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 Economia

15 Settembre, 2002
Bond Argentina: perché è inaccettabile la proposta del governo argentino
Federconsumatori: “Non accettate l’offerta senza riflettere!”

Si indicano, di seguito, i principali motivi per i quali, in piena sintonia con la TFA (Task Force Argentina), consideriamo inaccettabile, la proposta UNILATERALE di concambio dei titoli obbligazionari, avanzata dal Governo Argentino.

Tale offerta:

- non rispetta i criteri di equità tra creditori;

- non garantisce ai risparmiatori la certezza del conseguimento del titolo scelto (l’entità massima prevista per l’opzione “par bonds” non è infatti sufficiente a garantire lo scambio di tutti i titoli esistenti; pertanto, chi aderisse all’offerta per i titoli “alla pari” molto probabilmente sarà costretto a ricevere, almeno in parte, titoli “a sconto”);

- prevede termini di durata molto lunghi (35 anni per i “par bonds” e 30 anni per i “discount bonds”) con inizio dei rimborsi in linea capitale solo dopo 25 anni per i par bonds e solo dopo 20 anni per i discount bonds;

- esclude gli interessi già scaduti e non pagati dalla data di default (31 dicembre 2001 fino al 31 dicembre 2003);

- non rispetta e non rispecchia le effettive capacità di rimborso del Paese. Come da valutazioni espresse dalla Bear Stearns e da altri analisti finanziari internazionali, la TFA ritiene che l’Argentina;

- considerato il migliore andamento economico del Paese (le riserve valutarie hanno raggiunto i 20 miliardi di dollari USA; il PIL è oltre l’8%; gli introiti fiscali sono aumentati di oltre il 30%) – può migliorare la sua offerta unilaterale ma non ha alcuna volontà di farlo;

- chi aderirà all’offerta dovrà rinunciare a qualsiasi azione, pendente o futura, relativa ai titoli esistenti nei confronti della Repubblica Argentina e, di fatto, otterrà dei titoli non garantiti ed a lunghissima scadenza;

- esiste la possibilità che i creditori non aderenti all’offerta possano avviare iniziative per far pignorare o sequestrare i flussi finanziari destinati ai nuovi titoli – (rispetto a questa ipotesi è opportuno prendere contatti con le sedi di Federconsumatori);

- chi non aderirà all’offerta non perderà i diritti derivanti dai titoli esistenti (secondo dichiarazioni della TFA e dell’ABI);

Si ritiene che un’attenta lettura del prospetto indurrà gli obbligazionisti a non aderire!

Chiediamo a tutti gli obbligazionisti di restare in contatto con la Federconsumatori di Cremona telefonando allo 0372 448704 il lunedì,il mercoledì o il giovedì dalle ore 9 alle 12, allo scopo di esercitare tutte le pressioni possibili per far passare le due leggi oggi all’esame del Parlamento (legge sulla Tutela del Risparmio e legge sull’Azione Collettiva), anche perché resta aperta la partita della responsabilità delle banche, le quali hanno venduto tali titoli ai singoli risparmiatori, in violazione del Regolamento CONSOB e del T.U. in materia finanziaria.

 


       



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