15 Settembre, 2002
Le iniziative dei DS il Lombardia
INFRASTRUTTURE: VOLÀNO PER UNA NUOVE FASE DI SVILUPPO ,BUONO SCUOLA: INIQUO E INACCETTABILE REGOLAMENTO ALER INGIUSTO E INEFFICACE ecc,
INFRASTRUTTURE: VOLÀNO PER UNA NUOVE FASE
DI SVILUPPO
"L'Italia sarà un grande cantiere"
aveva promesso Berlusconi nel 2001. Dopo
due anni i risultati sono assolutamente desolanti.
Il Documento di Programmazione Economica
e Finanziaria 2004-2007 che dovrebbe elencare
con puntualità le priorità del Governo per
la prossima Legge Finanziaria e per i prossimi
quattro anni, è invece un disordinato affastellarsi
di tabelle e di confuse aspirazioni programmatiche.
125,8 erano i miliardi di euro previsti da
Lunardi per l'attuazione del piano delle
opere connesse alla legge-obiettivo. 4,3
sono i miliardi di euro stanziati. 2,5 sono
i miliardi assegnati ad oggi dal Cipe. Zero
sono gli euro ad oggi erogati. Nessun nuovo
cantiere è stato ancora aperto. L'unica cosa
certa è che per almeno 180 delle 270 opere
promesse sparisce a questo punto ogni speranza
di finanziamento da qui alla fine della legislatura.
Di queste tematiche ne hanno discusso ieri
i Ds in un convegno al Centro Congressi Stelline
a Milano. Le proposte dei Ds si concentrano,
per le aree metropolitane, su un forte rilancio
del trasporto pubblico locale che deve essere
sostenuto finanziariamente e liberalizzato,
sulla realizzazione di metropolitane e tramvie,
sui Piani urbani della mobilità, sull'istituzione
di un Fondo per la sicurezza stradale. "Con
il Governo di centrodestra la situazione
è peggiorata drasticamente - ha affermato
Piero Fassino nel suo intervento conclusivo
- con noi c'era stato un aumento degli investimenti
infastrutturali del 10% all'anno, nei tre
anni del duo Tremonti-Lunardi gli investimenti
sono crollati. L'Italia ha bisogno di una
grande opera di modernizzazione infrastrutturale
perché c'è un'arretratezza che si è accumulata
negli ultimi anni. Nel Nord le infrastrutture
scoppiano, nel Sud mancano. In ogni caso
il paese non ha le infrastrutture di cui
ha bisogno. E' necessario cambiare radicalmente
strada: le infrastrutture devono essere il
volano di una nuova fase di sviluppo".
BUONO SCUOLA: INIQUO E INACCETTABILE
La Commissione Scuola e formazione del Consiglio
regionale si è occupata mercoledì scorso
del buono scuola regionale, votando a maggioranza
il parere sulla determinazione delle modalità
di erogazione del buono per l'anno scolastico
2003-2004. Anche quest'anno la Regione distribuisce
37 milioni di euro agli studenti che frequentano
le scuole private di ogni ordine e grado
in Lombardia, senza modificare i criteri
precedenti. Il che vuol dire che i buoni
andranno alle famiglie benestanti, mentre
saranno tagliate fuori tutte le famiglie
in condizioni economiche disagiate che utilizzano
la scuola pubblica. "Con l'aggravante
- ha dichiarato Maria Chiara Bisogni - che
quest'anno il provvedimento della Regione
si somma a quello nazionale deciso con la
finanziaria, anch'esso indipendente dal reddito,
pari a 30 milioni di euro". "Abbiamo
inoltre appreso - ha continuato Bisogni -
che i finanziamenti dello Stato pervenuti
in questi anni alla Lombardia per gli studenti
delle scuole pubbliche e private paritarie
appartenenti a famiglie con tetti di reddito
bassi, giacciono in gran parte inutilizzati
per mancanza di domande. Questi finanziamenti,
per la Lombardia pari a 7 milioni di euro
l'anno, sono destinati al rimborso delle
spese per mense e trasporti. La Regione,
infatti, non solo ha definito percentuali
di rimborso molto basse, ma non pubblicizza
nemmeno l'esistenza di questi contributi,
facendo invece del buono scuola per le private
la sua bandiera". "In questo modo
- ha concluso Bisogni - si approfondisce
il solco tra le Regioni del centrodestra,
che in materia di diritto allo studio si
preoccupano soltanto di agevolare l'ingresso
nella scuola privata, e quelle di centrosinistra
che sostengono la partecipazione sia alla
scuola pubblica sia a quella privata nella
fasce di reddito medio - basse".
REGOLAMENTO ALER INGIUSTO E INEFFICACE
L'iter del regolamento sulle assegnazioni
delle Aler non è ancora terminato. La presentazione
all'ultimo istante di un maxiemendamento
della Giunta ha infatti suscitato le proteste
del Centrosinistra, sia per il contenuto
sia per il metodo. La maggioranza è stata
quindi indotta a una mediazione e il provvedimento
sarà votato solo nella prossima seduta di
Consiglio. "Questo provvedimento era
già stato rinviato nell'ultima seduta di
dicembre a causa dei litigi interni alla
maggioranza - ha dichiarato Marco Cipriano,
consigliere regionale Ds - che avevano indotto
An a fare 'ostruzionismo' con la presentazione
di 1500 emendamenti. Il fine demagogico dell'iniziativa
è quello di stabilire una corsia preferenziale
solo per i residenti da più anni, piuttosto
che rispondere a requisiti di necessità o
di disagio sociale". "La Giunta
lombarda, inoltre, - ha continuato Cipriano
- ha agito senza alcun rispetto del Consiglio
presentando il frutto di un compromesso tutto
interno alla maggioranza, senza aver dato
la possibilità alla Commissione e alle parti
sociali di esaminarlo". "Dobbiamo
infine ricordare - ha concluso il consigliere
- che il centrodestra in Lombardia nulla
ha fatto per costruire nuovi alloggi pubblici
che servirebbero anche a calmierare il costo
degli affitti".
PARMALAT: TUTELARE RISPARMIATORI E LAVORATORI
Sono decine di migliaia i risparmiatori lombardi
danneggiati dalle crisi finanziarie di grandi
complessi industriali, ultimo il caso Parmalat.
"Nell'ambito delle politiche della tutela
dei consumatori sostenute dalla Giunta -
ha sostenuto il consigliere Giuseppe Benigni
- la Regione dovrebbe individuare iniziative
concrete per assistere e tutelare coloro
che in buona fede hanno visto distrutti i
loro risparmi. A questo proposito, come gruppo
Ds, abbiamo presentato un'interrogazione".
La scorsa settimana, inoltre, nel corso dell'audizione
dell'Assessore all'Agricoltura sugli effetti
della crisi sul comparto lattiero caseario
e sulla complessa situazione occupazionale
e produttiva, i consiglieri Ds hanno chiesto
che si desse rapidamente corso agli impegni
assunti dalla Giunta per il sostegno di questo
comparto e hanno sollecitato la riapertura
del tavolo regionale per la definizione del
prezzo del latte. "Inoltre, per difendere
i livelli occupazionali - hanno dichiarato
i consiglieri regionali Gianfranco Concordati
e Antonio Viotto - e il futuro produttivo
degli stabilimenti, abbiamo sottolineato
l'urgenza di attivare un tavolo di confronto
che coinvolga tutti gli attori, e una immediata
interlocuzione con il commissario Bondi".
PROTEZIONE CIVILE: LA GIUNTA FA MARCIA INDIETRO
Sulla protezione civile la Giunta ha corretto
le proprie posizioni, accogliendo alcuni
rilievi contenuti in una mozione dei Ds.
Lo scorso dicembre, infatti, la Giunta aveva
approvato una direttiva che aveva suscitato
malumori tra gli assessori provinciali di
tutti gli schieramenti per la mancata consultazione
delle Province e per l'eccessiva lunghezza
dei tempi previsti per i rimborsi ai cittadini
danneggiati. "Abbiamo presentato una
mozione - ha commentato Giuseppe Benigni
- che insisteva proprio su questi due punti.
L'assessore Massimo Buscemi, accogliendo
parte dei nostri rilievi, ha dichiarato che
incontrerà gli assessori provinciali per
una effettiva consultazione e che nel Testo
Unico in preparazione si terrà conto dell'importante
ruolo di protezione civile che le Province
svolgono. L'assessore si è inoltre impegnato
a fissare i tempi dei rimborsi in un massimo
di sei mesi dall'evento che provoca il danno".
TASSISTI: LA REGIONE EVITI LO SCARICABARILE
Nella recente conferenza dei servizi approdata
alla decisione del rilascio di 288 nuove
licenze, dopo aver ricevuto i rappresentati
della categoria dei tassisti, la Regione
ha impegnato i Comuni a uniformare i regolamenti
per il sistema tariffario e quindi i tassametri,
migliorare la turnazione, potenziare le corsie
preferenziali, potenziare il servizio negli
aeroporti e nelle fiere. "Ma l'Assessore
- ha precisato Maria Chiara Bisogni - dichiara
che l'esito di questi impegni non riguarda
la Regione Lombardia. A fronte dei gravissimi
problemi della mobilità e degli scioperi
indetti dai tassisti, sarebbe opportuno che
la Regione non giocasse allo scaricabarile
e si proponesse il compito di coordinare
Comune, Provincia di Milano e gli altri Comuni
interessati per raggiungere al più presto
soluzioni consensuali ed evitare gravi disagi
alla cittadinanza".
SANITÀ CREMA: PENALIZZATE RIVOLTA E SORESINA
Sui recenti risvolti in provincia di Cremona
della politica sanitaria della Regione è
intervenuto Luciano Pizzetti: "L'assessore
Borsani ha dichiarato nei giorni scorsi che
non un solo posto letto è stato soppresso
negli ospedali lombardi. Purtroppo non è
così. A Rivolta e a Soresina sono stati soppressi
i punti di primo intervento senza sostituirli
con nessun altra azione di potenziamento
dell'assistenza, in particolare del servizio
di 'guardia medica'. Per quanto riguarda
l'ospedale di Soresina, l'Azienda ospedaliera
di Crema ha presentato un progetto con alcuni
risvolti utili come, per esempio, l'estensione
dell'attività poliambulatoriale e il maggior
coinvolgimento dei medici di base. Peccato
che tale progetto non sia finanziato dalla
Regione, nonostante le tante assicurazioni
di Borsani. Dunque i tagli sono immediati
e il potenziamento rinviato a futura memoria".
DISCARICA INZAGO: IL CENTROSINISTRA È CON
I CITTADINI [
Il Sindaco e alcuni rappresentanti del Comitato
antidiscarica di Inzago sono stati ascoltati
dalla commissione Ambiente della Regione
Lombardia e hanno esposto la loro contrarietà
per il nuovo progetto di discarica che ha
già avuto l'assenso dalla provincia di Milano.
I cittadini di Inzago, che da anni attuano
una buona raccolta differenziata, hanno sopportato
per dieci anni la discarica (chiusa nel dicembre
2003) che ha permesso a Milano e all'intera
provincia di evitare l'emergenza. La richiesta
di una nuova discarica per 1,5 milioni di
tonnellate di rifiuti è perciò inaccettabile
per i cittadini. I consiglieri del centrosinistra,
tra cui Marco Cipriano dei DS, insieme a
Rifondazione - hanno chiesto alla maggioranza
di rispettare la delibera della commissione
Ambiente, già approvata dal Consiglio Regionale,
che dice testualmente 'di escludere la possibilità
di autorizzare, né come nuova né come ampliamento,
la discarica localizzata ad Inzago'.
SERVIZI PER L'IMPIEGO: IL RUOLO DELLE PROVINCE
In un convegno, organizzato la scorsa settimana,
i Ds hanno fatto il punto sulle politiche
della Regione e delle Province nella costruzione
del nuovo collocamento, che con le leggi
Bassanini è diventato di loro competenza.
Dai dati forniti sull'utilizzo dei Fondi
sociali europei si evidenzia che a tutt'oggi
la Lombardia ha relegato le Province a un
ruolo marginale e burocratico, destinando
a pioggia a 1400 strutture accreditate, le
risorse per la formazione professionale e
l'orientamento, incurante dell'esigenza di
costruire servizi pubblici e un sistema a
rete che permetta la collaborazione tra pubblico
e privato. "E' mancato in questi anni
- ha dichiarato Maria Chiara Bisogni - anche
un sistema di monitoraggio per valutare i
risultati fin qui conseguiti. Per ottenere
risposte importanti in questo campo è necessario
che le Province siano messe nella condizione
di utilizzare quote consistenti di FSE per
programmare politiche attive del lavoro utili
per il territorio di loro competenza".
POLIZIA LOCALE: SCONTRI NEL CENTRODESTRA
In commissione Affari Istituzionali si è
registrata mercoledì scorso una profonda
divisione interna alla maggioranza tra il
Capogruppo di Alleanza Nazionale, La Russa,
da una parte, e l'Assessore Buscemi, Boscagli
e Farioli (F.I.), Boni e Pezzoni (Lega),
dall'altra. Il tema in discussione riguardava
la costituzione di una Scuola di Alta Specializzazione
per ufficiali e sottoufficiali della Polizia
Locale. Nel dibattito sono emerse in modo
esplicito opposte valutazioni riguardanti
diversi aspetti del provvedimento. I giudizi
espressi in Commissione sono risultati particolarmente
pesanti e hanno creato una forte tensione
nel centrodestra, tanto che per evitare ulteriori
spaccature è stato deciso il rinvio del voto.
"Evidentemente le loro beghe - ha sostenuto
Pierangelo Ferrari, capogruppo dei DS - sono
più importanti del senso di responsabilità
che dovrebbe prevalere su temi come quello
della sicurezza dei cittadini. Sulla sicurezza
la destra fa propaganda, noi facciamo proposte.
Del resto, la legge regionale sulla polizia
locale è stata recentemente approvata con
il nostro determinante contributo. E oggi
diciamo che l'apertura di un corso universitario
di specializzazione in 'Sicurezza urbana'
è un passo in avanti nella formazione del
personale di polizia".
FORMIGONI CHIARISCA I SUOI RAPPORTI CON SADDAM
La notizia di documenti ufficiali iracheni
che certificherebbero la presenza del nominativo
di Roberto Formigoni in una lista di individui
e società che avrebbero avuto un ruolo di
mediazione nella collocazione di partite
di petrolio nell'ambito del Programma Oil
for Food, è comparsa su diversi organi di
stampa nazionale e internazionale. Dal canto
suo Formigoni ha risposto, tramite il suo
portavoce, di non aver mai 'ricevuto una
lira dall'Irak' e tuttavia riconosce di 'aver
aiutato e promosso aziende italiane nei confronti
dell'Irak, anche all'interno del programma
Oil for Food'. Vista la rilevanza della questione,
al fine di chiarire in modo puntuale la posizione
del Presidente e della Regione, il gruppo
Ds con un'interrogazione ha chiesto: se direttamente
o tramite un proprio fiduciario sia stata
favorita da Formigoni stesso la collocazione
di stock petroliferi; in che forma e con
quali strumenti siano state aiutate aziende
italiane o straniere nelle relazioni con
l'Irak; quali siano esattamente le aziende
aiutate; a quale titolo e secondo quali criteri
questi aiuti siano stati concessi.
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1 - Convegno Ds: reti e infrastrutture europee
29 gen 2004 - Il potenziamento del sistema
delle infrastrutture di mobilità è uno dei
problemi economici e sociali più rilevanti
del prossimo quinquennio. "L'Italia
sarà un grande cantiere" aveva promesso
Berlusconi nel 2001. Dopo due anni i risultati
sono assolutamente desolanti.
Il Documento di Programmazione Economica
e Finanziaria 2004-2007, che dovrebbe elencare
con puntualità le priorità del Governo per
la prossima Legge Finanziaria e per i prossimi
quattro anni, è invece un disordinato affastellarsi
di tabelle e di confuse aspirazioni programmatiche.
Infatti 125,8 erano i miliardi di euro previsti
da Lunardi per l'attuazione del piano delle
opere connesse alla legge-obiettivo. 4,3
sono i miliardi di euro stanziati. 2,5 sono
i miliardi assegnati ad oggi dal Cipe. Zero,
infine, sono gli euro ad oggi erogati. Nessun
nuovo cantiere è stato ancora aperto. L'unica
cosa certa è che per almeno 180 delle 270
opere promesse sparisce a questo punto ogni
speranza di finanziamento da qui alla fine
della legislatura.
Le proposte dei Ds si concentrano su un forte
rilancio del trasporto pubblico locale che
deve essere sostenuto finanziariamente e
liberalizzato, sulla realizzazione di metropolitane
e tramvie, sui Piani urbani della mobilità,
sull'istituzione di un Fondo per la sicurezza
stradale.
Di queste tematiche se ne discute oggi in
un convegno che i Ds hanno organizzato presso
il Centro Congressi Stelline in Corso Magenta,
61 a Milano.
Interverranno, tra gli altri, Pierangelo
Ferrari, presidente gruppo DS regione Lombardia,
Pier Luigi Bersani, responsabile nazionale
DS dipartimento Economia, Filippo Penati,
candidato presidente alla Provincia di Milano,
Luciano Pizzetti, segretario DS Lombardia
e Maria Chiara Bisogni, consigliere regionale
Ds.
Concluderà Piero Fassino, segretario nazionale
DS.
2 - Gruppo DS in Regione: Formigoni dia chiarimenti
sui rapporti con Saddam
28 gen 2004 - Su diversi organi di stampa
nazionale e internazionale si fa riferimento
a documenti ufficiali iracheni che certificherebbero
la presenza del nominativo di Roberto Formigoni
in una lista di individui e società che avrebbero
avuto un ruolo di mediazione nella collocazione
di partite di petrolio nell’ambito del Programma
Oil for Food. Dal canto suo Formigoni ha
risposto, tramite il suo portavoce, di non
aver mai 'ricevuto una lira dall'Irak' e
tuttavia riconosce di 'aver aiutato e promosso
aziende italiane nei confronti dell’Irak,
anche all’interno del programma Oil for Food'.
Vista la rilevanza della questione, al fine
di chiarire in modo puntuale la posizione
del Presidente e della Regione, il gruppo
Ds con un'interrogazione ha chiesto: se -
direttamente o tramite un proprio fiduciario
- sia stata favorita da Formigoni stesso
la collocazione di stock petroliferi; in
che forma e con quali strumenti siano state
aiutate aziende italiane o straniere nelle
relazioni con l’Irak; quali siano esattamente
le aziende aiutate direttamente o indirettamente;
a quale titolo e secondo quali criteri questi
aiuti siano stati concessi.
3 - Scontri in Regione: il centrodestra si
divide sulla Scuola di Polizia locale
28 gen 2004 - In Commissione Affari Istituzionali
si è registrata questa mattina una profonda
divisione interna alla maggioranza tra il
Capogruppo di Alleanza Nazionale, La Russa,
da una parte, e l’Assessore Buscemi, Boscagli
e Farioli (F.I.), Boni e Pezzoni (Lega),
dall’altra. Il tema in discussione riguardava
la costituzione di una Scuola di Alta Specializzazione
per ufficiali e sottoufficiali della Polizia
Locale.
Nel dibattito sono emerse in modo esplicito
opposte valutazioni riguardanti diversi aspetti
del provvedimento. I giudizi espressi in
Commissione sono risultati particolarmente
pesanti. La Russa ha sostenuto che 'il documento
presentato dall’Assessore è carta straccia...
è un documento tutto da riscrivere e che
dovrebbe essere ritirato'. Dichiarazioni
che hanno creato una forte tensione nel centrodestra
e che hanno portato alla decisione di rinvio
del voto per evitare una ulteriore spaccatura.
In realtà, le divisioni emerse vanno ben
oltre lo stesso provvedimento. Si conferma
la forte tensione politica che, da tempo,
attraversa la maggioranza, incapace, in questo
caso, di trovare una sintesi su un provvedimento
così significativo in materia di sicurezza
urbana.
"Evidentemente, le loro beghe - ha sostenuto
Pierangelo Ferrari, capogruppo dei DS - sono
più importanti del senso di responsabilità
che dovrebbe prevalere su temi come quello
della sicurezza dei cittadini. Sulla sicurezza
la Destra fa propaganda, noi facciamo proposte.
Del resto, la legge regionale sulla polizia
locale è stata recentemente approvata con
il nostro determinante contributo. E oggi
diciamo che l’apertura di un corso universitario
di specializzazione in 'Sicurezza urbana'
è un passo in avanti nella formazione del
personale di polizia".
4 - Buono scuola 2003-2004: un provvedimento
inaccettabile
28 gen 2004 - E' stato votato oggi in VII
Commissione il parere sulla determinazione
delle modalità di erogazione del buono scuola
per l'anno scolastico 2003-2004. Anche quest'anno
la Regione distribuisce 37 milioni di euro
agli studenti di ogni ordine e grado che
frequentano le scuole private in Lombardia,
senza modificare i criteri precedenti. Il
che vuol dire che i buoni andranno alla famiglie
benestanti, mentre saranno tagliate fuori
tutte le famiglie in condizioni economiche
disagiate che preferiscono la scuola pubblica.
"Con l'aggravante - ha dichiarato Maria
Chiara Bisogni - che quest'anno il provvedimento
della Regione si somma a quello nazionale
deciso con la finanziaria avente lo stesso
scopo, senza limite di reddito, pari a 30
milioni di euro".
"Abbiamo, inoltre, appreso - ha continuato
Bisogni - che i finanziamenti dello Stato
pervenuti in questi anni alla Regione Lombardia,
pari a sette milioni di euro all'anno, in
base alla legge di parità 62/00 per studenti
appartenenti a famiglie con tetti di reddito
bassi che frequentano le scuole pubbliche
e private paritarie, giacciono in gran parte
inutilizzati presso la Regione per mancanza
di domande. Questi finanziamenti sono destinati
al rimborso delle spese per mense e trasporti.
Ciò dipende dal fatto che la Regione ha definito
percentuali di rimborso molto basse e non
pubblicizza l'esistenza di questi contributi,
facendo invece del buono scuola per le private
la sua bandiera".
"In questo modo si approfondisce il
solco - ha concluso il consigliere - tra
le Regioni del centrodestra, che in materia
di diritto allo studio si preoccupano soltanto
di agevolare l'ingresso nella scuola privata,
e quelle di centrosinistra che sostengono
la partecipazione sia alla scuola pubblica
sia a quella privata nella fasce di reddito
medio-basse".
5 - Vicenda Parmalat: salvaguardare i risparmiatori,
l’occupazione e i siti produttivi
28 gen 2004 - Sono decine di migliaia i risparmiatori
lombardi danneggiati dalle crisi finanziarie
di grandi complessi industriali, ultimo il
caso Parmalat.
"Nell'ambito delle politiche della tutela
dei consumatori che la Giunta lombarda ha
inserito nei propri obiettivi - ha sostenuto
il consigliere Giuseppe Benigni - ci deve
essere anche un interessamento da parte della
Regione con il suo Presidente e gli Assessori
al Bilancio e al Commercio alfine di individuare
iniziative concrete perché siano tutelati
e risarciti coloro che in buona fede hanno
visto distrutti i loro risparmi. A questo
proposito, come gruppo Ds, abbiamo presentato
oggi un'interrogazione".
La scorsa settimana, inoltre, in IV commissione,
si è svolta l’audizione dell’Assessore all’Agricoltura
Viviana Beccalossi sugli effetti della crisi
Parmalat, sul comparto lattiero caseario
lombardo e sulla complessa situazione occupazionale
e produttiva. Anche alla luce del fatto che
la Lombardia produce il 9% del latte conferito
alla Parmalat e che nella nostra regione
vi sono tre siti produttivi, la Polenghi
di Lodi, la Lactis di Albano Sant’Alessandro
(Bg) e lo stabilimento Parmalat di Lurate
(Co), che danno lavoro rispettivamente a
200, 220 e 110 dipendenti.
Nel corso dell’audizione i consiglieri regionali
Ds hanno chiesto che si desse rapidamente
corso agli impegni assunti dalla Giunta con
la delibera del 31 dicembre che prevedeva
un piano straordinario di sostegno del settore
lattiero caseario.
"Poiché la situazione che si è determinata
è un ulteriore colpo alla zootecnia lombarda,
abbiamo anche sollecitato - hanno dichiarato
i consiglieri regionali Gianfranco Concordati
e Antonio Viotto - la riapertura del tavolo
regionale per la definizione del prezzo del
latte nel quale la Regione Lombardia e l’Assessorato
devono svolgere un ruolo più forte".
"Inoltre, per difendere i livelli occupazionali
- hanno continuato i consiglieri - e il futuro
produttivo degli stabilimenti, abbiamo sottolineato
l’urgenza di attivare un tavolo di confronto
che coinvolga tutti gli attori, così come
chiesto da Province e organizzazioni sindacali,
e una immediata interlocuzione con il commissario
Bondi".
6 - Ticket: la Giunta informi chi ha diritto
alle esenzioni
28 gen 2004 - Entro il 31 gennaio le persone
interessate dovranno recarsi presso la sede
dell'ASL per autocertificare la propria condizione
di reddito inferiore a € 8.263,31 e ottenere
il tesserino che dà diritto all'esenzione
del ticket sui medicinali.
"Purtroppo molte persone, in particolare
anziane, non sono a conoscenza di tale opportunità
- dichiara Luciano Pizzetti, segretario regionale
Ds - ottenuta grazie all'iniziativa del centrosinistra
e dei sindacati, altre hanno difficoltà a
recarsi fisicamente presso la sede dell'ASL.
La Giunta regionale spende tantissimo per
la propaganda ma non ha trovato un euro per
comunicare in modo decente ai cittadini lombardi
l'opportunità di non pagare il ticket sui
farmaci. Occorre rimediare a tutto ciò. Noi
Ds abbiamo intenzione di chiedere che sia
prorogato il termine del 31 gennaio e che
sia attivata un'adeguata comunicazione".
7 - Protezione civile: la Giunta fa marcia
indietro sulle competenze delle Province
27 gen 2004 - Sulla protezione civile la
Giunta ha corretto le proprie posizioni,
accogliendo i rilievi contenuti in una mozione
dei DS ed accontentando così le Province
lombarde. Lo scorso dicembre, infatti, la
Giunta aveva approvato una direttiva con
la quale la Regione poneva mano al tema delle
procedure per risarcire i danni provocati
da calamità naturali, primo passo di un percorso
che porterà, nei prossimi mesi, alla discussione
in aula di un testo unico per la Protezione
Civile.
Il testo approvato aveva suscitato malumori
tra gli assessori provinciali delegati alla
protezione civile di tutti gli schieramenti,
in particolare per la mancata consultazione
delle Province, che hanno in questo campo
notevoli competenze. Altro problema evidenziato
era l'eccessiva lunghezza dei tempi previsti
per i rimborsi ai cittadini danneggiati da
calamità di entità limitata, come trombe
d'aria o grandinate.
"Abbiamo presentato una mozione - commenta
Giuseppe Benigni, consigliere regionale Ds
- che insisteva proprio su questi due punti.
L'assessore Massimo Buscemi, accogliendo,
in parte, i nostri rilievi, ha dichiarato
che si impegnerà ad incontrare gli assessori
provinciali per una effettiva consultazione,
riunione già fissata per i prossimi giorni,
e che nel Testo Unico in preparazione si
terrà conto dell'importante ruolo di protezione
civile che le Province svolgono. L'assessore
si è inoltre impegnato a porre mano ai tempi
dei rimborsi, fissandoli in un massimo di
sei mesi dall'evento che provoca il danno".
8 - Regolamento Aler: ingiusto e inefficace
27 gen 2004 - Il regolamento sulle assegnazioni
delle Aler è finalmente approdato oggi in
Consiglio regionale, ma il suo iter non è
ancora terminato. L'inserimento sul filo
di lana di un maxiemendamento della Giunta,
avvenuto nella mattinata di ieri, ha infatti
suscitato le proteste del centrosinistra,
sia per il contenuto sia per il metodo. La
maggioranza è stata quindi indotta ad una
mediazione: il provvedimento sarà votato
solo nella prossima seduta di Consiglio,
prevista per martedì 2 febbraio, quando saranno
discussi anche gli emendamenti alle modifiche
introdotte all'ultimo dalla Giunta.
"Questo provvedimento era già stato
rinviato nell'ultima seduta di dicembre a
causa dei litigi interni alla maggioranza
- ha dichiarato Marco Cipriano, consigliere
regionale Ds - che avevano indotto An a fare
'ostruzionismo', con la presentazione di
mille e cinquecento emendamenti. Il fine
demagogico dell'iniziativa è quello di stabilire
una corsia preferenziale solo per i residenti
da più anni, piuttosto che rispondere a requisiti
di necessità o di disagio sociale".
"La Giunta lombarda, inoltre, - ha continuato
Cipriano - ha agito senza alcun rispetto
del Consiglio regionale presentando ieri
un maxi-emendamento, frutto di un compromesso
tutto interno alla maggioranza, senza aver
dato la possibilità alla Commissione regionale
e alle parti sociali di esaminarlo".
"Nel merito poi - ha concluso il consigliere
- dobbiamo ricordare che mentre si interviene
sui criteri di assegnazione degli alloggi,
il centrodestra in Lombardia, come a livelli
nazionale, nulla ha fatto per costruire nuovi
alloggi di edilizia residenziale che servirebbero
anche a calmierare il costo degli affitti".
9 - Rivolta d'Adda e Soresina, strutture
sanitarie da qualificare, non da tagliare
27 gen 2004 - "L'assessore Borsani ha
dichiarato nei giorni scorsi che non un solo
posto letto è stato soppresso negli ospedali
lombardi. Purtroppo non è così". Luciano
Pizzetti, segretario dei Ds Lombardi, interviene
sui recenti risvolti in provincia di Cremona
della politica sanitaria della Regione. "Le
parole possono essere usate a piacere, i
fatti no. I fatti dicono che si è utilizzata
una giusta esigenza di razionalizzazione
delle strutture ospedaliere per operare tagli
inaccettabili nel settore della medicina
generale. Cosa succede nella nostra provincia?"
"A Rivolta d'Adda e a Soresina sono
stati soppressi i punti di primo intervento,
senza sostituirli con nessun altra azione
di potenziamento dell'assistenza, in particolare
del servizio di "guardia medica".
Per quanto riguarda l'ospedale di Soresina,
l'Azienda ospedaliera di Crema ha presentato
due progetti, l'ultimo sostitutivo del precedente.
È un progetto da valutare, con alcuni risvolti
utili, come ad esempio l'estensione dell'attività
poliambulatoriale e il maggior coinvolgimento
dei medici di base. Peccato che tale progetto
non sia finanziato dalla Regione, nonostante
le tante assicurazioni dell'assessore alla
sanità."
Pizzetti quindi conclude: "Dunque i
fatti sono che i tagli sono immediati e il
potenziamento rinviato a futura memoria,
se mai si farà. Ciò è inaccettabile. Questa,
purtroppo, è la verità, ben diversa dalle
chiacchiere e dalla propaganda della Giunta
regionale. Noi chiediamo all'assessore che,
come varie volte promesso, le risorse a sostegno
della riqualificazione del presidio sanitario
di Soresina vengano una finalmente rese disponibili."
10 - Convegno Ds: il ruolo della provincia
nei servizi per l'impiego
22 gen 2004 - Il gruppo dei Ds ha organizzato
un convegno per fare il punto sulle politiche
della Regione Lombardia e delle Province
nella costruzione del nuovo collocamento,
che con le leggi Bassanini è diventato di
loro competenza.
Dai dati forniti sull'utilizzo dei Fondi
sociali europei si evidenzia che a tutt’oggi
la Regione Lombardia ha relegato le Province
ad un ruolo marginale e burocratico, destinando
a pioggia a 1400 strutture accreditate le
risorse per la Formazione professionale e
l'Orientamento, incurante dell’esigenza di
costruire servizi pubblici e un sistema di
rete che permetta la collaborazione tra pubblico
e privato.
"E' mancato in questi anni - ha dichiarato
Maria Chiara Bisogni - anche un sistema di
monitoraggio per valutare i risultati fin
qui conseguiti. Per ottenere risultati importanti
in questo campo, decisivo per facilitare
l'ingresso nel mondo del lavoro e consentire
rapidi reinserimenti lavorativi nel caso
di perdita del lavoro, è necessario che le
Province, attori principali della legislazione
in atto, siano messe nella condizione di
utilizzare quote consistenti di FSE per programmare
politiche attive del lavoro utili per il
territorio di loro competenza".
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