15 Settembre, 2002
In margine ad un convegno sui tumori tenuto in Provincia: Verdi e Comitati contro le Autostrade
Meno autostrade per salvaguardare la salute dei cittadini - La qualità dell'aria come fattore scatenante patologie tumorali
Protesta di Verdi e Comitati contro le Autostrade
Meno autostrade per salvaguardare la salute dei cittadini
La qualità dell'aria come fattore scatenante patologie tumorali
L'incontro pubblico tra la Commissione Provinciale Servizi Sociali e il dottor Rodolfo Passalacqua, primario della Divisione di Medicina e Oncologia Azienda Ospedaliera di Cremona ha avuto, come prologo, un momento di protesta da parte di alcuni esponenti dei Verdi e del Comitato contro le autostrade.
Un ridotto numero di manifestanti, infatti, si è riunito all'ingresso dell'Amministrazione Provinciale per dichiarare come, pur importante, questa convocazione, sia tardiva e non corroborata dal comportamento dell'Ente. In particolare si chiede alla Provincia un maggior impegno per tutelare la salute dei cittadini. Condizione necessaria appare, dunque, la salvaguardia ambientale e quindi, per riaffermare un concetto di stretta attualità e di chiara pertinenza politica della Provincia, occorre evitare di costruire nuove autostrade.
Gli studi pubblicati dall'Osservatorio epidemiologico regionale e dall'ASL di Cremona, infatti, rivelano infatti che la provincia di Cremona si caratterizza in ambito regionale, oltre che per un'alta mortalità per tutte le cause di malattia, per essere ai primi posti, ben al di sopra della media regionale, per mortalità dovuta a diverse patologie tumorali, ma soprattutto per specifiche neoplasie quali i tumori polmonari e gastrici per il genere maschile e i tumori mammari e ovarici per quello femminile (con particolare recrudescenza per la città di Cremona).
"Abbiamo saputo che oggi si riuniva questa commissione - ha commentato Cesare Vacchelli, dei Comitati contro le autostrade - e allora abbiamo deciso di organizzare questo presidio. Ci sembra pertinente la nostra presenza dal momento che l'inquinamento atmosferico, a cui gli scarichi degli autoveicoli contribuiscono con un'alta percentuale, rappresenta una delle principali cause di aumento delle patologie tumorali. Per questo riteniamo inopportuna la scelta di costruire nuove autostrade. Al contrario occorre promuovere lo sviluppo di altri tipo di trasporto meno inquinanti. Idee e principi verificati, ove possibile sul territorio.
Da otto mesi abbiamo richiesto il risultato dei rilevamenti effettuati dall'Arpa a Piadena per conoscere la qualità dell'aria, ma finora non ci è pervenuto nulla".
"Vorremmo capire - aggiunge Ezio Corradi, del Circolo Pertini di Soresina - se le Amministrazioni sono veramente dalla parte dei cittadini o se continueranno, anche in futuro ad operare contro la salute e l'ambiente. Non ci sembra, infatti, che la costruzione di un'autostrada possa contribuire a favorire una buona qualità dell'aria".
"La commissione doveva essere convocata precedentemente: - conclude Vacchelli - la seduta di oggi è arrivata, infatti, a 20 mesi di distanza dalla delibera del Consiglio Provinciale nella quale si chiedeva di conoscere i risultati dello studio effettuato per approfondire le cause collegate all'alta incidenza e mortalità a causa di tumori sul territorio. Da allora ci sembra non sia stato fatto nulla in questo senso per non disturbare chi doveva esprimere un parere in merito alla costruzione delle nuove infrastrutture. Così la Commissione è stata fissata dopo la riunione della Conferenza dei servizi, nel corso della quale gli amministratori hanno espresso parere favorevole alla costruzione della Cremona-Mantova. Non è certo un comportamento troppo responsabile".
L'iniziativa di protesta si é svolta in margine al coonvegno "Tumori, per gestire il fenomeno occorre conoscerlo: incontro tra la Commissione Servizi Sociali e Prof. Passalacqua".
"Per incidere sul fenomeno, occorre conoscerlo". Con queste parole il Prof. Rodolfo Passalacqua, Primario della Divisione di Medicina e Oncologia dell'Azienda Ospedaliera di Cremona, ha chiuso l'incontro informativo che si è tenuto oggi in Provincia di Cremona su iniziativa della Commissione Provinciale Servizi Sociali presieduta dal Consigliere Bruno Maianti.
"L'iniziativa - ha ricordato il Maianti introducendo l'incontro - prende le mosse dalla mozione presentata tempo fa dal Consigliere Roberto Poli al Consiglio Provinciale per valutare con i responsabili dell'Asl l'opportunità di uno studio volto ad approfondire le cause collegate all'alta incidenza e mortalità di alcuni tipi di neoplasie sul territorio.
Si tratta di una determinazione, che ha visto l'espressione unanime del Consiglio e che si è rinforzata con l'interessamento dell'Assessore ai Servizi Sociali, Daniela Polenghi, relativamente all'effettiva necessità di contare su un supporto scientifico per capire, pur in assenza di specifiche competenze, in che misura l'Ente possa contribuire culturalmente e operativamente ad arginare un fenomeno tanto preoccupante".
I dati preoccupano. Se in Italia la mortalità per cancro e del 24,14%, in Lombardia è del 28,31%, in provincia di Cremona è del 31,18%. Ma non sono dati recenti. Sono dati ministeriali e risalgono al '98. Colpisce con maggiore recrudescenza il cancro al polmone nell'uomo e alla mammella nella donna. Anche se il dato sul "polmone" pone il nostro territorio in linea con il resto della Lombardia, come del resto il dato su prostata e vescica (lo scollamento semmai è sensibile per le leucemie). Significativo anche il dato su stomaco e intestino.
Da cosa dipendono? "Per avere un quadro preciso sul fenomeno e le sue cause, che potrebbe anche peraltro registrare miglioramenti o cambiamenti rispetto all'indagine del '98 - ha detto il Prof. Passalacqua - si dovrebbe contare su un registro tumori, che oggi non c'è. Solo da questo strumento conoscitivo è possibile verificare l'incidenza del fenomeno (ossia il numero di casi all'anno), la prevalenza (diffusione della malattia in un dato periodo), la mortalità e la sopravvivenza".
Passalacqua ha poi informato che la Regione Lombardia, benché a conoscenza dell'importanza del fenomeno in provincia di Cremona, non ha ritenuto prioritario l'investimento per realizzare il registro sul nostro territorio, la cui realizzazione compete all'Asl. Passalacqua mette a disposizione le competenze del reparto di oncologia per un lavoro a quattro mani. Ha già presentato un progetto di fattibilità all'Asl. Sta attendendo una risposta. L'investimento presunto si aggirerebbe sui 100 mila euro. Entro 6,9 mesi il registro sarebbe pronto. Ad esso occorrerebbe poi affiancare uno studio epidemiologico, per approfondire le interpretazioni dei dati e interfacciarle con altri, per esempio con quelli di altre aree geografiche. Dal dibattito in Commissione sono emerse diverse posizioni. Pare necessario coinvolgere l'Assemblea dei Sindaci dell'Asl, perché sia di stimolo alla realizzazione del registro tumori, interpellando la struttura direttamente competente per questo servizio. Si ritiene necessario sentire il parere dell'Assessore Daniela Polenghi, non presente oggi per un importante impegno all'UPI, affinché verifichi direttamente con l'Asl la disponibilità a realizzare il registro dei tumori.
 
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