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15 Settembre, 2002
Le iniziative dei DS il Lombardia
INFRASTRUTTURE: VOLÀNO PER UNA NUOVE FASE DI SVILUPPO ,BUONO SCUOLA: INIQUO E INACCETTABILE REGOLAMENTO ALER INGIUSTO E INEFFICACE ecc,

INFRASTRUTTURE: VOLÀNO PER UNA NUOVE FASE DI SVILUPPO
"L'Italia sarà un grande cantiere" aveva promesso Berlusconi nel 2001. Dopo due anni i risultati sono assolutamente desolanti. Il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2004-2007 che dovrebbe elencare con puntualità le priorità del Governo per la prossima Legge Finanziaria e per i prossimi quattro anni, è invece un disordinato affastellarsi di tabelle e di confuse aspirazioni programmatiche. 125,8 erano i miliardi di euro previsti da Lunardi per l'attuazione del piano delle opere connesse alla legge-obiettivo. 4,3 sono i miliardi di euro stanziati. 2,5 sono i miliardi assegnati ad oggi dal Cipe. Zero sono gli euro ad oggi erogati. Nessun nuovo cantiere è stato ancora aperto. L'unica cosa certa è che per almeno 180 delle 270 opere promesse sparisce a questo punto ogni speranza di finanziamento da qui alla fine della legislatura. Di queste tematiche ne hanno discusso ieri i Ds in un convegno al Centro Congressi Stelline a Milano. Le proposte dei Ds si concentrano, per le aree metropolitane, su un forte rilancio del trasporto pubblico locale che deve essere sostenuto finanziariamente e liberalizzato, sulla realizzazione di metropolitane e tramvie, sui Piani urbani della mobilità, sull'istituzione di un Fondo per la sicurezza stradale. "Con il Governo di centrodestra la situazione è peggiorata drasticamente - ha affermato Piero Fassino nel suo intervento conclusivo - con noi c'era stato un aumento degli investimenti infastrutturali del 10% all'anno, nei tre anni del duo Tremonti-Lunardi gli investimenti sono crollati. L'Italia ha bisogno di una grande opera di modernizzazione infrastrutturale perché c'è un'arretratezza che si è accumulata negli ultimi anni. Nel Nord le infrastrutture scoppiano, nel Sud mancano. In ogni caso il paese non ha le infrastrutture di cui ha bisogno. E' necessario cambiare radicalmente strada: le infrastrutture devono essere il volano di una nuova fase di sviluppo".


BUONO SCUOLA: INIQUO E INACCETTABILE
La Commissione Scuola e formazione del Consiglio regionale si è occupata mercoledì scorso del buono scuola regionale, votando a maggioranza il parere sulla determinazione delle modalità di erogazione del buono per l'anno scolastico 2003-2004. Anche quest'anno la Regione distribuisce 37 milioni di euro agli studenti che frequentano le scuole private di ogni ordine e grado in Lombardia, senza modificare i criteri precedenti. Il che vuol dire che i buoni andranno alle famiglie benestanti, mentre saranno tagliate fuori tutte le famiglie in condizioni economiche disagiate che utilizzano la scuola pubblica. "Con l'aggravante - ha dichiarato Maria Chiara Bisogni - che quest'anno il provvedimento della Regione si somma a quello nazionale deciso con la finanziaria, anch'esso indipendente dal reddito, pari a 30 milioni di euro". "Abbiamo inoltre appreso - ha continuato Bisogni - che i finanziamenti dello Stato pervenuti in questi anni alla Lombardia per gli studenti delle scuole pubbliche e private paritarie appartenenti a famiglie con tetti di reddito bassi, giacciono in gran parte inutilizzati per mancanza di domande. Questi finanziamenti, per la Lombardia pari a 7 milioni di euro l'anno, sono destinati al rimborso delle spese per mense e trasporti. La Regione, infatti, non solo ha definito percentuali di rimborso molto basse, ma non pubblicizza nemmeno l'esistenza di questi contributi, facendo invece del buono scuola per le private la sua bandiera". "In questo modo - ha concluso Bisogni - si approfondisce il solco tra le Regioni del centrodestra, che in materia di diritto allo studio si preoccupano soltanto di agevolare l'ingresso nella scuola privata, e quelle di centrosinistra che sostengono la partecipazione sia alla scuola pubblica sia a quella privata nella fasce di reddito medio - basse".

REGOLAMENTO ALER INGIUSTO E INEFFICACE
L'iter del regolamento sulle assegnazioni delle Aler non è ancora terminato. La presentazione all'ultimo istante di un maxiemendamento della Giunta ha infatti suscitato le proteste del Centrosinistra, sia per il contenuto sia per il metodo. La maggioranza è stata quindi indotta a una mediazione e il provvedimento sarà votato solo nella prossima seduta di Consiglio. "Questo provvedimento era già stato rinviato nell'ultima seduta di dicembre a causa dei litigi interni alla maggioranza - ha dichiarato Marco Cipriano, consigliere regionale Ds - che avevano indotto An a fare 'ostruzionismo' con la presentazione di 1500 emendamenti. Il fine demagogico dell'iniziativa è quello di stabilire una corsia preferenziale solo per i residenti da più anni, piuttosto che rispondere a requisiti di necessità o di disagio sociale". "La Giunta lombarda, inoltre, - ha continuato Cipriano - ha agito senza alcun rispetto del Consiglio presentando il frutto di un compromesso tutto interno alla maggioranza, senza aver dato la possibilità alla Commissione e alle parti sociali di esaminarlo". "Dobbiamo infine ricordare - ha concluso il consigliere - che il centrodestra in Lombardia nulla ha fatto per costruire nuovi alloggi pubblici che servirebbero anche a calmierare il costo degli affitti".


PARMALAT: TUTELARE RISPARMIATORI E LAVORATORI
Sono decine di migliaia i risparmiatori lombardi danneggiati dalle crisi finanziarie di grandi complessi industriali, ultimo il caso Parmalat. "Nell'ambito delle politiche della tutela dei consumatori sostenute dalla Giunta - ha sostenuto il consigliere Giuseppe Benigni - la Regione dovrebbe individuare iniziative concrete per assistere e tutelare coloro che in buona fede hanno visto distrutti i loro risparmi. A questo proposito, come gruppo Ds, abbiamo presentato un'interrogazione". La scorsa settimana, inoltre, nel corso dell'audizione dell'Assessore all'Agricoltura sugli effetti della crisi sul comparto lattiero caseario e sulla complessa situazione occupazionale e produttiva, i consiglieri Ds hanno chiesto che si desse rapidamente corso agli impegni assunti dalla Giunta per il sostegno di questo comparto e hanno sollecitato la riapertura del tavolo regionale per la definizione del prezzo del latte. "Inoltre, per difendere i livelli occupazionali - hanno dichiarato i consiglieri regionali Gianfranco Concordati e Antonio Viotto - e il futuro produttivo degli stabilimenti, abbiamo sottolineato l'urgenza di attivare un tavolo di confronto che coinvolga tutti gli attori, e una immediata interlocuzione con il commissario Bondi".

PROTEZIONE CIVILE: LA GIUNTA FA MARCIA INDIETRO
Sulla protezione civile la Giunta ha corretto le proprie posizioni, accogliendo alcuni rilievi contenuti in una mozione dei Ds. Lo scorso dicembre, infatti, la Giunta aveva approvato una direttiva che aveva suscitato malumori tra gli assessori provinciali di tutti gli schieramenti per la mancata consultazione delle Province e per l'eccessiva lunghezza dei tempi previsti per i rimborsi ai cittadini danneggiati. "Abbiamo presentato una mozione - ha commentato Giuseppe Benigni - che insisteva proprio su questi due punti. L'assessore Massimo Buscemi, accogliendo parte dei nostri rilievi, ha dichiarato che incontrerà gli assessori provinciali per una effettiva consultazione e che nel Testo Unico in preparazione si terrà conto dell'importante ruolo di protezione civile che le Province svolgono. L'assessore si è inoltre impegnato a fissare i tempi dei rimborsi in un massimo di sei mesi dall'evento che provoca il danno".

TASSISTI: LA REGIONE EVITI LO SCARICABARILE
Nella recente conferenza dei servizi approdata alla decisione del rilascio di 288 nuove licenze, dopo aver ricevuto i rappresentati della categoria dei tassisti, la Regione ha impegnato i Comuni a uniformare i regolamenti per il sistema tariffario e quindi i tassametri, migliorare la turnazione, potenziare le corsie preferenziali, potenziare il servizio negli aeroporti e nelle fiere. "Ma l'Assessore - ha precisato Maria Chiara Bisogni - dichiara che l'esito di questi impegni non riguarda la Regione Lombardia. A fronte dei gravissimi problemi della mobilità e degli scioperi indetti dai tassisti, sarebbe opportuno che la Regione non giocasse allo scaricabarile e si proponesse il compito di coordinare Comune, Provincia di Milano e gli altri Comuni interessati per raggiungere al più presto soluzioni consensuali ed evitare gravi disagi alla cittadinanza".

SANITÀ CREMA: PENALIZZATE RIVOLTA E SORESINA
Sui recenti risvolti in provincia di Cremona della politica sanitaria della Regione è intervenuto Luciano Pizzetti: "L'assessore Borsani ha dichiarato nei giorni scorsi che non un solo posto letto è stato soppresso negli ospedali lombardi. Purtroppo non è così. A Rivolta e a Soresina sono stati soppressi i punti di primo intervento senza sostituirli con nessun altra azione di potenziamento dell'assistenza, in particolare del servizio di 'guardia medica'. Per quanto riguarda l'ospedale di Soresina, l'Azienda ospedaliera di Crema ha presentato un progetto con alcuni risvolti utili come, per esempio, l'estensione dell'attività poliambulatoriale e il maggior coinvolgimento dei medici di base. Peccato che tale progetto non sia finanziato dalla Regione, nonostante le tante assicurazioni di Borsani. Dunque i tagli sono immediati e il potenziamento rinviato a futura memoria".


DISCARICA INZAGO: IL CENTROSINISTRA È CON I CITTADINI [
Il Sindaco e alcuni rappresentanti del Comitato antidiscarica di Inzago sono stati ascoltati dalla commissione Ambiente della Regione Lombardia e hanno esposto la loro contrarietà per il nuovo progetto di discarica che ha già avuto l'assenso dalla provincia di Milano. I cittadini di Inzago, che da anni attuano una buona raccolta differenziata, hanno sopportato per dieci anni la discarica (chiusa nel dicembre 2003) che ha permesso a Milano e all'intera provincia di evitare l'emergenza. La richiesta di una nuova discarica per 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti è perciò inaccettabile per i cittadini. I consiglieri del centrosinistra, tra cui Marco Cipriano dei DS, insieme a Rifondazione - hanno chiesto alla maggioranza di rispettare la delibera della commissione Ambiente, già approvata dal Consiglio Regionale, che dice testualmente 'di escludere la possibilità di autorizzare, né come nuova né come ampliamento, la discarica localizzata ad Inzago'.


SERVIZI PER L'IMPIEGO: IL RUOLO DELLE PROVINCE
In un convegno, organizzato la scorsa settimana, i Ds hanno fatto il punto sulle politiche della Regione e delle Province nella costruzione del nuovo collocamento, che con le leggi Bassanini è diventato di loro competenza. Dai dati forniti sull'utilizzo dei Fondi sociali europei si evidenzia che a tutt'oggi la Lombardia ha relegato le Province a un ruolo marginale e burocratico, destinando a pioggia a 1400 strutture accreditate, le risorse per la formazione professionale e l'orientamento, incurante dell'esigenza di costruire servizi pubblici e un sistema a rete che permetta la collaborazione tra pubblico e privato. "E' mancato in questi anni - ha dichiarato Maria Chiara Bisogni - anche un sistema di monitoraggio per valutare i risultati fin qui conseguiti. Per ottenere risposte importanti in questo campo è necessario che le Province siano messe nella condizione di utilizzare quote consistenti di FSE per programmare politiche attive del lavoro utili per il territorio di loro competenza".


POLIZIA LOCALE: SCONTRI NEL CENTRODESTRA
In commissione Affari Istituzionali si è registrata mercoledì scorso una profonda divisione interna alla maggioranza tra il Capogruppo di Alleanza Nazionale, La Russa, da una parte, e l'Assessore Buscemi, Boscagli e Farioli (F.I.), Boni e Pezzoni (Lega), dall'altra. Il tema in discussione riguardava la costituzione di una Scuola di Alta Specializzazione per ufficiali e sottoufficiali della Polizia Locale. Nel dibattito sono emerse in modo esplicito opposte valutazioni riguardanti diversi aspetti del provvedimento. I giudizi espressi in Commissione sono risultati particolarmente pesanti e hanno creato una forte tensione nel centrodestra, tanto che per evitare ulteriori spaccature è stato deciso il rinvio del voto. "Evidentemente le loro beghe - ha sostenuto Pierangelo Ferrari, capogruppo dei DS - sono più importanti del senso di responsabilità che dovrebbe prevalere su temi come quello della sicurezza dei cittadini. Sulla sicurezza la destra fa propaganda, noi facciamo proposte. Del resto, la legge regionale sulla polizia locale è stata recentemente approvata con il nostro determinante contributo. E oggi diciamo che l'apertura di un corso universitario di specializzazione in 'Sicurezza urbana' è un passo in avanti nella formazione del personale di polizia".


FORMIGONI CHIARISCA I SUOI RAPPORTI CON SADDAM
La notizia di documenti ufficiali iracheni che certificherebbero la presenza del nominativo di Roberto Formigoni in una lista di individui e società che avrebbero avuto un ruolo di mediazione nella collocazione di partite di petrolio nell'ambito del Programma Oil for Food, è comparsa su diversi organi di stampa nazionale e internazionale. Dal canto suo Formigoni ha risposto, tramite il suo portavoce, di non aver mai 'ricevuto una lira dall'Irak' e tuttavia riconosce di 'aver aiutato e promosso aziende italiane nei confronti dell'Irak, anche all'interno del programma Oil for Food'. Vista la rilevanza della questione, al fine di chiarire in modo puntuale la posizione del Presidente e della Regione, il gruppo Ds con un'interrogazione ha chiesto: se direttamente o tramite un proprio fiduciario sia stata favorita da Formigoni stesso la collocazione di stock petroliferi; in che forma e con quali strumenti siano state aiutate aziende italiane o straniere nelle relazioni con l'Irak; quali siano esattamente le aziende aiutate; a quale titolo e secondo quali criteri questi aiuti siano stati concessi.
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1 - Convegno Ds: reti e infrastrutture europee
29 gen 2004 - Il potenziamento del sistema delle infrastrutture di mobilità è uno dei problemi economici e sociali più rilevanti del prossimo quinquennio. "L'Italia sarà un grande cantiere" aveva promesso Berlusconi nel 2001. Dopo due anni i risultati sono assolutamente desolanti.
Il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2004-2007, che dovrebbe elencare con puntualità le priorità del Governo per la prossima Legge Finanziaria e per i prossimi quattro anni, è invece un disordinato affastellarsi di tabelle e di confuse aspirazioni programmatiche. Infatti 125,8 erano i miliardi di euro previsti da Lunardi per l'attuazione del piano delle opere connesse alla legge-obiettivo. 4,3 sono i miliardi di euro stanziati. 2,5 sono i miliardi assegnati ad oggi dal Cipe. Zero, infine, sono gli euro ad oggi erogati. Nessun nuovo cantiere è stato ancora aperto. L'unica cosa certa è che per almeno 180 delle 270 opere promesse sparisce a questo punto ogni speranza di finanziamento da qui alla fine della legislatura.
Le proposte dei Ds si concentrano su un forte rilancio del trasporto pubblico locale che deve essere sostenuto finanziariamente e liberalizzato, sulla realizzazione di metropolitane e tramvie, sui Piani urbani della mobilità, sull'istituzione di un Fondo per la sicurezza stradale.
Di queste tematiche se ne discute oggi in un convegno che i Ds hanno organizzato presso il Centro Congressi Stelline in Corso Magenta, 61 a Milano.
Interverranno, tra gli altri, Pierangelo Ferrari, presidente gruppo DS regione Lombardia, Pier Luigi Bersani, responsabile nazionale DS dipartimento Economia, Filippo Penati, candidato presidente alla Provincia di Milano, Luciano Pizzetti, segretario DS Lombardia e Maria Chiara Bisogni, consigliere regionale Ds.
Concluderà Piero Fassino, segretario nazionale DS.


2 - Gruppo DS in Regione: Formigoni dia chiarimenti sui rapporti con Saddam
28 gen 2004 - Su diversi organi di stampa nazionale e internazionale si fa riferimento a documenti ufficiali iracheni che certificherebbero la presenza del nominativo di Roberto Formigoni in una lista di individui e società che avrebbero avuto un ruolo di mediazione nella collocazione di partite di petrolio nell’ambito del Programma Oil for Food. Dal canto suo Formigoni ha risposto, tramite il suo portavoce, di non aver mai 'ricevuto una lira dall'Irak' e tuttavia riconosce di 'aver aiutato e promosso aziende italiane nei confronti dell’Irak, anche all’interno del programma Oil for Food'.
Vista la rilevanza della questione, al fine di chiarire in modo puntuale la posizione del Presidente e della Regione, il gruppo Ds con un'interrogazione ha chiesto: se - direttamente o tramite un proprio fiduciario - sia stata favorita da Formigoni stesso la collocazione di stock petroliferi; in che forma e con quali strumenti siano state aiutate aziende italiane o straniere nelle relazioni con l’Irak; quali siano esattamente le aziende aiutate direttamente o indirettamente; a quale titolo e secondo quali criteri questi aiuti siano stati concessi.

3 - Scontri in Regione: il centrodestra si divide sulla Scuola di Polizia locale
28 gen 2004 - In Commissione Affari Istituzionali si è registrata questa mattina una profonda divisione interna alla maggioranza tra il Capogruppo di Alleanza Nazionale, La Russa, da una parte, e l’Assessore Buscemi, Boscagli e Farioli (F.I.), Boni e Pezzoni (Lega), dall’altra. Il tema in discussione riguardava la costituzione di una Scuola di Alta Specializzazione per ufficiali e sottoufficiali della Polizia Locale.
Nel dibattito sono emerse in modo esplicito opposte valutazioni riguardanti diversi aspetti del provvedimento. I giudizi espressi in Commissione sono risultati particolarmente pesanti. La Russa ha sostenuto che 'il documento presentato dall’Assessore è carta straccia... è un documento tutto da riscrivere e che dovrebbe essere ritirato'. Dichiarazioni che hanno creato una forte tensione nel centrodestra e che hanno portato alla decisione di rinvio del voto per evitare una ulteriore spaccatura.
In realtà, le divisioni emerse vanno ben oltre lo stesso provvedimento. Si conferma la forte tensione politica che, da tempo, attraversa la maggioranza, incapace, in questo caso, di trovare una sintesi su un provvedimento così significativo in materia di sicurezza urbana.
"Evidentemente, le loro beghe - ha sostenuto Pierangelo Ferrari, capogruppo dei DS - sono più importanti del senso di responsabilità che dovrebbe prevalere su temi come quello della sicurezza dei cittadini. Sulla sicurezza la Destra fa propaganda, noi facciamo proposte. Del resto, la legge regionale sulla polizia locale è stata recentemente approvata con il nostro determinante contributo. E oggi diciamo che l’apertura di un corso universitario di specializzazione in 'Sicurezza urbana' è un passo in avanti nella formazione del personale di polizia".

4 - Buono scuola 2003-2004: un provvedimento inaccettabile
28 gen 2004 - E' stato votato oggi in VII Commissione il parere sulla determinazione delle modalità di erogazione del buono scuola per l'anno scolastico 2003-2004. Anche quest'anno la Regione distribuisce 37 milioni di euro agli studenti di ogni ordine e grado che frequentano le scuole private in Lombardia, senza modificare i criteri precedenti. Il che vuol dire che i buoni andranno alla famiglie benestanti, mentre saranno tagliate fuori tutte le famiglie in condizioni economiche disagiate che preferiscono la scuola pubblica.
"Con l'aggravante - ha dichiarato Maria Chiara Bisogni - che quest'anno il provvedimento della Regione si somma a quello nazionale deciso con la finanziaria avente lo stesso scopo, senza limite di reddito, pari a 30 milioni di euro".
"Abbiamo, inoltre, appreso - ha continuato Bisogni - che i finanziamenti dello Stato pervenuti in questi anni alla Regione Lombardia, pari a sette milioni di euro all'anno, in base alla legge di parità 62/00 per studenti appartenenti a famiglie con tetti di reddito bassi che frequentano le scuole pubbliche e private paritarie, giacciono in gran parte inutilizzati presso la Regione per mancanza di domande. Questi finanziamenti sono destinati al rimborso delle spese per mense e trasporti. Ciò dipende dal fatto che la Regione ha definito percentuali di rimborso molto basse e non pubblicizza l'esistenza di questi contributi, facendo invece del buono scuola per le private la sua bandiera".
"In questo modo si approfondisce il solco - ha concluso il consigliere - tra le Regioni del centrodestra, che in materia di diritto allo studio si preoccupano soltanto di agevolare l'ingresso nella scuola privata, e quelle di centrosinistra che sostengono la partecipazione sia alla scuola pubblica sia a quella privata nella fasce di reddito medio-basse".

5 - Vicenda Parmalat: salvaguardare i risparmiatori, l’occupazione e i siti produttivi
28 gen 2004 - Sono decine di migliaia i risparmiatori lombardi danneggiati dalle crisi finanziarie di grandi complessi industriali, ultimo il caso Parmalat.
"Nell'ambito delle politiche della tutela dei consumatori che la Giunta lombarda ha inserito nei propri obiettivi - ha sostenuto il consigliere Giuseppe Benigni - ci deve essere anche un interessamento da parte della Regione con il suo Presidente e gli Assessori al Bilancio e al Commercio alfine di individuare iniziative concrete perché siano tutelati e risarciti coloro che in buona fede hanno visto distrutti i loro risparmi. A questo proposito, come gruppo Ds, abbiamo presentato oggi un'interrogazione".
La scorsa settimana, inoltre, in IV commissione, si è svolta l’audizione dell’Assessore all’Agricoltura Viviana Beccalossi sugli effetti della crisi Parmalat, sul comparto lattiero caseario lombardo e sulla complessa situazione occupazionale e produttiva. Anche alla luce del fatto che la Lombardia produce il 9% del latte conferito alla Parmalat e che nella nostra regione vi sono tre siti produttivi, la Polenghi di Lodi, la Lactis di Albano Sant’Alessandro (Bg) e lo stabilimento Parmalat di Lurate (Co), che danno lavoro rispettivamente a 200, 220 e 110 dipendenti.
Nel corso dell’audizione i consiglieri regionali Ds hanno chiesto che si desse rapidamente corso agli impegni assunti dalla Giunta con la delibera del 31 dicembre che prevedeva un piano straordinario di sostegno del settore lattiero caseario.
"Poiché la situazione che si è determinata è un ulteriore colpo alla zootecnia lombarda, abbiamo anche sollecitato - hanno dichiarato i consiglieri regionali Gianfranco Concordati e Antonio Viotto - la riapertura del tavolo regionale per la definizione del prezzo del latte nel quale la Regione Lombardia e l’Assessorato devono svolgere un ruolo più forte".
"Inoltre, per difendere i livelli occupazionali - hanno continuato i consiglieri - e il futuro produttivo degli stabilimenti, abbiamo sottolineato l’urgenza di attivare un tavolo di confronto che coinvolga tutti gli attori, così come chiesto da Province e organizzazioni sindacali, e una immediata interlocuzione con il commissario Bondi".

6 - Ticket: la Giunta informi chi ha diritto alle esenzioni
28 gen 2004 - Entro il 31 gennaio le persone interessate dovranno recarsi presso la sede dell'ASL per autocertificare la propria condizione di reddito inferiore a € 8.263,31 e ottenere il tesserino che dà diritto all'esenzione del ticket sui medicinali.
"Purtroppo molte persone, in particolare anziane, non sono a conoscenza di tale opportunità - dichiara Luciano Pizzetti, segretario regionale Ds - ottenuta grazie all'iniziativa del centrosinistra e dei sindacati, altre hanno difficoltà a recarsi fisicamente presso la sede dell'ASL. La Giunta regionale spende tantissimo per la propaganda ma non ha trovato un euro per comunicare in modo decente ai cittadini lombardi l'opportunità di non pagare il ticket sui farmaci. Occorre rimediare a tutto ciò. Noi Ds abbiamo intenzione di chiedere che sia prorogato il termine del 31 gennaio e che sia attivata un'adeguata comunicazione".

7 - Protezione civile: la Giunta fa marcia indietro sulle competenze delle Province
27 gen 2004 - Sulla protezione civile la Giunta ha corretto le proprie posizioni, accogliendo i rilievi contenuti in una mozione dei DS ed accontentando così le Province lombarde. Lo scorso dicembre, infatti, la Giunta aveva approvato una direttiva con la quale la Regione poneva mano al tema delle procedure per risarcire i danni provocati da calamità naturali, primo passo di un percorso che porterà, nei prossimi mesi, alla discussione in aula di un testo unico per la Protezione Civile.
Il testo approvato aveva suscitato malumori tra gli assessori provinciali delegati alla protezione civile di tutti gli schieramenti, in particolare per la mancata consultazione delle Province, che hanno in questo campo notevoli competenze. Altro problema evidenziato era l'eccessiva lunghezza dei tempi previsti per i rimborsi ai cittadini danneggiati da calamità di entità limitata, come trombe d'aria o grandinate.
"Abbiamo presentato una mozione - commenta Giuseppe Benigni, consigliere regionale Ds - che insisteva proprio su questi due punti. L'assessore Massimo Buscemi, accogliendo, in parte, i nostri rilievi, ha dichiarato che si impegnerà ad incontrare gli assessori provinciali per una effettiva consultazione, riunione già fissata per i prossimi giorni, e che nel Testo Unico in preparazione si terrà conto dell'importante ruolo di protezione civile che le Province svolgono. L'assessore si è inoltre impegnato a porre mano ai tempi dei rimborsi, fissandoli in un massimo di sei mesi dall'evento che provoca il danno".

8 - Regolamento Aler: ingiusto e inefficace
27 gen 2004 - Il regolamento sulle assegnazioni delle Aler è finalmente approdato oggi in Consiglio regionale, ma il suo iter non è ancora terminato. L'inserimento sul filo di lana di un maxiemendamento della Giunta, avvenuto nella mattinata di ieri, ha infatti suscitato le proteste del centrosinistra, sia per il contenuto sia per il metodo. La maggioranza è stata quindi indotta ad una mediazione: il provvedimento sarà votato solo nella prossima seduta di Consiglio, prevista per martedì 2 febbraio, quando saranno discussi anche gli emendamenti alle modifiche introdotte all'ultimo dalla Giunta.
"Questo provvedimento era già stato rinviato nell'ultima seduta di dicembre a causa dei litigi interni alla maggioranza - ha dichiarato Marco Cipriano, consigliere regionale Ds - che avevano indotto An a fare 'ostruzionismo', con la presentazione di mille e cinquecento emendamenti. Il fine demagogico dell'iniziativa è quello di stabilire una corsia preferenziale solo per i residenti da più anni, piuttosto che rispondere a requisiti di necessità o di disagio sociale".
"La Giunta lombarda, inoltre, - ha continuato Cipriano - ha agito senza alcun rispetto del Consiglio regionale presentando ieri un maxi-emendamento, frutto di un compromesso tutto interno alla maggioranza, senza aver dato la possibilità alla Commissione regionale e alle parti sociali di esaminarlo".
"Nel merito poi - ha concluso il consigliere - dobbiamo ricordare che mentre si interviene sui criteri di assegnazione degli alloggi, il centrodestra in Lombardia, come a livelli nazionale, nulla ha fatto per costruire nuovi alloggi di edilizia residenziale che servirebbero anche a calmierare il costo degli affitti".

9 - Rivolta d'Adda e Soresina, strutture sanitarie da qualificare, non da tagliare
27 gen 2004 - "L'assessore Borsani ha dichiarato nei giorni scorsi che non un solo posto letto è stato soppresso negli ospedali lombardi. Purtroppo non è così". Luciano Pizzetti, segretario dei Ds Lombardi, interviene sui recenti risvolti in provincia di Cremona della politica sanitaria della Regione. "Le parole possono essere usate a piacere, i fatti no. I fatti dicono che si è utilizzata una giusta esigenza di razionalizzazione delle strutture ospedaliere per operare tagli inaccettabili nel settore della medicina generale. Cosa succede nella nostra provincia?"
"A Rivolta d'Adda e a Soresina sono stati soppressi i punti di primo intervento, senza sostituirli con nessun altra azione di potenziamento dell'assistenza, in particolare del servizio di "guardia medica". Per quanto riguarda l'ospedale di Soresina, l'Azienda ospedaliera di Crema ha presentato due progetti, l'ultimo sostitutivo del precedente. È un progetto da valutare, con alcuni risvolti utili, come ad esempio l'estensione dell'attività poliambulatoriale e il maggior coinvolgimento dei medici di base. Peccato che tale progetto non sia finanziato dalla Regione, nonostante le tante assicurazioni dell'assessore alla sanità."
Pizzetti quindi conclude: "Dunque i fatti sono che i tagli sono immediati e il potenziamento rinviato a futura memoria, se mai si farà. Ciò è inaccettabile. Questa, purtroppo, è la verità, ben diversa dalle chiacchiere e dalla propaganda della Giunta regionale. Noi chiediamo all'assessore che, come varie volte promesso, le risorse a sostegno della riqualificazione del presidio sanitario di Soresina vengano una finalmente rese disponibili."

10 - Convegno Ds: il ruolo della provincia nei servizi per l'impiego
22 gen 2004 - Il gruppo dei Ds ha organizzato un convegno per fare il punto sulle politiche della Regione Lombardia e delle Province nella costruzione del nuovo collocamento, che con le leggi Bassanini è diventato di loro competenza.
Dai dati forniti sull'utilizzo dei Fondi sociali europei si evidenzia che a tutt’oggi la Regione Lombardia ha relegato le Province ad un ruolo marginale e burocratico, destinando a pioggia a 1400 strutture accreditate le risorse per la Formazione professionale e l'Orientamento, incurante dell’esigenza di costruire servizi pubblici e un sistema di rete che permetta la collaborazione tra pubblico e privato.
"E' mancato in questi anni - ha dichiarato Maria Chiara Bisogni - anche un sistema di monitoraggio per valutare i risultati fin qui conseguiti. Per ottenere risultati importanti in questo campo, decisivo per facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro e consentire rapidi reinserimenti lavorativi nel caso di perdita del lavoro, è necessario che le Province, attori principali della legislazione in atto, siano messe nella condizione di utilizzare quote consistenti di FSE per programmare politiche attive del lavoro utili per il territorio di loro competenza".

 


       



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