15 Settembre, 2002
Adesso facciamo politica. 1^ Congresso della Margherita. Spotti Francesco eletto Coordinatore.
La Margherita, almeno a livello provinciale, è stata piantata. Adesso tocca ai suoi iscritti, ai suoi eletti, ai suoi volontari, farla radicare.
Accantonate le diffidenze e le spaccature interne, popolari e democratici di nuovo uniti.
Margherita, il seme è stato piantato.
Ieri a Palazzo Trecchi il primo congresso provinciale. Spotti segretario.
La Margherita, almeno a livello provinciale, è stata piantata. Adesso tocca ai suoi iscritti, ai suoi eletti, ai suoi volontari, farla radicare. Accantonati rancori e diffidenze interne, le due anime - quella popolare quella democratica - hanno celebrato ieri il primo congresso provinciale del partito, in Palazzo Trecchi. Nessuna novità in merito all’elezione del segretario provinciale: il nome è quello di Francesco Spotti, assessore provinciale all’Istruzione, già candidato unico. Spotti lascerà quindi la carica che attualmente ricopre in seno all’Amministrazione Provinciale fine mandato per assumere tempo pieno le redini del partito. La lunga giornata della Margherita è cominciata di buon’ora, alle 9.30 avviando il dibattito presieduto dall’onorevole Enzo Carra, responsabile nazionale del Dipartimento Cultura e istruzione della Margherita.
Forti, da parte di Carra come da parte di tutti gli altri esponenti del partito, i richiami all’unità interna e all’avvicinamento da parte dell’Ulivo alle altre forze politiche della galassia di sinistra: Italia dei Valori e Rifondazione Comunista in testa. «Questa coalizione - ha detto Carra - si sta preparando a fornire un’alternativa agli italiani. Un’alternativa a questo governo che ha gettato l’Italia in un baratro». Come Carra, la pensano i tanti volti della Margherita ieri intervenuti, dal presidente del coordinamento provinciale, Antonello Santini, da Filippo Spigaroli al Senatore Franco Danieli, che non ha risparmiato una provocazione: «Finiamola, adesso - ha detto - con l’attività congressuale, e cominciamo a fare politica».
Dal canto suo, Spotti, ha puntato sui programmi: «dovremo ora impegnarci a riconquistare le amministrative che abbiamo costituito. Ma dobbiamo anche sforzarci di dare concretezza a questa Margherita.
Non è facile, perché ci sono radici profonde, ognuno è attaccato alla sua storia. Ad ogni modo dobbiamo tracciare le caratteristiche di un partito nuovo, perché stiamo nell’Ulivo in modo strategico». Inequivocabile, dalle parole di Spotti, la necessità di "aprire", oltre che a sinistra, anche ad altre realtà emerse con forza negli ultimi tempi. «Abbiamo assistito alla nascita di diversi movimenti, nei confronti dei quali non possiamo restare indifferenti - ha incalzato - dobbiamo confrontarci con loro. Agli amici di Rifondazione dico invece che il confronto dovrà avvenire seriamente sui programmi, non sulle cose che già ci avvicinano». Primi obiettivi di Spotti? Li ha elencati lui stesso: «completare la mappa sul territorio, renderla più capillare (attualmente la Margherita conta circa 700 iscritti per 19 circoli). In seconda battuta aumentare il numero degli iscritti con opportune campagne di tesseramento ».
Ammantata da un patina fraternità e di impegno comune, la giornata della Margherita ha visto quindi l’elezione dei 50 delegati dell’Assemblea provinciale e l’elezione dei delegati al congresso regionale, altra tappa importante nel cammino del partito. In mattinata, a porgere il benvenuto alla nuova realtà, i saluti dei politici locali, dal sindaco Paolo Bodini, al consigliere regionale Ds, Luciano Pizzetti, dal rappresentante dell’Italia dei Valori, Lorenzo Mazzera, al segretario Ds Pippo Superti, dal segretario Uil, Mino Grossi, al coordinatore provinciale di Forza Italia, Giovanni Jacini. L’attenzione, adesso, è per il congresso cittadino, fissato in ottobre.
Mezz’ora di intervento a braccio per il capogruppo della Margherita alla Camera.
Al "battesimo" anche Castagnetti.
Mezz’oretta a braccio, il tono pacato, le idee chiare. Si è presentato così, poco dopo le 14.30 in Palazzo Trecchi, il grande atteso, l’onorevole Pier Luigi Castagnetti, capogruppo della Margherita alla Camera, che tra un impegno istituzionale ed uno di partito, ha trovato il tempo per rendere omaggio alla nuova "creatura" cremonese. Castagnetti, dopo aver portato i suoi saluti ai presenti e dopo aver elogiato la scelta di una cornice così prestigiosa come quella di palazzo Trecchi, è entrato nel vivo. «Adesso - ha esordito - vi aspetta un grosso impegno: porre solidità nelle basi della Margherita, che è un partito giovane, che deve crescere.
E’ necessario rigenerare le radici spirituali della città, ritrovare l’orgoglio e i valori non solo della tradizione cristiana, ma anche quelli propri della tradizione civile. La politica deve recuperare anche il linguaggio umano, recuperare la capacità di parlare alla gente. Sarebbe bello se la Margherita sapesse portare questo calore, questa anima nella politica». Poi le stoccate al governo, attività nella quale eccellono tutte le realtà di centrosinistra di questi tempi.
«Nel 2006 possiamo essere chiamati al governo, ma non possiamo lasciar fare tutto a Berlusconi, dobbiamo anche fare qualcosa noi - ha detto con una battuta -. Perché la destra ha messo in piedi una coalizione solo per vincere, non per governare. Fermiamoli perché stanno distruggendo il Paese. Nell’Ulivo c’è bisogno di noi per dirigere la "baracca"».
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Gli eletti nel 1 Congresso Provinciale della Margherita:
Si è svolto Sabato 12 luglio, presso il Palazzo Trecchi, il 1 Congresso Provinciale della Margherita, sotto la presidenza dell’On. Enrico Carra, inviato dal Coordinamento nazionale. Erano presenti 155 delegati in rappresentanza di oltre 700 iscritti e 19 Circoli. Nel pomeriggio è intervenuto anche il Capogruppo alla Camera Pierluigi Castagnetti.
Francesco Spotti è stato eletto per acclamazione Coordinatore Provinciale .
Questi i 50 membri dell’Assemblea Provinciale, che lo coadiuveranno nella gestione del partito:
Baldani Luigi, Bedulli Paolo, Beneggi Marcello, Bergamaschi Attilio, Biondi Giovanni Battista, Bonetti Giuseppe, Bosio Giuseppe, Campagnolo Stefano, Canevari Bruno, Cappelli Vincenzo, Centi Gabriele, Cirtoli Angelo, Compagnoni Francesco, Cruini Battista, Dasti Giuseppe, Dell’Asta Emilio, Feraboli Giorgio, Galli Angelo, Giubelli Francesco, Gritti Erminio, Guercilena Maria Clara, Invernizzi Antonio, Lisè Leone, Maianti Bruno, Mantovani Federico, Muselli Sebastiano, Nicolini Gualtiero, Pagliari Angelo, Pagliarini Davide, Paroni Paolo, Pianazza Gianfranco, Poles Eduardo, Puddu Giovanni, Rech Davide, Risari Gianni, Santini Antonello, Savoca Stefano, Tagliati Bruno, Spigaroli Filippo, Spingardi Denis, Stellato Nicola, Tesini Pietro, Toscani Luciano, Toscani Maurizio, Vailati Eugenio, Verdelli Gianfranco, Verdi Franco, Vezzosi Angelo, Zanacchi Maria Rosa, Zanetti Alessandro.
Castagnetti è intervenuto al 1 Congresso Provinciale della Margherita di Cremona.
Intervento breve, poiché era atteso a Vimercate per chiudere un importante convegno regionale, ma molto significativo.
Sul tema, che in molti interventi è stato sollevato, dell’Ulivo allargato di fare o meno la convergenza con Rifondazione ha usato questo parallelismo. La destra è una coalizione fatta per vincere ma non per governare. Mai come in questi giorni si notano venire al pettine le contraddizioni interne alla maggioranza ed il suo stare insieme è determinato dall’esigenza di non perdere il potere. Ora – si chiede Castagnetti – noi vogliamo solo vincere o soprattutto governare ?
nella foto Spotti Francesco Coordinatore Provinciale della Margherita
 
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