15 Settembre, 2002
INCENTIVI AUTO GPL E METANO, L’AGENZIA DELLE ENTRATE BLOCCA
A dura prova la liquidità delle imprese artigiane di autoriparazione
INCENTIVI AUTO GPL E METANO, L’AGENZIA DELLE
ENTRATE BLOCCA,
A CONCESSIONE GIA’ AVVENUTA, L’UTILIZZO DEL
CREDITO D’IMPOSTA
A dura prova la liquidità delle imprese artigiane
di autoriparazione. CNA Servizi alla Comunità
Autoriparazione Confartigianato Autoriparazione
e Consorzio Ecogas chiedono il ripristino
della fruibilità del credito
Per il settore delle officine artigiane di
installazione di impianti GPL e metano, già
duramente provato dalla crisi che investe
tutto il comparto dell’autoriparazione, sono
a rischio il recupero di crediti già concessi
ai propri clienti. La causa è una risoluzione
dell’Agenzia delle Entrate, la 113/e del
27 ottobre 2010, che in pratica ha bloccato
il recupero del credito d’imposta derivato
dagli incentivi statali alla rottamazione,
nonché all’acquisto e alla trasformazione
di autoveicoli a gas, terminati già da molti
mesi e mai rifinanziati. Tali incentivi,
infatti, sono stati erogati all’utente finale
attraverso uno sconto in fattura, che le
aziende coinvolte a loro volta dovrebbero
incamerare detraendo gli importi dalle imposte,
dall’F24, per intenderci.
Ora, proprio a causa di ritardi nell’effettuazione
dei controlli da parte dell’Agenzia delle
entrate di eventuali utilizzi indebiti, tutte
le imprese che hanno effettivamente concesso
gli sconti previsti, si trovano a dover registrare
una perdita netta. E’ vero, infatti, che
proprio per evitare utilizzi indebiti, tutte
le imprese devono sottostare a delle rigide
ed anche costose procedure di monitoraggio.
Adesso oltre al danno (gli adempimenti contabili)
anche la beffa di non poter recuperare quanto
già anticipato ai clienti. Per le imprese
artigiane, di dimensioni più contenute, si
tratta di un onere non sopportabile.
“In assenza di risposte chiare – afferma
Daniele Tarenzi, Presidente di CNA Servizi
alla Comunità di Cremona - ci troveremo costretti
a chiedere la restituzione degli sconti sulle
istallazioni già riconosciuti ai nostri clienti.
E’ chiaro che il danno maggiore ricade sulle
spalle dei cittadini che devono sopportare
costi aggiuntivi che rischiano di disincentivare
l’utilizzo di carburanti puliti. L’effetto
di questo provvedimento è anche quello di
provocare una ricaduta negativa sull’ambiente
in quanto venendo a mancare l’incentivo si
realizzeranno meno impianti impiegando combustibili
tradizionali più inquinanti”.
CNA servizi alla Comunità Autoriparatori
con Consorzio Ecogas, e Confartigianato Autoriparazione
chiedono, pertanto, il ripristino immediato
della possibilità di recupero degli incentivi
anticipati dalle officine di installazione.
 
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