15 Settembre, 2002
L’UE non rispetta il nostro cioccolato di qualità
Nevio Mainardi, responsabile di CNA Alimentare Cremona entra nel merito della nuova deliberazione europea.
L’UE non rispetta il nostro cioccolato di
qualità
Nevio Mainardi, responsabile di CNA Alimentare
Cremona entra nel merito della nuova deliberazione
europea.
Cremona 26 novembre 2010 – Nevio Mainardi,
funzionario responsabile dell’Unione Cna
Alimentare Cremona replica così alla sentenza
della Corte di Giustizia europea che boccia
la normativa italiana che consente di denominare
il cioccolato che non contiene grassi vegetali
come "cioccolato puro" o semplicemente
"puro".
"Siamo alle solite. – afferma Mainardi
- Quando si mettono in atto azioni a tutela
dei consumatori per poter garantire chiarezza
e maggior qualità nella scelta del prodotto
si creano incomprensioni, e francamente non
capiamo come l'Europa possa emanare provvedimenti
che contribuiscono a peggiorare gli standard
di qualità già acquisiti”.
“In particolare – continua Mainardi - reputiamo
offensivo, per noi artigiani e per i consumatori,
leggere le argomentazioni della sentenza
che, all’art. 2, specifica che l’etichettatura
e le relative modalità di realizzazione non
devono essere tali da indurre in errore l’acquirente,
specialmente suggerendogli che il prodotto
alimentare possiede caratteristiche particolari,
quando tutti i prodotti alimentari analoghi
possiedono caratteristiche identiche. Si
può dire tutto tranne che il cioccolato a
base di solo burro di cacao, che noi produciamo,
sia assimilabile al cioccolato realizzato
con grassi vegetali idrogenati tra i quali
il grasso di Palma, ammesso dall’Unione europea,
ma ricco di acidi grassi saturi dannosi per
la salute”. “Vogliamo ricordare che il cioccolato
che noi chiamiamo “puro” si fa esattamente
nello stesso modo da più di 100 anni e che,
forse, l’errore è stato permettere l’introduzione
di grassi vegetali in un prodotto che fino
a quel momento non li conteneva.
Ci auguriamo con forza che il governo italiano,
nel recepire la normativa europea, permetta
a noi cioccolatieri di continuare a realizzare
dei prodotti di qualità e che i consumatori
possano essere tutelati in modo trasparente,
inserendo in etichetta la dicitura "questo
prodotto non contiene grassi vegetali idrogenati
" oppure dando alle associazioni e alle
imprese le risorse economiche sufficienti
per condurre una campagna mediatica sulle
proprietà del burro di cacao”.
 
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