15 Settembre, 2002
Costituenti cremonesi 1946: Giovanni Ernesto Caporali
Inserito il 04 gennaio 2008

COSTITUENTI ELETTI IN PROVINCIA DI CREMONA

Giovanni Ernesto Caporali
La Costituente operò dal 2 giugno 1946 al 31 gennaio 1948.

Nato a Cremona nel 1891 vi morì nel 1961. Maestro elementare. Nel PSI fin dal primo dopoguerra ne fu Segretario provinciale e assessore comunale prima del fascismo. Segretario della CGIL provinciale fino alla “marcia su Roma”, quando fu costretto ad espatriare. Si rifugiò in Francia dove fu Segretario dell’ufficio italiano della CGT dal 1924 al 1940. Dopo la Liberazione fu ancora Segretario della Camera del Lavoro unitaria (con Formis e Bernamonti).
Eletto alla Costituente come socialista, con la scissione seguirà Saragat nel PSLI. Molto originali per l’epoca ed interessanti questi due argomenti che Caporali sollevò intervenendo nella Costituente. Il primo riguarda il diritto di voto degli italiani all’estero. Il secondo è sulla obiezione di coscienza.
“È necessario che il legislatore di domani convenga che gli italiani, i quali hanno acquistato la nazionalità di un altro paese, non debbano essere considerati, come faceva il fascismo, dei rinnegati. Li deve invece considerare come dei figli i quali, al di là dei confini della Patria, continuano a portare in alto, il sentimento del nostro Paese e continuano, in modo particolare, ad essere degni figli della madre Italia.”
“Io ho presentato, a mio nome personale, come vecchio pacifista integrale e intransigente un emendamento sugli obiettori di coscienza. È un problema che non deve essere preso alla leggera. Obiettare vuol dire compiere un atto meritorio, condannando quello che la guerra ha di più crudele e di più orribile; e vuol dire soprattutto negare la guerra. (…) Gli obiettori di coscienza non sono degli irregolari, essi non devono confondersi con i disertori; essi chiedono di servire la Patria in umiltà, rivendicando il diritto di non tradire i principi spirituali, ai quali sono legati dalle loro convinzioni umane. «Tu non ucciderai»: questo meraviglioso imperativo del Vangelo cristiano è stato troppo dimenticato perché non debba essere ripreso oggi da tutti coloro i quali, al di sopra e al di là di ogni credenza, ne facciano un simbolo di pace e di solidarietà umana”.

www.anpi.cremona.it/testi/Azzoni-Brevi-8-Costituenti.pdf

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Caporali Giovanni Ernesto
Giovanni Ernesto Caporali del gruppo parlamentare socialista. È nato a Cremona il 6 luglio 1891. Partecipò alla guerra 1915-18 quale sergente del genio zappatori. È stato un organizzatore sindacale con residenza a Cremona. È stato segretario dell''ufficio italiano della C.G.T. francese a Parigi dove ha collaborato con la stampa italiana antifascista e con alcuni giornali francesi. È stato membro dell'esecutivo della federazione provinciale cremonese. È stato eletto deputato nel VII collegio elettorale di Mantova con 10.558 voti preferenziali. Successivamente ha aderito al P.S.L.I. È morto l'8 novembre 1961
(Da La Consulta nazionale - I deputati alla Costituente, ed. La navicella, 1987).

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III LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 NOVEMBRE 1961
Commemorazione dell'ex deputato Ernesto Caporali.

ZANIBELLI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ZANIBELLI . Alcuni giorni or sono, nella sua città, che lo vide dirigente sindacale, consigliere comunale e deputato all'Assemble a Costituente, ha cessato di vivere l'onorevole Ernesto Caporali . Molti dei colleghi ora presenti che furono con lui alla Costituente ancora lo ricorderanno per il suo carattere sereno e costantemente disposto alla valutazion e appassionata e nel contempo obiettiva dei problemi. Gli uomini come Ernesto Caporali lascian o un caro ricordo in coloro che lo hanno conosciuto.
Egli è morto fra il rimpianto dei suoi elettori, della povera gente della nostra città , che ha avuto per lui momenti di particolare attenzione e simpatia. Egli è stato uno di quegli uomini che emergono per la chiarezza e per la rettitudine dei propositi. Quando il fascismo andò al potere nel nostro paese, egli ben comprese la validità di quanto disse allora Treves, e cioè che non si trattava «del fascismo, dell'interventismo, del nazionalismo, o degli ex combattenti, ma di un'arma dell'espansione agraria con la quale si tentava di sopprimere i movimenti più legittimi del mondo contadino» . Così Caporali, organizzatore del movimento sindacale nella provincia di Cremona, dovette abbandonare l'Italia e fu esule in Francia.
Rientrato dopo la guerra, divenne dirigente della camera del lavoro e chi, come me, ebbe modo di conoscerlo, non può dimenticare con quanta passione egli svolse la sua opera nel movimento unitario e con quanto impegno e serietà egli riprese il lavoro interrotto durante il periodo fascista.
Eletto deputato alla Costituente, militò poi nelle file del partito socialdemocratico, operando costantemente nel movimento sindacale.
La chiarezza del suo atteggiamento e della sua posizione trovò una conferma quando, nel 1948, partecipò all'organizzazione del movimento sindacale democratico, passando in un primo tempo alla F.I.L. e successivamente alla Confederazione italiana sindacati lavoratori (C. I. S. L.), in cui, sénza avere posizioni di responsabilità, fu consigliere apprezzato e benvoluto.
La morte dell'onorevole Caporali ha suscitato rimpianto in quanti seguirono fin dall'inizio la sua attività . E questo rimpianto è comune certamente, in quest'aula, a tutti coloro che lo ricordano. Ritengo di interpretare il sentimento unanime invitando la Presidenza ad esprimere aì familiari dello scomparso il cordoglio della Camera.

RICCA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RICCA. Nell'associarmi alla commemorazione dell'ex deputato Ernesto Caporali desidero ricordare anch'io le sue doti di combattente antifascista, conseguente nella sua battaglia politica per l 'emancipazione delle classi proletarie e contadine delle zone agrarie del cremonese e della bassa lombarda.
L'onorevole Caporali fu dirigente della Confederazione del lavoro anche durante la sua emigrazione all'estero e organizzò il lavoro degli emigrati antifascisti in Francia. Rimpatriato, fu uno dei fondatori, in Lombardia, della rinata organizzazione sindacale, rappresentando poi i lavoratori della provincia di Cremona all 'Assemblea Costituente.
Morì povero, in un istituto di assistenza, dopo essere onestamente vissuto di quanto i lavoratori seppero garantirgli come modesta ricompensa per la fedeltà ad essi sempre dimostrata.
Per queste ragioni manifestiamo anche noi vivo cordoglio e ci associamo all'invito rivolto alla Presidenza ad esprimere il compianto della Camera. ai familiari dello scomparso.

AUDISIO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

AUDISIO. Il gruppo comunista si associa al cordoglio per la scomparsa dell'onorevole Caporali. Quanti lo hanno conosciuto lo ricordano come uomo integerrimo, esempio per tutti noi.

CRUCIANI . Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CRUCIANI. A nome del gruppo del Movimento sociale, e particolarmente dell'organizzazione sindacale di cui faccio parte, mi associo alle condoglianze espresse dagli altri gruppi . Qualunque sia stata l'ideologia politica dell'onorevole Caporali, noi sentiamo un profondo rispetto per chi, come lui, si è battuto per la difesa dei diritti dei lavoratori.

GATTO, Sottosegretario di Stato per le partecipazioni statali. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GATTO, Sottosegretario di Stato per le partecipazioni statali. A nome del Governo partecipo al cordoglio per la morte dell'onorevole Caporali.

PRESIDENTE. La Presidenza della Camera si associa alle espressioni di cordoglio per la morte dell'onorevole Caporali, che come esponente sindacale, amministratore comunale e deputato alla Costituente operò attivamente per l'elevazione della classe lavoratrice lasciando dietro di sè un nobile esempio di coerenza politica e di assoluta dedizione agli ideali.

La Presidenza si renderà interprete presso la famiglia dello scomparso del cordoglio della Camera. (Segni di generale consentimento).