15 Settembre, 2002
Ambiente, Alloni (PD): la Regione vuole mettere i Parchi sotto controllo
I parchi regionali rischiano di finire sotto lo stretto controllo della Giunta regionale.
Ambiente, Alloni (PD): la Regione vuole mettere
i Parchi sotto controllo
I parchi regionali rischiano di finire sotto
lo stretto controllo della Giunta regionale.
Sarebbe questo l'effetto della Finanziaria
che, secondo l'interpretazione dell'assessorato
regionale ai Parchi della Regione Lombardia,
porterebbe a breve alla cancellazione dei
parchi come enti consortili tra comuni per
trasformarli in enti di diretta emanazione
della Regione, quindi sotto il suo stretto
controllo gestionale.
Una soluzione avversata dal PD lombardo che
ha chiesto alla Regione di prendere impegni
stringenti in merito, ma senza risultati.
La Regione avrebbe in mano un parere legale
che prevede espressamente la decadenza degli
enti consortili, parere che però viene contestato
dai Parchi, anche perché in Emilia Romagna,
unica altra regione in cui i parchi sono
gestiti da consorzi di comuni, l'orientamento
è invece per il mantenimento.
"I parchi lombardi rappresentano il
30% del territorio regionale - spiega Agostino
Alloni, consigliere regionale del Pd - e
nascono con un modello che ha fatto storia
a livello nazionale, ha anticipato le ragioni
federaliste emerse anni dopo e ha tradotto
in concreto il principio di sussidiarietà.
Ricondurli allo stretto controllo della Regione
in un'ottica di un obsoleto neocentralismo
regionale non porta a migliorarne la gestione
che, anzi, sarebbe sottratta al controllo
dei comuni. E in provincia di Cremona la
trasformazione riguarderebbe il Parco del
Serio, il Parco dell'Adda Sud e il Parco
dell'Oglio Nord Sud".
La battaglia su questo tema si è svolta anche
martedì scorso, 28 ottobre, in Consiglio
regionale, dove il PD ha presentato un ordine
del giorno al Piano regionale di sviluppo,
approvato con alcune modifiche sostanziali.
"Non abbiamo ottenuto l'impegno a mantenere
la forma consortile e quindi su questo punto
la nostra battaglia continuerà nelle prossime
settimane, anche quando affronteremo la legge
regionale di riordino dei parchi - conclude
Alloni -. Abbiamo ottenuto invece un riconoscimento
del ruolo dei comuni nella governance e la
garanzia del mantenimento dell'attuale entità
delle superfici dei parchi, due principi
che così entrano a far parte del Piano regionale
di sviluppo vigente. La partita si gioca
ora, e noi faremo di tutto perché non venga
riproposta e quindi approvata un'altra legge
'ammazzaparchi' come quella che due anni
fa si è riusciti a scongiurare con una forte
battaglia in Consiglio e fuori, e con la
decisiva alleanza dei parchi e dei comuni
interessati".
Milano, 1 ottobre 2010
Ufficio Stampa PD
Consiglio regionale della Lombardia
 
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