Ente possa risolvergli un problema per il quale non è stato In grado di trovare, come sarebbe stato naturale, una soluzione politica.

All’interrogazione ha risposto il sindaco Oreste Perri. La consigliera Maura Ruggeri si è detta insoddisfatta.  

Mozione presentata il 18 ottobre 2010 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Elena Guerreschi e Daniele Bonali circa lo stato di degrado e incuria in cui versa largo Benini.

Premesso che: nelle ultime settimane sono aumentate le denunce dei cittadini rispetto allo stato di degrado ed incuria in cui versano parecchie zone della città; in particolare è stata segnalata la grave situazione in cui versa largo Benini, ove è altresì presente uno spazio verde che attualmente è in pessime condizioni e che, pertanto, allo stato non è fruibile per i residenti; la Giunta ha fatto rilevare come la scarsità di risorse non consente di provvedere esaustivamente alla manutenzione delle strade e del verde pubblico. Considerato che: un’amministrazione ha l’obbligo di farsi carico della manutenzione ordinaria delle zone anche periferiche della città, affinché le stesse siano fruibili agevolmente dai cittadini e siano decorose, sicure e gradevoli; la scarsità di risorse non può giustificare le manchevolezze di un’amministrazione che, se da una parte si pregia di aver “messo in cantiere” grandi opere, anche con il sostegno economico altrui, dall’altra trascura le l’attività ordinaria indispensabile per la città; l’amministrazione non può proporre come intervento risolutivo il ricorso al servizio volontario dei cittadini, in quanto questo potrà e dovrà configurarsi come importante strumento di collaborazione concreta fra amministrazione e cittadino, nonché strumento di sensibilizzazione rispetto al tema dell’educazione civica ed al rispetto del bene pubblico; ai fini del mantenimento del decoro è certamente necessario che i cittadini abbiano un comportamento rispettoso nei confronti della cosa pubblica, ma tale rispetto può essere a maggior ragione preteso solo ed esclusivamente se l’amministrazione per prima si fa carico della cura e della manutenzione della cosa pubblica. Ritenuto che: l’amministrazione non dovrà avvalersi del servizio civico volontario allo scopo di rendere vivibile e gradevole la città, né come strumento per far fronte ad un’emergenza attuale che, se ulteriormente trascurata, si protrarrà ed aumenterà nel tempo, nel tentativo di sgravarsi di un onere esclusivamente a carico dell’amministrazione; l’istituzione del servizio civico volontario, dovrà avvenire unicamente con la finalità di porre in essere una collaborazione proficua con i cittadini, per valorizzarne il ruolo e per costruire un rapporto cittadini/amministrazione in cui il cittadino possa sentirsi parte attiva e protagonista, ma mai per sfruttarne la disponibilità al fine di sollevarsi da un onere. Tutto ciò premesso, considerato e ritenuto, il Consiglio comunale impegna la Giunta comunale: a verificare quali siano le zone maggiormente in sofferenza della città dal punto di vista dell’incuria e del degrado urbano, relazionando successivamente alle commissioni competenti; ad approntare progettualità concrete ed a breve termine per risolvere le emergenze; a predisporre progetti di manutenzione ordinaria a lungo termine, da portare a conoscenza dei residenti, affinché abbiano contezza degli interventi che vengono svolti ed in quali periodi; ad attivare una campagna di informazione per comunicare ai cittadini quali servizi contattare ed in che modalità, al fine di rendere note eventuali mancanze, emergenze, problematiche e richiedere l’intervento dell’amministrazione; a verificare lo stato dei luoghi presente in largo Benini, e programmare un intervento ad hoc in tempi brevi per risolvere l’attuale stato di incuria e degrado; sempre in relazione a largo Benini, impegna a verificare la possibilità di predisporre ed avviare un piano di recupero dell’area, specialmente del giardino, per restituirla ai cittadini fruibile e gradevole; in relazione al servizio civico volontario, chiede che si prosegua il lavoro di confronto avviato l’11 ottobre 2010 durante la commissione periferie, per addivenire ad una definizione condivisa del contenuto degli atti che andranno a precisare le modalità di svolgimento e funzionamento tenendo conto delle osservazioni esposte nella presente mozione.

Dopo che la mozione è stata illustrata dalla consigliera Elena Guerreschi, si è svolto il dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Luca Grignani (Popolo della Libertà), Maura Ruggeri (Partito Democratico), Giacomo Zaffanella (che è intervenuto a titolo personale dichiarando il suo voto favorevole alla mozione), Roberto Gandolfi (Lega Nord) e Gian Carlo Corada (Partito Democratico). Il dibattito è stato chiuso dall’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Zanibelli. Alla fine la mozione è stata posta ai voti e respinta (a favore si sono espressi tutti i consiglieri di minoranza, oltre al consigliere di maggioranza Giacomo Zaffanella, hanno votato contro i consiglieri del Popolo della Libertà, della Lega Nord e di Obiettivo Cremona).

Approvazione del Protocollo d’Intesa da sottoscrivere tra il Comune di Cremona, il Comitato Provinciale C.O.N.I. ed l’Ufficio Scolastico Provinciale - Centro Servizi Amministrativi di Cremona per la realizzazione del progetto educativo operativo - funzionale di base e ludico-motorio che permetta alla persona, nel suo percorso evolutivo, una buona gestione di sé.

Dal 2000 è nata una proficua collaborazione tra il Comune di Cremona (Assessorato alle Politiche Educative ed Assessorato allo Sport), il Comitato Provinciale C.O.N.I. e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Cremona per lo sviluppo del progetto “La promozione e valorizzazione dell’educazione motoria nel processo evolutivo della persona e per lo sviluppo di una corretta cultura sportiva di base a Cremona” che ha visto il coinvolgimento di moltissimi Istituti Scolastici cittadini. Esiste ora la necessità di continuare sulla strada intrapresa rielaborando il progetto sulla scorta delle esperienze maturate e promovendo la realizzazione di un progetto educativo operativo-funzionale di base e ludico-motorio che permetta alla persona, nel suo percorso evolutivo, una buone gestione di sé. A conclusione del percorso istruttorio, acquisiti i pareri favorevoli espressi dagli organi competenti, il Consiglio comunale, sentito il relatore, assessore Jane Alquati, ha approvato all’unanimità, il protocollo d’intesa da sottoscrivere tra il Comune di Cremona, il Comitato Provinciale C.O.N.I. e l’Ufficio Scolastico Provinciale – Centro Servizi Amministrativi di Cremona per poter continuare il percorso di valorizzazione dell’educazione motoria nel processo evolutivo della persona e per lo sviluppo di una corretta cultura sportiva di base a Cremona ed affrontare un ulteriore progetto educativo operativo-funzionale di base e ludico-motorio che permetta alla persona, nel suo percorso evolutivo, una buona gestione di sé.

Modifica dei criteri per la determinazione della retta di frequenza agli asili nido comunali previsti dall’art. 14 del regolamento degli asili nido comunali.

L’Amministrazione Comunale ritiene opportuno modificare i criteri per la determinazione della retta mensile degli asili nido comunali apportando interventi di maggiore trasparenza ed immediatezza nell’individuare la propria quota di competenza per le famiglie interessate, nonché per inserire interventi in favore della famiglia stessa. Si rende pertanto opportuno procedere alla modifica dei criteri apportando le revisioni e riformulazioni del caso. A conclusione del percorso istruttorio, acquisiti i pareri favorevoli espressi dagli organi competenti, il Consiglio comunale, sentito l’assessore Jane Alquati, e dopo un breve dibattito, ha approvato (con l’astensione di tutti i consiglieri della minoranza) la modifica dei criteri per la determinazione della retta mensile degli asili nido comunali, tenuto conto che ogni anno la Giunta comunale definisce le fasce di reddito ISEE e le relative quote di partecipazione, il livello ISEE che determina la riduzione massima e il contributo minimo, le agevolazioni e le riduzioni tariffarie (si veda allegato).

Approvazione del piano annuale comunale dei servizi in materia di diritto allo studio a favore delle scuole per l’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo e secondo grado per l’anno scolastico 2010/2011.

Il Consiglio comunale, sentito il relatore assessore Jane Alquati, che ha ribadito lo sforzo compiuto per mantenere inalterato lo stanziamento rispetto allo scorso anno nonostante le difficoltà economiche attuali, e dopo un dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Giancarlo Schifano (Italia dei Valori), Mirella Marussich (Popolo della Libertà), Gianfranco Berneri (Partito Democratico), Michele Ceresa (Lega Nord), Daniele Burgazzi  (Partito Democratico) e Sergio Padovani (Popolo della Libertà), con il voto contrario di tutti gli esponenti della minoranza, ha approvato il Piano comunale, relativo all’anno scolastico 2010/11, per l'attuazione dei servizi in materia di diritto allo studio, a favore delle scuole per l’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo e secondo grado, mediante l'impiego dei mezzi finanziari eventualmente messi a disposizione dalla Regione Lombardia e di quelli a carico del bilancio comunale.

Nell’ambito delle politiche inerenti gli interventi in sostegno della programmazione e della gestione delle attività didattiche ed extracurricolari, le scuole di ogni ordine e grado cittadine necessitano, così come previsto dalla normativa in materia appunto di diritto allo studio, di adeguati interventi economici al fine di realizzare una sempre più qualificata offerta formativa. Nell’anno scolastico 2010/2011 la popolazione scolastica della città che beneficerà degli interventi economici comunali è così determinata:

                                                                                 

scuole infanzia a gestione privata                         n. scuole          5        n. alunni          469

scuole infanzia statali                                                         n. scuole          6        n. alunni          452

scuole per l'infanzia comunali                                n. scuole          9        n. alunni          758

totale scuole infanzia                                          n. scuole        20       n. alunni          1679

 

scuole primarie statali                                            n. alunni                                             232

scuole primarie paritarie                                        n. alunni                                             631

totale scuole primarie                                         n. alunni                                             2952

 

scuole secondarie di primo grado statali             n. alunni                                             1825  

scuole secondarie di primo grado paritarie                    n. alunni                                             397    

totale scuole secondarie di primo grado                   n. alunni                                             2222

 

scuole secondarie di secondo grado statali                    n. alunni                                             7127  

scuole secondarie di secondo grado paritarie    n. alunni                                             312

totale scuole secondarie di secondo grado n. alunni                                             7439

 

per una popolazione scolastica interessata agli interventi per il diritto allo studio di complessivi 14.292 alunni, prevista in costante aumento anche per la sempre maggiore presenza di alunni e studenti stranieri. Interventi specifici per l’integrazione degli studenti stranieri e il sostegno ai loro risultati scolastici vengono predisposti o coordinati dal Settore Politiche Educative anche attraverso un accordo di programma con la Provincia di Cremona, l’Ufficio Scolastico Provinciale e il Liceo “D. Manin” di Cremona per le scuole secondarie di secondo grado e la formazione professionale. Il Comune di Cremona è inoltre impegnato, relativamente alle scuole per l’infanzia, primarie e secondarie di primo grado statali, per delega appunto dello Stato, a sostenere i costi delle forniture e sostituzione di arredi e attrezzature necessari per lo svolgimento delle diverse attività scolastiche ed extrascolastiche.

Il piano prevede gli interventi di cui alla Legge Regionale 20 marzo 1980 n. 31 che l’Amministrazione comunale ha da tempo funzionalmente suddiviso secondo le indicazioni della legge stessa come segue:

Scuole per l'infanzia comunali

Le spese per la gestione e l'organizzazione delle scuole per l'infanzia comunali, comprensive delle spese di personale, di quelle per il servizio mensa e di consumi e attrezzature, sono finanziate su appositi capitoli del bilancio comunale. Sul presente piano viene prevista la spesa per gli interventi didattici (materiale, insegnamenti speciali).

interventi didattici                                        anno 2010 (sett/dic)             anno 2011 (genn/giu)

materiali didattici                                         € 5.000,00                            € 15.351,00

totale stanziamento                                                                                            € 20.351,00

La spesa annua per aggiornamento professionale del personale educativo è prevista in complessivi € 10.000,00. Gli impegni di spesa sono definiti, di volta in volta, con atti dirigenziali.

Scuole per l’infanzia statali

Al Comune compete solo il servizio ausiliario della mensa. La spesa relativa è finanziata su apposito capitolo. Nel piano sono invece previsti i contributi per il materiale didattico e di gioco:

interventi didattici                            

anno 2010 (settembre/dicembre)                         anno 2011 (gennaio/giugno)                                                                    

€ 4.131,00                                                                € 7.746,00

totale stanziamento                                                         € 11.877,00

Scuole per l’infanzia a gestione privata

La diffusa scolarizzazione dei bambini della città, in particolare dei bambini compresi nella fascia d'età 3/6 anni, fa si che molti di loro usufruiscano del sostegno di strutture private. Per evitare situazioni di squilibrio tra gli utenti delle scuole private e quelli delle scuole comunali e statali, è opportuno prevedere sinergie fra le varie esperienze e mettere a loro disposizione o sviluppare servizi e progetti in grado di favorire una presenza scolastica estesa e qualificata, aiutando le scuole autonome nel loro funzionamento. L’11 dicembre 2009 è stato approvato il testo della bozza di convenzione con scadenza 31 dicembre 2010 da stipulare tra il Comune di Cremona e l’Associazione provinciale dell’A.D.A.S.M. (Asili e scuole per l’infanzia a gestione autonoma) per gli interventi a favore delle scuole per l’infanzia a gestione privata. Sul presente piano è prevista, pertanto, la quota relativa al rinnovo della convenzione relativa all'erogazione di contributi per la mensa, il materiale didattico e di gioco ed eventuali altre attività didattiche che, per l’anno 2011 sarà presumibilmente determinata sulla base dei contributi erogati lo scorso anno in complessivi € 185.706,00.

Scuole primarie e secondarie di I grado
Libri e materiale didattico

 

Gli alunni delle scuole primarie hanno diritto al libro di testo gratuito. All'intervento provvede direttamente il Comune attraverso le direzioni didattiche erogando alle stesse le somme necessarie. La spesa per l’anno scolastico 2010/2011 è prevista in € 83.000,00.

Alle scuole secondarie di primo grado il Comune eroga contributi per favorire l'acquisto di materiale didattico ad uso individuale e collettivo.

anno 2010 (settembre/dicembre)                         anno 2011 (gennaio/giugno)                                                                                           

€ 9.296,00                                                                € 12.393,00

Totale stanziamento                                                        € 21.689,00

Per il corrente anno scolastico il Comune di Cremona intende anche proseguire con l’erogazione un buono libro da € 200,00 per le famiglie di alunni e studenti che frequenteranno le classi prime delle scuole secondarie di primo e secondo grado, che già non usufruiscono del contributo regionale, per una spesa prevista in € 10.000,00.

 
Mense scolastiche

Il servizio di mensa scolastica per le scuole primarie è affidato alla ditta CAMST vincitrice della gara a licitazione privata espletata nell’anno 2005 e prorogata fino al 21 agosto 2015. Sono interessati circa 2.508 bambini di cui 433 delle scuole per l’infanzia statali e 2075 delle scuole primarie. La spesa sarà prevista con appositi provvedimenti dirige 


       



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