15 Settembre, 2002
Dura la vita !!!! Prove difficili. Tra referendum sul welfare e partito democratico. (G.C.Storti)
Il lavoratori ed i pensionati hanno detto la loro.Cgil, Cisl Uil nazionali hanno annunciano che il sì dei lavoratori al referendum sul welfare supera l'80%.
Dura la vita !!!! Prove difficili. Tra referendum
sul welfare e partito democratico. (G.C.Storti)
Domenica 14 tutti ai seggi.
Il lavoratori ed i pensionati hanno detto
la loro.Cgil, Cisl Uil nazionali hanno annunciano
che il sì dei lavoratori al referendum sul welfare
supera l'80%. Una percentuale che va oltre
quella della consultazione del '95, sulle
pensioni, dove allora i sì arrivarono al 64%. I no sono tanti nei
metalmeccanici e pare che superino il 50%.Anche
a Cremona i risultati annunciati, ma non
ancora ufficiali, vedono i si vicini all’80%
con una partecipazione vicina ai 35 mila
votanti.Una prova di democrazia e di consenso importante sia per i sindacati che per Prodi.Incredibile
la delegittimazione che alcuni sindacalisti
esponenti del No portano avanti accreditando
la tesi del broglio. Insomma si prenda atto
del risultato e si passi al capitolo successivo.
Invece ostinatamente si continua a tagliare
il ramo sul quale si è seduti. Questo è suicidio
politico. E come per il suicida il tentativo
è quello di trascinare sott’acqua il compagno
di nuotata o il salvatore.
Rifondazione sta cambiando opinione ed oggi,
dopo la consultazione sindacale , la sua
posizione è passata dal voto negativo ( se il provvedimento non verrà
modificato) all’astensione. Bene un passo
avanti ma non sufficiente!
Questa posizione ha dell’incredibile. Insomma
si prenda atto di questo grandioso risultato
e si chiuda la partita valorizzando quanto
di positivo è stato fatto sia dal governo
che dalle parti sociali.
Non ci si lamenti se poi Confindustria, i
moderati dell’Unione dicano no ad altre eventuali
modifiche del protocollo.
Questa partecipazione al voto, prima ancora
del si è , fra l’altro, una risposta ragionata al Vaffa Day. Insomma il qualunquismo non
trionfa su tutti i fronti ed i lavoratori
ed i pensionati ( ormai ex classe) quando
il momento è decisivo decidono e colgono
il significato “ politico” del loro voto.
Questa fase è dunque chiusa. I soggetti interessati hanno confermato l’intesa. Si volti pagina
e si passi al prossimo capitolo e cioè la
finanziaria.
Una finanziaria che fra mille ed una difficoltà
tenta di ridistribuire ricchezza e di garantire
sviluppo nonostante i detrattori.
La destra ogni giorno urla al lupo al lupo
( ovvero alla crisi di governo) , ma nonostante
tutto ( e nel tutto ci metto quella brutta
trasmissione di Santoro) si va avanti sulla
strada del risanamento e dello sviluppo.
Quindi , andando controcorrente, ringrazio
Prodi ed il lavoro che sta facendo.
Domenica 14 si vota per il segretario nazionale
del Partito Democratico. Un altro battesimo
di fuoco. Prima ancora di scegliere chi fra
i tre candidati maggiori ovvero Bindi, Letta
e Veltroni è necessario insistere per la partecipazione al voto.
I libri di storia riporteranno questa data.
Infatti in una situazione inedita, difficile,
la politica tenta di rinnovarsi e chiama
direttamente i cittadini a scegliere.
Prima di tutto quindi la partecipazione e
poi la scelta per il segretario.
Già da primi giorni, non essendosi candidato
Bersani, ho espresso la mia preferenza per
Veltroni. Non perché sia il “ nuovo in assoluto”
ma perchè rappresenta quella parte della “ casta” che ha saputo
rinnovarsi ed aprire una strada nuova. E’ paradossale dirlo ma
la rivoluzione non nasce mai dal basso, ma
viene pensata , elaborata e realizzata da
collettivi che sanno coinvolgere i cittadini.
Dal basso nascono le rivolte o i Vaffa Day
ed in questo caso i rischi di deriva sono
forti.
Mi pare doveroso, come cittadino-elettore
ringraziare sia Rosy Bindi che Enrico Letta.
A loro va riconosciuto il merito di aver
stimolato la partecipazione e pur nelle differenze
evidenziate , anche in modo polemico, hanno contribuito
a rendere questa giornata piu’ credibile,
piu’ forte, piu’ impegnativa rispetto a ciò
che si dovrà fare nel futuro.
Siamo all’inizio di un percorso e la strada
che ci separa dal traguardo , su salite molto
ripide e pericolosi tornanti , è ancora molto lunga.
Non so se si voterà nel 2008 o dopo. So solo
che a quell’ appuntamento dobbiamo arrivare
con almeno tre cose realizzate:
-
il partito democratico
-
una nuova legge elettorale
-
ed un nuovo programma politico di forte rinnovamento che sappia rendere piu’ coesa questa coalizione ( le dispute sul nuovo
conio non mi appassionano).
Peccato che le forze politiche che a Cremona
stanno per dare avvio alla Costituente del
Partito Democratico non sappiano rendersi
conto della pessima figura che stanno facendo
litigando ed impedendo di realizzare gruppi
unitari sia nel Consiglio Comunale e Provinciale
di Cremona.
Riflettano dunque i dirigenti politici di
queste formazioni che questo spettacolo,
al di là delle ragioni od i torti dell’altro,
che stanno offrendo alla città è negativo,
molto negativo.
Quindi domenica 14 andiamo a votare , partecipiamo
per chiudere questo capitolo e per aprirne
un altro.
Insomma dopo tanto lavoro avremo pur la possibilità
di brindare. O no?
storti@welfareitalia.it
 
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