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 Politica

15 Settembre, 2002
Primarie: cosa buona e giusta per l’Ulivo, anche a Cremona
Nella primavera del 2004 il Comune e la Provincia di Cremona, nonché moltissimi altri Comuni del territorio, saranno chiamati a rinnovare il Sindaco ed il Presidente. L’appuntamento è di quelli che non si possono mancare, e l’Ulivo non lo mancherà.

Primarie: cosa buona e giusta per l'Ulivo, anche a Cremona.

Nella primavera del 2004 il Comune e la Provincia di Cremona, nonché moltissimi altri Comuni del territorio, saranno chiamati a rinnovare il Sindaco ed il Presidente. L’appuntamento è di quelli che non si possono mancare, e l’Ulivo non lo mancherà.

Ulivo e centro-destra si confronteranno e chiederanno la fiducia del corpo elettorale. Non sarà solamente una competizione tra programmi e candidati. Sarà anche un confronto di metodi seguiti nella elaborazione dei programmi e nella scelta delle candidature.

A molti di voi, di questi tempi, é stata rivolta la domanda: c’é differenza tra destra e sinistra? Penso siano numerose.

Su una, pur legittima ma particolarmente sostanziale, vorrei soffermarmi.

L’elettore medio del centro-destra - democratico e liberista - ha una lettura particolare della democrazia. Egli sovente crede che il termine democrazia stia sostanzialmente ad indicare il diritto di voto, da esercitare periodicamente, per poi delegare ai politici di professione o di ruolo, il compito di amministrare il governo della città o del Paese, riservando ai cittadini il diritto di dedicarsi al proprio privato, di "farsi i fatti propri". In poche parole: il cittadino non disturbi il manovratore, il manovratore non disturbi il cittadino. Le forze politiche del centro-destra non solo si adeguano a questa propensione, ma la fanno propria e la enfatizzano. Proponendo, in buona sostanza, una deriva populistica ed una democrazia di tipo plebiscitario.

Anche l’elettore medio del centro sinistra - democratico e liberale - ha una lettura particolare della democrazia. Egli crede che democrazia e libertà, siano sinonimi di partecipazione attiva e consapevole dei cittadini - singoli od associati - alla vita ed al governo della città e del Paese. Egli assume come punto di vista la Costituzione della Repubblica che non solo fa riferimento alla partecipazione dei cittadini, ma la sollecita ed in qualche modo la privilegia.

L’Ulivo, dunque, non solamente deve rispondere alle pulsioni presidenzialistiche di ‘questa’ destra, ma deve anche corrispondere ad una vasta esigenza di protagonismo, di condivisione delle scelte, di partecipazione attiva che anima i cittadini. Ecco perché mi convince molto lo slogan che dice: la destra divide, l’Ulivo condivide.

L’analisi è ovviamente schematica. Ma se corrispondesse al vero anche soltanto in modo sommario e parziale, essa dovrebbe indurre differenze sostanziali anche nel metodo di lavoro e nell’approccio alle due questioni di fondo: l’elaborazione dei programmi e la selezione delle candidature.

Per l’una e per l’altra risulta strumento indispensabile l’Albo degli elettori dell’Ulivo il cui utilizzo la Rete dei Cittadini per l’Ulivo sta proponendo alla coalizione a livello nazionale.

Diventa così inessenziale e sostanzialmente troppo precoce, oggi, la questione dei nomi dei candidati ed assume invece centralità, in questa fase preparatoria, la questione del metodo partecipato e condiviso, chiamato a segnalare anche la profonda differenza esistente tra l’Ulivo ed il centro-destra.

La Rete dei Cittadini per l’Ulivo si rivolge a tutti coloro che si riconoscono nel progetto dell’Ulivo, iscritti o no ai partiti, affinché sottoscrivano l’Albo degli elettori dell’Ulivo. L’Albo si propone di accrescere l’ascolto e la partecipazione democratica dei cittadini e di offrire loro l’opportunità di partecipare sia alla elaborazione dei programmi che alla selezione delle candidature, attraverso lo strumento delle primarie, a tutti i livelli di rappresentanza.

Le 'primarie' sono necessarie ed indispensabili in un sistema elettorale maggioritario, in cui, per giunta, gli incarichi principali - dal Sindaco ai Presidenti della Provincia e della Regione fino al Presidente del Consiglio, sia pure non formalmente - vengono assegnati attraverso l’elezione diretta. E tanto più sono importanti nella situazione di oggi in cui il governo di centro-destra si esprime nei termini neopopulistici di cui si è parlato.

L’Albo degli elettori dell’Ulivo è lo strumento di base della partecipazione democratica. Secondo l’ipotesi che la nostra Rete avanza e propone alla coalizione:

1. L’Albo è il registro in cui si iscrivono gli elettori dell’Ulivo. Esso è pubblico e aperto a tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali. In esso sono registrati il nome e cognome, la data di nascita, la residenza e l’indirizzo, il recapito telefonico e l’eventuale indirizzo e-mail, la professione.

2. L’iscrizione dà diritto:
a) a partecipare con il proprio voto, per mezzo delle primarie, alla scelta delle candidature ai vari livelli di rappresentanza (dal candidato Sindaco al candidato Presidente del Consiglio);
b) a promuovere e sottoscrivere la presentazione delle candidature, in concorso con altri firmatari. Il numero delle firme necessarie è stabilito dal Coordinamento territoriale dell’Ulivo sulla base della dimensione della rappresentanza;
c) a partecipare all’elaborazione programmatica dell’Ulivo ai vari livelli e a pronunciarsi sui programmi e sul regolamento delle primarie.

3. L’iscrizione all’Albo è volontaria ed individuale. Per iscriversi è sufficiente:
a) dichiarare di essere elettore dell’Ulivo e di impegnarsi per il successo delle sue liste, dei suoi programmi e dei suoi candidati;
b) autocertificare l’assenza di condanne penali o di procedimenti giudiziari particolarmente gravi;
c) sottoscrivere cinque euro come contributo alla campagna elettorale.
d) I cittadini iscritti ai partiti della coalizione aderiscono - in forma volontaria ed individuale - a titolo pressoché gratuito.

4. Non può essere iscritto all’Albo e quindi partecipare alle primarie chi notoriamente appartiene a coalizioni o a partiti alternativi all’Ulivo.

5. Il Coordinamento territoriale dell’Ulivo - composto in modo paritario tra le tre componenti (partiti, eletti e associazioni-movimenti) - definisce il Regolamento delle primarie (requisiti e accettazione delle candidature, procedure di voto, validità delle operazioni), nomina il Comitato dei Garanti e può avanzare proprie candidature.

6. L’Albo è valido se raccoglie almeno il 15% degli elettori dell’Ulivo nel territorio interessato alle primarie; e se partecipa al voto almeno il 50% degli iscritti. Il Regolamento delle primarie deve stabilire i termini entro cui vanno presentate le candidature e vanno completate le sottoscrizioni all’Albo. Esempio: 60mila elettori, 30 mila Ulivo, 4.500 iscritti all’Albo. Se, entro i termini stabiliti, il numero delle iscrizioni risulta inferiore, spetta al Coordinamento territoriale dell’Ulivo, sentito il parere del Comitato dei Garanti, decidere di svolgere ugualmente le primarie oppure di convocare una apposita Assemblea o Convenzione degli iscritti all’Albo con valore consultivo.

Il Coordinamento territoriale dell'Ulivo, sentito il parere dell’Assemblea degli Iscritti all’Albo, può decidere di allargare all’intera coalizione elettorale di centrosinistra lo svolgimento delle primarie. Anche in questo caso vigono le stesse norme, relative alla registrazione e alla sottoscrizione, degli iscritti all’Albo.

Queste sono alcune delle ipotesi di lavoro che vengono avanzate nazionalmente dai Cittadini per l’Ulivo e che faccio mie. Consapevoli della complessità di una simile scelta, ed anche di qualche rischio che ci si può assumere compiedola. Ma coscienti che restare aggrappati a vecchi metodi, certo consolidati ma sempre più lontani dai cittadini, potrebbe costringere le forze della nostra coalizione in situazioni di diffoltà ancora più grandi.

Mi anima la speranza che l’Ulivo cremonese, forte di una lunga e positiva esperienza, nelle prossime settimane, lungi dal rincorrere i boatos relativi a questa o quella candidatura (che come si sa lasciano spesso il tempo che trovano), sappia far fronte a questa importante ed inedita sfida, non deluda le attese e voglia corrispondere ancora una volta - nei tempi, nei metodi e nelle scelte - alle profonde esigenze di partecipazione condivisa che animano la sua gente.

Deo Fogliazza
Coord. Nazionale rete dei Cittadini per l’Ulivo

 


       



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