News e informazioni da Cremona e dalla Lombardia
Home page Scrivi  
 
  Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
Europa, notizie e attualità sul welfare News di politica e attualità dall'Italia News dalla Lombardia Notizie sul Welfare, Diritti e Sociale
 
Chi siamo Forum Fotogallery Link Contatti Collabora con noi

... Welfare canali
Agenda
Angolo del dialetto
Arte
Associazioni
Attualità
Buone Notizie
Comune di Cremona
Costume
Cronaca
Cultura
Dai Partiti
Dal Mondo
Economia
Eventi
Giovani
In Breve
Lavoro
Lettere a Welfare
Mediateca
News dai partiti
Petizioni attive
Politica
Provincia di Cremona
Racconti
Società
Storia Cremonese
Ultimissime
Varie
Volontariato
ARCHIVIO WELFARE
 ... In Breve
... e inoltre
Banca della Solidarietà
I sondaggi
Fotogallery
Banner kit






















 Cronaca

15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale di lunedì 27 giugno 2005
Finanziamenti alle “giovani coppie”, emergenza idrica, regolamento per la commissione toponomastica e altro ancora

Approvazione dello schema di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, per l’assegnazione di finanziamenti finalizzati all’acquisto dell’abitazione principale da parte delle “giovani coppie”.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Approvazione dello schema di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e la Banca Cremonese - Credito Cooperativo, per l’assegnazione di finanziamenti finalizzati all’acquisto dell’abitazione principale da parte delle “giovani coppie”.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Approvazione dello schema di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e la Banca di Roma per l’assegnazione di finanziamenti finalizzati all’acquisto dell’abitazione principale da parte delle “giovani coppie”.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Mozione in data 8 giugno 2005 presentata da Consiglieri Comunali diversi del Gruppo Consiliare “Forza Italia” (primo firmatario Salvatore Carlo Malvezzi) in ordine alla estensione della fase di sperimentazione del servizio del bus a chiamata alle località di Cavatigozzi, Bagnara, Boschetto e Migliaro.

Premesso che il Comune di Cremona è dotato di un servizio di trasporto pubblico urbano tra i meno efficienti dell’intera Regione Lombardia; Con abbondante ritardo rispetto ad altre città capoluogo il Comune di Cremona avvierà nel corrente mese una sperimentazione del servizio del bus a chiamata interessando le sole località di San Felice, Maristella e Zaist; Stante le ridotte dimensioni della nostra città, si ritiene discriminante e incomprensibile l’esclusione dalla sperimentazione delle località di Cavatigozzi, Bagnara, Boschetto e Migliaro che da tempo e giustamente lamentano l’insufficienza dei collegamenti con la città; tutto ciò premesso il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta Comunale ad estendere la fase di sperimentazione del servizio del bus chiamata alle località di Cavatigozzi, Bagnara, Boschetto e Migliaro sin dal corrente mese di giugno, evitando inutili discriminazioni tra cittadini; a dare tempestiva comunicazione dell’estensione della sperimentazione a tutti i cittadini residenti presso le località fino ad oggi escluse.

Dopo l’illustrazione della mozione da parte del consigliere Malvezzi, prima dell’inizio del dibattito è intervenuto l’Assessore Daniele Soregaroli. Innanzitutto l’inizio di questa sperimentazione, ha precisato l’Assessore, non è nata per caso ed improvvisamente, ma è presente nella Relazione Previsionale Programmatica, mentre si sta cercando da tempo di stimolare tutti i soggetti coinvolti su questo tema; l’Assessore ha quindi sottolineato tratta di un servizio che va avviato con carattere di sperimentazione per ragioni dettate da riferimenti legislativi e documentali ben precisi. Ha quindi respinto l’affermazione secondo la quale il servizio di trasporto pubblico urbano viene definito tra i meno efficienti della Lombardia, perché è in linea con la condizione generale dell’intera Regione e nell’ordinaria criticità regionale e anche nazionale. L’Assessore Soregaroli ha quindi criticato il riferimento, all’interno della mozione, al ritardo abbondante con il quale il servizio verrebbe effettuato: altre città capoluogo non hanno avviato servizi a chiamata compiuti, ma, come in altri Comuni, anche a Cremona si sta perseguendo un processo di sperimentazione. In questo caso è stata individuata una destinazione definita, cioè l’ospedale di Cremona, quindi un’area di domanda debole, il quartiere San Felice-San Savino. Si procederà quindi ad un’espansione del territorio con il quartiere Zaist e poi con il quartiere Maristella per creare un bacino di utenza adeguato. Si cercherà poi di trovare un aggancio con la rete che passano dal centro storico, estendendolo su un’altra area, quella della Casa di Cura di San Camillo. Queste le ragioni di una scelta ben ponderata. L’Assessore ha spiegato che per realizzare questo servizio è stato affidato un incarico ad una società specializzata che ha molto esperienza in questo settore, che ha attivato il servizio a chiamata a Campi Bisenzio. La Provincia di Cremona ha avviato una sperimentazione di servizio a chiamata che serve due aree a domanda debole, costruita dalla stessa società, che ha trasferito competenze al gestore KM S.p.A. Si è deciso di partire con l’orario estivo perché le sperimentazioni vanno sempre effettuate in situazioni dove vi sono meno pressioni e vi è un minor carico, perché i cittadini devono imparare a conoscere un’offerta che non conoscono e i tecnici devono affinare la loro competenza, in modo da accrescere l’attività successivamente. Nessuna volontà discriminatoria dunque, anche se bisognerà continuare e l’obiettivo finale è di potere offrire il servizio a tutto il territorio comunale.

Si è quindi aperto il dibattito nel quale, dopo un breve intervento del consigliere Matteo Lodi, ha preso la parola il consigliere Malvezzi per rivendicare il suo diritto a porre domande e ad ottenere risposte e ad esprimere perplessità sulle modalità con le quali vengono attuati determinati servizi. Nel dibattito è intervenuta anche Alessia Mnfredini (DS), Presidente della Commissione Ambiente e Mobilità, ricordando che mercoledì 29 giugno si discuterà di questa sperimentazione in sede di commissione dove vi sarà modo di conoscere meglio questo servizio. L’esponente dei DS ha quindi parlato dell’impegno ad un’ulteriore riunione in settembre per fare il punto sulla sperimentazione.

Il dibattito è stato concluso dall’Assessore Daniele Soregaroli che ha rivendicato il proprio diritto a dissentire dalle affermazioni contenute nella mozione, tanto più che la realtà è sempre più complessa di quanto appare o viene tratteggiata in documenti portati in Consiglio. Comunque, ha aggiunto l’Assessore, nonostante le criticità presenti nel servizio di trasporto pubblico locale, ci si trova ad operare in un contesto che ha delle buone potenzialità, come è stato unanimemente riconosciuto da tecnici esterni.

Terminato il dibattito, la mozione è stata messa ai voti e respinta a larga maggioranza: a favore si sono espressi solo i consiglieri di FI, AN e Lega Nord ed UDC.

Mozione in data 16 giugno 2005 presentata dal Capo Gruppo del Gruppo Consiliare “La Margherita” Giuseppe Ceraso in ordine all’emergenza idrica ed ai provvedimenti necessari per coinvolgere le istituzioni locali e le varie autorità competenti al fine di procedere ad una programmazione delle necessità idriche regionali con i relativi piani di intervento.

Considerata la perdurante siccità che sta colpendo gravemente la nostra agricoltura con perdite economiche ingenti di imprese agricole coinvolte e l’intero indotto agroindustriale; Valutata la necessità di dare avvio ad un intervento urgente presso la Regione Lombardia al fine di invitare i gestori dei bacini alpini, come prevede la sentenza del Tribunale Regionale delle acque pubbliche presso la Corte d’Appello di Milano ad erogare le necessarie erogazioni di acqua per le utenze della valle padana; Vista la normativa contenuta nella Legge “Galli” che subito dopo la priorità di destinazione d’acqua per il consumo civile, assegna la priorità all’agricoltura; Considerato l’intervento messo in atto dalla Istituzioni cremonesi nei confronti del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni tese a sollecitare con estrema urgenza la convocazione ai massimi livelli regionali per definire la questione della disponibilità della risorsa idrica in relazioni alle pressanti esigenze di garantire alle utenze irrigue agricole nella stagione della massima necessità le necessarie erogazioni, coinvolgendo da subito i gestori dei bacini alpini; Vista la necessità di una più attenta programmazione regionale idrica che non vada a penalizzare ulteriormente né il consumo civile né l’utilizzo agricolo, interessando anche l’Autorità di Bacino del Po di Parma; Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale di Cremona delibera di dare mandato al Sindaco affinché di concerto ed in modo unitario con le altre Istituzioni locali: Inviti il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a convocare entro pochi giorni un tavolo della crisi idrica regionale con tutte le utenze irrigue interessate, l’Autorità di Bacino del Po, i Consorzi di Bonifica, le Associazioni di Categoria agricole, gli enti locali per procedere all’avvio dei necessari interventi a favore dell’agricoltura padana in fatto di esigenze idriche immediate. Convochi, a breve tutti i soggetti coinvolti (AIPO, Autorità di Bacino del Po, Consorzi di bonifica, Gestori dei bacini alpini, Pubbliche Amministrazioni) al fine di provvedere ad una programmazione delle necessità idriche regionali relativi piani di intervento, interessando anche la protezioni civile.

Dopo che il consigliere Ceraso ha illustrato la mozione, si è aperto il dibattito. Prima a prendere la parola è stata Chiara Capelletti (AN) che ha espresso perplessità sul contenuto della mozione, che arriva in ritardo rispetto alle decisioni assunte dalla Regione, e quindi perché la politica dovrebbe cominciare a discutere come prevenire l’emergenza, e dovrebbe discutere, ad esempio, sulla possibilità di creare invasi artificiali, che possono trattenere acqua da utilizzare in periodi di siccità. L’esponente di AN ha quindi chiesto che cosa si sta facendo per affrontare la situazione degli anziani in questo periodo particolarmente critico. L’esponente dei DS, Andrea Virgilio, intervenuto a sua volta, ha detto che è giusto intervenire in situazione di emergenza, come ha fatto la Regione a seguito dell’intervento del gruppo DS, sostenendo però che occorre fare innanzitutto rete in questo settore di intervento. Matteo Lodi, dal canto suo, ha dichiarato che bisogna porsi interrogativi più ampi, per esempio sul clima, sull’emergenza ambientale non solo nel nostro territorio, ma sull’intero pianeta.

Per l’Assessore Carlo Dal Conte il consigliere Ceraso ha fatto bene a presentare questa mozione, tenuto conto dei problemi di irrigazione esistenti. Al Consiglio Comunale spetta dare indirizzi di massima, sollecitare determinate iniziative, la mozione è dunque ben posta, tenendo conto che il Sindaco ha sostenuto l’azione del Presidente della Provincia. Il discorso dei bacini montani, secondo l’Assessore, andrà affrontato in futuro, tenendo conto che vi sono delle priorità che vanno rispettate. Per Carlo Dal Conte occorre prestare attenzione alla bacinizzazione del Po, nel tratto tra Isola Serafini e la foce del Mincio, un progetto da tempo utilizzato in Europa dove funziona, sul quale si deve pertanto insistere per regolare la produzione di energia elettrica, per la navigazione, per l’irrigazione e per porre rimedio all’abbassamento dell’alveo del fiume. Per l’Assessore vi è stata una carenza notevole di operatività sulla bacinizzazione da parte delle Regioni e da parte delle aziende che devono garantire la navigazione. Da parte del Comune è stata fatta un’azione interessante attraverso il sistema di depurazione nel quale è stato realizzata una condotta a servizio del Consorzio di Bonifica Dugali, un atto per il quale siamo all’avanguardia.

Ha preso quindi la parola l’Assessore Maura Ruggeri riferendosi alla situazione degli anziani. Da anni, ha detto l’Assessore, si sta lavorando in sinergia con gli enti e le associazioni che intervengono nella condizione anziana per predisporre iniziative a supporto degli anziani che vivono in questo periodo una situazione particolare. Vi è quindi un’ordinarietà e un lavoro in rete, che prevede una serie di iniziative che saranno presentate il 30 giugno, mentre in assenza di un piano di emergenza regionale e in assenza di risorse dedicate, come Amministrazione Comunale è stato sollecitata la Prefettura ad attivare un Tavolo per riunire tutti i soggetti che possono essere coinvolti nell’emergenza qualora questa dovesse scattare, così da predisporre un piano se dovesse servire (organismo che si è già riunito in forma ristretta). Il Comune in ogni caso monitorerà tutti gli anziani soli, si è inoltre attivato per l’avvio di un’accoglienza di sollievo sociale da avviare nelle RSA delle Case di Cura del Distretto (sino ad ora hanno dato la loro disponibilità Cremona Solidale e Sospiro).

La mozione è stata approvata con l’astensione di FI, AN, Lega Nord e UDC.

Mozione in data 30 aprile 2005 presentata da Consiglieri vari (primo firmatario. Salvatore Carlo Malvezzi) relativa all’adozione di un regolamento per la commissione toponomastica ed alla sostituzione dei componenti espressione di partiti politici.

Premesso che il Comune di Cremona costituì nel 1950 - delibera consigliare del 23 novembre - la Commissione Comunale Toponomastica composta da 6 Membri elettivi scelti tra figure esperte della storia cremonese e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione; la composizione della suddetta commissione venne modificata con delibera consigliare del 29 Settembre 1975, con l’introduzione del Sindaco pro-tempore quale Presidente; con successivi atti le amministrazioni comunali hanno provveduto a sostituire i componenti nominati solo per sopravvenuta indisponibilità degli stessi o in conseguenza della loro scomparsa; sarebbe opportuno che il Comune di Cremona si dotasse di un regolamento che disciplini l’attività della commissione e che definisca anche i tempi di durata dell’incarico ed i casi di incompatibilità; è necessario, da subito, garantire la massima indipendenza degli esperti della commissione toponomastica rispetto a formazioni politiche, al fine di evitare che le decisioni da essa assunte vengano condizionate da pregiudizi ideologici dei membri in carica; il Consiglio Comunale impegna la Giunta Comunale ad incaricare la Commissione Affari Istituzionali di elaborare un nuovo regolamento per il funzionamento della Commissione toponomastica che preveda i requisiti richiesti per la scelta dei 6 esperti, un limite temporale massimo per la permanenza in carica dei componenti della commissione - esempio due mandati - ed i casi di incompatibilità; a sostituire, da subito, quei componenti della Commissione toponomastica che svolgono attività politica o siano espressione di partiti politici, al fine di garantire la massima imparzialità di giudizio ed evitare che le future decisioni della Commissione toponomastica siano condizionate da pregiudizi ideologici.

Illustrando la mozione, il consigliere Malvezzi ha fatto riferimento alle affermazione espresse da un componente della Commissione Toponomastica in occasione del dibattito sulla proposta di dedicare una via al baritono Aldo Protti, affermazioni che, secondo l’esponente di FI, sono frutto di una forma generalizzata di pregiudizio che sarebbe diffusa nell’attuale maggioranza che governa la città e che contrasterebbe con il sentire comune. Il consigliere Malvezzi ha infine lamentato che la Commissione Toponomastica sia stata convocata prima che il Consiglio Comunale discutesse questo argomento.

Prima da intervenire nel dibattito è stata Chiara Capelletti, esponente di AN, che ha auspicato non si verifichi più, attraverso la votazione di questa mozione, un altro caso Protti. La Commissione Toponomastica, secondo l’esponente di AN, dovrebbe pertanto essere dotata di un proprio regolamento, così da potere decidere in maniera davvero imparziale. Per Guido Borsella, UDC, la Commissione Toponomastica va certamente dotata di un regolamento, ma non vanno strumentalizzate le persone, in quanto vi sono alcuni componenti di questo organismi non certamente schierati. Guido Borsella ha quindi invitato a discutere questi argomenti nell’opportuna commissione consiliare. Ha preso la parola poi Piergiorgio Bergonzi per il quale la vicenda Protti è stata strumentalizzata politicamente da AN e ha definito la mozione di Malvezzi come un atto di censura verso la libertà di opinione. Bergonzi ha rivendicato la sua opposizione al fatto che il caso Protti venisse portato in Consiglio Comunale, inoltre, per l’esponente dei Comunisti Italiani, non si può sostenere che le 1.300 firme rappresentano l’intera città. Bergonzi ha ricordato poi la lettera dei familiari dei partigiani trucidati al Colle del Lys, in Val di Susa, dove si trovava anche Protti, di celebrare Protti non intitolandogli una via, ma in altri modi. Sulla scorta di questa premessa, il consigliere Bergonzi ha presentato un proprio ordine del giorno, alternativo a quello presentato da Malvezzi, che così recita: “Premesso che la Commissione Toponomastica fu costituita dal Comune di Cremona nel 1950. Si ritiene opportuno che il Comune di Cremona si doti di un regolamento che disciplini l’attività della Commissione, che definisca le modalità di nomina dei commissari oltre ai tempi e durata dell’incarico, si impegna il Consiglio Comunale ad incaricare la Commissione Consiliare Permanente attinente gli Affari Istituzionali e le Riforme Organizzative ad elaborare, sulle basi di quanto premesso, un regolamento per il funzionamento della Commissione Toponomastica”.

Nel dibattito è intervenuto quindi il consigliere Ferdinando Quinzani che, prendendo atto che anche la maggioranza sostiene la necessità di una regolamentazione, ha presentato un emendamento all’ordine del giorno di Bergonzi per la sospensione dell’attività dell’attuale Commissione Toponomastica in attesa che la Commissione Affari Istituzionali formuli un apposito regolamento. Per Irene Nicoletta De Bona censorio è l’intervento di Bergonzi che non accetta le posizioni altrui e censoria è la composizione della Commissione Toponomastica. De Bona ha inoltre dichiarato che dovrebbe essere dichiarato fuori legge il partito a cui appartiene Bergonzi per le atrocità che ha commesso nel mondo. Il consigliere Malvezzi ha quindi dichiarato la sua disponibilità a ritirare la propria mozione nel caso venisse accolto l’emendamento di Quinzani.

Ha concluso il dibattito il Sindaco Gian Carlo Corada per il quale non esiste sulla città una cappa di pregiudizi. Certamente vi possono essere dei pregiudizi, da ogni parte, ma si può discutere e confrontarsi per superarli. Il Sindaco ha quindi dichiarato di avere atteso a convocare la Commissione Toponomastica pensando che il Consiglio Comunale discutesse in tempo utile questa mozione, ma poi ha dovuto provvedere perché vi è un arretrato di mesi sull’intitolazione di numerose aree che va smaltito. La Commissione Toponomastica, ha aggiunto il Sindaco, è composta da persone degnissime e continuerà a fornire i suoi pareri fino a quando non sarà deliberato il nuovo regolamento. Non vi può essere pertanto un blocco della sua attività. Spiace, ha proseguito il Sindaco, che il tono della discussione sia giunto ad alcune affermazioni e spiace che venga messa in discussione l’autonomia e la disponibilità di persone che fanno parte della Commissione e che si sono spese sino ad ora gratuitamente a favore della comunità. In ogni caso, ha concluso il Sindaco, la Commissione si riunirà per esaminare le numerose proposte all’ordine del giorno, a prescindere dal caso Protti, e continuerà a fare il suo dovere come sino ad ora ha fatto con assoluta imparzialità. Quinzani ha infine proposto, riferendosi al suo emendamento, che anziché bloccare l’attività della Commissione, si potrebbe sospendere la discussione sul caso Protti Pertanto l’esponente di FI ha modificato il suo emendamento in questo senso: “sospendere la trattazione dell’intitolazione di una via ad Aldo Protti fino alla formulazione di un nuovo regolamento della Commissione Toponomastica”.

Terminato il dibattito, è stata messa ai voti innanzitutto la mozione presentata da Malvezzi che è stata respinta a larga maggioranza (a favore si sono espressi FI, AN e Lega Nord, mentre si è astenuto il consigliere Guido Borsella). Si è passati quindi alla votazione dell’emendamento presentato dal consigliere Ferdinando Quinzani, che è stato respinto (a favore si sono espressi FI e AN, astenuti Lega Nord e Guido Borsella). Infine è stato messo in votazione l’ordine del giorno presentato dal consigliere Bergonzi, quale primo firmatario. L’ordine del giorno è stato approvato con l’astensione di Lega Nord e UDC, mentre non hanno votato, pur essendo presenti in aula, gli esponenti di Forza Italia e Alleanza Nazionale (Capelletti, De Bona, Ghidotti, Malvezzi, Maschi, Quinzani, Vacchelli, Zanibelli e Zilioli).

Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare “Democratici di Sinistra” Leonardo Virgilio e Pierluigi Rotelli in ordine al disegno di legge proposto da alcuni parlamentari di Alleanza Nazionale tendente al riconoscimento della qualifica di militari belligeranti a quanti prestarono servizio militare dal 1943 al 1945 nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana.

Il Consiglio Comunale di Cremona, vista la presentazione del Senato della Repubblica di un disegno di Legge, proposta da alcuni parlamentari di Alleanza Nazionale, tendente al riconoscimento della qualifica di militari belligeranti a quanti prestarono servizio militare dal 1943 al 1945 nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana; considerato il tributo pagato dall’Italia durante il regime fascista, la guerra d’aggressione da esso sferrata, le atrocità compiute da questo insieme all’alleato nazista; ricordato le atrocità e le aberrazioni effettuate da tale regime dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 quando esso assunse la denominazione di Repubblica Sociale Italiana; considerato il valore fondante della nostra Repubblica dell’antifascismo che permea e penetra la nostra Carta Costituzionale e i principi di Pace, Libertà, Democrazia di cui l’Italia ha saputo essere testimone e protagonista dopo la caduta del regime dittatoriale fascista; visto peraltro il ricorrere in questo anno del sessantesimo anniversario della Liberazione del paese dal nazifascismo ad opera delle truppe angloamericane e del movimento di Resistenza che diede vita al Comitato di Liberazione Nazionale; consapevole che non si può mettere sullo stesso piano i partigiani e le forze militari italiane che combatterono a fianco delle truppe Alleate per costruire un’Italia unita, democratica, libera e indipendente e coloro che non solo non rinnegarono gli obiettivi politici e ideologici della dittatura fascista ma ritennero di poter condividere la visione dell’Ordine nuovo nazista combattendo spesso sotto il comando tedesco, partecipando a stragi efferate di partigiani e di civili italiani; esprime il proprio dissenso verso i contenuti di tale disegno di legge; chiede al Parlamento Italiano di non votare e comunque di respingere il disegno di legge in questione al Presidente della Repubblica di esercitare tutti i suoi poteri per evitare di promulgare una legge che rappresenterebbe una vergogna per il nostro paese al Ministro degli Esteri Fini di riflettere sulle conseguenze che siffatta legge avrebbe sulla credibilità del processo, da lui avviato, di rottura con il regime fascista e quindi di intervenire perché la proposta sia bocciata.

L’ordine del giorno è stato illustrato dal primo firmatario, Andrea Virgilio. Nel successivo dibattito ha quindi preso la parola, con un intervento assai dettagliato, Irene Nicoletta De Bona, che ha fatto riferimento a disposizioni normative alle quali il disegno di legge in discussione non fa altro che dare un ordine. Il dibattito è stato concluso da un articolato quanto puntuale, dal punto vista storico, intervento dell’Assessore Gianfranco Berneri.

Concluso il dibattito, l’ordine del giorno è stato messo ai voti ed approvato (hanno espresso voto contrario FI, AN e UDC, si sono astenuti gli esponenti della Lega Nord).

Mozione presentata in data 21 marzo 2005 da alcuni Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare “Forza Italia” (primo firmatario Andrea Vacchelli) con la quale si chiede l’adozione di un provvedimento urgente per l’eliminazione della struttura non autorizzata utilizzata da tossicodipendenti situata all’interno del Parco al Po e l’apertura di un tavolo di lavoro per affrontare il problema con le Forze dell’Ordine per porre in atto eventuali provvedimenti.

Considerato che è stato approvato ultimamente il nuovo Piano Particolareggiato del Parco del Po, che prevede una serie di limitazioni ambientali e paesaggistiche nella zona adiacente le Colonie Padane; in detta zona è in atto un’opera di riforestazione e riqualificazione ambientale, denominato “Grandi Foreste”, finanziata dalla Regione Lombardia; la Commissione ambiente ha approvato il nuovo regolamento del verde, che prevede una serie di limitazioni e di vincoli da rispettare nei parchi pubblici; la fruibilità di tutta la zona a parco da parte di famiglie e bambini. Tutto ciò premesso si chiede che questa Amministrazione adotti un provvedimento urgente per l’eliminazione della struttura non autorizzata ad uso dei tossicodipendenti che si trova nel parco stesso; che si apra un tavolo di lavoro per affrontare il problema con le Forze dell’Ordine, per porre in atto eventuali provvedimenti.

Prima dell’inizio del dibattito è intervenuta l’Assessore Maura Ruggeri che ha spiegato come il gruppo di tossicodipendenti che si ritrova al Parco al Po è costituito da persone non più giovani, con percorsi molto particolari alle spalle, che prima frequentava Piazza Roma e poi Piazza Giovanni XXIII. Il gruppo è seguito dall’ASL attraverso il progetto Unità di Strada, istituto nel 1995. Gli operatori che tengono monitorato il territorio appartengono ad una cooperativa sociale che ha maturato notevole esperienza nel campo, riuscendo ad avviare alcuni di questi soggetti ad attività di recupero. L’Assessore ha raccomandato di tenere ben presente questo aspetto, sostenendo che uno sgombero non risolverebbe il problema, ma spingerebbe di nuovo il gruppo all’interno della città, ricreando i vecchi problemi conosciuti in passato. Certo, ha proseguito l’Assessore, esistono problemi di convivenza, di ordine sociale, nonché pubblico, ma comunque esiste già un tavolo coordinato dall’ASL: vanno pertanto rinforzate alcune collaborazioni, con la presenza, ad esempio, degli agenti della Polizia Municipale. Per l’Assessore serve dunque un’azione paziente di rafforzamento della collaborazione tra tutti i soggetti interessati, valutando proposte che vengano incontro ad esigenze di sicurezza ed accompagnamento. Su questo impegno, ha invitato a ritirare la mozione presentata.

Sullo stesso argomento la maggioranza ha presentato un proprio ordine del giorno nel quale si chiede al Sindaco ed agli Assessori interessati “di assumere gli opportuni contatti con la Direzione Sociale dell’ASL affinché si rafforzi il controllo del territorio e si qualifichi ulteriormente l’azione di accompagnamento sociale e sanitario attraverso una stretta collaborazione tra SERD, Unità Mobile di Strada e Polizia Municipale e si metta in campo ogni azione possibile tesa alla riduzione del danno ed all’avvio di queste persone a strutture di recupero”.

Concluso il dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri Malvezzi, Lodi, Rossetti, Cappellini, Giazzi e Zaffanella, Zampini e Quinzani, la mozione presentata da Andrea Vacchelli è stata ritirata. Ritirato anche l’ordine del giorno avanzato dalla maggioranza, in attesa che si riunisca al più presto il Tavolo di coordinamento, già esistente, di cui ha parlato l’Assessore.

 


       



 Invia questa news ad un'amico Versione stampabile Visti: 2169 | Inviati: 0 | Stampato: 102)

Prossime:
Risoluzione per il finanziamento di Tibre presentata da Luciano Pizzetti. – 15 Settembre, 2002
Campagna "Salva l'acqua". Iniziative per acqua pubblica con Corrado Oddi – 15 Settembre, 2002
Acqua pubblica di Giuseppe Torchio – 15 Settembre, 2002
FORUM PROVINCIALE CREMONESE – 15 Settembre, 2002
Quasi il 50% degli elettori ha espresso protesta verso il sistema politico di Angelo Zanibelli  – 15 Settembre, 2002

Precedenti:
Pane in Piazza a Cremona – 15 Settembre, 2002
Prodi: Facciamo nostro l'appello di Ciampi. Provo rabbia e vergogna per l'Italia malata – 15 Settembre, 2002
Europa - «È ora si cambi rotta!» – 15 Settembre, 2002
145° anniversario del Corpo della Polizia Municipale di Cremona – 15 Settembre, 2002
Assemblea dei Piccoli Comuni e delle Unioni – 15 Settembre, 2002


... in WelfareCremona



... Novità








 Il Punto
44°Rapporto Censis. Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio ( di Gian Carlo Storti)
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso


 La biblioteca di welfare
Verso il destino, con la vela alzata
Lo ricordo qui con un brano tratto dalla sua rubrica “Colloqui col padre"


 Scuola... parliamone!
Ata. Sottoscritto il contratto per il compenso una tantum di 180 euro
Il Miur prevede il pagamento nel mese di febbraio 16/12/2010


 Welfare Per Te
COMPLETATA LA CONSEGNA DELLE STUDENT E UNIVERSITY CARD
E' stata completata in questi giorni la consegna, negli istituti superiori cittadini e nellele sedi universitarie, delle student e delle card.

... Fotogallery
La Fotogallery di
Welfare Cremona


Ultima Vignetta
... Speciale on line
- Previsioni del tempo
-
Libri
-
Programmi TV
-
Lotteria
-
Oroscopo
-
Cambia Valuta
-
Euroconvertitore
-
Traduttore
-
Paginebianche
-
Paginegialle
-
Borsa
... Novità




| Home | Chi siamo | Collabora con noi | PubblicitàDisclaimer | Email | Admin |
www.welfarecremona.it  , portale di informazione on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 392 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti
La redazione di Welfare Cremona si dichiara pienamente disponibile ad eliminare le notizie che dovessero violare le norme sul copyright o nuocere a persone fisiche o giuridiche.
Copyright Welfare Cremona 2002 - 2009