15 Settembre, 2002
L'Anci Lombardia con il Comuni...
Mutui, Uffici postali e banche
ANCI chiede alla Cassa Depositi e Prestiti di rimuovere tutti i penalizzanti vincoli sulla rinegoziazione dei mutui
Un vincolo, che appare illegittimo, potrebbe vanificare tutto il lavoro svolto per la rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Il problema è stato preso in esame dal Comitato Operativo dell'Anci, che si è riunito a Roma e che ha dato mandato all'on. Giuseppe Torchio, presidente di Anci Lombardia e componente del Consiglio di Amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti, di portare la questione all'esame dello stesso CdA nella prossima seduta fissata per martedì 16 settembre.
"In particolare il decreto ministeriale del 20 giugno 2003 in materia di rinegoziazione dei mutui - evidenzia l'on. Torchio - nulla prevede circa l'utilizzo che gli enti locali debbano fare con le risorse rese disponibili dalla rinegoziazione stessa, non imponendo quindi vincoli di destinazione per le somme risparmiate. Viceversa nella modulistica predisposta dalla Cassa Depositi e Prestiti è prevista una dichiarazione d'impegno a non utilizzare le risorse rese disponibili per dare copertura finanziaria a nuovi impegni di spesa di parte corrente. L'Ufficio riscossioni della Cassa Depositi e Prestiti ha anche comunicato che se la deliberazione consiliare non riporta suddetta clausola viene negata la rinegoziazione. Tale vincolo appare illegittimo, in quanto non previsto dal decreto ministeriale, né dalla norme sulla finanza locale. Dunque è lesivo delle Autonomie e non porta alcun beneficio alla parte corrente del bilancio, andando a vanificare lo scopo principale per il quale era stata richiesta dall'Anci stessa l'apertura della possibilità di ricontrattazione".
"Intendiamo dunque proporre la questione al Consiglio di amministrazione della Cassa - conclude l'on. Torchio - come riproporremo con forza la necessità di una modifica del decreto ministeriale, per consentire la rinegoziazione di mutui con debito residuo inferiore a 100mila euro, rimuovendo così un limite estremamente restrittivo per i piccoli Comuni, chiedendo anche una proroga del termine fissato all'ormai prossimo 30 settembre.
Appare, peraltro, inammissibile che un provvedimento degli uffici della Cassa Depositi e Prestiti vanifichi i contenuti politici di una disposizione di legge.
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ANCI SOLLECITA ALLE POSTE INCONTRO RIAPERTURA UFFICI POSALI TAGLI ESTIVI.
Il Presidente dell’ANCI Lombardia ha inviato ai sindaci dei Comuni interessati al taglio degli uffici postali, al Vice Presidente dell’Amministrazione provinciale di Cremona, ai Sindacati dei Lavoratori Postelegrafonici – CGIL-CISL-UIL – di Cremona, alla Direzione Provinciale Poste S.p.A. di Cremona, alla Direzione Regionale Poste Italiane S.p.A. di Milano, a S.E. il Prefetto di Cremona, al Presidente della Giunta Regionale della Lombardia ed al Ministro delle Comunicazioni la seguente lettera per sollecitare il ripristino delle funzionalità degli uffici postali colpiti dal taglio estivo e per indire quanto prima una riunione operativa destinata allo scopo.
La lettera così recita: piano di ripresa attività uffici postali interessati tagli estivi
Continuano a pervenire, da molti colleghi Sindaci, Amministratori e Rappresentanti dell’utenza, segnalazioni in ordine al permanere dei disagi derivanti dai tagli estivi nei servizi prestati da numerosi uffici operanti nella provincia di Cremona.
Inoltre è richiesto all’ANCI Lombardia di farsi promotrice di un incontro complessivo di tutti gli interessati con la Direzione Provinciale ed i Responsabili regionali di Poste S.p.A. per concordare i termini della ripresa del servizio.
Con la presente si chiede, pertanto, di voler stabilire al più presto luogo, data ed ora per indire tale incontro anche al fine di evitare le immancabili e prevedibili manifestazioni di protesta che hanno già caratterizzato, a più riprese la sede cremonese delle poste.
In attesa di cortese riscontro da parte dei responsabili di Poste S.p.A., si porgono i migliori saluti.
Giuseppe Torchio
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ANCI CHIEDE DISPONIBILITA’ ALLE BANCHE ANTICIPARE
PER ANTICIPO SOMMA ACQUISTO RISONANZA MAGNETICA
OGLIO PO
Il presidente dell’ANCI Lombardia, ha inviato agli Istituti Bancari operanti nell’area Casalasca-Viadanese la seguente lettera di richiesta di anticipazione onde favorire l’immediato acquisto di un impianto di risonanza magnetica.
La lettera così recita:
Agli Istituti Bancari operanti nell’area Casalasca-Viadanese
A seguito di incontri tra la rappresentanza dei sindaci, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Cremona competente per territorio sull’Ospedale Oglio Po, rappresentanti degli “Amici dell’Oglio Po” e di alcuni “Club di Servizio” è stata esaminata la possibilità di dotare il presidio ospedaliero Oglio Po di un impianto di risonanza magnetica.
Poiché è necessario procedere immediatamente all’acquisto del suddetto impianto mentre le competenti delibere di adesione da parte dei comuni saranno collegate alle variazioni di bilancio che saranno adottate nei prossimi mesi, con la presente si chiede, cortesemente, la disponibilità, a fronte di precise garanzie, di anticipare la somma complessiva, esponendo l’Istituto per un modesto periodo, in attesa della copertura complessiva.
In attesa di potere concretizzare tale possibilità, mediante contatti con la nostra rappresentanza, ringraziando della cortese attenzione, si porgono i migliori saluti.
Giuseppe Torchio
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