15 Settembre, 2002
La relazione di Giuseppe Scalisi alla Conferenza di Organizzazione Cgil Cremona
La CGIL ha voluto e iniziato questa conferenza di Organizzazione pensando ad una discussione di merito, franca ed efficace ........
La Cgil di Cremona ha tenuto nei giorni scorsi
la sua Conferenza di Organizzazione.
Di seguito pubblichiamo la relazione svolta
la Giuseppe Scalisi, responsabile per la
segreteria del dipartimento di organizzazione.
La CGIL ha voluto e iniziato questa conferenza
di Organizzazione pensando ad una discussione
di merito, franca ed efficace, che affrontasse
l’esigenza di cogliere i cambiamenti della
società e quindi per modellare la nostra
struttura organizzativa in coerenza agli
obiettivi politici definiti nei congressi.
E’ un’esigenza rinviata per troppo tempo.
L’ultima C.d’O. è di quasi 15 anni fa. Se
non sbaglio nell’autunno 1993 pochi mesi
dopo la firma dell’accordo sul 23 luglio.
E qui vorrei focalizzare due aspetti che
rischiano di entrare prepotentemente nelle nostre discussioni in questa cdo proprio
per l’interesse di carattere generale che
esse producono:
una riguarda la caduta del Governo Prodi
con il conseguente rischio di vedere eluse
le aspettative di tanti lavoratori e pensionati
e il rischio di una brusca interruzione di
politiche di risanamento economico, di lotta
all’evasione fiscale, di politiche sociali
e di redistribuzione del reddito e in presenza
di una consultazione elettorale avviata senza
una nuova legge che restituisca più protagonismo
e democrazia ai cittadini nel rapporto con
i partiti in particolar modo in questa fase
di aggregazioni che portano a nuove formazioni
e soggetti politici.
Per questo è importante che CGIL CISL UIL
riaffermino con forza le richieste avanzate
in materia di contenimento delle tariffe,
di alleggerimento della pressione fiscale
sulle retribuzioni e sulle pensioni e al
tempo stesso La CGIL ribadisca con determinazione
la propria autonomia a garanzia e coerenza di un sindacato pluralista e generale.
Il secondo aspetto riguarda la discussione
che si aprirà nei prossimi giorni riguardante
il sistema contrattuale.
Io non voglio aprire questa discussione,
non è compito mio e ne di questa cdo, ma
è forte il richio di avere questa passatemi
il termine “spada di Damolcle” sulla testa
che ci impedirà di definire compiutamente
alcune parti di discussione organizzativa.
Del resto è facilmente intuibile che il nostro
modello organizzativo risente fortemente
della struttura della contrattazione e non
penso sia un caso che la cdo del ’93 si sia
tenuta subito dopo l’accordo del luglio ’93.
Ciò nonostante è giusto aver confermato la
cdo.
Una conferenza di organizzazione deve servire
a discutere e confrontare idee ma soprattutto
serve se conseguentemente saranno assunte
decisioni che concretamente modifichino il
modello organizzativo. ( segue in allegato)
 
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