15 Settembre, 2002
Paullese. E adesso? di Matteo Piloni
Un’opera attesa dal cremasco da decenni, alla quale, finalmente, si è trovata una soluzione da un anno e mezzo a questa parte, rischia ora di bloccarsi.
Paullese. E adesso? di Matteo Piloni
Un’opera attesa dal cremasco da decenni,
alla quale, finalmente, si è trovata una
soluzione da un anno e mezzo a questa parte,
rischia ora di bloccarsi.
Alla c.a. del Sindaco di Crema dott. Bruno
Bruttomesso
Alla c.a. del direttore generale Giuseppe
Cattaneo
p.c. al Presidente del consiglio comunale
Antonio Agazzi
Paullese. E adesso?
Egr. Sig. Sindaco,
mi rivolgo a Lei in quanto Sindaco di Crema
e punto di riferimento politico e istituzionale
per l’intero territorio cremasco.
Apprendiamo dalla stampa in questi giorni
della situazione in cui versa la Paullese
a causa dei tagli previsti dal Governo che,
con la manovra finanziaria, ha operato un
taglio nel trasferimento delle risorse per
l'esercizio delle funzioni conferite dal
d.lgs. 112/98, ivi incluse quelle attinenti
la viabilità, per le annualità a partire
dal 2011.
Detto ciò la Regione Lombardia ha i fondi
per portare avanti le opere cominciate, ma
non quelle programmate. Pertanto, tutti gli
interventi inseriti nel Programma 2009 ma
che non hanno avviato i lavori o sottoscritto
il contratto alla data del 30 luglio 2010
(data di approvazione della L. 122), tra
i quali anche il 2° lotto della Paullese
tratta cremasca, sono da considerarsi sospesi
in attesa di decisione in merito alle risorse.
Inutile sottolineare come la situazione sia
paradossale.
Un’opera attesa dal cremasco da decenni,
alla quale, finalmente, si è trovata una
soluzione da un anno e mezzo a questa parte,
rischia ora di bloccarsi.
Un ulteriore danno ai tanti pendolari che
percorrono la Paullese per recarsi sul luogo
di lavoro, in una situazione che da troppo
tempo non è più accettabile, soprattutto
per quanto riguarda le ricadute psico-fisiche
dovute allo stress.
Con questa mia vorrei sollecitarLa a prendere
immediatamente contatto con la Regione Lombardia,
coinvolgendo i parlamentari locali, L’Assessore
Regionale e il consigliere Regionale, i sindaci
del territorio e il Presidente della Provincia,
per fissare un incontro a Crema nel quale
evidenziare le difficoltà e costituire un
percorso condiviso e serio per trovare una
soluzione.
Nel frattempo, è bene trovare una soluzione
temporanea per venire incontro alle difficoltà
nelle quali incombono i pendolari.
A proposito, Le ricordo che il consiglio
comunale di Crema ha approvato in data 23
novembre 2009 una mozione nella quale si
invitata la giunta chiedere a Regione Lombardia
di provvedere in tempi brevissimi, soprattutto
in vista della stagione autunnale e invernale,
alla integrazione tariffaria richiesta dalla
Provincia di Cremona di data 09 agosto 2007
di cui al prot. 106.128, riguardante l’interscambio
autolinee-treno Lodi-Milano.
E di chiedere alla giunta provinciale di
tornare a sollecitare alla Giunta Regionale
una risposta positiva alla richiesta summenzionata
giacente presso i loro uffici da oltre due
anni.
Ciò affinché i pendolari abbiano la possibilità
di raggiungere il posto di lavoro in tempi
ridotti rispetto agli attuali, riducendo
quindi lo stress psico-fisico dovuto al viaggio,
ora non proporzionalmente adeguato alla durata
della giornata lavorativa ed alla distanza
da percorrere.
Mi affido a questa lettera perché i tempi
del consiglio comunale non permettono di
essere tempestivi, augurandomi che questa
proposta trovare accoglimento.
Cordiali saluti
Matteo Piloni
Consigliere comunale Crema
 
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