15 Settembre, 2002
La fabbrica contadina
Mostra fotografica di Luigi Ghisleri, nella Galleria Daniela Rallo in Piazza S. Abbondio a Cremona - Dal 26 gennaio al 24 febbraio 2008
Nella Galleria Daniela Rallo di piazza S. Abbondio n. 1 a Cremona, si è tenuta l'anteprima della mostra fotografica di Luigi Ghisleri "La fabbrica contadina", che
sarà inaugurata ufficialmente sabato 26 gennaio e rimarrà aperta sino al
24 febbraio 2008. In questa significativa ricerca, che conclude la
documentazione sull'architettura della cascina cremonese, Luigi Ghisleri
ha, per la prima volta, ripreso e organizzato le immagini della cascina
nelle sue parti fondamentali.
La mostra è stata realizzata dall'Associazione contemporaneA di
Cremona e dall'Archivio del Movimento operaio e contadino di Persico
Dosimo (CR), con il patrocino e la collaborazione del Comune di Cremona,
Assessorato alle Attività Culturali. Erano presenti Daniela Rallo,
titolare della galleria omonima, l'Assessore alle Attività Culturali del
Comune di Cremona Gianfranco Berneri, ed Enrico Maria Ferrari
(architetto di origini cremonesi, esperto di storia dell'architettura
lombarda)che ha illustrato la mostra. E' intervenuto anche l'autore delle foto, Luigi Ghisleri.
Le foto, una volta conclusa la mostra, saranno esposte al Museo della Civiltà Contadina alla Cascina Cambonino così che possano essere motivo di visite didattiche da parte delle scuole.
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La fabbrica contadina
Mostra fotografica di Luigi Ghisleri
L’Associazione contemporaneA di Cremona e l’Archivio del Movimento operaio e contadino di Persico Dosimo (CR) hanno realizzato una mostra fotografica di Luigi Ghisleri dal titolo ”La fabbrica contadina”, che si inaugurerà il 26 gennaio 2008.
In questa significativa ricerca, che conclude la documentazione sull’architettura della cascina cremonese, Luigi Ghisleri ha, per la prima volta, ripreso e organizzato le immagini della cascina nelle sue parti fondamentali. La mostra si articola, infatti, in undici pannelli nei quali sono riunite le riprese fotografiche, sotto diverse angolazioni, degli elementi architettonici tipici delle nostre più antiche aziende agricole: i portici, le barchesse, le stalle e i fienili, le case padronali, le abitazioni dei contadini. La maggior parte delle riprese fotografiche sono state effettuate tra il 1968 e la fine degli anni Settanta.
Ci si domanderà: perché ancora una mostra sulle cascine cremonesi? Per due ordini di motivi: il primo nasce dalla constatazione di come, negli ultimi anni, l’interesse e la tensione intorno allo studio e alla salvaguardia del nostro patrimonio agricolo storico si siano fortemente ridotti, dando libero corso a sciagurate ristrutturazioni, nonché a demolizioni arbitrarie di interi complessi architettonici rurali. Convinti che la conoscenza storica del nostro territorio sia alla base di una sua efficace salvaguardia, auspichiamo di dare un contributo in questo senso anche attraverso questa iniziativa che sarà affiancata da un importante lavoro didattico presso alcune scuole primarie e secondarie di Cremona, per dare modo ai giovani studenti di avvicinarsi ad un tema a loro totalmente estraneo. La nostra ambizione è quella di fare della civiltà contadina un argomento di lavoro permanente di classe, così come già avviene per altre tematiche.
Il secondo motivo di questa mostra riguarda il percorso umano e artistico di Luigi Ghisleri il quale ha saputo trasmetterci la sua passione per il mondo contadino e operaio attraverso l’uso appropriato della macchina fotografica. Gli istanti fotografici che Ghisleri ha saputo cogliere durante il suo peregrinare nella campagna cremonese – immagini esposte nella mostra e in parte riunite nel relativo catalogo – sono documenti di alto valore testimoniale e documentario nonché di forte valenza poetica. Riassumere con una serie di immagini i principali elementi funzionali della cascina cremonese, come ha voluto e saputo fare Ghisleri, significa sottolineare l’alto valore testimoniale di una pratica edilizia secolare, tipica del nostro territorio.
Se a prima vista sembra non esserci niente di nuovo nelle immagini di Ghisleri (chi, infatti, non conosce le nostre cascine?), noi affermiamo che nuovo è il modo con cui egli dà evidenza fisica alla materia e a quei luoghi, il suo rapporto privilegiato con quella realtà, che un atteggiamento consumistico diffuso e speculativo non vede neanche più.
La mostra, curata da Annamaria Melati, sarà allestita negli spazi della Galleria Daniela Rallo, piazza Sant’Abbondio 1. Il catalogo riproduce una parte del materiale esposto ed è integrato dai contributi critici di Paolo Barbaro (esperto di storia della fotografia, già docente nella stessa disciplina all’Università di Parma) e di Enrico Maria Ferrari (architetto di origini cremonesi, esperto di storia dell’architettura lombarda) e da una preziosa testimonianza etnofonica, l’intervista (1968) di Luigi Ghisleri ad una famiglia contadina.
L’inaugurazione della mostra avverrà sabato 26 gennaio 2008 alle ore 17,30 e in quell’occasione interverrà Enrico Maria Ferrari.
Durante il periodo di apertura della mostra sono in programma, come ulteriore occasione di riflessione e di discussione, due conferenze con proiezioni di diapositive:
Venerdì 8 febbraio 2008 alle ore 17,30 incontro sul tema
“Un territorio che cambia”, interverrà Michele De Crecchio;
Venerdì 22 febbraio 2008 alle ore 17,30 incontro sul tema
“Ritratti nel paesaggio”, interverrà Paolo Barbaro.
L’ingresso alla mostra e la partecipazione alle conferenze sono liberi; il catalogo sarà in distribuzione presso la sede espositiva.
26 gennaio-24 febbraio 2008
Da martedì a domenica dalle h 15,30 alle 19
Galleria Daniela Rallo
Piazza Sant’Abbondio 1, Cremona
Per informazioni: 3358439682
 
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