Castelvetro Piacentino - riapertura Traffico dei veicoli pesanti sup 20 t.
sul ponte del Po
In questi giorni la vicenda della riapertura del ponte potrebbe indurre a
facile ironia oppure a dichiarazioni poco confacenti con la saggezza della sana
gente della nostra terra.
Alcuni cittadini di Castelvetro Piacentino, adducendo la paura che il Ponte
possa crollare da un momento all’altro chiedono di chiuderlo definitivamente.
Quando ci siamo arresi all’evidente necessità di ristrutturare il Ponte
sul Po, le imprese di autotrasporto che rappresentiamo, con senso di
responsabilità, hanno accettano di sobbarcarsi gli oneri delle deviazioni
imposte che oggi ammontano a circa 68-75 euro al giorno.
Ora che si avvicina il momento di vedere il Ponte ricondotto alla sua piena
funzionalità ecco che qualcuno insorge e chiede a Cremona di “tenersi i suoi
camion”. E poiché tutti vogliono vendere, ma bisogna pure comprare, e dato
che la merce non piove dal cielo ma è autotrasportata, la riapertura del ponte
pare una necessità ineludibile. Del resto, come si dice, “non si può
piallare senza far cadere i trucioli”.
Dunque, dopo aver dimostrato attenzione ai problemi, proposto soluzioni in
tema di sicurezza del Ponte sul Po, dopo aver sollecitato interventi strutturali
sulla viabilità, oggi non possiamo che concordare con il ragionevole e
responsabile atteggiamento del Presidente Torchio e del consigliere Ceraso e di
chi altri con loro chiedono la riapertura al traffico ai veicoli pesanti.
Forse è meglio che tutti gli attori in campo esercitino tutte le pressioni e
le influenze affinché il terzo ponte diventi indispensabile per tutti.
Il Responsabile Provinciale Autotrasportatori della FITA -CNA
Adriano Bruneri