15 Settembre, 2002 La morte atroce di Hina Saleem di M. Ruggeri Questo delitto ci riguarda, riguarda il nostro paese, non possiamo accontentarci della spiegazione sociologica
La morte atroce di Hina Saleem probabilmente uccisa dai maschi di famiglia per aver rifiutato di sottomettersi a leggi crudeli che negavano la sua libertà , il suo diritto a scegliere la persona con cui vivere, non può lasciarci indifferenti.
Questo delitto ci riguarda, riguarda il nostro paese, non possiamo accontentarci della spiegazione sociologica che lo riconduce all’oscurantismo di una cultura patriarcale e maschilista che presuppone il dominio assoluto dell’uomo sulla donna e distogliere lo sguardo. La costruzione di una società multiculturale apre processi e provoca conflitti che vedono al centro le seconde generazioni e soprattutto le ragazze, che sono i soggetti più deboli, spesso ne subiscono, nella solitudine e nella indifferenza generale, le conseguenze.
Segnali di queste difficoltà ci vengono riportati sempre più spesso dagli operatori sociali e dalle associazioni che si occupano di tenere i rapporti con le donne immigrate.
L’integrazione richiede reciprocità e conoscenza: chi lavora e cresce i figli in Italia, chi si candida per acquisire la cittadinanza italiana deve conoscere la lingua e le leggi del nostro paese. Le famiglie devono essere educate a questo e devono essere tutelate in particolar modo le giovani donne troppo spesso vittime dell’isolamento e della segregazione.
Ritengo che questo tema vada posto con urgenza e penso che l’Islam moderato debba prendere posizione e farsi parte attiva di questi processi.
Maura Ruggeri
Assessore alle politiche sociali Comune di Cremona