Via libera alla campagna di controllo degli impianti termici a partire dal
mese di ottobre
Sarà realizzata una campagna di monitoraggio dei campi elettromagnetici
Ordine del Giorno presentato dal consigliere comunale del Gruppo Consiliare
Democratici di Sinistra Andrea Virgilio in cui si chiede di promuovere la
nascita e la crescita di nuove associazioni e nuove forme di aggregazione
giovanile (Competenza del Consiglio Comunale - esame preliminare).
Assegnato al Consiglio Comunale per la trattazione
Mozione in data 30 agosto 2006 presentata dal consigliere comunale del Gruppo
Consiliare Forza Italia Salvatore Carlo Malvezzi in merito all’introduzione del
trasporto pubblico urbano gratuito per la durata del parcheggio a pagamento
(Competenza del Consiglio Comunale - esame preliminare).
Assegnata al Consiglio Comunale per la trattazione
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona al Master Class organizzato
dall’A.I.D.I.V. di Cremona dal 5 al 20 settembre 2006 presso l’Auditorium della
Parrocchia di San Giuseppe a Cremona.
Borsa di studio dedicata a Paola D’Avella. Approvazione dei limiti di reddito
per l’accesso per l’anno accademico 2006/2007.
La Giunta Comunale ha stabilito per l’anno accademico 2006/2007 in €
25.000,00 il limite ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) per
l’accesso alla partecipazione al concorso per l’assegnazione della borsa di
studio dedicata a Paola D’Avella. Il Comune di Cremona, dall’anno accademico
2006/2007, assegnerà una borsa di studio per merito e reddito, intitolata alla
memoria di Paola D’Avella, istituita per volontà della madre, Marisa Bellini D’Avella,
a studentesse universitarie dell’area umanistica residenti a Cremona e provincia
che si trovino in precarie condizioni economiche per aiutarle nella prosecuzione
degli studi. La graduatoria di merito per l’assegnazione della borsa di studio
sarà formulata dall’apposita commissione giudicatrice sulla base del regolamento
approvato dal Consiglio Comunale.
Atto di indirizzo in ordine all’integrazione della quota di contributo da
erogare alle famiglie affidatarie.
La Giunta Comunale, al termine del percorso istruttorio ed acquisiti i pareri
favorevoli formulati dagli organi competenti, ha espresso i seguenti indirizzi:
integrare la quota mensile da erogare, con decorrenza dal 1° gennaio 2006, quale
contributo alle famiglie affidatarie di minori quantificando l’importo da €
309,87 a € 500,00 per ogni affido a tempo pieno; quantificare, a partire dalla
stessa data, in € 300,00 la quota mensile da erogare quale contributo alle
famiglie affidatarie per ogni affido part time; confermare in € 154,94 l’importo
del contributo da riconoscere mensilmente per gli affidi parentali. L’affido
famigliare rientra nell’ambito degli interventi che il servizio Sociale attua a
tutela di minori appartenenti a nuclei famigliari a rischio. L’intervento di
affido famigliare ha consentito di ridurre il ricorso all’inserimento di minori
di età inferiore agli 11 anni in comunità-alloggio e di rispondere al meglio ai
bisogni dei minori. Anche in ambito distrettuale si è ritenuto di potenziare
l’affido famigliare con iniziative promozionali finalizzate ad una maggiore
conoscenza dell’affido e all’incremento di nuove risorse famigliari. Per questo
il Comune ha ritenuto di incentivare ulteriormente l’affido integrando con fondi
propri l’importo da riconoscere alle famiglie affidatarie. L’eventuale aumento
del contributo a favore degli affidi parentali sarà successivamente valutato in
ambito distrettuale. La maggior spesa di € 40.000,00 è finanziata con
stanziamenti già previsti nel Bilancio 2006.
Nomina della commissione per l’esame delle domande ai fini dell’erogazione
del contributo per l’incentivazione di interventi edilizi di manutenzione e di
restauro delle facciate e delle parti esterne degli edifici cittadini.
A seguito dell’approvazione del bando per l’assegnazione dei contributi per
l’incentivazione di interventi edilizi di manutenzione e di restauro delle
facciate e delle parti esterne degli edifici cittadini, si è reso necessario
istituire la commissione che, esaminate le richieste presentate, predisporrà la
graduatoria di chi ha diritto all’ammissibilità. La Giunta Comunale ha pertanto
deciso di nominare tale commissione che risulta così composta: Marco Masserdotti
(Presidente), Maria Giovanna Germanà Ballarino (componente), Claudio Uboldi
(componente), Marzio Turci (componente), Omar Difendenti (componente).
La Giunta, terminato l’esame degli oggetti, è passata alla trattazione delle
comunicazioni tra le quali sono da segnalare il parere favorevole alla
programmazione della campagna di controllo degli impianti termici per la
stagione termica 2006/2006, quindi il parere favorevole alla realizzazione di
una campagna di monitoraggio dei campi elettromagnetici sul territorio comunale.
Campagna di controllo degli impianti termici
Dal mese di ottobre partirà la quinta campagna di controllo degli impianti
termici da parte del Comune di Cremona. In questa fase transitoria, in attesa
che la Regione Lombardia emani le nuovo linee guida (attese entro questo mese),
varranno le regole già note degli scorsi anni. Attualmente la normativa prevede,
per le caldaie di potenza inferiore ai 35 KW, la manutenzione annuale e la prova
di rendimento ogni due anni. Inoltre per questa tipologia di impianti è
possibile effettuare l’autocertificazione dell’avvenuta manutenzione
(presentando all’URP l’allegato H e facendo apporre l’apposito bollino biennale,
oppure tramite i manutentori convenzionati) ed evitando in questo modo di pagare
la verifica dell’impianto da parte del Comune (€ 77,50). L’auto dichiarazione è
valida per due anni. Quindi per gli impianti auto dichiarati la verifica è
gratuita, mentre per gli altri è a carico dell’utente. Le nuove linee guida
della Regione Lombardia terranno sicuramente conto delle novità introdotte dal
decreto legislativo 192/05, decreto che ha generato molta confusione, anche tra
gli addetti ai lavori, in quanto deve essere letto con grande attenzione, specie
sulla temporalità delle manutenzioni e sui tempi di applicazione. Poiché è
previsto per la fine del mese di settembre l’approvazione delle nuove linee
guida regionali che introdurranno molte novità nel campo degli impianti termici,
queste saranno applicate il prossimo anno, cioè a partire dalla stagione termica
2007 – 2008.
Nota legislativa
Il decreto legislativo 192/05 ha introdotto la seguente definizione sulla
temporalità delle manutenzioni: “Le operazioni di controllo ed eventuale
manutenzione dell’impianto termico devono essere eseguite conformemente alle
istruzioni tecniche per la regolazione, l’uso e la manutenzione elaborate dal
costruttore dell’impianto. Qualora non siano disponibili tali istruzioni, le
operazioni di controllo ed eventuale manutenzione degli apparecchi e dei
dispositivi facenti parte dell’impianto termico devono essere eseguite
conformemente alle istruzioni tecniche elaborate dal fabbricante ai sensi della
normativa vigente. Le operazioni di controllo e manutenzione delle restanti
parti dell’impianto termico e degli apparecchi e dispositivi per i quali non
siano disponibili le istruzioni del fabbricante relative allo specifico modello,
devono essere eseguite secondo le prescrizioni e con la periodicità previste
dalle normative UNI e CEI per lo specifico elemento o tipo di apparecchio o
dispositivo. In mancanza di tali indicazioni specifiche, i controlli per gli
impianti di potenza nominale del focolare maggiori o uguali a 35 KW, e per
quelli di potenza nominale al focolare inferiori ai 35 KW devono essere
effettuati almeno con le seguenti scadenze temporali:
ogni anno per gli impianti alimentati a combustibile liquido o solido
indipendentemente dalla potenza, ovvero alimentati a gas di potenza nominale del
focolare maggiore o uguale a 35 KW;
ogni due anni per gli impianti diversi da quelli individuati al punto a, di
potenza nominale del focolare inferiore a 35 KW dotati di generatore di calore
con una anzianità di installazione superiore a otto anni e per gli impianti
dotati di generatore di calore ad acqua calda a focolare aperto installati
all’interno di locali abitati, in considerazione del maggior sporcamente delle
superfici di scambio dovuto ad un aria comburente che risente delle normali
attività che sono svolte all’interno delle abitazioni;
ogni quattro anni per tutti gli altri impianti di potenza nominale inferiore
ai 35 KW.
Il legislatore ha inoltre aggiunto che “le attività di accertamento e
ispezione avviate dagli enti locali … prima della data di entrata in vigore del
presente decreto, conservano la loro validità e possono essere portate a
compimento secondo la normativa preesistente per un biennio a partire dalla
predetta data di entrata in vigore”. Poiché il Comune di Cremona sta attuando la
campagna di controllo degli impianti termici ai sensi della Legge 10/91 e dei
relativi decreti attuativi, deve quindi continuare in conformità alla normativa
preesistente in attesa della nuova regolamentazione.
Campagna di monitoraggio dei campi elettromagnetici
Lo sviluppo dei sistemi per la telefonia mobile è uno dei fattori che ha
accresciuto la richiesta di informazioni sull’intensità dei campi
elettromagnetici ai quali è esposta la popolazione. Da qui l’esigenza di
disporre di un numero di rilevazioni superiore e di effettuare verifiche
sperimentali sempre più estese. L’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione
dell’Ambiente) già svolge valutazioni preventive fornendo pareri
sull’installazione di nuovi impianti. Ma, vista l’ulteriore espansione dei
sistemi di telefonia mobile di “terza generazione”, lo Stato ha deciso di
incrementare i controlli ambientali, destinando una parte dei proventi delle
gare per le concessioni governative così da realizzare una rete nazionale di
rilevamento dei campi elettromagnetici.
L’ARPA sta collaborando a questo progetto nazionale, così da costituire una
rete di monitoraggio attraverso centraline a banda larga. All’ARPA è affidato il
compito di individuare i punti di installazione delle centraline e della
validazione dei dati che verranno in questo modo acquisiti prima della loro
diffusione attraverso il Centro di Raccolta Nazionale del Ministero delle
Comunicazioni. La scelta delle postazioni di misura viene effettuata tenendo
conto degli impianti esistenti, delle segnalazioni da parte dei Comuni e
dell’esistenza di criticità connesse ad eventuali situazioni espositive.
Attenendosi a questa linea, i tecnici dell’ARPA provvederanno al
posizionamento della centralina e alla conseguente rimozione e all’eventuale
spostamento della stessa alla presenza di un tecnico dell’Ufficio Ecologia del
Comune. Le postazioni individuate dall’ARPA si trovano in prossimità delle
sorgenti di campo (ad esempio gli impianti di telefonia mobile), in
corrispondenza sia di abitazioni private che di edifici pubblici e,
preferibilmente, nella parte più alta dell’edificio. La centralina dovrà
rimanere sul posto per un periodo minimo di tre settimane, eventualmente
prolungabile. Per quanto riguarda il posizionamento delle centraline, l’Ufficio
Ecologia del Comune provvederà ad informare gli amministratori degli immobili
coinvolti nel progetto, chiedendone la massima collaborazione e disponibilità
così da facilitare i rapporti con i residenti degli immobili che ospiteranno
queste apparecchiature.