15 Settembre, 2002
’La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.‘
Siamo più donne-oggetto ora di quanto non lo fossimo all’alba del processo di conquista dell’autonomia
‘’La violenza contro le donne è una violazione
dei diritti umani.‘’: lo dichiara Amnesty
International, ma
dovrebbe essere un dato di fatto indiscutibile,
una verità assiomatica, come “il mare è fatto
d’acqua” o “la
terra gira intorno al sole”. Eppure, nel
2010, alla fine del primo decennio del XXI
Secolo, non solo la donna
è fatta continuamente e pervicacemente oggetto
di violenza - in Italia nove donne uccise
in meno di
venti giorni, casi eclatanti nel nostro territorio,
- e non diamo la colpa al caldo, per favore!
-, ma viene depauperata della sua stessa
identità.
Siamo più donne-oggetto ora di quanto non
lo fossimo all’alba del processo di conquista
dell’autonomia.
Donne mai così consce del proprio valore
e delle proprie potenzialità, però calate
al contempo nella
logica deviata di una progressiva mercificazione
estetizzante, soggiogate dall’imperativo
dell’apparire ad
ogni costo, viste come proprietà da spostare
e maneggiare a piacere, con un maschilismo
neppure più paternalistico, ma al contrario
brutale.
Di fronte alla recente ondata di crimini
e soprusi contro le donne A.I.D.A. (Associazione
Incontro
Donne Antiviolenza Onlus) non si limita alla
naturale condanna, ma reagisce con indignazione
e determinazione:
quello che si sta perdendo, anzi che si è
già perso, è il RISPETTO, verso la donna
in quanto “individuo
di genere femminile”, ma soprattutto in quanto
persona umana.
Una società le cui cifre espressive sono
superficialità e intolleranza tende ad annullare
il cammino svolto finora
sulla via dell’indipendenza o meglio del
riconoscimento di genere, e a calpestare
comunque la DIGNITA’,
altro concetto chiave oggi svilito.
La situazione è aggravata dal fatto che crimini
e soprusi si moltiplicano in una sorta di
reazione a catena in
barba a leggi, controlli, normative e provvedimenti.
Mai la sicurezza è stata tanto sbandierata,
mai le donne si sono sentite così poco sicure
e
protette!
A.I.D.A. Onlus, fondata nel 2001, continua
la propria attività di appoggio alle donne
vittime di violenza fisica,
psicologica, economica, sessuale, stalking,
in famiglia e in qualsiasi altro ambiente,
attraverso l’opera di
un nutrito gruppo di efficienti volontarie
che offrono accoglienza, ascolto, accompagnamento,
sostegno,
consulenza psicologica e legale, nella totale
osservanza di privacy e anonimato.
Constatare l’inasprirsi dell’aggressività
nei confronti della donna provoca senz’altro
sgomento e amarezza, ma sprona anche a un
impegno sempre più incisivo.
A tal fine il 25 maggio è stato presentato
il manuale “Rompere il silenzio”, compendio
che illustra come
aiutare le donne che hanno subito violenza.
In quell’occasione si sono gettate le basi
per un Protocollod’Intesa, in collaborazione con Enti Istituzionali
e Forze dell’Ordine, sulla promozione di
strategie condivise
e azioni integrate finalizzate alla prevenzione
e contrasto del fenomeno della violenza contro
le donne.
Buoni frutti ha dato la raccolta di firme
svolta da AIDA Onlus a favore della proposta
di Legge Regionale
sugli interventi di prevenzione e contrasto
a favore delle donne che subiscono violenza
/ Promozione dei
centri antiviolenza: ora la Legge è stata
ammessa al vaglio del Consiglio Regionale.
Ringraziando tutti ifirmatari, auspichiamo che la stessa trovi
ferma approvazione e un veloce iter.
“Rompere il silenzio”, a livello istituzionale
come personale, non è mai stato tanto urgente.
Aida(Associazione Donne IncontroAntiviolenza),
onlus
Presso la sede di Via Gallarati, 2 (angolo
Via Aselli), ogni lunedì e giovedì pomeriggio
è aperto lo sportello,
ma l’Associazione è sempre contattabile:
cell. 338/9604533, tel. e
fax 0372/801427, e-mail aida.onlus@virgilio.it
 
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