15 Settembre, 2002 ANCI LOMBARDIA – per Giovanni Paolo II Ferrari: «Un altissimo esempio anche per tutti gli amministratori locali»
“Sentiamo in queste ore un po’ di smarrimento. Con la morte di Papa
Giovanni Paolo II abbiamo perso una guida sicura e la testimonianza di un punto
di riferimento certo, cui guardare come al più alto esempio di disponibilità,
abnegazione ed impegno verso un mondo migliore”. Con queste parole il
Presidente Aurelio Ferrari esprime il più sentito cordoglio di tutta l’ANCI
Lombardia per la scomparsa di Karol Wojtyla, il 264° successore di Pietro.
“Papa Giovanni Paolo II – rileva ancora il Presidente Ferrari – è
stato e sarà ricordato come uomo di pace, ma anche e soprattutto come forte
protagonista dell’unione dei popoli e delle persone. L’intera sua vita è
una testimonianza dei valori della fratellanza e della fraterna convivenza. E
tutto questo è qualcosa di ancor più grande della stessa pace, di cui pure
tutti noi in questi anni di ripresa di forti conflitti avvertiamo con chiarezza
l’estrema importanza”.
“Quello che come amministratori e come uomini possiamo ora fare –
aggiunge il Presidente di ANCI Lombardia – è certamente stare un attimo in
silenzio, per far crescere in noi quei concetti di unità e fratellanza che Papa
Giovanni Paolo II ci lascia come grande eredità morale. Noi sindaci e
amministratori abbiamo avuto modo di incontrarlo – in occasione della
commemorazione del centenario della nascita di Giorgio La Pira, in un apposito
Consiglio nazionale dell’ANCI svoltosi il 26 aprile 2004 presso la Santa Sede
– e manteniamo forte in noi quella Sua esortazione e quel suo sprone affinché
proprio a partire dalla nostre città e dai nostri paesi si rafforzino e si
consolidino “i fondamenti etici senza i quali la democrazia rischia di
deteriorarsi e scomparire''. L’invito a tutti gli amministratori è di
mantenere vivo l’impegno che quel giorno avevamo assunto e di prendere parte
in queste ore a tutte le cerimonie e alle iniziative che intendono anche nelle
nostre comunità lombarde commemorare questo grande Uomo, che ha certamente
lasciato una traccia indelebile e di altissimo profilo”.