15 Settembre, 2002
SÌ alla lega...lità, NO alla Lega! Quote latte di Giovanni Biondi
Su questo versante la Lombardia rappresenta una eccellenza con tantissime aziende moderne, tecnologicamente avanzate e soprattutto con una zootecnia ai massimi livelli mondiali
SÌ alla lega...lità, NO alla Lega! Quote
latte di Giovanni Biondi
Su questo versante la Lombardia rappresenta
una eccellenza con tantissime aziende moderne,
tecnologicamente avanzate e soprattutto con
una zootecnia ai massimi livelli mondiali
Con l’On Francesco Rutelli ha voluto sostenere
affianco a noi API- Cremona, il cui Coordinatore
Provinciale è Giovanni Biondi, una battaglia
che ci sta molto a cuore, quella sulle quote
latte inneggiando con slogan quali:
SÌ alla lega...lità, NO alla Lega! Quote
latte: l’API di Rutelli con gli agricoltori
onesti
Da anni ormai in Italia si discute di quote
latte ed è arrivato il momento di trovare
una soluzione definitiva. Il “bel paese”
ha una grande tradizione agricola: i nostri
prodotti sono apprezzati sui mercati di tutto
il mondo e rappresentano una straordinaria
vetrina del made in Italy. Tutto ciò non
è frutto del caso ma dipende dalla fatica,
dalla professionalità e dal coraggio di centinaia
di migliaia di agricoltori, che amano la
loro terra e il loro lavoro.
Su questo versante la Lombardia rappresenta
una eccellenza con tantissime aziende moderne,
tecnologicamente avanzate e soprattutto con
una zootecnia ai massimi livelli mondiali.
Il latte, il burro, il Grana Padano sono
prodotti tipici apprezzati sulle tavole di
tutto il mondo: sono il simbolo
di un’Italia che lavora con passione e competenza,
capace di coniugare tradizione e innovazione,
qualità e lungimiranza.
“La nostra zootecnia conta più di 40.000
mila aziende soggette al regime, imposto
dalla Comunità Europea,delle “quote latte”.
Senza ripercorrere le fasi salienti di una
vicenda che ha certamente alcuni elementi
di contraddizione, riteniamo che si debba
dire una parola definitiva e risolutiva,
che si debba chiudere una telenovelas che
sta mettendo in cattiva luce il nostro Paese.
Vogliamo rimarcare la scelta di legalità
compiuta da molti agricoltori ben consigliati
dalle associazioni di categoria del mondo
agricolo: più di 15.300 hanno riconosciuto
di non aver rispettato la normativa e accettato,
con notevoli sacrifici economici, di pagare
la rateizzazione delle multe anche a prezzo
dell’indebitamento delle proprie aziende.
È stato questo un gesto di grande responsabilità,
di attaccamento al proprio Paese e di rispetto
delle sue leggi.
Purtroppo non tutti si sono comportati così:
forti del sostegno politico della Lega, alcuni
produttori sono riusciti a “dribblare” la
legge trovando quegli escamotages necessari
per aggirare la normativa” – Giovanni Biondi.
Rimangono aperte due questioni sulle quali
la politica deve intervenire con intransigenza,
tempismo e coerenza. Questo ci aspettiamo
dal Ministro Galan e dal Governo Berlusconi:
1) 157 aziende hanno ingiustamente ottenuto,
nello scorso giugno, una proroga di sei mesi
per i pagamenti della rateizzazione delle
multe. Ormai il tempo sta scadendo: chiediamo
con forza che si mettano in regola entro
fine anno combattendo qualsiasi altra azione
dilatoria.
2) 563 aziende, deliberatamente, non hanno
mai rispettato il regime delle “quote latte”
e si ritrovano con multe molto alte. Su questo
non siamo disponibili a compromessi di “bassa
lega”: se vogliono continuare a produrre
devono fare come tutte le altre aziende,
cioè rispettare la legge e pagare quanto
dovuto evitando peraltro all’Italia una sanzione
della Comunità Europea che sarebbe a carico
della fiscalità generale (4,4 miliardi di
euro, secondo la stima del Sole 24 Ore).
“Alleanza per l’Italia non intende accettare
ulteriori provvedimenti ad hoc o maldestri
tentativi di sanatoria che la Lega sta già
tentando di proporre, ricattando di fatto
molti esponenti del PDL compreso il Ministro
Galan.
Noi stiamo con i 40.000 agricoltori onesti:
non possiamo stravolgere la legge e danneggiare
l’intero sistema, privilegiando un gruppo
di Cobas (l’1,4% delle aziende e l’1% della
produzione) a scapito di tutti gli altri!”
– Monica Maggiore.
Presenteremo un Ordine del Giorno in Parlamento,
nei Consigli Regionali e Provinciali a sostegno
delle nostre proposte: vogliamo che vincano
la legalità, il rispetto delle regole e il
senso di responsabilità di tantissimi agricoltori
onesti.
Coordinamento Provinciale API - Cremona
 
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