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15 Settembre, 2002
Le ultime News di Anci Lombardia
CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEI PICCOLI COMUNI. SULLE TEMATICHE DEL SUPERAMENTO DEL SECONDO MANDATO .....

PAIARDI, SINDACO DI ORZINUOVI, PRESIDENTE CONFERENZA SINDACI DI BRESCIA, ELETTO ALLA GUIDA DELLA CONFERENZA REGIONALE DELLA PROGRAMMAZIONE SOCIO SANITARIA.

Si è riunito presso la Sala di Rappresentanza della Giunta Regionale della Lombardia in Via Pola la Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio.sanitaria regionale che ha visto l’elezione del sindaco di Orzinuovi (BS) Ambrogio Paiardi, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Sanitaria Locale di Brescia alla presidenza dell’organismo mentre alla vice presidenza è stato eletto Vittorio Braga Assessore della Provincia di Pavia, in rappresentanza dell’UPL.
Nell’atto dell’insediamento il presidente Formigoni e gli assessori Borsani (Sanità) e Abelli (Famiglia e Solidarietà Sociale) hanno espresso considerazione in ordine alla precisa volontà della Regione di ricercare ogni utile collaborazione con gli Enti Locali con una più significativa partecipazione del sistema delle autonomie alla definizione di una partita così delicata.
Rispondendo agli interventi della Regione il presidente dell’ANCI Lombardia, on. Giuseppe Torchio, ha colto con favore l’insediamento della conferenza che avviene, per la prima volta tra le venti regioni italiane.
Pur partendo da posizioni diversificate i rapporti degli Enti Locali e della Regione si trovano uniti nel rivendicare una maggiore attenzione dello stato al pieno delle risorse della Sanità e del Welfare , alla piena attuazione della L. 328/00 che vede in Lombardia significativi momenti operativi, alla concretizzazione dei contenuti dei LEA e LIVEAS.
Proprio in serata infatti si terrà a Roma un incontro presso il Ministero del Welfare tra i rappresentanti delle ACLI e l’ANCI per dare continuità alle risorse della Legge Turco per i servizi sociali.
Il presidente di turno l’assessore ai servizi sociali del comune di Milano on. Tiziana Maiolo, ha quindi assunto la presidenza dando luogo alla votazione che ha visto l’elezione di Paiardi alla presidenza e di Braga alla vice.
Fissato il calendario dei lavori il 24 febbraio alle ore 15.00 presso l’assessorato alla Sanità della Regione Lombardia.
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PICCOLI COMUNI: TORCHIO, CIAMPI CI RIPAGA DI MOLTE TRASCURATEZZE

‘’Le parole del Presidente della Repubblica sul futuro dei piccoli Comuni italiani sono la conferma e la testimonianza del fatto che la piu’ alta Magistratura dello Stato ha a cuore le sorti degli oltre 6000 piccoli centri, della grande famiglia delle municipalita’ del Paese, con le loro tradizioni e le loro culture’’. Lo afferma Giuseppe Torchio, Sindaco di Spineda (Cremona), Presidente della Consulta dei Piccoli Comuni dell’ANCI e di ANCI Lombardia ‘’L’apprezzamento del Capo dello Stato – aggiunge - ci ripaga in qualche misura della trascuratezza con la quale, ancora recentemente, la legge finanziaria 2004 ha affrontato i nostri problemi e dei gravi ritardi con cui la politica risponde a questioni importanti, quale quella del superamento del limite del mandato elettivo dei Sindaci’’. ‘’L’ANCI ed i piccoli Comuni - sottolinea Torchio - hanno riscontrato, come sempre, nel Quirinale un grande acume politico, una concezione cristallina del rapporto democratico e un baluardo sicuro alla trascuratezza che ha caratterizzato intere stagioni della vita di questo nostro Paese’’. ‘’Speriamo – conclude – di avere presto una nuova occasione per testimoniare direttamente al Capo dello Stato tutta la nostra soddisfazione e ammirazione per il suo alto riferimento morale’’.
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Finanziaria 2004: dibattito a Risorse Comuni, in Fiera Milano
Torchio: "I Comuni non possono essere estromessi dal processo federalista"

A conclusione della Rassegna Risorse Comuni, tenutasi a Milano che ha visto la presenza, nei tre giorni dell’iniziativa, di oltre 5 000 partecipanti, si è tenuto un importante convegno sulla Finanza Locale.
"Sui binari della finanza viaggia oggi la politica nazionale. Non c'è dubbio che i Comuni non possono restare esclusi dal processo federalista in atto. Non è possibile che gli enti locali restino esclusi dal costituendo Senato federale. Se questo accadrà il processo della devolution si interromperà e le stesse regioni risulteranno perdenti di fronte a un rinnovato centralismo". Il grido d'allarme viene da Giuseppe Torchio, presidente di Anci Lombardia e della Consulta nazionale dei Piccoli Comuni. Torchio ha puntato il dito sui rischi in atto nel corso del convegno "Finanziaria 2004: istruzioni per l'uso", organizzato alla Fiera di Milano.
"Sia il presidente nazionale dell'Anci Leonardo Domenici, che il sindaco di Milano Gabriele Albertini e quello di Brescia Paolo Corsini - ha sottolineato Torchio - hanno richiesto a viva voce la presenza dei Comuni. In caso contrario il processo di decentramento si colorerà di negatività, proprio perché siamo di fronte, come sino ad oggi è accaduto, a un federalismo senza risorse". "I Comuni - ha aggiunto ancora Torchio - scricchiolano sotto i colpi pesantemente inferti con la legge che limita i sindaci al secondo mandato, con i tagli sanitari che comunque incidono pesantemente, sugli ulteriori limiti imposti in nome di un patto di stabilità che pure è stato sempre rispettato. La stessa "mission" della Cassa Depositi e Prestiti viene progressivamente stravolta a danno degli enti locali e i fondi per le Unioni sono drasticamente tagliati, anche se questo è un processo virtuoso che deve essere incentivato".
Da Gianluca Galletti, assessore di Bologna e responsabile della Finanza per l'Anci, è venuto l'invito a "pensare già alla Finanziaria 2005, per porre rimedio a una situazione che già dall'anno prossimo rischia di diventare insostenibile, al punto da non poter più far quadrare i bilanci".
Lacci e lacciuoli sono stati evidenziati anche dal segretario generale di Anci Lombardia Gabriele Pellegrini, che ha moderato il dibattito. Massimo Pollini, componente dell'Osservatorio Finanza e contabilità degli enti locali, si è invece soffermato su una serie di problemi concreti legati all'attuazione della Finanziaria 2004, mentre Giancarlo Penco, della Direzione Finanza, patrimonio e bilancio del comune di Milano, ha preso in esame le potenzialità e la realtà tra finanza locale e regionale, che oggi è certamente limitata, ma che proprio dal processo di attuazione del federalismo è destinata ad avere importanti sviluppi, sia per funzioni, competenze e norme che direttamente sulla fiscalità locale.
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NOTIZIE PER LA STAMPA

Nuovo Consiglio di Amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti

Rebecchini presidente, vicepresidente Roth (Fiera Milano), consigliere Torchio (Anci). Nuove modalità di accesso al credito
Finanziamenti per 25 milioni alla Provincia di Cremona, 15 milioni a Pavia

Si è riunito oggi il nuovo Consiglio di amministrazione della Cassa Spa, sotto la presidenza di Salvatore Rebecchini. Il nuovo Cda è composto inoltre dal vicepresidente Luigi Roth, presidente di Fiera Milano e rappresentante della Fondazione Cariplo; per le Fondazioni l'avv. Luisa Torchia e Mario Sarcinelli, economista ed ex presidente della Bnl; Domenico Siniscalco, del Ministero dell'Economia; Nunzio Guglielmino, vice presidente di Poste Spa; Gianluca Galletti assessore alle finanze di Bologna e responsabile della Finanza locale Anci, Luigi Fausti ed Ettore Gotti Tedeschi. Inoltre, per quanto riguarda la gestione separata, sono stati nominati: Stefano Caldoro, Sottosegretario di Stato e rappresentante per le Regioni; Francesco Maria Licheri, presidente della provincia di Nuoro e rappresentante dell'Unione delle Province; Giuseppe Torchio, presidente di Anci Lombardia e della Consulta Nazionale dei Piccoli Comuni, in rappresentanza dei Comuni; il prof. Stefano Grilli, Ragioniere Generale dello Stato; Maria Cannata, del Ministero dell'Economia.
Alla direzione generale è stato confermato il dott. Antonino Turicchi.
Per quanto riguarda i mutui quelli più importanti per la Lombardia sono stati assegnati alla Provincia di Cremona (25 milioni e 269 mila euro che riguarda) e per gli uffici giudiziari di Pavia (10 milioni e 845mila euro), mentre all'Amministrazione provinciale di Pavia sono stati assegnati 5 milioni e 960 mila euro per la realizzazione di impianti sportivi.

I tassi applicati

I mutui concessi a tasso fisso sono stati applicati i tassi di interesse determinati come segue: 4,00%, con ammortamento fino a 10 anni; 4,40% (da 11 a 15 anni) 4,70%, (da 16 a 20 anni); 4,85%, (da 21 a 25 anni); 4,95% (da 26 a 30 anni), mentre ai mutui concessi a tasso variabile la maggiorazione da applicare all'indice di riferimento prevede 12 punti base per i mutui a 10 anni, 15 punti base per i mutui a 15 anni, 18 punti base per i mutui a 20 anni, 20 punti base per i mutui a 25 anni e 22 punti base per i mutui a 30 anni. I suddetti tassi sono ridotti di 15 centesimi per il finanziamento di interventi infrastrutturali inseriti nei Patti territoriali e nei Contratti d'area, approvati ai sensi delle disposizioni vigenti, nonché per il finanziamento di spese di investimento inserite nei programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio (Prusst) e delle spese di investimento destinate all'esercizio coordinato, associato o congiunto di funzioni e servizi.

Stato patrimoniale ridotto di due terzi

Lo stato patrimoniale è stato ridotto da 265 miliardi di euro agli attuali 90 miliardi. La drastica riduzione, di circa due terzi, è avvenuta successivamente alla trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in Spa. Ora si è in attesa di criteri che uniformeranno la trasformazione contabile, da parte del Ministero dell'economia, sentita la Banca d'Italia.

Incremento del 64% dei mutui agli enti locali. Cresce il risparmio postale
Relativamente all'attività di erogazione dei mutui per il 2003 la Cassa Depositi e Prestiti segna un +30% rispetto al 2002 e un incremento del 63,9% dei mutui per gli enti locali.
La raccolta del risparmio postale si è collocata ben al di sopra degli obiettivi nella convenzione in atto con la Cassa Depositi e Prestiti.

L'uso degli swap passa dal 10 al 40%

Proseguendo nell'analisi il Consiglio di amministrazione ha affrontato il tema dell'esposizione ai rischi di mercato e la proposta operativa di copertura, con particolare riferimento alla trasformazione di una quota di portafoglio dei mutui da tasso fisso a variabile, con operazioni di swap proseguendo analoga iniziativa del 28 ottobre scorso, che aveva interessato circa il 10% dello stock mutui.
Ora si autorizzerà il direttore generale ad effettuare ulteriori iniziative per il 20-30% dei mutui.

Il Ministero fissa paletti per swap degli Enti locali

Si è inoltre avuta notizia che la Gazzetta Ufficiale del 4 febbraio prossimo pubblicherà il decreto del Ministero dell'Economia che introduce "paletti" relativi all'uso dei derivati finanziari da parte degli enti locali, con obbligo di relazione trimestrale, anche in applicazione della recente Finanziaria.

Formale impegno: per il momento no a costi aggiuntivi

Per quanto riguarda le problematiche della concessione dei "formali impegni" si è aperta una discussione particolarmente accesa tra rappresentanti di provenienza bancaria e consiglieri che rappresentano le autonomie locali sull'applicazione di un costo aggiuntivo a carico dell'ente mutuante.
"Oggi il formale impegno, cui peraltro attinge la stessa Provincia di Cremona con l'assegnazione di un mutuo di oltre 25 milioni di euro (50 miliardi delle vecchie lire) - ha dichiarato l'on. Giuseppe Torchio, membro del Consiglio di amministrazione - è uno strumento di prenotazione di risorse per dar corso ai piani triennali nelle opere pubbliche e per attivare, in tempo utile, le sinergie necessarie per attingere ai fondi europei di cui l'Italia spesso non riesce a utilizzare i benefici, anche per scarsa capacità progettuale. Purtroppo il Ministero dell'Interno, attraverso l'Osservatorio della finanza locale, è intervenuto per bloccare le gare d'appalto in carenza della materiale disponibilità delle provviste finanziarie ancora in itinere, e ciò comporta una notevole riduzione delle potenzialità del nuovo strumento finanziario".

Il Ministero stringe i cordoni degli Enti locali

Il presidente Giuseppe Torchio inoltre ha osservato che "mentre si limitano per Comuni e Province strumenti come gli swap la Cassa attua tra le operazioni proprio queste attività, estendendo tale pratica a livello centrale, utilizzando di fatto due pesi e due misure".

Il prossimo Consiglio di amministrazione della Cassa è fissato per mercoledì 25 febbraio. Poiché le domande di mutuo coincidono con l'approvazione dei bilanci di previsione degli enti locali si raccomanda i Comuni interessati ad inoltrare le pratiche entro la prima decade di febbraio.

Ecco comunque il riparto della Lombardia, suddiviso provincia per provincia (le cifre si intendono in eurox1000):

MILANO - Azienda municipalizzata Farmacie comunali di Abbiategrasso (immobile 372), Casorezzo (opere di viabilità comunale 70, incarichi professionali 44), Cesano Maderno (immobile uso pubblico 1.000, immobile comunale 150), Corbetta (formale impegno 690), Dairago (scuola media 423), Desio (edifici scolastici vari 117), Gaggiano (fondo programmazione edilizia pubblica e sociale 168), Trezzo sull'Adda (programma di riqualificazione urbana 2.000), Triuggio (opere di viabilità comunale 95).

BERGAMO - Bedulita (rete fognaria 18), Berbenno (immobile uso ufficio 101), Brembate di Sopra (rete fognaria 200), Canonica d'Adda (opere di viabilità comunale 400), Cazzano Sant'Andrea (parcheggio 65), Chiuduno (edifici scolastici 500), Clusone (strade comunali 105, rete fognaria 300), Cornalba (strade comunali 61), Endine Gaiano (acquisizione aree 125), Fiorano al Serio (asilo nido 138), Gandosso (strade comunali 195), Monasterolo del Castello (strade comunali 79), Piazzolo (strade comunali 103), Pontida (impianto di illuminazione (40), Pradalunga (trasferimenti di capitale 120), Viadanica (strade comunali 200); Devoluzioni: Bagnatica (cimitero 9), Fara Gera d'Adda (opere stradali 43), Treviglio (opere di viabilità comunale 481), Villongo (rete fognaria 3).

BRESCIA - Bagnolo Mella (opere idriche varie 570), Bassano Bresciano (immobile comunale 452), Cerveno (centrale elettrica 149), Ceto (programma di riqualificazione urbana 91), Corteno Golgi (opere di viabilità comunale 83), Desenzano del Garda (impianti sportivi 150, rete idrica 473), Losine (impianti sportivi 109), Lozio (impianti sportivi 21), Malonno (programma di riqualificazione urbana 92), Padenghe sul Garda (rete idrica 555), Paisco Loveno (impianti sportivi 120), Pertica Bassa ( acquedotto 50), Roncadelle (immobile uso pubblico 858, scuola materna 103), Temu ( acquisizione aree 50), Trenzano (scuola media 400); Devoluzioni: Botticino (acquisizione aree 20, automezzi pubblici 37), Verolavecchia (rete fognaria 54), Villa Carcina (immobili 16), Visano (strade comunali 13).

COMO - Blessagno (immobile uso ufficio 130), Brienno (immobile 105), Caglio (ospizio, casa di riposo 105), Carbonate (immobile uso ufficio 335), Carimate (cimitero 189), Civenna (immobile uso ufficio 29, impianti sportivi 38), Fino Mornasco (immobile comunale 226, strade comunali 154, opere di viabilità comunale 289), Gironico (scuola materna 250), Luisago (cimitero 131), Mariano Comense (immobile comunale 289), Ponte Lambro (immobile uso pubblico 81), Villa Guardia (cimitero 480), Consorzio "Impegno sociale" gest. Cse (centro sociale polifunzionale 332); Devoluzioni: Cassina Rizzardi (parcheggio 6), Castelnuovo Bozzente (trasferimenti di capitale 21), Porlezza (rete fognaria 68).

CREMONA - Amministrazione provinciale (formale impegno 25.269), Casaletto di Sopra (immobile comunale 24), Cella Dati (immobile comunale 50).

LECCO - Lecco (opere di viabilità comunale 775), Comunità montana Valle San Martino (immobile 58), Barzio (strade comunali 77, opere idriche 51), Pasturo (immobile comunale 51, strade comunali 112), Sirtori (fondo rotativo per la progettualità 142), Torre de' Busi (opere di viabilità comunale 57), Consorzio intercomunale di fognature Comuni di Galbiate, Garlate e Pescate (rete fognaria 909); Devoluzioni: Castello Brianza (rete idrica 78), Lierna (acquedotto 22).

LODI - Santo Stefano Lodigiano (strade comunali 283).

MANTOVA - Castellucchio (rete fognaria 159), Castiglione delle Stiviere (strade comunali 200), Ostiglia (incarichi professionali 40), Viadana (impianti ricreativi per lo spettacolo 800).

PAVIA - Pavia (uffici giudiziari 10.845, monumento storico-artistico 1.163), Amministrazione provinciale (impianti sportivi 5.960, strade provinciali 320), Bornasco (strade comunali 118), Casteggio (impianto di illuminazione 130, immobile comunale 83), Cura Carpignano (immobili 123), Dorno (argini 20, strade comunali 145), Fortunago (impianti sportivi 46), Frascarolo (immobile comunale 100, strade comunali 50), Marcignago (incarichi professionali 51), Mortara (opere di viabilità comunale 710, strade comunali 310), Parona (immobile comunale 463), Siziano (edifici scolastici 269), Torre d'Isola (impianti di depurazione 100), Val di Nizza (immobile uso ufficio 55), Vigevano (immobile uso pubblico 79), Villanterio (rete fognaria 258), Voghera (immobili comunali 1.500, area uso pubblico 250); Devoluzioni: Casteggio (impianto energia elettrica 6), Mede (immobile comunale 18), Pancarana (rete fognaria 2), Villanterio (rete fognaria 41).

SONDRIO - Berbenno di Valtellina (centrale elettrica 1.040, strade comunali 129), Caspoggio (impianti sportivi 28), Lanzada (opere di viabilità comunale 263), Morbegno (opere di viabilità comunale 113), Poggiridenti (impianti sportivi 170), Ponte in Valtellina (impianto tecnologico 100), Postalesio (impianti sportivi 92), Talamona (immobile d'interesse storico-artistico 119), Valmasino (opere di viabilità comunale 200), Verceia (parcheggio 35), Villa di Tirano (rete fognaria 200); Devoluzioni: Talamona (acquedotto2).

VARESE - Besozzo (immobile comunale 100), Cardano al Campo (scuola materna 1.280, opere di viabilità comunale 198), Casciago (scuola elementare 940), Casorate Sempione (rete fognaria 90), Castellanza (ospizio, casa di riposo 134, opere di viabilità comunale 617), Castello Cabiaglio (impianti sportivi 86), Comerio (opere di viabilità comunale 400), Cuveglio (centro sociale polifunzionale 255), Gornate Olona (cimitero 100), Olgiate Olona (opere di viabilità comunale 160, immobile comunale 517, edifici scolastici 160), Osmate (rete fognaria 77), Porto Ceresio (cimitero 450), Saronno (immobile comunale 762), Tradate (fondo rotativo per la progettualità 66); Devoluzioni: Oggiona Santo Stefano (immobile 72).
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CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEI PICCOLI COMUNI. SULLE TEMATICHE DEL SUPERAMENTO DEL SECONDO MANDATO

Nella mattinata odierna, si sono tenute 2 riunioni sul limite al mandato dei Sindaci: una presso la sede dell’ANCI in via dei Prefetti, l’altra presso la sala riunioni della Regione Campania, alla presenza dei Presidenti Giuseppe Torchio e Franca Biglio. Nel primo momento la Commissione permanente ANCI Questioni Istituzionali, presieduta dall’Onorevole Paolo Corsini-Sindaco del Comune di Brescia-ha dato via libera Comitato Operativo dell’ANCI per chiedere di trattare, nel più breve tempo possibile, esclusivamente la problematica relativa al superamento del 2° mandato almeno per i Comuni fino a 5.000 abitanti e di rinviare a data successiva la trattazione per il riequilibrio dei poteri per le Assemblee elettive, argomento sul quale sono stati presentati centinaia di emendamenti che, ove trattati, affonderebbero definitivamente le speranze di approvazione del provvedimento in tempi utili.
Al riguardo il Presidente della Consulta Nazionale ANCI piccoli Comuni,Giuseppe Torchio, nel rilevare la disparità di trattamento per gli amministratori delle Regioni a statuto speciale: Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta, che hanno già accolto le proposte delle autonomie locali, superando il limite del 2° mandato, si é rallegrato per la corale presa di posizione anche dei grandi Comuni dell’ANCI e dei presidenti dei Consigli Comunali a favore dell’abolizione dei limiti al mandato ed ha comunicato al Comitato Direttivo dell’ANPCI tali risultati.
In tal sede i Presidenti Torchio e Biglio, in considerazione dell’imminente scadenza elettorale, hanno chiesto l’approvazione del provvedimento a Palazzo Madama entro la fine del mese di gennaio. Tale decisione, metterà fine all’incertezza ed alla confusione in cui versano i 3.500 piccoli Comuni italiani interessati.
Le parziali aperture riscontrate dalla delegazione nell’incontro tenutosi ieri al Senato, andranno sostenute e verificate sia a livello dei gruppi parlamentari che da un attento monitoraggio, collegio più collegio , onde verificare la coerenza dei Parlamentari eletti.
Inoltre é emersa la viva inquietudine di numerosi Sindaci che hanno in animo di realizzare liste civiche nei livelli amministrativi e politici in occasione delle prossime scadenze elettorali di primavera.
Infatti, il “licenziamento per legge” di migliaia di Sindaci porterà ad un grave impoverimento del tessuto politico istituzionale del Paese, determinando il più grande esodo di classe dirigente dallo statuto Unitario in poi, consegnando i Comuni ai livelli burocratici interni chiamati a supplire alla “cultura” acquisita dalla attuale classe dirigente.
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