15 Settembre, 2002 La rubrica di www.welfarecremona.it su " Il Piccolo Giornale" a cura di Gian Carlo Storti . Non ci sono le case nemmeno per emergenze..Formigoni il guaritore
La rubrica di www.welfarecremona.it su " Il Piccolo Giornale" a cura di Gian Carlo Storti . Non ci sono le case nemmeno per emergenze..Formigoni il guaritore
Non ci sono le case nemmeno per emergenze.. Nei giorni scorsi l’assessore ai servizi sociali del Comune di Cremona , Maura Ruggeri, ha lanciato un grido di allarme….” Non ci sono piu’ case comunali per far fronte a situazioni di grave disagio sociale. Famiglie numerose sono sfrattate per morosità, non pagano perché hanno perso il lavoro, ed il comune non è piu’ in grado di fornire una sistemazione, neppure di emergenza”. E’ veramente drammatico. Che fare ?
Nonostante i 900 alloggi comunali non si è piu’ in grado di intervenire ed i privati, lo sappiamo, sono restii ad affittare case a persone in difficoltà, morose…
E’ necessario che il Comune , che gli enti locali si facciano carico del problema magari acquistando appartamenti sul mercato libero per assegnarli e intervenendo sui privati garantendo loro il pagamento dell’affitto nel caso di famiglie che sono morose non per scelta ma per necessità. Non possiamo permetterci di vedere famiglie intere sfrattate solo perché hanno perso un lavoro, magari precario e mal retribuito…
Formigoni il guaritore.....
A tutti è ormi noto che Formigoni è un guaritore di prim'ordine.... Infatti le misure che ha adottato la sua Giunta in materia di ricoveri ospedalieri fanno miracoli. Ti ricoverano,ti operano ed in pochissimi giorni sei già guarito e puoi tornartene tranquillamente a casa... I giorni medi della degenza ospedaliera stanno infatti diminuendo....Frutto della scienza e della tecnica si dirà......non è solo così...purtroppo ! Il " razionamento" delle risorse a disposizione dei ricoveri hanno fatto si che le strutture ricevano continue sollecitazioni a ridurre i giorni di degenza... Questa è la verità !! A volte tutto è tranquillo, in altre situazioni invece non è così e la famiglia si trova a dover gestire le fasi del post-ricovero senza strumenti adeguati. Se questo capita ad un giovane il problema è meno drammatico , ma se di mezzo vi è un anziano la situazione diventa pesantissima... Chi si fà carico del post-ricovero ? Nessuna struttura pubblica ti segue...hai solo la famiglia in senso stretto o una serie di relazioni amicali o parentali...Se hai qualche risorsa puoi assumere,quasi sempre in nero, una badante....extracomunitaria e a volte anche senza permesso di soggiorno.. ( basta non dirlo a Bossi ) .I costi che Formigoni risparmia si scaricano quindi sulla società, sulla famiglia.. Certamente non tutti i tempi di degenza ospedalieri erano appropriati...,ma oggi mi pare che si esageri..... Siamo in una regione in cui " la buona sanità " è la norma...Il giro di vite di Formigoni sta producendo forti tensioni... La regione infatti sta scaricando sulle strutture la valutazione della domanda....Ed il reale bisogno chi lo valuta ? Il disagio si sente e i cittadini si lamentano perchè non dirlo. Come non dire che invece si sentono apprezzamenti forti e positivi sia per personale medico che paramedico che spesso, troppo spesso, è chiamato ad operare in condizioni di stress. Gian Carlo Storti, storti@welfareitalia.it Cremona 8 novembre 2003