15 Settembre, 2002 Edilizia Residenziale Popolare: tra “residenzialità” e vendite accesso sempre più difficile Ripresentato, con lieve modifica, il regolamento già bocciato dal TAR
Nella riunione in Commissione di qualche giorno fa sulla politica della casa
il centrodestra ha fatto un sostanziale passo indietro ritirando la norma che
prevedeva la vendita delle Case popolari da parte dei comuni, norma contro cui
il centrosinistra si era schierato da subito. Ma c'è un'altra novità.
È stato ripresentato il regolamento di accesso alle case ERP, già bocciato
dal Tar perché assegnava come criterio predominante per l'assegnazione
dell'alloggio la residenza per almeno 5 anni nel Comune in cui si effettua la
richiesta. Il cambiamento approvato sostituisce la residenza nel Comune con la
residenza in Regione Lombardia. "Avevamo duramente criticato lo
snaturamento dei criteri per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica -
commenta Marco Cipriano - e oggi è successa una cosa molto grave, perché il
criterio è stato reintrodotto sostanzialmente uguale e in più la Giunta ha
deciso di ritirare solo momentaneamente il provvedimento di vendita delle case
Aler, annunciando che lo riproporrà più avanti. In pratica - conclude
Cipriano - le case ERP diminuiranno e l'accesso ad un alloggio popolare sarà
ancora più difficile".