L’ANPI di Cremona ricorda con affetto e commozione il caro amico e patriota
Mario Ferri, tristemente scomparso nei giorni scorsi. Egli lascia un ricordo di
tanta attività, specie negli anni del dopoguerra, nelle iniziative sociali e
culturali dell’ANPI Provinciale e del Fronte della Gioventù. Partecipò
all’insurrezione nazionale del 25 aprile nella Divisione Brigate Garibaldi "F.Ghinaglia".
Era amico del gruppo di giovani dei fratelli Cecco ed Oscar Astori, Inverni,
Cecco Guzzini, Giuliano Re (Caramba), Massera delle Fiamme Verdi e di altri
giovani che gravitavano nella zona di Porta Milano – S. Ambrogio. Attiva ed
intelligente fu la sua opera alla costruzione dell’ANPI provinciale, quando
l'associazione si stabilì nella sede dell'ex gruppo rionale fascista "Podestà"
in via Trento e Trieste, ove attualmente hanno sede gliuffici del Catasto.
Mario Ferri sosteneva l'idea di un'azione dell’ANPI volta a promuovere una
rapida ripresa economica e morale, dopo una guerra drammatica e disastrosa.
Ricordo il suo appoggio entusiasta al programma dell'ANPI, del Fronte del
Gioventù e dell'Unione Donne Italiane che proponeva la Fiera Cremona, il
Convitto Scuola Partigiani, le cooperative trasporti, l'organizzazione
dell’ospitalità dei cremonesi verso i bambini napoletani ammalati e denutriti.
Mario Ferri si dedicò in particolare nella raccolta tra i nostri contadini
della famosa "sisùla" di farina trasformata poi dal pastificio ex Combattenti in
duecento quintali di buona pasta distribuita la vigilia di Natale del 1945 ad
alcune centinaia di famiglie bisognose della città scelte dall’Ente Comunale
Assistenza.
Ricordo che partimmo una domenica mattina molto presto con la vecchia
littorina. Mentre io mi fermavo a Pescarolo, lui proseguiva per Ostiano. Furono
momenti entusiasmanti. La raccolta fu abbondante e l’incontro tra i partigiani e
i nostri salariati e braccianti agricoli fu caloroso, alla luce di un opera di
solidarietà e di amicizia tra città e campagna, che la Resistenza aveva saputo
costruire dopo il periodo di rotture e divisioni che il fascismo aveva creato
per meglio governare e dominare
Una prova durissima per Mario e la sua famiglia fu l'immenso dolore per la
drammatica perdita del carissimo figlio Enrico – giovane ingegnere di grande
valore - che commosse tanta parte di noi e della città.
L’ANPI inchina le proprie bandiere ed invia al figlio Roberto, ad Emanuela,
al nipote Stefano e ai parenti tutti i più sinceri sentimenti di affetto e di
profondo cordoglio.
Enrico Fogliazza, presidente provinciale ANPI Cremona