15 Settembre, 2002
Tornano a nuova vita le ex Colonie Padane
Il Sindaco Paolo Bodini ha inaugurato il Parco delle ex Colonie Padane al termine dei lavori di restauro e di riqualificazione. Alla cerimonia é intervenuto anche il Presidente della Provincia Gian Carlo Corada
Tornano a nuova vita le ex Colonie Padane
Il Sindaco Paolo Bodini, affiancato dall’Assessore ai Lavori Pubblici Luigi Baldani, ha inaugurato il Parco delle ex Colonie Padane al termine dei lavori di restauro e di riqualificazione. Alla cerimonia sono intervenuti anche il Presidente della Provincia Gian Carlo Corada ed il Questore, Antonello Sciavicco.
Nel mese di febbraio del 2003 sono iniziati I lavori di riqualificazione e restauro del parco delle ex Colonie Padane. I lavori erano necessari sia per meglio usufruire degli ampi spazi del parco sia per mettere in sicurezza la vivibilità dell’area e dei fruitori attraverso operazioni di abbattimento delle piante morte, deperite e senescenti.
Localizzazione dell’intervento
L’area oggetto d’intervento è ubicata nella zona sud ovest del comune di Cremona, nel futuro Parco locale di interesse sovracomunale denominato “Parco del Po e del Morbasco” in fregio al Fiume Po e a confine con la via del Sale. L’area è caratterizzata dalla presenza di una struttura architettonica a forma di poppa di nave, tipica del Ventennio, utilizzata come Centro Elioterapico. Il parco è u no dei punti focali e di riferimento del sistema del verde e per i cittadini di Cremona. Per l’ubicazione e la sua vegetazione riveste una particolare attrattiva data dalla notevole valenza paesaggistica e dalla centralità di questa area in riferimento anche al sistema ciclopedonale della Riva del Po.
I lavori di riqualificazione e restauro del parco
La restituzione conoscitiva del luogo, in termini dialettici ed evocativi, ha previsto i seguenti interventi:
demolizione del chiosco e della piattaforma in calcestruzzo posta all’ ingresso del parco
riassetto dell’ ambito vegetale-arboreo;
l’impianto viario che è stato determinato dalla centralità dell’edificio a conferma evidente di una impostazione precisa e monocentrica del parco; apertura del nuovo accesso al parco;
integrazione di esemplari arborei pregevoli per varietà e struttura in coerenza con l’impianto arboreo mantenuto;
individuazione materica dei piani di calpestio dei nuovi vialetti mediante utilizzo di calcestre;
riassetto degli impianti tecnologici;
valorizzazione degli ambiti e delle strutture architettoniche esistenti;
Nel corso delle opere di pulizia e di scavo nelle aree circostanti e all’interno di quelle che erroneamente sono state considerate delle “ex sabbiere”, sono emerse alcune realtà non prevedibili nella fase progettuale. In breve sintesi a seguito degli scavi e si è rivelato che le “ex sabbiere” in verità erano delle “ex vasche ” utilizzate nel “Ventennio” dalla colonia elioterapica come piscine . Dopo una accurata pulizia delle superfici è stata rilevata la presenza di una pavimentazione e rivestimento in gres rosso in formato 7x15, che non è stato possibile recuperare, ma nel rispetto del restauro è stato sostituito con il medesimo materiale nel rispetto del colore e delle dimensioni. Sono state inoltre recuperate le scale di accesso alle vasche rivolte verso l’edificio, oltre alla real izzazione di uno scivolo per il superamento delle barriere architettoniche che è stato realizzato in trincea tra il muro esistente della vasca ed un nuovo muro in getto rivestito in piastrelle di grès.
Nuovi inserimenti arborei
Le scelte delle alberature sono in perfetta sintonia con gli ambiti fitoclimatici e storici del sito. La centralità della struttura architettonica del parco individua due aree ben distinguibili per tipologie vegetazionali oltre che funzionali. Rimosse le alberature compromesse da malattie fungine, senescenti o in contrasto con il restauro del luogo, hanno trovato posto nelle aree a nord in alli neamento con i filari esistenti e con i nuovi viali ben 31 esemplari di querce. Perimetralmente sono state ricostruite le barriere vegetali formate dai caratteristici pioppi piramidali (n. 72) di altezza alla fornitura di oltre 5 metri. In continuità con l’esistente viale circolare limitrofo al portale, sono stati integrati 16 esemplari di ippocastani. A sottolineare la forma circolare del t racciato ed in sostituzione delle siepi esistenti, sono state messe a dimora delle siepi di bosso. Il percorso verso il campeggio esterno, è stato sottolineato dall’ inserimento dei filari di platani ed a chiusura dei tigli. In breve sintesi l’intervento ha comportato la messa a dimora di ben 305 alberi di prima e seconda grandezza oltre ad 1300 arbusti. I lavori ormai ultimati restituiscono a lla città di Cremona un Parco estremamente versatile nella possibilità di vederlo utilizzato per le più svariate forme di intrattenimento che vanno dalla semplice passeggiata alla possibilità di organizzare manifestazioni teatrali all’ aperto.
COSTO TOTALE INTERVENTO: Euro 606.000,00
COSTO INTERVENTO 1° LOTTO: Euro 472.500,02
di cui opere: Euro 380.000,00
COSTO INTERVENTO 2° LOTTO: Euro 133.500,00
di cui opere: Euro 70.000,00
 
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