15 Settembre, 2002
IL PIANO NAZIONALE CONTRO LA POVERTÀ:le perplessità della Caritas.
CORSO SOLIDALE DI LINGUA E CULTURA DEI POPOLI ARABI

IL PIANO NAZIONALE CONTRO LA POVERTÀ
Le perplessità della Caritas, alla vigilia
della seconda Tavola rotonda
europea sulla povertà e l’esclusione sociale
Il 16 e 17 ottobre si tiene a Torino la seconda
Tavola rotonda europea sulla povertà e
l’esclusione sociale. È una tappa importante
nella strategia europea di lotta alla povertà,
inaugurata al Consiglio europeo di Lisbona
nel 2000. L’incontro di Torino rappresenta
una
prima verifica dei nuovi Piani nazionali
di azione contro la povertà e l’esclusione
sociale
presentati dai Paesi membri nello scorso
mese di luglio.
Caritas Italiana, dopo un’analisi del Piano
del nostro Governo, evidenzia in un documento
alcune perplessità e annotazioni critiche:
- dopo la legge quadro sul sistema dei servizi
sociali (328/2000) e la riforma del
Titolo V della Costituzione, abbiamo avuto
due anni di interventi piuttosto incerti
in
materia di politiche sociali. Il Libro bianco
sul welfare, presentato a febbraio, e il
Piano presentato a luglio, rappresentano
le prime organiche espressioni dell’attuale
Governo in materia;
- si nota una certa distanza dagli obiettivi
comuni dell’Unione Europea (diminuzione
del numero assoluto delle persone e delle
famiglie povere, attenzione alle povertà
legate all’immigrazione, attenzione alle
pari opportunità tra uomo e donna);
- il Piano prodotto dal Ministero del Welfare
non è stato il frutto di un confronto
allargato, né ha visto il coinvolgimento
delle Regioni, secondo il metodo del
"coordinamento aperto" richiesto
dall’Unione;
- non si pongono obiettivi quantitativi e
verificabili delle azioni politiche;
- si inseriscono nel piano elementi di politica
del lavoro e di politica scolastica non
direttamente connessi alla lotta alla povertà;
- si sottovaluta l’importanza di un adeguato
sistema dei servizi sociali con il rischio
di
scaricare sulle famiglie il peso della cura
di situazioni croniche (anziani, disabili);
- è ancora assente una specificazione del
Reddito di ultima istanza che dovrebbe
sostituire il Reddito minimo di inserimento:
la dichiarata compartecipazione
regionale potrebbe provocare seri squilibri
tra Regioni più ricche e Regioni più
povere;
- non si presta attenzione al Mezzogiorno,
limitandosi ad incentivare nuovi esodi
verso le zone più sviluppate del Paese.
Caritas Italiana conferma la propria disponibilità
a contribuire al confronto sulle politiche
di lotta alla povertà e all’esclusione sociale,
più di quanto si è finora realizzato, e auspica,
attorno al tema dei poveri e delle povertà
in Italia, una riflessione adeguata, completa
e
allargata ai mondi della solidarietà.
Il testo completo del documento di Caritas
Italiana è disponibile sul sito internet
www.caritasitaliana.it.
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CENTRO STUDI Associazione Centro Studi Via
Aselli 15 – 26100 Cremona
CARITAS CREMONESE Via Stenico 2/b – 26100
Cremona
CORSO SOLIDALE DI LINGUA E CULTURA DEI POPOLI
ARABI
(primo e secondo livello)
OBIETTIVI:
*Promuovere la conoscenza linguistica specifica
*Promuovere la conoscenza di un’altra cultura
*Promuovere l’integrazione ad un livello
culturalmente significativo
*Promuovere un’azione solidale specifica:
con il contributo dato per il corso sarà
finanziata un’iniziativa di solidarietà (adozione
a distanza o microprogetto in paesi in via
di sviluppo)
INIZIO DEL CORSO:
*Primo Livello – martedì 4 novembre 2003,
dalle 19.30 alle 21.30, presso la Casa dell’Accoglienza
di Cremona in via S. Antonio del Fuoco 11
(conclusione entro il mese di marzo 2004)
*Secondo Livello – giovedì 16 ottobre 2003,
dalle 19.30 alle 21.30, presso il Centro
Studi di Cremona in via Aselli 15 (conclusione
entro il mese di febbraio 2004)
QUOTA DI PARTECIPAZIONE INDIVIDUALE:
*100 Euro
*ISCRIZIONI: Dal giorno 1 ottobre 2003, presso
il Centro Studi (0372.460581) o la Caritas
Cremonese (0372.35063)
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