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 Politica

15 Settembre, 2002
Le notizie della agenzia regionale lombarda dei DS
Approvato l'ampliamento dell'Università a Crema

AGENZIA LOMBARDIA DIESSE
giovedì 22 01 2004

a cura del Gruppo consiliare
Democratici di Sinistra della Regione Lombardia
1 - Approvato l'ampliamento dell'Università di Crema
22 gen 2004 - La Regione ha dato il via all'ampliamento del Polo didattico e di ricerca dell'Università di Crema. A questo scopo la Giunta ha stanziato tre milioni e novantotto mila euro, ripartiti su tre anni a partire dal 2004. "Siamo molto soddisfatti dello stanziamento a favore dell'ateneo cremasco", dichiara in proposito Luciano Pizzetti, consigliere regionale oltre che segretario dei Ds lombardi. "Abbiamo sempre detto che non ne avremmo fatto una questione di schieramento, e teniamo invece a sottolineare come sia stato premiato l'impegno congiunto delle istituzioni locali, in particolare della Provincia di Cremona e del Comune di Crema, e della Regione Lombardia".

2 - La sperimentazione Moratti-Formigoni approda al terzo anno: grande confusione e spreco di risorse
22 gen 2004 - La riforma della Moratti della scuola media secondaria è in alto mare. Non si sa che fine faranno gli attuali istituti tecnici (140.000 studenti in Lombardia) né gli istituti professionali di Stato (70.000 studenti). Sulla base della legge delega, infatti, dovrebbe essere costituito un sistema di istruzione e formazione tecnica e professionale da affidare alle Regioni, che non rilascia diplomi, ma qualifiche triennali e quadriennali. Tuttavia allo stato non si vede quali potranno essere le soluzioni effettive; questo genera confusione nelle scelte di studenti e famiglie che nell'incertezza affluiscono sempre di più ai licei per evitare l'iscrizione in una scuola che rischia di essere declassata. Nel frattempo in Lombardia si sperimentano qualifiche triennali sia nella Formazione Professionale, lautamente finanziate dalla Regione (quest'anno per 2.300 ragazzi), sia negli Istituti tecnici e professionali con scarse risorse ministeriali.
"Invece di porre le basi per integrare i sistemi - ha dichiarato Maria Chiara Bisogni, consigliere regionale Ds - come si sta facendo in altre regioni, in Lombardia si costruiscono doppioni con grande spreco di risorse. La riforma della Moratti è sbagliata e da correggere".
"Per costruire un valido sistema dell'Istruzione tecnica e professionale - ha continuato il consigliere - ed evitare il fenomeno della dispersione scolastica è necessario integrare la scuola e la formazione professionale in un unico sistema che assicura una molteplicità di sbocchi: il diploma e l'Università, la qualifica triennale e quadriennale, l'istruzione e la formazione tecnica superiore".
"Invece di occuparsi della riforma della scuola media superiore - ha concluso Bisogni - che in Lombardia è frequentata da 320.000 studenti, la Regione si limita per il momento a curare la nicchia della sua formazione professionale di primo livello dimostrando scarsa propensione ad occuparsi del sistema scolastico".

3 - Mobilità: la Lombardia è sempre piu' in ritardo
21 gen 2004 - Al convegno sulla mobilità, organizzato nei giorni scorsi a Milano da Assolombarda, Formigoni ha dichiarato che 'il trasporto pubblico locale diventa interessante quando può garantire tempi certi di percorrenza e non viaggiare con medie attorno ai 10 chilometri l'ora'. "Il centrodestra governa in Lombardia da ormai dieci anni - ha dichiarato Luciano Pizzetti, consigliere regionale Ds - e in questo tempo la sua politica del trasporto pubblico e collettivo ha avuto una sola costante: l'aumento delle tariffe per il cittadino. Come Centrosinistra abbiamo proposto a più riprese di valorizzare i mezzi pubblici e di istituire corsie preferenziali alternative all'auto privata, ma abbiamo ricevuto risposte negative. Ora, dopo anni di predicazioni iperliberiste e pregiudizialmente contrarie al pubblico, si ammette che una mobilità collettiva depotenziata non è appetibile per il cittadino".
"Intanto, però, - ha concluso l'esponente diessino - mentre la Lombardia accumulava un considerevole ritardo, migliaia di cittadini della nostra provincia hanno dovuto subire le inefficienze dei collegamenti stradali e ferroviari. É bene infatti ricordare come il palleggio di responsabilità tra Regione e Ferrovie abbia evitato che si ponesse mano alla scandalosa situazione delle tratte Mantova - Cremona - Milano e Cremona - Treviglio - Milano, e che l'adeguamento della Paullese, nonostante la rapidità con cui ha operato la Provincia di Cremona, sconti i ritardi di Stato e Regione".

4 - Mercati in Lombardia: approvato il piano di sviluppo 2003-2005
21 gen 2004 - La VII commissione consiliare ha approvato, relatore il consigliere Ds Giuseppe Benigni, il piano di sviluppo dei mercati in Lombardia per il periodo 2003/2005.
"E' positivo - ha dichiarato Benigni - che si approvi un piano che privilegia una generale riqualificazione dei mercati, in particolare prevedendo contributi per le migliorie igienico-sanitarie apportate sia alle strutture fisse (servizi igienici, acqua corrente ecc.) sia alle strutture mobili degli ambulanti (furgoni, banchi ecc.). In Lombardia c'è stata un'espansione selvaggia della grande distribuzione, la chiusura di negozi in gran parte del territorio regionale (in particolare in aree montane) e un aumento di prezzi dei beni di largo consumo maggiore rispetto alla media nazionale. Una presenza di mercati qualificati, complementare ai negozi fissi, può quindi migliorare il sistema distributivo lombardo oggi fortemente squilibrato".

5 - Polizia Locale: un corso di "laurea breve" per la sicurezza urbana invece dell'Accademia
21 gen 2004 - In sede di Commissione Affari Istituzionali è stato esaminato un provvedimento istitutivo dell'Accademia per ufficiali e sottufficiali di Polizia Locale.
Il provvedimento è stato particolarmente criticato dal consigliere regionale Claudio Bragaglio in quanto la proposta avanzata non risultava adeguata all'applicazione dell'art. 41 della legge regionale sulla Polizia Locale. Infatti in tale articolo l'Accademia è intesa come istituzione di alta specializzazione per ufficiali e sottufficiali, dotata di una propria struttura, di organismi, di capacità organizzative e risorse finanziarie. Una proposta che i Ds avevano avanzato anche nel loro progetto di legge.
Da parte della Giunta, in realtà, si è avanzata una proposta diversa, basata sulla definizione di una convenzione con l'Università di Bergamo - in prospettiva anche con altre università - per l'attivazione di un Corso di laurea triennale (diploma universitario) sulla sicurezza urbana. Una esperienza analoga è già stata fatta con la Guardia di Finanza.
La critica del consigliere Bragaglio si è appuntata sulla mancata corrispondenza tra l'istituzione di una vera e propria accademia e l'attivazione di un semplice corso di laurea triennale che, per quanto utile, non può certo ritenersi risolutivo del problema di una struttura formativa di alta specializzazione.
Dopo un approfondito dibattito la Commissione regionale ha chiesto alla Giunta di modificare il testo originario ritenendo non praticabile, nell'immediato, l'istituzione dell'Accademia, ma utile l'attivazione del Corso di laurea triennale, così come richiesto sia dagli operatori di polizia locale sia dai sindaci. In questo modo è stato rimosso l'equivoco riguardante l'istituzione di una Accademia (che in realtà non veniva istituita) e si attiva un corso di formazione che può - anche a giudizio dei Ds - risultare utile ai fini della formazione del personale di Polizia Locale, con particolare riferimento agli ufficiali e sottufficiali.

6 - Al palo il federalismo fiscale: le regioni in difficoltà per colpa del centralismo del governo Berlusconi
16 gen 2004 - Le Regioni italiane soffrono per il mancato federalismo fiscale e per il taglio dei trasferimenti da parte dello Stato. Di questo avviso non è solo il Centrosinistra, che da tempo denuncia l'incapacità riformatrice della compagine di governo, ma ultimamente anche di autorevoli esponenti della Casa delle Libertà lombarda. È infatti di oggi (16 gennaio) la presa di posizione dell'assessore al Bilancio della Lombardia Romano Colozzi, che in un'intervista ad un importante giornale nazionale (Il Messaggero) denuncia il divario tra le competenze assegnate alle regioni e le risorse sulle quali possono contare. In particolare esiste un problema immediato relativo alla spesa sanitaria, che ha disavanzi già accertati, a livello nazionale, per il 2001 di un miliardo e novecento milioni di euro e per il 2002 di 750 milioni, mentre per il 2003, secondo le stime dello stesso assessore, potrebbe aggirarsi attorno ai 4 o 5 miliardi.
"La sanità e i trasporti dovevano essere - ha dichiarato Pierangelo Ferrari, capogruppo dei Ds in Consiglio regionale - i banchi di prova della bontà del processo federalista, invocato da una grande maggioranza di cittadini, capace di dare alla Regione un effettivo ruolo".
"Il Centrosinistra, avviando questa fase del decentramento - ha continuato Ferrari - insieme al trasferimento delle competenze (il federalismo istituzionale), aveva avviato anche il federalismo fiscale con il decreto 56/2000, il famoso decreto Giarda, che trasferiva gradualmente alle regioni tributi propri (IRAP) e le compartecipazioni ai tributi erariali, permettendo loro l'autonomia finanziaria per far fronte ai propri compiti, in primo luogo la sanità e i trasporti. Probabilmente quel decreto andava rivisto luce delle novità intervenute".
"Il grido d'allarme lanciato dall'assessore regionale al Bilancio Romano Colozzi - ha aggiunto il capogruppo - è il segnale della prossima bancarotta di bilanci regionali strangolati dal trio Berlusconi-Bossi-Tremonti che hanno affossato il decreto Giarda sostituendolo con il nulla. Ad oggi del federalismo non si vede traccia, le Regioni non possono rivendicare le risorse dovute in base alla legge e sono costrette ad andare a Roma 'con il cappello in mano'".
"Si vuol smantellare l'IRAP - ha concluso il capogruppo diessino - l'unica tassa interamente regionale senza dire con che cosa si sostituisce. Il disavanzo dei bilanci sanitari si fa sempre più cospicuo e i nuovi costi dei contratti collettivi (vedi trasporti) avranno effetti devastanti sui bilanci delle regioni. Se al Presidente Formigoni stanno a cuore le sorti della Lombardia e del federalismo è il caso di aprire da subito una campagna contro questo Governo che sta strangolando i bilanci delle Regioni".

7 - Neocentralismo regionale nella gestione degli interventi post-emergenza
22 gen 2004 - Il gruppo Ds ha presentato una mozione urgente per chiedere modifiche alla Direttiva per la gestione della post-emergenza, approvata dalla Giunta su proposta dell'assessore Buscemi il 23/12/2003, nella quale si è completamente ignorato il ruolo delle Province e si prevedono rimborsi a privati, sempre gestiti centralmente dalla Regione, con tempi assurdi (entro il gennaio dell'anno successivo al verificarsi del danno).
Si rischia così di perdere quel patrimonio di professionalità ed efficienza accumulato dalle Province in tema di protezione civile in questi ultimi anni che hanno visto martoriato da calamità il territorio lombardo.


 


       



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