15 Settembre, 2002
Annamaria Abbate risponde alla Presidente di AN Cremona
Gentile Direttore, è buona educazione rispondere alle lettere, in particolare se aperte, perciò non mi sottraggo
Gentile signora Capeletti,
devo averle toccato un nervo scoperto, per suscitare una reazione così scomposta: sale ancora una volta in cattedra e pretende di rilasciare certificati di “isterismo” a me e al mio partito, scova errori di grammatica inesistenti (come le può confermare qualsiasi docente di Italiano) e fa sfoggio di erudizione facendo citazioni non pertinenti (come può confermarle qualsiasi docente di Filosofia). Lasci stare Berdjaev (lo apprezza veramente per il suo pensiero o solo perché fu esiliato dai bolscevichi?) e rilegga piuttosto la mia dichiarazione: ho scritto di “procedure di partito democratiche e dialettiche”, e non ho mai parlato di scuole di formazione partitica, ma di scuole di formazione politica, che sono ben altra cosa.
Riguardo ai viaggi nelle città ben amministrate dal centrosinistra, sono io che li consiglio vivamente a lei: da Torino a Venezia, da Firenze a Salerno e Bari, solo per citarne alcune, non c’è che l’imbarazzo della scelta. E ricordi che il disastro napoletano cominciò, ben prima dell’era Bassolino, esattamente quando l’amministrazione di centrodestra, guidata dal suo compagno di partito Antonio Rastrelli, allora presidente della Regione Campania, affidò l’appalto di trattamento dei rifiuti alla ditta IMPREGILO FIBE. Questa ditta, pur avendo violato numerose normative italiane ed europee e pur essendo il maggior responsabile dell’annosa emergenza rifiuti, attualmente gode ancora della piena fiducia del centrodestra, dal momento che possiede molte delle discariche nei siti individuati proprio in questi giorni dal Governo Berlusconi . Per non parlare del coinvolgimento della stessa IMPREGILO nell’affare del ponte sullo stretto e di tutti gli interessi che ci sono dietro, discorso che meriterebbe ben altro che un accenno.
Vogliamo parlare di Roma? Alemanno eredita una città che ha conosciuto un modello di amministrazione illuminato, capace di coniugare solidarietà sociale e legittime istanze di modernizzazione, e che ha saputo far crescere la città, anche economicamente, come nessun’altra in Italia. Vedremo cosa sarà capace di fare il neosindaco suo compagno di partito. Spero vivamente che non succeda come nelle vicende del Governo nazionale: Berlusconi ebbe in eredità dal centrosinistra un’economia sana e nei suoi cinque anni di malgoverno seppe solo dilapidarla lasciando a sua volta in eredità a Prodi un paese sull’orlo del baratro e sotto procedura UE per deficit eccessivo. Prodi, in 20 mesi ha riportato i conti in ordine, tanto che l'Ue ha cancellato la procedura d’infrazione, e messo in assoluta sicurezza l’economia del Paese. Anche questa volta ha lasciato al successore una solidissima eredità, vedremo in quali condizioni Berlusconi porterà il paese alla fine della sua avventura.
Condividendo il piacere di essere disuguale a lei, la saluto
Annamaria Abbate, Segretaria cittadina PD Cremona
 
|