Acli, Arci, Emergency, Rete Lilliput, Centro Pastorale Diocesano, Pax Christi, Campagna Italiana “Sudan una pace da costruire”
INVITANO AL DIBATTITO
15 giugno 2007 alle ore 18,30
c/o Centro Pastorale Diocesano –CREMONA - via S. Antonio del fuoco 9A
Darfur: non solo stragi
L’impegno della società civile sudanese per porre fine alla guerra
relatrice Bruna Sironi
rappresentante in Sudan per Mani Tese e Campagna Sudan.
Bruna Sironi è stata a lungo responsabile del settore Africa di Mani Tese.
Per il suo forte impegno umanitario è stata insignita del titolo di Cavaliere
alla solidarietà dall’allora presidente Ciampi.
“Siamo state noi che abbiamo cominciato a fare la pace, cominciando a parlare
coi nostri nemici vicini.
Noi vogliamo semplicemente vivere in pace e non permettiamo a chi è al potere
di distruggerla!”
(le donne del villaggio di Paluach - Sudan)
Fino ad ora né la politica, né la diplomazia sono riuscite a porre fine a un
conflitto drammatico che dal 2003 contrappone il governo di Karthoum alle
popolazioni locali che rivendicano maggiore condivisione del potere centrale e
delle risorse. E’ un conflitto interno, alimentato da venti stranieri, che ha
prodotto tanti morti e profughi in una regione estesa come la Francia con
gravissimi problemi per gli aiuti umanitari.
La grande stampa dipinge il Darfur solo come un paese vittima -e lo è-, parla
dei tentativi, spesso impacciati, della comunità internazionale per arrivare
alla pace, ma non dice che nonostante tutto, la gente del Darfur e del Sudan
cerca di organizzarsi per uscire dal conflitto. Campagna Sudan è scesa sul
terreno per accompagnare da vicino gli sforzi di una società civile sudanese che
cerca risposte politiche alla crisi del paese. Occorre dire che accanto alla
pace delle cancellerie, c’è anche una pace che nasce dal basso, dalla gente che
vuole prendere in mano il proprio diritto a vivere e che una parte di società
civile italiana sta incoraggiando e accompagnando.