15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale - Seduta del 7 dicembre 2005
Presentato il Bilancio di Previsione 2006
In apertura della seduta consiliare, il Presidente del Consiglio Comunale
Mauro Fanti ha informato l’assemblea delle dimissioni del Consigliere Giovanni
Jacini, al quale subentra, sempre per il Gruppo Forza Italia, Ilaria Giordano.
Il Consiglio Comunale, chiamato a pronunciarsi sulla surroga, l’ha approvata
all’unanimità. La nuova Consigliera, che non è potuta intervenire alla
seduta odierna, sarà presente a partire dalla prossima, in programma il 19
dicembre.
Ha chiesto quindi la parola il Sindaco per esprimere il suo pubblico
ringraziamento a seguito della visita del Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi: Ieri, martedì 6 dicembre, la nostra città ha accolto con
grande affetto e calore il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in
visita ufficiale. Un evento storico per la vita di Cremona, reso possibile
grazie allo sforzo organizzativo di tante persone che hanno lavorato con grande
entusiasmo ed altrettanta passione. Anche a nome del Vice Sindaco Luigi Baldani
- che ha coordinato il gruppo di lavoro che ha provveduto, in collaborazione con
la Prefettura e la Provincia di Cremona, a sovrintendere gli adempimenti di
competenza del Comune relativi alla visita del Capo dello Stato - esprimo i più
sinceri ringraziamenti per la felice riuscita dell’evento a tutti coloro che
hanno affrontato questo momento eccezionale per la città senza riserve e senza
risparmio di energie. Grazie alla Prefettura, alla Provincia, alla Questura, al
Comando Provinciale dei Carabinieri, al Comando Provinciale della Guardia di
Finanza, al Comando della Polizia Provinciale per la collaborazione offerta. Un
ringraziamento particolare ai Dirigenti del Comune, coordinati dal Direttore
Generale Dott. Vincenzo Filippini, e a tutti i dipendenti dell’Amministrazione
Comunale, a vario titolo mobilitati per la visita del Presidente Ciampi, ai
funzionari e ai dipendenti tutti di AEM S.p.A., di KM S.p.A., alle autorità
civili, militari e religiose che si sono adoperate per facilitare il compito
degli organizzatori, alle forze dell’ordine, che si sono prodigate in un
compito certamente arduo, dimostrando discrezione ed efficienza, ai vigili del
fuoco, ai membri dell’Associazione Carabinieri in Congedo, che hanno concesso
la propria disponibilità a dare una mano affiancandosi agli agenti in servizio,
ai volontari della Protezione Civile, al personale medico e paramedico dell’Azienda
Istituti Ospitalieri e dei Presidi Medici Avanzati, della Croce Rossa e della
Croce Verde, agli operatori commerciali che hanno saputo fare fronte con
gentilezza e spirito di servizio agli ospiti arrivati in città, agli enti, alle
associazioni e a tutti quei semplici cittadini che hanno dimostrato
partecipazione e comprensione per gli inevitabili disagi che la visita del Capo
dello Stato ha creato in alcune ore della giornata. Questa loro disponibilità
è stata certamente ripagata dalla simpatia, dalla cordialità e dalla vivacità
che sono tratti tipici del Presidente Ciampi e della moglie, Signora Franca. Un
plauso particolare lo rivolgo ai dirigenti, agli insegnanti e agli alunni delle
scuole cittadine che hanno partecipato con grande entusiasmo ad una giornata
davvero indimenticabile, in questo dimostrando grande senso civico, ma anche una
sincera spontaneità. Sono molti i soggetti pubblici e privati che hanno dato il
loro contributo per la visita del Presidente della Repubblica. Tra questi vi è
anche l'Associazione Commercio Turismo e Servizi della Provincia di Cremona che,
tramite il suo gruppo fioristi, si è fatta carico dell'addobbo floreale del
Teatro Ponchielli. Una disponibilità che l'Amministrazione Comunale ha
apprezzato in quanto segno di rispetto per la massima figura istituzionale del
nostro Paese e di collaborazione con gli Enti Locali. Un vivo ringraziamento a
tutti i giornalisti locali e nazionali impegnati a seguire le varie fasi dell’evento:
grazie dell’attenzione riservata alla città, alla sua gente e all’aiuto
prestato agli organizzatori fornendo dati ed informazioni di servizio e non solo
la cronaca di un giorno di festa e di gioia. Un grazie sincero anche a tutti i
fotografi e teleoperatori che hanno immortalato momenti indimenticabili.
Particolarmente prezioso ed apprezzato è stato l’impegno assunto da AEMcom
che, in collaborazione con le emittenti Telecolor, Radio 883, Radio Cittanova ed
il portale e-cremona ha fatto in modo che i principali appuntamenti della visita
del Presidente della Repubblica potessero essere seguiti in diretta anche in
televisione, alla radio e attraverso Internet: un servizio reso a tutti quei
cittadini che, per varie ragioni, non hanno potuto riversarsi per le vie del
centro, in Piazza Stradivari e in Piazza del Comune durante il passaggio del
corteo presidenziale.Grazie alla Fondazione Teatro Ponchielli, al Sovrintendente
Angela Cauzzi e ai dipendenti tutti del Teatro che si sono spesi con notevole
impegno ed efficienza organizzativa per il principale appuntamento della visita
nella nostra città del Capo dello Stato, quello dell'incontro con tutte le
istituzioni cittadine e del territorio. L’Accademia Musicale della Fondazione
Walter Stauffer ha offerto insieme a noi il concerto cameristico che ha
concluso, in Cattedrale, la visita a Cremona del Capo dello Stato: ai Maestri
Salvatore Accardo, Rocco Filippini e Bruno Giuranna i nostri complimenti per l’esecuzione
del brano di W. A. Mozart, molto apprezzata dalla coppia presidenziale che ha
così avuto modo non solo di vedere, ma anche di ascoltare l’eccellenza
musicale per la quale si distingue Cremona. Cremona ha alle spalle una
consolidata tradizione di ospitalità e in questa storica circostanza è stata
in grado di mostrare il meglio di se stessa, tanto è vero che il Presidente
Ciampi, prima di lasciare la città, mi ha chiesto esplicitamente di rivolgere
alle autorità ed a tutti i cittadini soprattutto il suo più vivo
ringraziamento per la calorosa ospitalità ricevuta. La visita del Capo dello
Stato ha rappresentato anche un’occasione irripetibile per promuovere l’immagine
del nostro territorio, ed i cremonesi hanno risposto molto bene e con un
crescendo continuo alla presenza del Presidente della Repubblica: basti guardare
alle tante bandiere esposte alle finestre e ai balconi di edifici pubblici e
privati, alle vetrine dei negozi appositamente allestite, al senso di grande e
partecipata festa di popolo che si avvertiva per le vie cittadine e che ha
contagiato tutti, al punto da avere dissipato i comprensibili timori della
vigilia per quei disagi inevitabili che sono però davvero piccola cosa di
fronte al significato dell’evento che abbiamo vissuto. La visita ufficiale del
Capo dello Stato, oltre che un momento di grande gioia, ha rappresentato anche
un’occasione preziosa per riflettere sui valori fondamentali sui quali si
basano da sempre l’unità e l’esistenza stessa dell’Italia, valori che il
Presidente Ciampi incarna quale testimonianza quotidiana di una disciplina, di
una dirittura morale che è anche un vero e proprio stile di vita.
Sullo stesso argomento ha chiesto la parola il Consigliere Carlo Malvezzi che
ha pronunciato il seguente intervento: Signor Sindaco, ho chiesto al Presidente
del Consiglio Comunale la parola, anche a nome dei colleghi, perché ritengo
esprimerle in forma pubblica i complimenti per l’insieme delle azioni che il
Comune di Cremona ha compiuto nella giornata di ieri, caratterizzata dalla
gradita visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e della
moglie, Signora Franca. Riteniamo che il Comune di Cremona si sia distinto sia
sotto l’aspetto organizzativo, attraverso l’opera di tante persone alle
quali deve andare il nostro sincero ringraziamento, sia nei contenuti del suo
intervento pronunciato di fronte alle autorità civili, militari e religiose
durante l’incontro avvenuto nel nostro splendido Teatro Ponchielli. Certamente
non possiamo né dobbiamo dimenticare le impegnative parole pronunciate dal
Presidente Ciampi a proposito del delicato compito educativo dei genitori (padre
e madre) e dell’insostituibile ruolo della famiglia nel nostro sistema
sociale. Lei non si è lasciato conquistare dalla facile tentazione di scivolare
nel filone delle lamentazioni, cos’ di moda in questi periodi bel nostro
Paese, ma ha pronunciato un discorso di alto profilo, ricco di spunti di fiducia
e di sano orgoglio nazionale nel quale penso tutti i cittadini cremonesi possono
riconoscere. E’ proprio in questo momento in cui il Paese manifesta segnali di
ripresa dopo una difficile crisi economica che ha investito tutte le nazioni del
continente europeo, che le istituzioni hanno il compito di dare coraggio ai
cittadini, di inviare messaggi di fiducia, di sostenere quegli uomini e quelle
donne che non hanno mai smesso di impegnarsi e di quei giovani che non hanno la
voglia di rischiare nell’intrapresa di una nuova attività lavorativa. Lei
ieri è stato capace di inviare questo messaggio e di dare una bella immagine
della nostra città. Per questo ringraziamo lei e tutti i suoi collaboratori.
Interrogazione in data 10 novembre 2005 presentata dai Consiglieri Comunali
del Gruppo Consiliare di Forza Italia Arrigo Frassi e Carlo Malvezzi sugli
edifici comunali riscaldati a gasolio e sulla dotazione di filtri
antiparticolato sui bus urbani (Testo dell’interrogazione: Premesso che ci
si augura sempre una più incisiva azione al fine di ridurre l’inquinamento
atmosferico, che non sia sempre e solo rivolta al traffico veicolare privato, si
chiede a codesta amministrazione: A) esistono ancora edifici comunali che
utilizzano per il riscaldamento l’olio combustibile ed in caso affermativo
quanti e quali sono? Se esistenti è prevista una riconversione e metano? B) se
il Comune di Cremona abbia già adottato per i bus urbani alimentati a gasolio,
i filtri antiparticolato, ed in caso negativo perché non lo abbia ancora fatto,
dato che sono da tempo in commercio ed in uso in altre città).
All’interrogazione ha risposto dapprima l’Assessore Daniele Soregaroli:
Visti gli esiti della prima gara per l’affidamento del servizio di trasporto
pubblico locale, andata deserta, allo scopo di rendere più appetibile la
partecipazione delle aziende al nuovo appalto, oltre all’incremento dei
contributi che prevedono anche un onere a carico comunale ed alla riduzione del
numero di chilometri di percorrenze, l’Amministrazione ha dovuto intervenire
anche sugli standard di qualità del servizio, abbassandoli rispetto alla prima
gara. Fatta questa doverosa premessa, si precisa che in sede di gara era stato
richiesto espressamente un impegno ad utilizzare carburanti ecologici con una
percentuale di zolfo inferiore a 10 PPM attualmente, quindi i bus urbani sono
riforniti con questo carburante. Per quanto concerne i filtri antiparticolato,
preciso che attualmente ne sono dotati cinque su ventidue veicoli. Va comunque
precisato che i bus attualmente circolanti rispettano tutte le normative vigenti
e che, in concomitanza con il rinnovo di parte del parco mezzi per cui esiste un
apposito programma, la Regione Lombardia finanzia solo veicoli con
motorizzazione euro 4. All’interrogazione ha risposto poi anche l’Assessore
Stefano Campagnolo: In genere sono rimaste alimentate a gasolio solo le centrali
dove non era possibile a vario titolo l’allaccio al teleriscaldamento, perché
non disponibile in zona, ovvero perché le caratteristiche dell’impianto e
dell’immobile non consentivano l’alimentazione a metano. Attualmente
risultano alimentate a gasolio le seguenti centrali termiche: Scuola Elementare
Aporti (non è ancora disponibile in zona la rete a teleriscaldamente); Scuola
Materna Lacchini, quartiere Cambonino (zona attualmente non servita dal
teleriscaldamento); Scuola Elementare Trento e Trieste (il tipo di impianto non
consente la sola sostituzione della centrale termica e l’allaccio immediato
alla rete del teleriscaldamento presente in zona. E’ in corso la progettazione
del nuovo impianto di riscaldamento a servizio dello stabile che sarà
allacciato alla rete del teleriscaldamento); Palazzo Cittanova (previsto l’allaccio
alla rete del teleriscaldamento per l’anno 2006). Faccio comunque presente che
tali centrali vengono sottoposte annualmente a verifica e al controllo dei fumi
in uscita.
Il Consigliere Arrigo Frassi si è detto parzialmente soddisfatto della
risposta ottenuta.
Interrogazione in data 21 novembre 2005 presentata dal Consigliere del Gruppo
Consiliare Forza Italia Carlo Malvezzi sul costo dei Centri Diurni Integrati di
Cremona (Testo dell’interrogazione: Premesso che il Comune di Cremona è
dotato di quattro Centri Diurni Integrati, dei quali due dedicati a persone con
la malattia di Alzheimer; i C.D.I. possono costituire per molte persone anziane
una valida alternativa alle cure residenziali (R.S.A.), in quanto garantiscono l’assistenza
di tipo socio-assistenziale e quella sanitaria; utilizzando tale servizio le
famiglie possono ricevere un reale sostegno nel delicato compito della cura e
assistenza delle persone anziane, potendo coniugare gli impegni della vita
quotidiana con la permanenza del famigliare nella propria casa nelle ore serali
e notturne; tutti i C.D.I. devono necessariamente rispettare alcuni standard
strutturali e gestionali fissati della Regione Lombardia e sono accreditati dall’A.S.L.
di Cremona, dalla quale ricevono un contributo economico su base giornaliera che
varia in relazione ai tempi di apertura; i costi giornalieri richieste dall’Azienda
Cremona Solidale ai fruitori del servizio per l’accesso ai Centri Comunali
sono di € 25,00 per i C.D.I. e € 28,00 per i C.D.A. (Alzheimer) compreso il
trasporto; i C.D.I. e C.D.A. presenti nei Comuni del circondario cremonese,
offrono il servizio a prezzi significativamente differenti a quelli richiesti
dall’Azienda comunale e più precisamente: C.D.I. di San Bassano € 19,10 al
giorno (compreso trasporto), C.D.I. di Pizzighettone € 17,00 al giorno
(compreso il trasporto), C.D.I. di Casalbuttano € 14,00 al giorno (compreso il
trasporto), C.D.A. di Sospiro € 19,00 (compreso il trasporto); chiedo all’Amministrazione
di fornire risposte ai seguenti quesiti: Per quali ragioni i C.D.I. e C.D.A. del
Comune di Cremona, gestiti dalla propria azienda Cremona Solidale, applicano
prezzi giornalieri mediamente superiori di € 8,00/9,00 (circa il 50% in più)
rispetto agli altri Centri Diurni della Provincia, equivalente ad una maggiore
spesa per ogni persona anziana ospitata fino a € 200,00 al mese? Appurato l’elevato
costo del servizio, stimato in oltre € 600,00 al mese pro - capite, il Comune
di Cremona ha valutato quante persone optano per altre soluzioni? Quale criterio
utilizza il Comune di Cremona per determinare la propria quota di contributo e
quella di competenza dell’utenza? Qual è la percentuale media di contributo
del Comune di Cremona sul costo pro capite del servizio C.D.I. e qual è l’importo
complessivo del contributo comunale versato dal Comune a Cremona Solidale nell’anno
2004 per tale servizio? Il Comune non ritiene che l’applicazione del prezzo
differenziato tra C.D.I. e C.D.A. (€ 25,00/g - € 28,00/g) non costituisca un
ulteriore discrimine tra persone portatrici di gravi patologie (a maggior
gravità si fanno corrispondere maggiori costi)? Il Comune di Cremona ha la
possibilità di rinegoziare il prezzo del servizio con Cremona Solidale,
allineandolo ai prezzi medi applicati dagli altri C.D.I. limitrofi? Il Comune di
Cremona compartecipa alla quota del servizio anche nel caso in cui una persona
anziana sceglie, per ragioni famigliari, di frequentare un C.D.I. esistente
presso i Comuni vicini?).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Maura Ruggeri: I costi esibiti
dall’Azienda Cremona Solidale comprendono, oltre ai costi del personale
specifico e delle forniture, anche le spese di gestione dei locali in quota
millesimata, rispetto alle spese totali della struttura in cui sono inseriti.
Tali spese sono riferite all’affitto, ai consumi, alla manutenzione, alla
pulizia, ecc… e incidono per circa il 10% sull’intero costo del servizio. A
queste si aggiungono le spese generali di IRAP, amministrative, di direzione che
incidono per circa il 5%. Trattasi pertanto di costi reali che, se non
considerati nella loro totalità, verrebbero a gravare sulle rette RSA in quanto
spese che l’Ente Gestore deve comunque sostenere e finanziare. Probabilmente
le rette applicate da altri Enti non tengono conto di questa specifica che, se
non considerata anche dall’azienda Cremona Solidale, allineerebbe le rette
applicate in provincia. Non risulta agli operatori del Servizio Anziani che il
maggior costo abbia precluso la scelta dei CDI cittadini per le seguenti
motivazioni: i CDI sono al completo ed esiste lista d’attesa;la scelta di CDI
integrati della provincia è stata determinata dalla non immediata
disponibilità di posti all’interno delle strutture cittadine, a fronte della
necessità urgente dei familiari di gestire un carico assistenziale oneroso per
la gravità della patologia dell’anziano. Il criterio per determinare la quota
a carico dell’utenza è basato sull’applicazione dell’ISEE di cui alla
deliberazione di Giunta Comunale n. 215/21784 del 17 aprile 2003. Sono esentati
dal pagamento della retta, ad eccezione di quella riferita al pasto, gli utenti
con ISEE fino a € 5.200,00. La retta è a completo carico del fruitore a
fronte di un ISEE uguale o superiore a € 35.000,00. Per un valore di ISEE
intermedio ai parametri sopraindicati, viene applicata una formula matematica
che aumenta in modo proporzionale la quota dovuta dall’utente oltre al costo
dei pasti. Nell’anno 2004 il Comune è intervenuto a favore degli utenti del
CDI aventi diritto a fruire del servizio in forma agevolata per un importo
complessivo di € 78.124,94 e per una percentuale media pro capite sul costo
del servizio pari al 63%. La gestione di un Centro Diurno per Alzheimer comporta
costi maggiori perché i parametri di assistenza devono essere più elevati. Il
cittadino che fruisce della compartecipazione tariffaria del Comune, non risente
del maggior costo essendo la quota a suo carico determinata sulla base del suo
ISEE e non della retta di riferimento. La rinegoziazione delle tariffe con l’Azienda
Cremona Solidale per una loro riduzione comporterebbe il corrispondente aumento
delle tariffe RSA, in forza di quanto esplicitato all’inizio, a fronte dei
costi effettivi del servizio. L’Assessore ha quindi specificato che le aziende
speciali sono fornitrici di servizi ai Comuni e, per obbligo di legge, tali
forniture sono regolate da un atto denominato contratto di servizio. Nella
fissazione del prezzo di cessione del servizio CDI le prassi della buona
gestione orientano ad applicare le tecniche del “ful costing” (costo pieno
aziendale), che permettono di esprimere il costo di produzione del servizio.
Questa tecnica è applicata dall’Azienda Cremona Solidale. Nella
determinazione della tariffa altri gestori possono avere utilizzato la tecnica
del direct costing (costo diretto), normalmente utilizzata per la determinazione
del limite minimo di convenienza a produrre in presenza di costi fissi non
cessanti. Tale tecnica non è però considerata appropriata per la
determinazione dei prezzi. In ogni caso la fissazione delle tariffe al solo
costo variabile può essere attuata esclusivamente da aziende che abbiano, su
altre linee di servizio, prezzi e tariffe capaci di coprire tutti i costi di
quei servizi e anche dei costi non coperti dalla tariffa determinata al costo
variabile. Le tariffe applicate da Cremona Solidale è per la singola e per la
doppia 43,70, per l’Alzheimer è 47,00, a Soresina è di 53,50, a Csalbuttano
47,90, a San Bassano per la doppia è 46,00 e per l’Alzheimer è di 51,00, a
Pizzighettone la tariffa è per la doppia 44,00, a Sospiro si va da 42,20 a
65,90 e per l’Alzheimer di 50,40.
Il Consigliere Malvezzi ha ringraziato l’Assessore per la risposta
dettagliata, ha quindi ricordato l’importanza del welfare, sostenendo la
necessità di trovare soluzioni per non gravare il Comune di alcuni costi. Per l’esponente
di Forza Italia, rispetto ai servizi occorre definire il livello essenziale dei
servizi stessi, per fare in modo che la spesa della collettività sia il più
possibile controllata. L’Assessore ha replicato dicendo che l’Azienda si
orienta secondo criteri aziendali. Ma la qualità del servizio comporta un
risparmio, perché se è forte, questo aiuta a ritardare l’ingresso in RSA,
che davvero comporta una spesa esponenziale. In una logica di confronto, quello
dei CDI è un servizio sul quale al Comune conviene intervenire.
L’Assessore Stefano Campagnolo, riferendosi al disastro ferroviario
avvenuto presso la stazione ferroviaria di Cavatigozzi, ma non in territorio di
Cremona, bensì di Sesto Cremonese, ha brevemente relazionato al Consiglio
Comunale dicendo che sul posto sono impegnati ancora i vigili del fuoco di
Milano e Porto Marghera per il travaso di gas combustibile e si suppone che
entro la tarda mattinata dell’8 dicembre la linea dovrebbe essere riaperta.
Non c’è stato nessun pericolo per la popolazione e il livello di allarme è
assolutamente minimo. Il Comune, ha precisato l’Assessore, è dotato di piani
emergenza su ogni singola azienda a rischio presente sul territorio e anche per
il tipo di emergenza verificatasi il 6 dicembre era già pronta la lista delle
persone da avvertire in caso di evacuazione, eventualità che non è però è
stata subito fugata.
Sullo stesso argomento aveva presentato un ordine del giorno il Consigliere
dei Verdi per la Pace Matteo Lodi, sollevando la situazione critica di
Cavatigozzi.
Approvazione del Regolamento per la disciplina dell’uso e della
riproduzione dei beni appartenenti al patrimonio artistico, storico,
archeologico e demoetnoantropologico del Sistema Museale Città di Cremona.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di
Cremona ed il Comune di Ostiano per la collaborazione in attività ed iniziative
di carattere scientifico.
Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità questa proposta di
delibera riguardante la bozza di convenzione tra il Comune di Cremona, Sistema
Museale - Sezione di Storia Naturale, ed il Comune di Ostiano per la
collaborazione in attività ed iniziative di carattere scientifico (non sono
previsti oneri finanziari a carico del Comune di Cremona). Il territorio del
Comune di Ostiano, benché posto al di fuori del territorio di questa
Amministrazione, è compreso nell’area di competenza scientifica del
Conservatore della Sezione di Storia Naturale del Sistema Museale Città di
Cremona. Si è pertanto ritenuto opportuno estendere il campo di azione del
Sistema Museale oltre i confini cittadini per valorizzare il patrimonio
culturale ed ambientale come strumento didattico. Inoltre, la collaborazione
già effettuata, oltre a rientrare nel ribadito impegno del Sistema verso il
mondo della didattica museale, ha portato a risultati soddisfacenti anche in
termini di rapporto tra le istituzioni del territorio. In questi ultimi anni
gran parte delle energie del Sistema Museale è stata dedicata al rapporto con
la scuola, nel tentativo di coinvolgere il mondo scolastico in un rapporto
culturale.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Approvazione della revisione per adeguamento tecnico del Piano di
Zonizzazione Acustica del territorio cremonese.
Vista la Legge Regionale n° 13/2001 ed il Regolamento riguardante i criteri
per la redazione del Piano di zonizzazione acustica, il Comune di Cremona ha
predisposto la revisione del Piano di zonizzazione acustica del territorio
comunale vigente, così da adeguarlo ai parametri di lettura ed alle linee
indicate dal Regolamento di attuazione. Il Piano di zonizzazione acustica è
stato approvato con delibera consiliare del 12 ottobre 2000. La maggior parte
delle indicazioni della recente normativa regionale coincide con i criteri
generali già utilizzati nella redazione del Piano stesso, tuttavia sono state
introdotte alcune nuove indicazioni alle quali è stato necessario adeguarsi. In
particolare sono state recepite le prescrizioni che impongono il rispetto di una
fascia di decadimento acustico pari a 100 metri di profondità nelle aree
prospicienti le strade di grande comunicazione e l’attribuzione automatica
della prima classe acustica a tutti i recettori sensibili, quali scuole,
ospedali e case di riposo. E’ stato quindi predisposto dal Dott. Folco De
Polzer, incaricato dal Comune, in collaborazione con gli uffici, il documento di
revisione del Piano di zonizzazione acustica vigente che è stato presentato
alla Giunta Comunale il 15 dicembre 2004 ed alle Commissioni Consiliari Ambiente
e Territorio il 21 dicembre 2004. Nel frattempo, in fase di approvazione della
revisione così presentata, gli uffici competenti hanno apportato alcune
varianti puntuali e sostanziali al Piano Regolatore Generale, successivamente
adottate dal Consiglio Comunale il 7 marzo 2005. Poiché il PRG è lo strumento
pianificatorio sovraordinato gerarchicamente rispetto ad altri, è sembrato
opportuno rivedere il lavoro svolto prendendo atto di tali varianti da recepire
nella versione definitiva della revisione del Piano di zonizzazione, così come
previsto anche dalla legge regionale, ed attendere la conclusione delle
procedure amministrative per le varianti di PRG. E’ stato quindi predisposto
un nuovo documento di revisione per adeguamento tecnico del Piano di
zonizzazione acustica tenendo conto delle precedenti modifiche e delle varianti
al PRG. Con deliberazione consiliare del 15 luglio 2005 sono state approvate le
varianti puntuali al PRG e pertanto la Giunta Comunale, il 16 novembre scorso,
ha espresso parere favorevole al documento definitivo di revisione per
adeguamento tecnico del Piano di zonizzazione acustica, e lo ha sottoposto al
Consiglio Comunale che lo ha approvato all’unanimità.
Indirizzi alla Giunta Comunale per l’approvazione delle Carte dei Servizi
delle scuole per l’infanzia e degli asili nido del Comune di Cremona.
La Carta dei Servizi, la cui adozione da parte di tutti gli erogatori di
servizi pubblici è raccomandata da precisi provvedimenti normativi, rappresenta
un fondamentale strumento di informazione e tutela degli utenti dei servizi, a
garanzia e miglioramento della qualità dei servizi stessi e di crescita per le
organizzazioni e gli operatori. Da qui la necessità di elaborare ed adottare
una Carta dei Servizi relativi ai servizi di asilo nido e scuole per l’infanzia
comunali. Il gruppo di lavoro costituito all’interno del Settore Politiche
Educative ha provveduto all’elaborazione di due schemi di carta dei servizi,
uno per i nidi e uno per le scuole per l’infanzia. Trattandosi di un tema di
particolare delicatezza che riguarda tra l’latro le condizioni di accesso
degli utenti ai servizi, i rapporti con le famiglie e la garanzia che ad esse
vengono offerte per quanto riguarda gli standard di servizio, è stato ritenuto
opportuno coinvolgere nella realizzazione del documento la Commissione
Consiliare Politiche Culturali ed Educative. La Commissione ha approvato di
massima lo schema proposto ed ha richiesto specifiche integrazioni esplicative
relative ad alcuni punti. La Giunta Comunale, preso atto di questo, ha pertanto
deliberato di esprimere i seguenti indirizzi: approvare gli schemi di Carte dei
Servizi per le scuole per l’infanzia e gli asili nido comunali in modo da
garantire alle famiglie, come richiesto dalla normativa vigente, la necessaria
informazione riguardante l’accesso al servizio, i diritti degli utenti ed i
principi qualitativi che l’Ente si propone di mantenere e migliorare;
costruire le Carte secondo lo schema condiviso con la competente Commissione
Consiliare.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Aumento del capitale in dotazione dell’Azienda Speciale Comunale “Cremona
Solidale”.
Dopo che la Giunta Comunale il 30 novembre scorso ha espresso parere
favorevole, il Consiglio Comunale è stato chiamato ad approvare la proposta di
delibera con la quale si chiede di approvare l’aumento del capitale dell’Azienda
Speciale Comunale per i Servizi alla Persona “Cremona Solidale” per un
importo pari a € 100.000,00 da versare in denaro. Il capitale di dotazione
conferito all’Azienda Speciale di questo aumento raggiunge il valore
complessivo di € 200.000,00 rispetto ai quali, come stabilito dall’art. 4
del proprio Statuto, l’Azienda ne ha la piena disponibilità. Sono stati al
riguardo considerati i buoni risultati raggiunti dall’Azienda Speciale nel
corso del 2004, sia dal punto di vista della qualità e quantità dei servizi
erogati, che dal punto di vista dei saldi economico-finanziari. Questi risultati
hanno permesso al Comune di Cremona di non erogare un contributo straordinario
in conto gestione già stanziato nel Bilancio di Previsione 2004 per sostenere i
costi di avvio della nuova struttura. Il 24 maggio 2005, con delibera consiliare
di variazione del Bilancio di Previsione 2005 del Comune, si prevedeva la spesa
per un aumento di capitale di dotazione dell’Azienda Speciale pari a €
100.000,00. Ora si è ritenuto di dover procedere al conferimento di questo
capitale.
L’oggetto è stato approvato con il voto contrario di tutti gli esponenti
della minoranza che hanno criticato questo aumento di capitale a favore di un’Azienda
interamente controllata dal Comune.
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di
Cremona ed il Comune di Malagnino per l’affidamento, per l’anno 2006, della
gestione del servizio di trasporto con scuolabus degli alunni residenti a
Cremona e che frequentano la scuola elementare di Malagnino e degli alunni
residenti a Malagnino che frequentano le scuole medie inferiori di Cremona.
Il Comune di Malagnino ha dato la sua disponibilità a sottoscrivere, anche
per il 2006, la convenzione per favorire la frequenza degli alunni residenti a
Cremona che, a seguito della chiusura della scuola elementare di San Felice,
hanno liberamente scelto di frequentare la scuola elementare di Malagnino. Il
Comune di Malagnino ha la necessità di effettuare il trasporto di alunni
residenti sul proprio territorio e che frequentano la scuola media inferiore a
Cremona. Nessun costo sarà posto a carico dell’Amministrazione Comunale di
Cremona, mentre l’eventuale trasporto di bambini portatori di handicap sarà
attuato dal Comune di Cremona nell’ambito del contratto appositamente
stipulato con l’associazione di volontariato “La Città dell’Uomo”.
Preso atto che la Commissione Consiliare Politiche Educative ha già espresso
parere favorevole, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Determinazione degli indirizzi strategici nei confronti dell’Azienda
Speciale Comunale “Cremona Solidale” per l’anno 2006.
Il 31 dicembre prossimo scadrà il periodo di validità del contratto di
servizio sottoscritto nel 2005 con l’Azienda Speciale “Cremona Solidale”.
Secondo quanto previsto dallo statuto dell’Azienda, spetta al Comune indicare
gli indirizzi strategici e gli obiettivi fondamentali ai quali l’Azienda deve
attenersi nell’espletamento delle attività gestionali dei servizi di propria
competenza. Dovendo inoltre l’Azienda aggiornare annualmente il
piano-programma, che comprende necessariamente il contratto di servizio, vi è
la necessità di riprendere ed aggiornare gli obiettivi da indicare all’Azienda
come prioritari per il proseguimento delle sue attività nel 2006. Gli indirizzi
che verranno sottoposti al Consiglio Comunale riprendono la programmazione già
approvata con il precedente piano-programma, integrandola con contenuti più
specifici, tra i quali assume particolare rilevanza la definizione logistico
aziendale comprendente 60 posti letto aggiuntivi per la riabilitazione
geriatria, secondo le intese tra Comune di Cremona, Azienda e Fondazione Città
di Cremona, finalizzato a creare non un modello assistenziale ma competitivo con
i livelli di qualità presenti sul territorio. (L’elenco completo degli
indirizzi strategici nei confronti dell’Azienda Speciale Comunale “Cremona
Solidale” può essere richiesto all’Ufficio Stampa, ndr).
Illustrato in modo molto dettagliato dall’Assessore Maura Ruggeri, dopo gli
interventi dei Consiglieri Carlo Malvezzi, Cinzia Zampini, Matteo Lodi ed Andrea
Virgilio, l’oggetto è stato approvato con il voto contrario di Forza Italia,
Alleanza Nazionale, UDC, mentre la Lega Nord si è astenuta.
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di
Cremona, quale Comune Capofila del Distretto di Cremona, il Distretto di Crema,
il Distretto di Casalmaggiore e l’Amministrazione Provinciale di Cremona in
materia di interventi a favore di minori.
La Giunta Comunale, espresso parere favorevole, ha assegnato la pratica al
Consiglio Comunale per l’approvazione. L’Assemblea dei Sindaci del Distretto
di Cremona ha approvato il testo di convenzione lo scorso mese di ottobre. Con
il parere favorevole del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci della Provincia
di Cremona e della Provincia stessa, a partire dal mese di settembre è stato
costituito un tavolo di lavoro tra gli Uffici di Piano dei Distretti di Cremona,
Crema e Casalmaggiore con l’obiettivo di elaborare, insieme alla Provincia
stessa, una convenzione che potesse mettere in grado gli enti locali del
territorio di ottemperare ai dispositivi legislativi in materia. La Provincia di
Cremona ha concorso alla programmazione del sistema integrato di interventi e
servizi sociali attraverso l’istituzione di un fondo di € 250.000,00 annui a
sostegno delle progettualità disposte dai Comuni rivolte ai minori. La
convenzione, con l’accordo tutti i Distretti e la Provincia, è da attuarsi
attraverso i Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore, in qualità di capofila
dei tre distretti attraverso il coordinamento e la gestione tecnica degli Uffici
di Piano. Questa convenzione, di durata triennale, seguirà la scansione
temporale dei Piani di Zona ed intende disciplinare le modalità con cui
favorire lo sviluppo delle progettualità a sostegno dei minori riconosciuti da
un solo genitore ed esposti e di nuclei famigliari con figli nei quali si
ravvisa una situazione di fragilità sociale attraverso la definizione di un
progetto sociale individualizzato definito dai Servizi Sociali Territoriali in
accordo con gli Uffici di Piano. Questo per interventi integrativi nella
gestione di specifiche situazioni caratterizzate da gravità e tipicità
sociale, nonché per l’accesso alla rete dei servizi socio-assistenziali,
socio-educativi e socio sanitari. La convenzione elenca le categorie dei
beneficiari ed individua in maniera strategica la funzione ed il ruolo del
Servizio Sociale Territoriale come soggetto qualificato all’elaborazione di un
progetto sociale di presa in carico degli utenti, volto al superamento
progressivo della forma del contributo meramente economico verso una sempre
maggiore capacità di elaborazione delle risposte nei confronti delle situazioni
di bisogno. La convenzione individua come risorse economiche il Fondo provincia,
il Fondo Regione Lombardia ed il Fondo Comuni.
L’oggetto, illustrato dall’Assessore Maura Ruggeri, è stato posto in
votazione ed approvato con l’astensione degli esponenti della Lega Nord. Gli
altri gruppi di minoranza hanno votato a favore manifestando però alcune
riserve.
Ulteriore proroga della Convenzione sottoscritta tra il Comune di Cremona
quale capofila del Distretto di Cremona e l’Amministrazione Provinciale di
Cremona per la gestione su base distrettuale della lista d’attesa per il
ricovero di persone anziane nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).
Viene proposta la proroga di sei mesi della convezione, in scadenza, per le
seguenti motivazioni: allo stato attuale l’attività distrettuale necessita di
un’azione che sostenga il potenziamento della capacità operativa intesa come
attività programmatoria e di gestione in capo all’Ufficio di Piano; l’Assemblea
dei Sindaci del Distretto ha approvato lo scorso ottobre il progetto di
potenziamento dell’Ufficio di Piano che si realizzerà a partire dal 2006, in
coincidenza con l’avvio del nuovo Piano di Zona triennale 2006-2008; la
gestione del Piano di Zona e le nuove funzioni che la normativa regionale affida
ai Comuni nella forma associata dei Distretti, attraverso l’attivazione dell’Ufficio
di Piano, ha imposto una riflessione in merito alla nuova struttura che è
necessario andare a realizzare. Da qui l’opportunità di mantenere lo
Sportello Distrettuale per l’accesso alle RSA presso la Provincia e disporre
pertanto un’ulteriore proroga della convenzione. Durante il 2006 verranno
individuati momenti di approfondimento delle problematiche relative all’accesso
dei cittadini alle RSA e si rifletterà sul sistema valutativo previsto ai fini
dell’inserimento, anche alla luce delle complesse dinamiche interne alla lista
d’attesa distrettuale.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Revoca della deliberazione di Consiglio Comunale n. 108/69893 del 16 dicembre
1999 ed approvazione del regolamento per il trattamento dei dati sensibili e
giudiziari del Comune di Cremona.
Il Consiglio Comunale ha approvato questa proposta che revoca la delibera di
Consiglio Comunale del 16 dicembre 1999 “Approvazione del regolamento sulla
tutela della riservatezza dei dati personali”, ed approva invece il nuovo
Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari ai sensi del
Codice in materia di protezione dei dati personali", D.Lgs n. 196 del 30
giugno 2003. Gli articoli 20, comma 2, e 21, comma 2, del decreto legislativo 30
giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali)
stabiliscono che nei casi in cui una disposizione di legge specifichi la
finalità di rilevante interesse pubblico, ma non i tipi di dati sensibili e
giudiziari trattabili ed i tipi di operazioni su questi eseguibili, il
trattamento è consentito solo in riferimento a quei tipi di dati e di
operazioni identificati e resi pubblici a cura dei soggetti che ne effettuano il
trattamento, in relazione alle specifiche finalità perseguite nei singoli casi.
Il medesimo art. 20, comma 2, prevede che questa identificazione debba essere
effettuata nel rispetto dei principi di cui all'art. 22 del citato Codice, in
particolare, assicurando che i soggetti pubblici: trattino i soli dati sensibili
e giudiziari indispensabili per le relative attività istituzionali che non
possono essere adempiute, caso per caso, mediante il trattamento di dati anonimi
o di dati personali di natura diversa; raccolgano detti dati, di regola, presso
l'interessato; verifichino periodicamente l'esattezza, l'aggiornamento dei dati
sensibili e giudiziari, nonché la loro pertinenza, completezza, non eccedenza
ed indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi;
trattino i dati sensibili e giudiziari contenuti in elenchi, registri o banche
di dati, tenuti con l'ausilio di strumenti elettronici, con tecniche di
cifratura o mediante l'utilizzazione di codici identificativi o di altre
soluzioni che li rendano temporaneamente inintelligibili anche a chi è
autorizzato ad accedervi; conservino i dati idonei a rivelare lo stato di salute
e la vita sessuale separatamente da altri dati personali trattati per finalità
che non richiedono il loro utilizzo; sempre ai sensi del citato art. 20, comma
2, l’identificazione deve avvenire con atto di natura regolamentare adottato
in conformità al parere espresso dal Garante; il parere del Garante per la
protezione dei dati personali può essere fornito anche su "schemi
tipo"; l'art. 20, comma 4, del Codice, prevede che l'identificazione venga
aggiornata e integrata periodicamente. Pertanto, viste le restanti disposizioni
del Codice, considerato che possono spiegare effetti maggiormente significativi
per l'interessato le operazioni svolte, in particolare, pressoché interamente
mediante siti web, o volte a definire in forma completamente automatizzata
profili o personalità di interessati, le interconnessioni e i raffronti tra
banche di dati gestite da diversi titolari, oppure con altre informazioni
sensibili e giudiziarie detenute dal medesimo titolare del trattamento, nonché
la comunicazione dei dati a terzi, si è ritenuto di individuare analiticamente
nelle schede allegate “Regolamento per i dati sensibili e giudiziari del
Comune di Cremona” con riferimento alle predette operazioni che possono
spiegare effetti maggiormente significativi per l'interessato, quelle effettuate
dal Comune di Cremona (in particolare le operazioni di interconnessione,
raffronto tra banche di dati gestite da diversi titolari, oppure con altre
informazioni sensibili e giudiziarie detenute dal medesimo titolare del
trattamento, di comunicazione a terzi, nonché di diffusione). Sono state
inoltre indicate sinteticamente anche le operazioni ordinarie che il Comune di
Cremona deve necessariamente svolgere per perseguire le finalità di rilevante
interesse pubblico individuate per legge (operazioni di raccolta, registrazione,
organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione,
selezione, estrazione, utilizzo, blocco, cancellazione e distruzione). Per
quanto concerne tutti i trattamenti sopra elencati è stato verificato il
rispetto dei principi e delle garanzie previste dall'art. 22 del Codice, con
particolare riferimento alla pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei
dati sensibili e giudiziari utilizzati rispetto alle finalità perseguite,
all'indispensabilità delle predette operazioni per il perseguimento delle
finalità di rilevante interesse pubblico individuate per legge, nonché
all'esistenza di fonti normative idonee a rendere lecite le medesime operazioni
o, ove richiesta, all'indicazione scritta dei motivi. Il Regolamento è
rispondente allo schema tipo e quindi non è necessario sottoporlo al preventivo
parere del Garante. Ne verrà data la più ampia diffusione attraverso la
pubblicazione all'Albo Pretorio e nel sito Internet del Comune, nel periodico
edito dal Comune, mediante affissione presso le sedi dei comitati spontanei di
quartiere. Poiché con delibera di Consiglio Comunale del 16 dicembre 1999
veniva approvato il “Regolamento sulla tutela della riservatezza dei dati
personali” che risulta ormai superato e non conforme alle disposizioni del
D.Lgs n. 196 del 30 giugno 2003, si è ritenuto opportuno revocare quella
delibera e proporre un’altra per l’approvazione del nuovo Regolamento che, a
parte le numerose schede allegate e riferite ai vari settori e servizi comunali,
è composto da questi tre soli articoli:
Art. 1 - Oggetto del Regolamento
Il presente Regolamento in attuazione del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196,
identifica i tipi di dati sensibili e giudiziari e le operazioni eseguibili da
parte del Comune nello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali.
Art. 2 - Individuazione dei tipi di dati e di operazioni eseguibili
In attuazione delle disposizioni di cui agli artt. 20, comma 2, e 21, comma
2, del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, le schede che formano parte integrante del
presente Regolamento, contraddistinte dai numeri da 1 a 35 , identificano i tipi
di dati sensibili e giudiziari per cui è consentito il relativo trattamento,
nonché le operazioni eseguibili in riferimento alle specifiche finalità di
rilevante interesse pubblico perseguite nei singoli casi ed espressamente
elencate nel D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (artt. 59, 60, 62-73, 86, 95, 98 e
112). I dati sensibili e giudiziari individuati dal presente regolamento sono
trattati previa verifica della loro pertinenza, completezza e indispensabilità
rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi, specie nel caso in cui la
raccolta non avvenga presso l'interessato. Le operazioni di interconnessione,
raffronto, comunicazione e diffusione individuate nel presente regolamento sono
ammesse soltanto se indispensabili allo svolgimento degli obblighi o compiti di
volta in volta indicati, per il perseguimento delle rilevanti finalità di
interesse pubblico specificate e nel rispetto delle disposizioni rilevanti in
materia di protezione dei dati personali, nonché degli altri limiti stabiliti
dalla legge e dai regolamenti. I raffronti e le interconnessioni con altre
informazioni sensibili e giudiziarie detenute dal Comune sono consentite
soltanto previa verifica della loro stretta indispensabilità nei singoli casi
ed indicazione scritta dei motivi che ne giustificano l'effettuazione. Le
predette operazioni, se effettuate utilizzando banche di dati di diversi
titolari del trattamento, nonché la diffusione di dati sensibili e giudiziari,
sono ammesse esclusivamente previa verifica della loro stretta indispensabilità
nei singoli casi e nel rispetto dei limiti e con le modalità stabiliti dalle
disposizioni legislative che le prevedono (art. 22 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n.
196). Sono inutilizzabili i dati trattati in violazione della disciplina
rilevante in materia di trattamento dei dati personali (artt. 11 e 22, comma 5,
del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196).
Art. 3 - Riferimenti normativi
Al fine di una maggiore semplificazione e leggibilità del presente
regolamento, le disposizioni di legge, citate nella parte descrittiva delle
"fonti normative" delle schede, si intendono come recanti le
successive modifiche e integrazioni.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Adozione del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata in variante del PRG
vigente ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. b, c, h della Legge Regionale n.
23/97 presentato da Sanzeni Silvano in qualità di amministratore unico della
Società Bagnara s.r.l. situato in località Bagnara.
Il Consiglio Comunale ha approvato questa delibera con la quale viene
adottato il Piano di Lottizzazione di iniziativa privata in località Bagnara in
variante al PRG vigente ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. b), c), h) della
Legge Regionale n. 23/97, presentato da Sanzeni Silvano in qualità di
amministratore unico della società BAGNARA s.r.l., dopo che la Commissione
Consiliare Politiche Urbanistiche e Territoriali ha espresso parere favorevole
nella seduta del 28 novembre scorso. L’intervento del Piano prevede la
realizzazione di un complesso residenziale costituito in Zona C da 22 edifici a
schiera con tipologia a villetta disposti su due piani fuori terra con copertura
a falda; 6 palazzine disposte su due/tre piani fuori terra e seminterrato o
interrato in zona B2c; una palazzina di quattro piani fuori terra e un piano
interrato. Il progetto prevede inoltre la realizzazione (così come da
previsione del PRG) di un’area destinata a parcheggio pubblico, di un’area
attrezzata a verde, di una strada di collegamento tra la via Casalmaggiore e via
Bonemerse, di una strada di collegamento tra via Bagnara e la nuova strada, la
realizzazione di una pista ciclabile, la realizzazione di una fermata autobus e
di una piazzola ecologica. L’intervento prevede la progettazione relativa al
70% della superficie territoriale complessiva per la zona C e la conseguente
cessione gratuita al Comune di Cremona della nuda proprietà del rimanente 30%
da destinare ad Edilizia Economica Popolare. La Commissione Edilizia, il 24
giugno 2005, ha espresso parere favorevole condizionato le cui prescrizioni sono
già state recepite. Gli uffici comunali, a loro volta, hanno espresso parere
favorevole con alcune prescrizioni, per esempio: attuare la normativa per l’abbattimento
delle barriere architettoniche sui marciapiedi, sulla pista ciclabile e per l’accessibilità
alle aree verdi; prevedere rampe di accesso ai marciapiedi e/o alle piazze, alle
aree verdi; prevedere, per quanto riguarda i parcheggi pubblici, appositi stalli
per i disabili con segnaletica orizzontale e verticale; prevedere gli
attraversamenti pedonali secondo le norme del Codice della Strada e con
abbattimento delle barriere architettoniche e la protezione con transenne
parapedonali per evitare la sosta sui marciapiedi in prossimità degli
attraversamenti pedonali stessi; garantire, per quanto riguarda gli accessi
carrai in prossimità degli stessi, il rispetto della normativa sulle barriere
architettoniche. Il lottizzante si impegna ad effettuare la progettazione
esecutiva dello svincolo a rotatoria tra la nuova strada di lottizzazione e via
Casalmaggiore, concordandola con l’Ufficio Traffico del Comune. Questa
progettazione esecutiva rispetto alla soluzione di massima presentata dovrà in
modo particolare valutare gli aspetti tecnici relativi ai raggi di curvatura e
al disassamento della rotatoria stessa rispetto a via Casalmaggiore. Il
lottizzante si impegna inoltre alla realizzazione, a sue spese e cure, di questa
opera secondo i tempi ed i modi che verranno stabiliti in base alla
progettazione esecutiva. La cessione gratuita al Comune delle aree interessate
dall’infrastruttura avverrà a seguito del collaudo positivo della stessa. L’agibilità
degli edifici rimane comunque subordinata al collaudo positiva dell’infrastruttura.
Dopo la breve illustrazione da parte dell’Assessore Daniele Soregaroli, l’oggetto
è stato posto in votazione ed approvato all’unanimità.
Presentazione del Bilancio di Previsione da parte dell’Assessore Celestina
Villa predisposto in base alla normativa vigente in attesa dell’approvazione
della Finanziaria, a seguito della quale si andrà eventualmente ad effettuare
più avanti delle variazioni: Il “Sole 24 Ore” dal 39° rapporto Censis
sulla situazione sociale del Paese rileva che “…gli italiani continuano a
stringere la cinghia, mentre i nuovi ricchi seguitano a spendere arricchendo il
parco macchine…”. Il quadro che emerge dalla lettura dei dati è che la
capacità programmatoria individuale è minata dall’incertezza, che il 65%
degli italiani valuta negativamente il sistema del welfare, che sono quasi 600
mila le famiglie a reddito medio e medio-alto che hanno subito un
ridimensionamento economico. Il 10% delle famiglie più ricche possiede il 45,1%
dell’intera ricchezza netta. I redditi da lavoro dipendente sono cresciuti
dell’1,6%, mentre quelli da lavoro autonomo sono aumentati del 10,1%. Il 13,5%
degli italiani vive in abitazioni in affitto e per il 34% il canone di locazione
incide del 30% sui redditi percepiti, per il 13,4% supera addirittura il 40%. Il
33,8% degli occupati alle dipendenze lavora con orari disagiati, di sera, di
notte, nei fine settimana. Ad un ulteriore 19,8% capita saltuariamente di
lavorare in orari pesanti. Chi guadagna di più è maschio, in particolare di
età oltre i 60 anni e con studi di livello superiore, anni di esperienza ed
anzianità aziendale. L’incertezza nell’accesso al mondo del lavoro crea una
sorta di staticità nel ricambio generazionale con un esordio sempre più
ritardato nella vita adulta da parte dei giovani. Il 60,2% dei giovani tra i 18
ed i 34 anni vive con i genitori. Il 70% degli italiani si dichiara privo di
fiducia sul futuro delle pensioni. Viene spontaneo dedurre che aumentano le
disuguaglianze e diminuiscono le opportunità. Ciò deve far riflettere chi
amministra la “cosa pubblica” e condurlo a cogliere i bisogni, le
aspirazioni e le richieste dei cittadini per meglio individuare ed indirizzare
le proprie scelte e le risposte. L’economia è in difficoltà. Il futuro non
è nitido. I cittadini attendono da chi li governa non meno Stato, ma più
intervento, più concretezza, più partecipazione alle scelte, più attenzione
al quotidiano, alle piccole cose. Il concetto di cura dei cittadini e della
città deve essere al centro della politica amministrativa. L’ente locale deve
dimostrare di prendersi cura delle persone e di accompagnarle nel loro percorso
di vita e, nello stesso tempo, deve sviluppare politiche di valorizzazione della
città. La sfida è questa, riuscirci non è scontato. Le linee direttrici che
stanno alla base del Bilancio di Previsione 2006 vanno comunque in questo senso
e lo fanno senza nascondersi dietro la difficile situazione economico
finanziaria del momento. Predisporre un bilancio con la certezza che i
trasferimenti correnti statali resteranno invariati, con i vincoli ed i limiti
che ogni anno decreti taglia spese e leggi finanziarie impongono - come se i
Comuni non fossero stati in prima linea nell’oneroso impegno di risanamento
dei conti pubblici, vedasi in merito la recente relazione della Corte dei Conti
- dimostra che gli Enti locali devono saper fare sempre di più da soli, contare
sempre di più solo sulle loro risorse.
TRASFERIMENTI CORRENTI STATO
ANNO 2001 |
ANNO 2002 |
ANNO 2003 |
ANNO 2004 |
ANNO 2005 |
ANNO 2006 |
14.888.110,00 |
15.340.000.00 |
15.172.200,00 |
14.560.700,00 |
14.686.200,00 |
14.676.200.00 |
Anche per questo ci stiamo attrezzando! Quello che abbiamo costruito è un
bilancio sociale. Sociale perché abbiamo concentrato gran parte delle risorse
che i cremonesi ci hanno affidato al sostegno alla famiglia, a chi ha maggiori
problemi per salute, età e stato economico. Sociale perché cerca di mantenere
e potenziare quelle condizioni che consentono di vivere il più serenamente
possibile all’interno della propria città. E’ un bilancio razionale e
realista nei conti e nelle proposte, come si potrà vedere nei numeri e nelle
decisioni politiche che li accompagnano. L’entrata complessiva del bilancio
2006 ammonta a 110.775.000,00 euro, di cui 24.451.700,00 destinati alla spesa
per investimenti e 70.391.000,00 a quella corrente. La sola entrata di parte
corrente è pari ad euro 70.991.000, ed è costituita per il 51% dalle entrate
tributarie e per il 35% da quelle extratributarie. Se si toglie il 18,5% della
compartecipazione IRPEF l’autonomia finanziaria del Comune risulta essere del
67,5%. La maggiore risorsa dell’entrata di parte corrente è rappresentata
dall’imposta comunale sugli immobili, che non subisce aumenti, ma riduzioni.
Per andare incontro al bisogno di alloggi, viene riconosciuta un’aliquota
agevolata al 2,5% per i proprietari di case che le concederanno in locazione
secondo i patti territoriali sottoscritti con i sindacati degli inquilini ai
sensi dell’art. 2 delle legge 431/98. In diminuzione viene prevista anche la
tariffa dell’imposta di pubblicità relativa alla categoria speciale. Le
tariffe dei servizi a domanda individuale, che non subivano ritocchi dall’anno
2002, saranno aumentate del 2,5%, con decorrenza dal mese di settembre 2006 per
quelle relative agli asili ed alle scuole, nonostante il rinnovo degli appalti
di servizio ed il conseguente aumento dei
prezzi. I rincari più elevati si riscontrano nelle fonti energetiche, come si
può agilmente ricavare dalla più recente rilevazione ISTAT: le tariffe del gas
sono aumentate nel corso dell’anno 2005 del 10,9%, quelle dell’energia
elettrica del 7,1%, il prezzo del carburante del 14,2% e quello del gasolio del
21,7%. Per quanto riguarda la TARSU (TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI) andremo verso
la copertura del costo del servizio, operazione obbligata in vista del prossimo
passaggio da tassa a tariffa, prevedendo un incremento del gettito del 5%. La
spesa di parte corrente del bilancio di previsione 2006 si ferma ad euro
70.391.000,00 e diminuisce rispetto all’anno in corso. Questa diminuzione non
ci impedirà di garantire il rinnovo dei contratti del personale ed adeguate
condizioni di lavoro, di mantenere ad un buon livello la qualità dei servizi,
investendo in quelli più direttamente rivolti alla persona, di affrontare le
nuove povertà e l’emarginazione, di andare verso un’estensione dei diritti
e dell’inclusione. Le politiche della sicurezza passano anche attraverso
queste azioni e non solo tramite il rafforzamento degli apparati e delle norme
di polizia. Scorrendo i capitoli di bilancio, si capirà quale sia stata la
filosofia che ci ha guidati nelle scelte: apparirà subito evidente che gli
impegni più consistenti riguardano le funzioni: servizi sociali, territorio e
ambiente, istruzione pubblica. Si individueranno chiaramente i servizi ai quali
verranno destinate più risorse. Si comprenderà qual è la nostra idea di
città. Una città dove l’Amministrazione Comunale si assume un forte impegno
a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, ma anche a supporto delle
relazioni familiari e sociali per prevenire il disagio e promuovere il benessere
della comunità. Da qui la risposta ai bisogni crescenti degli anziani, delle
famiglie, delle donne sole con minori, dei minori stranieri non accompagnati ed
al problema casa. Sulla casa saranno destinati i fondi necessari per il recupero
del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, ma attraverso lo strumento
urbanistico del PEEP (Piano per l’Edilizia Economico Popolare) potrà essere
aumentata l’offerta di alloggi. Le nostre priorità sono le persone,
considerate nei loro contesti sociali e relazionali, per questo vanno promosse e
sostenute le reti della sussidiarietà che operano sul territorio in una logica
di collaborazione e di integrazione. Essere comune capofila del distretto ci
impone compiti di responsabilità di governo e di coordinamento necessari per la
crescita del territorio. Non da ultimo si prosegue nel processo di
riorganizzazione e di innovazione dei servizi comunali, dopo la costituzione ed
il consolidamento dell’Azienda Speciale Cremona Solidale. La cura e l’attenzione
per la persona nel nostro Comune iniziano ben presto. Il Settore Politiche
Educative del Comune di Cremona, infatti, oltre a gestire direttamente le scuole
comunali, 4 asili nido e 9 scuole per l’infanzia, ha il compito di promuovere
e supportare le attività ed i servizi di educazione, formazione ed istruzione
sul territorio comunale con l’erogazione di interventi e servizi di diritto
allo studio. La spesa di euro 598.426,00 del piano per il diritto allo studio è
strettamente dedicata alla progettualità delle scuole ed a sostenere la
qualità dell’offerta formativa, compresa la formazione degli insegnanti,
rispetto ad alcune tematiche specifiche come la disabilità, le fragilità
sociali e familiari, la multiculturalità, ambiti nei quali l’istituzione
scolastica è più carente. Per i servizi scolastici di mensa, trasporto ed
assistenza alla persona vengono destinati 2.509.753,00 Euro. Se a questa spesa
si assommano i costi del personale dei nidi e delle scuole per l’infanzia si
comprende quanto il diritto all’istruzione ed all’educazione sia una scelta
fondamentale per il Comune di Cremona, affinché a tutti sia garantito uguale
diritto di accesso alla conoscenza ed al sapere. Persone e cittadini lo sono
anche i giovani, ai quali l’Amministrazione Comunale rivolge l’attenzione
sia per promuovere il loro protagonismo e la loro cittadinanza attiva, che per
supportare la loro espressività artistica, ma anche per prevenirne il disagio
ed accompagnarli nel loro divenire adulti. I Centri di aggregazione giovanile, l’educativa
di strada, il centro musica, il Teatro Monteverdi, il Circuito di Attraversarte,
sono tutti luoghi di e per i giovani. Luoghi ed occasioni di confronto,
sperimentazione, crescita e scoperta del sé. Per dare una risposta a quanto
emerso dalla recente ricerca condotta sui giovani, si è pensato di coinvolgerli
in forum tematici, all’interno dei quali potranno confrontarsi e scegliere
quali proposte e richieste sottoporre a Giunta e Consiglio. Forte è l’investimento
in cultura, sia di parte corrente che in conto capitale. Per la spesa corrente
si richiamano progetti di promozione della crescita formativa e culturale quali
l’istituzione di un servizio di lettura per ragazzi dai 3 ai 13 anni ed il
consolidamento e l’integrazione dell’attività didattica del Sistema
Museale; il rilancio dell’immagine universitaria di Cremona, la trasformazione
dei corsi pareggiati della Fondazione Monteverdi in corsi statali. Nell’ambito
della promozione e della valorizzazione della città si organizzeranno, in
collaborazione con l’APIC, le celebrazioni per l’800° anniversario del
Palazzo Comunale e per il 900° della Cattedrale ed una mostra sulla Cremona
medievale. Iniziative che integrano e completano tutte quelle attività ed
azioni che, coerenti con le linee programmatiche del Sindaco, agevolano lo
sviluppo economico, sociale e culturale della città. Uno sviluppo che deve
essere compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, che
deve rafforzare il ruolo del turismo, migliorare la qualità dei servizi
pubblici, creare sinergie pubblico-privato, sostenere l’imprenditorialità,
valorizzare il commercio, puntare sull’unione delle forze del territorio per
“fare sistema” e sull’innovazione per favorire il collegamento e gli
scambi tra imprese e sapere, tra mondo produttivo università e centri di
ricerca. Uno sviluppo che deve creare coesione, senso della comunità, dello
stare bene insieme, del ben essere, del ben vivere. Il vivere bene, lo stare
bene sono assunti che comprendono non solo la ricchezza monetaria, ma anche la
qualità dell’ambiente e del territorio. E, proprio per l’ambiente ed il
territorio, nel bilancio 2006 viene riservata una cospicua quantità di risorse.
Si investe in tecnologia per conoscere e monitorare il territorio, per poter
pianificare correttamente qualsiasi tipo di intervento, edilizio, urbanistico,
di uso del suolo. Si prosegue nella realizzazione del Parco Locale di Interesse
Sovracomunale del Po e del Morbasco e con il progetto “Grandi Foreste”.
Sarà costantemente controllata la qualità dell’aria e avviata una attività
di controllo e bonifica dei siti inquinati. Nell’ambito del progetto Agenda 21
sarà redatto il piano per il bilancio ambientale locale che, attraverso l’utilizzo
di indicatori ambientali, consentirà una visione generale di tutte le
problematiche del territorio. Sarà attuato il piano antismog e approvata la
prima bozza del piano di risanamento acustico, che prevede interventi di
contenimento dei livelli acustici da effettuare su alcune strutture pubbliche.
Per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas inquinanti nel settore dei
trasporti, si darà attuazione al complesso ed innovativo progetto BIC-Benessere
in Città, progetto finanziato anche dalla Regione Lombardia perché ritenuto di
estremo interesse. Infatti, attraverso azion 
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