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15 Settembre, 2002
Berlusconi e Tremonti stritolano la Lombardia, Formigoni e la Lega tacciono
a cura del Gruppo consiliare Democratici di Sinistra della Regione Lombardia

AGENZIA LOMBARDIA DIESSE
giovedì 18 12 2003
a cura del Gruppo consiliare Democratici di Sinistra della Regione Lombardia

1 - Berlusconi e Tremonti stritolano la Lombardia, Formigoni e la Lega tacciono

17 dic 2003 - Il bilancio regionale approvato ieri in aula è stato criticato duramente dall'opposizione. I Democratici di Sinistra contestano alla manovra della giunta Formigoni l'incapacità di creare sviluppo.
"Il centrodestra è al governo da ormai più di due anni e sul federalismo non ha fatto un passo." Il commentato alla manovra di bilancio è di Luciano Pizzetti, segretario dei Democratici di sinistra lombardi e consigliere regionale. "Grave è il blocco del federalismo fiscale, e altrettanto lo sono i mancati trasferimenti alla Lombardia: non sono infatti stati erogati 7000 miliardi di euro per il sistema sanitario regionale, 61 milioni di euro per l'ambiente, 142 milioni per gli incentivi alle imprese, 122 milioni per la viabilità, 47 milioni per l'istruzione. Queste inadempienze del Governo Berlusconi non ci sorprendono, ci stupisce però il silenzio del centrodestra lombardo. L'unica decisione che quest'ultimo ha preso è stata l'attivazione di un'anticipazione di cassa di 2200 milioni di euro e di prevedere, nel bilancio 2004, 25 milioni di euro per pagare i relativi interessi passivi".
I Ds avevano formulato una proposta per incrementare le risorse per il rinnovo del materiale ferroviario e per l'acquisto di pullman ecologici, per gli interventi riguardanti il riassetto idrogeologico e per l'innovazione e la ricerca. La proposta conteneva un piano straordinario per il prossimo quinquennio di 800 milioni di euro, finanziati attraverso un prestito internazionale già autorizzato. La maggioranza l'ha bocciata.
Negativo quindi il voto dei Ds al bilancio 2004, come spiega lo stesso Pizzetti: "Non c'è probabilmente consapevolezza da parte del centrodestra della situazione di difficoltà del sistema Lombardia sia per quanto riguarda il settore industriale sia per ciò che attiene il territorio. Il bilancio 2004 non dà nessuna risposta a questi problemi, per questo i Ds hanno votato contro".

2 - Enti locali, imprese, famiglie: chi esce penalizzato dal bilancio regionale 2004
17 dic 2003 - Nonostante lo sbandieramento di maggiori trasferimenti agli enti locali da parte della Giunta di centrodestra, nel bilancio della Regione Lombardia per il 2004, approvato martedì scorso, le risorse destinate a Comuni e Province non aumentano, anzi, in termini reali, al netto dell'inflazione, diminuiscono.
"Se ci si riferisce, infatti, ai trasferimenti correnti - spiega il consigliere Benigni, Ds - quelli cioè che servono per fornire i servizi e rispondono ai bisogni della cittadinanza, si passa dai 126 milioni di euro nel 2003 ai 125,9 nel 2004".
"Per quanto riguarda le imprese artigiane e le piccole imprese commerciali - continua Benigni - nella nostra regione emergono difficoltà dovute alla stagnazione economica, alla forte concorrenza internazionale, al fallimento del centrodestra nel programmare l'espansione della grande distribuzione commerciale e alla mancanza di una politica dell'innovazione".
"Ad una nostra proposta - dice Benigni - di ridurre del 50% l'IRAP per le imprese artigiane nei settori in crisi e per le piccole imprese commerciali e di compensare la riduzione con un aumento dell'IRAP alle società immobiliari (che in questo periodo di forti aumenti dei prezzi degli immobili stanno incrementando notevolmente i loro profitti) la maggioranza ha votato contro".
"Infine - conclude Benigni - il potere d'acquisto delle famiglie lombarde ha subito in questi ultimi anni una consistente riduzione, con l'aumento delle tariffe del trasporto pubblico e dell'addizionale IRPEF nel 2002 e con l'introduzione dei ticket nel 2003. Si può calcolare in circa 200 euro l'anno il costo per ogni famiglia di tali incrementi, particolarmente pesanti per i lavoratori che guadagnano 900 euro al mese. Appare perciò una presa in giro la dichiarazione che con il bilancio 2004 non si aumenta la pressione fiscale: tributi e tariffe erano, infatti, stati già aumentati".

3 - Sanità: un bilancio ingessato che conferma la politica al ribasso del centrodestra
17 dic 2003 - "È un bilancio ingessato, di stabilizzazione", così il consigliere regionale Ds Carlo Porcari definisce la manovra finanziaria della Regione Lombardia per il 2004 approvata oggi in Aula.
"Per il 2004 la Regione prevede un aumento della spesa sanitaria inferiore al 3% rispetto allo scorso anno - dice Porcari -, ma tutti sanno che il trend della domanda sanitaria ha crescita doppia. Questo significa che i disagi dei cittadini riguardanti le liste di attesa, i problemi di gestione dovuti alla carenza di personale, i problemi generati dai tetti economici imposti in modo indiscriminato alle strutture sanitarie, si riproporranno in maniera aggravata nel 2004."
"Giudichiamo debole - prosegue Porcari - anche la programmazione sulla destinazione delle risorse prevista dalla Giunta regionale che, fotocopiando sostanzialmente le scelte dello scorso anno, non sostiene adeguatamente le aree che hanno registrato le maggiori carenze, in particolare la Guardia Medica, i pediatri di libera scelta, l'assistenza territoriale e semiresidenziale, la prevenzione in ambienti di vita e di lavoro".
"Siamo fortemente preoccupati - conclude il consigliere - anche per la mancata sottoscrizione, da parte del Ministro Tremonti, dell'Accordo di programma necessario allo sblocco degli 850 milioni di euro destinati all'edilizia sanitaria. I tempi così dilatati ed incerti di adeguamento strutturale e di modernizzazione della rete ospedaliera stanno inevitabilmente facendo retrocedere la tradizionale qualità del sistema sanitario lombardo".

4 - I litigi nella maggioranza bloccano l'approvazione del Regolamento per l'assegnazione delle case popolari

17 dic 2003 - Il problema della casa sta assumendo ogni giorno di più il carattere di una vera emergenza sociale. E’ un fenomeno preoccupante che ha i suoi picchi di criticità soprattutto nei Comuni dell’area metropolitana milanese. A fronte di un numero elevato di domande di alloggi inevase, stimato in circa 60 mila, gli Enti locali devono rispondere ad esigenze particolari, a una domanda che cambia rispetto al passato, con scarsi finanziamenti. A questi problemi si aggiunge il ritardo della Regione Lombardia che ha deciso, nel Consiglio regionale di mercoledì scorso, di rimandare a tempo indeterminato l'approvazione del regolamento per l'assegnazione delle case popolari. "Le divisioni della maggioranza - ha dichiarato Marco Cipriano, consigliere regionale Ds - provocate da un irresponsabile gioco demagogico nella modalità per l'assegnazione degli alloggi, condannano all'immobilismo l'edilizia residenziale pubblica". "A gennaio - ha concluso il consigliere - scade la proroga prevista dalla legge per l'accesso agli alloggi e per i bandi dei nuovi interventi. I cittadini però dovranno aspettare che la maggioranza risolva i propri problemi, per poter vedere riconosciuto il loro diritto a un bene primario come la casa".

5 - Ripristinati in parte i fondi per l'Azienda dei Porti di Cremona e Mantova
16 dic 2003 - Il Consiglio regionale ha oggi parzialmente accolto l'emendamento presentato dal Gruppo dei Ds che chiedeva di ripristinare i fondi tagliati dalla Giunta all'Azienda dei Porti di Cremona e Mantova. Dei 260 mila euro tagliati, 100 mila sono stati ripristinati.
"Ottenere qualcosa - ha dichiarato Luciano Pizzetti, consigliere regionale Ds - è sempre meglio di niente. Resta il fatto che il centrodestra regionale ancora una volta punisce il territorio cremonese, colpendo un ambito per noi strategico come il supporto alla navigazione fluviale e il potenziamento del Porto di Cremona. Ciò è tanto più grave se si considera che la legge di riforma dell'Azienda è bloccata da più di un anno dai dissidi interni alla maggioranza".

6 - Tagliati i fondi per la lotta alle nutrie
16 dic 2003 - Lo scorso anno, su iniziativa del gruppo dei Ds, il Consiglio regionale finanziò con 600.000 € la campagna di abbattimento delle nutrie, roditore infestante che reca danni alle colture, ai manufatti idraulici e all'ambiente naturale delle nostre zone. Ma nella manovra finanziaria di quest'anno non è previsto neanche un euro per il contenimento del "Myocastor coypus", contrariamente agli impegni assunti dall'Assessore all'Agricoltura Viviana Beccalossi.
"Il centrodestra - commenta il consigliere regionale Ds Luciano Pizzetti - ha tagliato completamente i fondi necessari alla lotta di contenimento della nutria, respingendo un emendamento che avevamo presentato. Un fatto gravissimo se si considerano la proliferazione dell'animale e i danni rilevanti che ciò produce alle coltivazioni oltre ai rischi sanitari che induce. Il comportamento del centro destra regionale è davvero irresponsabile".

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Stefano Tessera, ufficio comunicazione
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