Ho letto del giallo della lettera del Sovrintendente che bloccava il
parcheggio su un piano e mezzo, lettera che sarebbe stata tenuta nascosta.
Almeno si dice. Strano questo mondo. Il più delle volte si spreca fiato per
dire che non c'è riservatezza e quando c'è si grida che si vuole nascondere
qualcosa. Mettiamoci d'accordo.
Corada non ha bisogno di essere difeso da me! Ritengo però di dargli atto di
un lavoro che ha fatto e sta facendo e che, auspico, come in molti, porti alla
realizzazione del parcheggio di piazza Marconi.
Infatti, come dichiara lo stesso Sindaco, in questo mese di settembre ha
lavorato per ottenere che il Sovrintendente e la stessa ditta accetti un
progetto modificato e ad un piano.
Suvvia, dovremmo dare atto a Gian Carlo Corada di un suo stile che porta ad
affrontare i problemi senza contrapposizioni pubbliche, senza eccessi, in
sobrietà. Insomma l'obiettivo era o non era il parcheggio? Se invece di un
piano e mezzo se ne farà uno dovremmo bruciare il Sindaco il piazza o
semplicemente apprezzare il suo lavoro di mediazione a favore della città?
Tanto il Sovrintendente, per fortuna, non è nominato dal Comune. È una
autorità dello Stato preposta alla salvaguardia dei beni culturali e
paesaggistici. In periodo di federalismo spinto dovremmo abolire anche queste
figure di garanzie e brindare al liberismo selvaggio che crea migliaia di metri
cubi di costruzioni abusive?
Meglio un Sindaco che lavora in riservatezza e porta a casa un risultato
positivo per la città.
Quindi, grazie Corada .
Gian Carlo Storti