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 Cronaca

15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale - Seduta del 7 dicembre 2005
Presentato il Bilancio di Previsione 2006

In apertura della seduta consiliare, il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Fanti ha informato l’assemblea delle dimissioni del Consigliere Giovanni Jacini, al quale subentra, sempre per il Gruppo Forza Italia, Ilaria Giordano. Il Consiglio Comunale, chiamato a pronunciarsi sulla surroga, l’ha approvata all’unanimità. La nuova Consigliera, che non è potuta intervenire alla seduta odierna, sarà presente a partire dalla prossima, in programma il 19 dicembre.

Ha chiesto quindi la parola il Sindaco per esprimere il suo pubblico ringraziamento a seguito della visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: Ieri, martedì 6 dicembre, la nostra città ha accolto con grande affetto e calore il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in visita ufficiale. Un evento storico per la vita di Cremona, reso possibile grazie allo sforzo organizzativo di tante persone che hanno lavorato con grande entusiasmo ed altrettanta passione. Anche a nome del Vice Sindaco Luigi Baldani - che ha coordinato il gruppo di lavoro che ha provveduto, in collaborazione con la Prefettura e la Provincia di Cremona, a sovrintendere gli adempimenti di competenza del Comune relativi alla visita del Capo dello Stato - esprimo i più sinceri ringraziamenti per la felice riuscita dell’evento a tutti coloro che hanno affrontato questo momento eccezionale per la città senza riserve e senza risparmio di energie. Grazie alla Prefettura, alla Provincia, alla Questura, al Comando Provinciale dei Carabinieri, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza, al Comando della Polizia Provinciale per la collaborazione offerta. Un ringraziamento particolare ai Dirigenti del Comune, coordinati dal Direttore Generale Dott. Vincenzo Filippini, e a tutti i dipendenti dell’Amministrazione Comunale, a vario titolo mobilitati per la visita del Presidente Ciampi, ai funzionari e ai dipendenti tutti di AEM S.p.A., di KM S.p.A., alle autorità civili, militari e religiose che si sono adoperate per facilitare il compito degli organizzatori, alle forze dell’ordine, che si sono prodigate in un compito certamente arduo, dimostrando discrezione ed efficienza, ai vigili del fuoco, ai membri dell’Associazione Carabinieri in Congedo, che hanno concesso la propria disponibilità a dare una mano affiancandosi agli agenti in servizio, ai volontari della Protezione Civile, al personale medico e paramedico dell’Azienda Istituti Ospitalieri e dei Presidi Medici Avanzati, della Croce Rossa e della Croce Verde, agli operatori commerciali che hanno saputo fare fronte con gentilezza e spirito di servizio agli ospiti arrivati in città, agli enti, alle associazioni e a tutti quei semplici cittadini che hanno dimostrato partecipazione e comprensione per gli inevitabili disagi che la visita del Capo dello Stato ha creato in alcune ore della giornata. Questa loro disponibilità è stata certamente ripagata dalla simpatia, dalla cordialità e dalla vivacità che sono tratti tipici del Presidente Ciampi e della moglie, Signora Franca. Un plauso particolare lo rivolgo ai dirigenti, agli insegnanti e agli alunni delle scuole cittadine che hanno partecipato con grande entusiasmo ad una giornata davvero indimenticabile, in questo dimostrando grande senso civico, ma anche una sincera spontaneità. Sono molti i soggetti pubblici e privati che hanno dato il loro contributo per la visita del Presidente della Repubblica. Tra questi vi è anche l'Associazione Commercio Turismo e Servizi della Provincia di Cremona che, tramite il suo gruppo fioristi, si è fatta carico dell'addobbo floreale del Teatro Ponchielli. Una disponibilità che l'Amministrazione Comunale ha apprezzato in quanto segno di rispetto per la massima figura istituzionale del nostro Paese e di collaborazione con gli Enti Locali. Un vivo ringraziamento a tutti i giornalisti locali e nazionali impegnati a seguire le varie fasi dell’evento: grazie dell’attenzione riservata alla città, alla sua gente e all’aiuto prestato agli organizzatori fornendo dati ed informazioni di servizio e non solo la cronaca di un giorno di festa e di gioia. Un grazie sincero anche a tutti i fotografi e teleoperatori che hanno immortalato momenti indimenticabili. Particolarmente prezioso ed apprezzato è stato l’impegno assunto da AEMcom che, in collaborazione con le emittenti Telecolor, Radio 883, Radio Cittanova ed il portale e-cremona ha fatto in modo che i principali appuntamenti della visita del Presidente della Repubblica potessero essere seguiti in diretta anche in televisione, alla radio e attraverso Internet: un servizio reso a tutti quei cittadini che, per varie ragioni, non hanno potuto riversarsi per le vie del centro, in Piazza Stradivari e in Piazza del Comune durante il passaggio del corteo presidenziale.Grazie alla Fondazione Teatro Ponchielli, al Sovrintendente Angela Cauzzi e ai dipendenti tutti del Teatro che si sono spesi con notevole impegno ed efficienza organizzativa per il principale appuntamento della visita nella nostra città del Capo dello Stato, quello dell'incontro con tutte le istituzioni cittadine e del territorio. L’Accademia Musicale della Fondazione Walter Stauffer ha offerto insieme a noi il concerto cameristico che ha concluso, in Cattedrale, la visita a Cremona del Capo dello Stato: ai Maestri Salvatore Accardo, Rocco Filippini e Bruno Giuranna i nostri complimenti per l’esecuzione del brano di W. A. Mozart, molto apprezzata dalla coppia presidenziale che ha così avuto modo non solo di vedere, ma anche di ascoltare l’eccellenza musicale per la quale si distingue Cremona. Cremona ha alle spalle una consolidata tradizione di ospitalità e in questa storica circostanza è stata in grado di mostrare il meglio di se stessa, tanto è vero che il Presidente Ciampi, prima di lasciare la città, mi ha chiesto esplicitamente di rivolgere alle autorità ed a tutti i cittadini soprattutto il suo più vivo ringraziamento per la calorosa ospitalità ricevuta. La visita del Capo dello Stato ha rappresentato anche un’occasione irripetibile per promuovere l’immagine del nostro territorio, ed i cremonesi hanno risposto molto bene e con un crescendo continuo alla presenza del Presidente della Repubblica: basti guardare alle tante bandiere esposte alle finestre e ai balconi di edifici pubblici e privati, alle vetrine dei negozi appositamente allestite, al senso di grande e partecipata festa di popolo che si avvertiva per le vie cittadine e che ha contagiato tutti, al punto da avere dissipato i comprensibili timori della vigilia per quei disagi inevitabili che sono però davvero piccola cosa di fronte al significato dell’evento che abbiamo vissuto. La visita ufficiale del Capo dello Stato, oltre che un momento di grande gioia, ha rappresentato anche un’occasione preziosa per riflettere sui valori fondamentali sui quali si basano da sempre l’unità e l’esistenza stessa dell’Italia, valori che il Presidente Ciampi incarna quale testimonianza quotidiana di una disciplina, di una dirittura morale che è anche un vero e proprio stile di vita.

Sullo stesso argomento ha chiesto la parola il Consigliere Carlo Malvezzi che ha pronunciato il seguente intervento: Signor Sindaco, ho chiesto al Presidente del Consiglio Comunale la parola, anche a nome dei colleghi, perché ritengo esprimerle in forma pubblica i complimenti per l’insieme delle azioni che il Comune di Cremona ha compiuto nella giornata di ieri, caratterizzata dalla gradita visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e della moglie, Signora Franca. Riteniamo che il Comune di Cremona si sia distinto sia sotto l’aspetto organizzativo, attraverso l’opera di tante persone alle quali deve andare il nostro sincero ringraziamento, sia nei contenuti del suo intervento pronunciato di fronte alle autorità civili, militari e religiose durante l’incontro avvenuto nel nostro splendido Teatro Ponchielli. Certamente non possiamo né dobbiamo dimenticare le impegnative parole pronunciate dal Presidente Ciampi a proposito del delicato compito educativo dei genitori (padre e madre) e dell’insostituibile ruolo della famiglia nel nostro sistema sociale. Lei non si è lasciato conquistare dalla facile tentazione di scivolare nel filone delle lamentazioni, cos’ di moda in questi periodi bel nostro Paese, ma ha pronunciato un discorso di alto profilo, ricco di spunti di fiducia e di sano orgoglio nazionale nel quale penso tutti i cittadini cremonesi possono riconoscere. E’ proprio in questo momento in cui il Paese manifesta segnali di ripresa dopo una difficile crisi economica che ha investito tutte le nazioni del continente europeo, che le istituzioni hanno il compito di dare coraggio ai cittadini, di inviare messaggi di fiducia, di sostenere quegli uomini e quelle donne che non hanno mai smesso di impegnarsi e di quei giovani che non hanno la voglia di rischiare nell’intrapresa di una nuova attività lavorativa. Lei ieri è stato capace di inviare questo messaggio e di dare una bella immagine della nostra città. Per questo ringraziamo lei e tutti i suoi collaboratori.

Interrogazione in data 10 novembre 2005 presentata dai Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare di Forza Italia Arrigo Frassi e Carlo Malvezzi sugli edifici comunali riscaldati a gasolio e sulla dotazione di filtri antiparticolato sui bus urbani (Testo dell’interrogazione: Premesso che ci si augura sempre una più incisiva azione al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico, che non sia sempre e solo rivolta al traffico veicolare privato, si chiede a codesta amministrazione: A) esistono ancora edifici comunali che utilizzano per il riscaldamento l’olio combustibile ed in caso affermativo quanti e quali sono? Se esistenti è prevista una riconversione e metano? B) se il Comune di Cremona abbia già adottato per i bus urbani alimentati a gasolio, i filtri antiparticolato, ed in caso negativo perché non lo abbia ancora fatto, dato che sono da tempo in commercio ed in uso in altre città).

All’interrogazione ha risposto dapprima l’Assessore Daniele Soregaroli: Visti gli esiti della prima gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale, andata deserta, allo scopo di rendere più appetibile la partecipazione delle aziende al nuovo appalto, oltre all’incremento dei contributi che prevedono anche un onere a carico comunale ed alla riduzione del numero di chilometri di percorrenze, l’Amministrazione ha dovuto intervenire anche sugli standard di qualità del servizio, abbassandoli rispetto alla prima gara. Fatta questa doverosa premessa, si precisa che in sede di gara era stato richiesto espressamente un impegno ad utilizzare carburanti ecologici con una percentuale di zolfo inferiore a 10 PPM attualmente, quindi i bus urbani sono riforniti con questo carburante. Per quanto concerne i filtri antiparticolato, preciso che attualmente ne sono dotati cinque su ventidue veicoli. Va comunque precisato che i bus attualmente circolanti rispettano tutte le normative vigenti e che, in concomitanza con il rinnovo di parte del parco mezzi per cui esiste un apposito programma, la Regione Lombardia finanzia solo veicoli con motorizzazione euro 4. All’interrogazione ha risposto poi anche l’Assessore Stefano Campagnolo: In genere sono rimaste alimentate a gasolio solo le centrali dove non era possibile a vario titolo l’allaccio al teleriscaldamento, perché non disponibile in zona, ovvero perché le caratteristiche dell’impianto e dell’immobile non consentivano l’alimentazione a metano. Attualmente risultano alimentate a gasolio le seguenti centrali termiche: Scuola Elementare Aporti (non è ancora disponibile in zona la rete a teleriscaldamente); Scuola Materna Lacchini, quartiere Cambonino (zona attualmente non servita dal teleriscaldamento); Scuola Elementare Trento e Trieste (il tipo di impianto non consente la sola sostituzione della centrale termica e l’allaccio immediato alla rete del teleriscaldamento presente in zona. E’ in corso la progettazione del nuovo impianto di riscaldamento a servizio dello stabile che sarà allacciato alla rete del teleriscaldamento); Palazzo Cittanova (previsto l’allaccio alla rete del teleriscaldamento per l’anno 2006). Faccio comunque presente che tali centrali vengono sottoposte annualmente a verifica e al controllo dei fumi in uscita.

Il Consigliere Arrigo Frassi si è detto parzialmente soddisfatto della risposta ottenuta.

Interrogazione in data 21 novembre 2005 presentata dal Consigliere del Gruppo Consiliare Forza Italia Carlo Malvezzi sul costo dei Centri Diurni Integrati di Cremona (Testo dell’interrogazione: Premesso che il Comune di Cremona è dotato di quattro Centri Diurni Integrati, dei quali due dedicati a persone con la malattia di Alzheimer; i C.D.I. possono costituire per molte persone anziane una valida alternativa alle cure residenziali (R.S.A.), in quanto garantiscono l’assistenza di tipo socio-assistenziale e quella sanitaria; utilizzando tale servizio le famiglie possono ricevere un reale sostegno nel delicato compito della cura e assistenza delle persone anziane, potendo coniugare gli impegni della vita quotidiana con la permanenza del famigliare nella propria casa nelle ore serali e notturne; tutti i C.D.I. devono necessariamente rispettare alcuni standard strutturali e gestionali fissati della Regione Lombardia e sono accreditati dall’A.S.L. di Cremona, dalla quale ricevono un contributo economico su base giornaliera che varia in relazione ai tempi di apertura; i costi giornalieri richieste dall’Azienda Cremona Solidale ai fruitori del servizio per l’accesso ai Centri Comunali sono di € 25,00 per i C.D.I. e € 28,00 per i C.D.A. (Alzheimer) compreso il trasporto; i C.D.I. e C.D.A. presenti nei Comuni del circondario cremonese, offrono il servizio a prezzi significativamente differenti a quelli richiesti dall’Azienda comunale e più precisamente: C.D.I. di San Bassano € 19,10 al giorno (compreso trasporto), C.D.I. di Pizzighettone € 17,00 al giorno (compreso il trasporto), C.D.I. di Casalbuttano € 14,00 al giorno (compreso il trasporto), C.D.A. di Sospiro € 19,00 (compreso il trasporto); chiedo all’Amministrazione di fornire risposte ai seguenti quesiti: Per quali ragioni i C.D.I. e C.D.A. del Comune di Cremona, gestiti dalla propria azienda Cremona Solidale, applicano prezzi giornalieri mediamente superiori di € 8,00/9,00 (circa il 50% in più) rispetto agli altri Centri Diurni della Provincia, equivalente ad una maggiore spesa per ogni persona anziana ospitata fino a € 200,00 al mese? Appurato l’elevato costo del servizio, stimato in oltre € 600,00 al mese pro - capite, il Comune di Cremona ha valutato quante persone optano per altre soluzioni? Quale criterio utilizza il Comune di Cremona per determinare la propria quota di contributo e quella di competenza dell’utenza? Qual è la percentuale media di contributo del Comune di Cremona sul costo pro capite del servizio C.D.I. e qual è l’importo complessivo del contributo comunale versato dal Comune a Cremona Solidale nell’anno 2004 per tale servizio? Il Comune non ritiene che l’applicazione del prezzo differenziato tra C.D.I. e C.D.A. (€ 25,00/g - € 28,00/g) non costituisca un ulteriore discrimine tra persone portatrici di gravi patologie (a maggior gravità si fanno corrispondere maggiori costi)? Il Comune di Cremona ha la possibilità di rinegoziare il prezzo del servizio con Cremona Solidale, allineandolo ai prezzi medi applicati dagli altri C.D.I. limitrofi? Il Comune di Cremona compartecipa alla quota del servizio anche nel caso in cui una persona anziana sceglie, per ragioni famigliari, di frequentare un C.D.I. esistente presso i Comuni vicini?).

All’interrogazione ha risposto l’Assessore Maura Ruggeri: I costi esibiti dall’Azienda Cremona Solidale comprendono, oltre ai costi del personale specifico e delle forniture, anche le spese di gestione dei locali in quota millesimata, rispetto alle spese totali della struttura in cui sono inseriti. Tali spese sono riferite all’affitto, ai consumi, alla manutenzione, alla pulizia, ecc… e incidono per circa il 10% sull’intero costo del servizio. A queste si aggiungono le spese generali di IRAP, amministrative, di direzione che incidono per circa il 5%. Trattasi pertanto di costi reali che, se non considerati nella loro totalità, verrebbero a gravare sulle rette RSA in quanto spese che l’Ente Gestore deve comunque sostenere e finanziare. Probabilmente le rette applicate da altri Enti non tengono conto di questa specifica che, se non considerata anche dall’azienda Cremona Solidale, allineerebbe le rette applicate in provincia. Non risulta agli operatori del Servizio Anziani che il maggior costo abbia precluso la scelta dei CDI cittadini per le seguenti motivazioni: i CDI sono al completo ed esiste lista d’attesa;la scelta di CDI integrati della provincia è stata determinata dalla non immediata disponibilità di posti all’interno delle strutture cittadine, a fronte della necessità urgente dei familiari di gestire un carico assistenziale oneroso per la gravità della patologia dell’anziano. Il criterio per determinare la quota a carico dell’utenza è basato sull’applicazione dell’ISEE di cui alla deliberazione di Giunta Comunale n. 215/21784 del 17 aprile 2003. Sono esentati dal pagamento della retta, ad eccezione di quella riferita al pasto, gli utenti con ISEE fino a € 5.200,00. La retta è a completo carico del fruitore a fronte di un ISEE uguale o superiore a € 35.000,00. Per un valore di ISEE intermedio ai parametri sopraindicati, viene applicata una formula matematica che aumenta in modo proporzionale la quota dovuta dall’utente oltre al costo dei pasti. Nell’anno 2004 il Comune è intervenuto a favore degli utenti del CDI aventi diritto a fruire del servizio in forma agevolata per un importo complessivo di € 78.124,94 e per una percentuale media pro capite sul costo del servizio pari al 63%. La gestione di un Centro Diurno per Alzheimer comporta costi maggiori perché i parametri di assistenza devono essere più elevati. Il cittadino che fruisce della compartecipazione tariffaria del Comune, non risente del maggior costo essendo la quota a suo carico determinata sulla base del suo ISEE e non della retta di riferimento. La rinegoziazione delle tariffe con l’Azienda Cremona Solidale per una loro riduzione comporterebbe il corrispondente aumento delle tariffe RSA, in forza di quanto esplicitato all’inizio, a fronte dei costi effettivi del servizio. L’Assessore ha quindi specificato che le aziende speciali sono fornitrici di servizi ai Comuni e, per obbligo di legge, tali forniture sono regolate da un atto denominato contratto di servizio. Nella fissazione del prezzo di cessione del servizio CDI le prassi della buona gestione orientano ad applicare le tecniche del “ful costing” (costo pieno aziendale), che permettono di esprimere il costo di produzione del servizio. Questa tecnica è applicata dall’Azienda Cremona Solidale. Nella determinazione della tariffa altri gestori possono avere utilizzato la tecnica del direct costing (costo diretto), normalmente utilizzata per la determinazione del limite minimo di convenienza a produrre in presenza di costi fissi non cessanti. Tale tecnica non è però considerata appropriata per la determinazione dei prezzi. In ogni caso la fissazione delle tariffe al solo costo variabile può essere attuata esclusivamente da aziende che abbiano, su altre linee di servizio, prezzi e tariffe capaci di coprire tutti i costi di quei servizi e anche dei costi non coperti dalla tariffa determinata al costo variabile. Le tariffe applicate da Cremona Solidale è per la singola e per la doppia 43,70, per l’Alzheimer è 47,00, a Soresina è di 53,50, a Csalbuttano 47,90, a San Bassano per la doppia è 46,00 e per l’Alzheimer è di 51,00, a Pizzighettone la tariffa è per la doppia 44,00, a Sospiro si va da 42,20 a 65,90 e per l’Alzheimer di 50,40.

Il Consigliere Malvezzi ha ringraziato l’Assessore per la risposta dettagliata, ha quindi ricordato l’importanza del welfare, sostenendo la necessità di trovare soluzioni per non gravare il Comune di alcuni costi. Per l’esponente di Forza Italia, rispetto ai servizi occorre definire il livello essenziale dei servizi stessi, per fare in modo che la spesa della collettività sia il più possibile controllata. L’Assessore ha replicato dicendo che l’Azienda si orienta secondo criteri aziendali. Ma la qualità del servizio comporta un risparmio, perché se è forte, questo aiuta a ritardare l’ingresso in RSA, che davvero comporta una spesa esponenziale. In una logica di confronto, quello dei CDI è un servizio sul quale al Comune conviene intervenire.

L’Assessore Stefano Campagnolo, riferendosi al disastro ferroviario avvenuto presso la stazione ferroviaria di Cavatigozzi, ma non in territorio di Cremona, bensì di Sesto Cremonese, ha brevemente relazionato al Consiglio Comunale dicendo che sul posto sono impegnati ancora i vigili del fuoco di Milano e Porto Marghera per il travaso di gas combustibile e si suppone che entro la tarda mattinata dell’8 dicembre la linea dovrebbe essere riaperta. Non c’è stato nessun pericolo per la popolazione e il livello di allarme è assolutamente minimo. Il Comune, ha precisato l’Assessore, è dotato di piani emergenza su ogni singola azienda a rischio presente sul territorio e anche per il tipo di emergenza verificatasi il 6 dicembre era già pronta la lista delle persone da avvertire in caso di evacuazione, eventualità che non è però è stata subito fugata.

Sullo stesso argomento aveva presentato un ordine del giorno il Consigliere dei Verdi per la Pace Matteo Lodi, sollevando la situazione critica di Cavatigozzi.

Approvazione del Regolamento per la disciplina dell’uso e della riproduzione dei beni appartenenti al patrimonio artistico, storico, archeologico e demoetnoantropologico del Sistema Museale Città di Cremona.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona ed il Comune di Ostiano per la collaborazione in attività ed iniziative di carattere scientifico.

Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità questa proposta di delibera riguardante la bozza di convenzione tra il Comune di Cremona, Sistema Museale - Sezione di Storia Naturale, ed il Comune di Ostiano per la collaborazione in attività ed iniziative di carattere scientifico (non sono previsti oneri finanziari a carico del Comune di Cremona). Il territorio del Comune di Ostiano, benché posto al di fuori del territorio di questa Amministrazione, è compreso nell’area di competenza scientifica del Conservatore della Sezione di Storia Naturale del Sistema Museale Città di Cremona. Si è pertanto ritenuto opportuno estendere il campo di azione del Sistema Museale oltre i confini cittadini per valorizzare il patrimonio culturale ed ambientale come strumento didattico. Inoltre, la collaborazione già effettuata, oltre a rientrare nel ribadito impegno del Sistema verso il mondo della didattica museale, ha portato a risultati soddisfacenti anche in termini di rapporto tra le istituzioni del territorio. In questi ultimi anni gran parte delle energie del Sistema Museale è stata dedicata al rapporto con la scuola, nel tentativo di coinvolgere il mondo scolastico in un rapporto culturale.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Approvazione della revisione per adeguamento tecnico del Piano di Zonizzazione Acustica del territorio cremonese.

Vista la Legge Regionale n° 13/2001 ed il Regolamento riguardante i criteri per la redazione del Piano di zonizzazione acustica, il Comune di Cremona ha predisposto la revisione del Piano di zonizzazione acustica del territorio comunale vigente, così da adeguarlo ai parametri di lettura ed alle linee indicate dal Regolamento di attuazione. Il Piano di zonizzazione acustica è stato approvato con delibera consiliare del 12 ottobre 2000. La maggior parte delle indicazioni della recente normativa regionale coincide con i criteri generali già utilizzati nella redazione del Piano stesso, tuttavia sono state introdotte alcune nuove indicazioni alle quali è stato necessario adeguarsi. In particolare sono state recepite le prescrizioni che impongono il rispetto di una fascia di decadimento acustico pari a 100 metri di profondità nelle aree prospicienti le strade di grande comunicazione e l’attribuzione automatica della prima classe acustica a tutti i recettori sensibili, quali scuole, ospedali e case di riposo. E’ stato quindi predisposto dal Dott. Folco De Polzer, incaricato dal Comune, in collaborazione con gli uffici, il documento di revisione del Piano di zonizzazione acustica vigente che è stato presentato alla Giunta Comunale il 15 dicembre 2004 ed alle Commissioni Consiliari Ambiente e Territorio il 21 dicembre 2004. Nel frattempo, in fase di approvazione della revisione così presentata, gli uffici competenti hanno apportato alcune varianti puntuali e sostanziali al Piano Regolatore Generale, successivamente adottate dal Consiglio Comunale il 7 marzo 2005. Poiché il PRG è lo strumento pianificatorio sovraordinato gerarchicamente rispetto ad altri, è sembrato opportuno rivedere il lavoro svolto prendendo atto di tali varianti da recepire nella versione definitiva della revisione del Piano di zonizzazione, così come previsto anche dalla legge regionale, ed attendere la conclusione delle procedure amministrative per le varianti di PRG. E’ stato quindi predisposto un nuovo documento di revisione per adeguamento tecnico del Piano di zonizzazione acustica tenendo conto delle precedenti modifiche e delle varianti al PRG. Con deliberazione consiliare del 15 luglio 2005 sono state approvate le varianti puntuali al PRG e pertanto la Giunta Comunale, il 16 novembre scorso, ha espresso parere favorevole al documento definitivo di revisione per adeguamento tecnico del Piano di zonizzazione acustica, e lo ha sottoposto al Consiglio Comunale che lo ha approvato all’unanimità.

Indirizzi alla Giunta Comunale per l’approvazione delle Carte dei Servizi delle scuole per l’infanzia e degli asili nido del Comune di Cremona.

La Carta dei Servizi, la cui adozione da parte di tutti gli erogatori di servizi pubblici è raccomandata da precisi provvedimenti normativi, rappresenta un fondamentale strumento di informazione e tutela degli utenti dei servizi, a garanzia e miglioramento della qualità dei servizi stessi e di crescita per le organizzazioni e gli operatori. Da qui la necessità di elaborare ed adottare una Carta dei Servizi relativi ai servizi di asilo nido e scuole per l’infanzia comunali. Il gruppo di lavoro costituito all’interno del Settore Politiche Educative ha provveduto all’elaborazione di due schemi di carta dei servizi, uno per i nidi e uno per le scuole per l’infanzia. Trattandosi di un tema di particolare delicatezza che riguarda tra l’latro le condizioni di accesso degli utenti ai servizi, i rapporti con le famiglie e la garanzia che ad esse vengono offerte per quanto riguarda gli standard di servizio, è stato ritenuto opportuno coinvolgere nella realizzazione del documento la Commissione Consiliare Politiche Culturali ed Educative. La Commissione ha approvato di massima lo schema proposto ed ha richiesto specifiche integrazioni esplicative relative ad alcuni punti. La Giunta Comunale, preso atto di questo, ha pertanto deliberato di esprimere i seguenti indirizzi: approvare gli schemi di Carte dei Servizi per le scuole per l’infanzia e gli asili nido comunali in modo da garantire alle famiglie, come richiesto dalla normativa vigente, la necessaria informazione riguardante l’accesso al servizio, i diritti degli utenti ed i principi qualitativi che l’Ente si propone di mantenere e migliorare; costruire le Carte secondo lo schema condiviso con la competente Commissione Consiliare.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Aumento del capitale in dotazione dell’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale”.

Dopo che la Giunta Comunale il 30 novembre scorso ha espresso parere favorevole, il Consiglio Comunale è stato chiamato ad approvare la proposta di delibera con la quale si chiede di approvare l’aumento del capitale dell’Azienda Speciale Comunale per i Servizi alla Persona “Cremona Solidale” per un importo pari a € 100.000,00 da versare in denaro. Il capitale di dotazione conferito all’Azienda Speciale di questo aumento raggiunge il valore complessivo di € 200.000,00 rispetto ai quali, come stabilito dall’art. 4 del proprio Statuto, l’Azienda ne ha la piena disponibilità. Sono stati al riguardo considerati i buoni risultati raggiunti dall’Azienda Speciale nel corso del 2004, sia dal punto di vista della qualità e quantità dei servizi erogati, che dal punto di vista dei saldi economico-finanziari. Questi risultati hanno permesso al Comune di Cremona di non erogare un contributo straordinario in conto gestione già stanziato nel Bilancio di Previsione 2004 per sostenere i costi di avvio della nuova struttura. Il 24 maggio 2005, con delibera consiliare di variazione del Bilancio di Previsione 2005 del Comune, si prevedeva la spesa per un aumento di capitale di dotazione dell’Azienda Speciale pari a € 100.000,00. Ora si è ritenuto di dover procedere al conferimento di questo capitale.

L’oggetto è stato approvato con il voto contrario di tutti gli esponenti della minoranza che hanno criticato questo aumento di capitale a favore di un’Azienda interamente controllata dal Comune.

Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona ed il Comune di Malagnino per l’affidamento, per l’anno 2006, della gestione del servizio di trasporto con scuolabus degli alunni residenti a Cremona e che frequentano la scuola elementare di Malagnino e degli alunni residenti a Malagnino che frequentano le scuole medie inferiori di Cremona.

Il Comune di Malagnino ha dato la sua disponibilità a sottoscrivere, anche per il 2006, la convenzione per favorire la frequenza degli alunni residenti a Cremona che, a seguito della chiusura della scuola elementare di San Felice, hanno liberamente scelto di frequentare la scuola elementare di Malagnino. Il Comune di Malagnino ha la necessità di effettuare il trasporto di alunni residenti sul proprio territorio e che frequentano la scuola media inferiore a Cremona. Nessun costo sarà posto a carico dell’Amministrazione Comunale di Cremona, mentre l’eventuale trasporto di bambini portatori di handicap sarà attuato dal Comune di Cremona nell’ambito del contratto appositamente stipulato con l’associazione di volontariato “La Città dell’Uomo”. Preso atto che la Commissione Consiliare Politiche Educative ha già espresso parere favorevole, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Determinazione degli indirizzi strategici nei confronti dell’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale” per l’anno 2006.

Il 31 dicembre prossimo scadrà il periodo di validità del contratto di servizio sottoscritto nel 2005 con l’Azienda Speciale “Cremona Solidale”. Secondo quanto previsto dallo statuto dell’Azienda, spetta al Comune indicare gli indirizzi strategici e gli obiettivi fondamentali ai quali l’Azienda deve attenersi nell’espletamento delle attività gestionali dei servizi di propria competenza. Dovendo inoltre l’Azienda aggiornare annualmente il piano-programma, che comprende necessariamente il contratto di servizio, vi è la necessità di riprendere ed aggiornare gli obiettivi da indicare all’Azienda come prioritari per il proseguimento delle sue attività nel 2006. Gli indirizzi che verranno sottoposti al Consiglio Comunale riprendono la programmazione già approvata con il precedente piano-programma, integrandola con contenuti più specifici, tra i quali assume particolare rilevanza la definizione logistico aziendale comprendente 60 posti letto aggiuntivi per la riabilitazione geriatria, secondo le intese tra Comune di Cremona, Azienda e Fondazione Città di Cremona, finalizzato a creare non un modello assistenziale ma competitivo con i livelli di qualità presenti sul territorio. (L’elenco completo degli indirizzi strategici nei confronti dell’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale” può essere richiesto all’Ufficio Stampa, ndr).

Illustrato in modo molto dettagliato dall’Assessore Maura Ruggeri, dopo gli interventi dei Consiglieri Carlo Malvezzi, Cinzia Zampini, Matteo Lodi ed Andrea Virgilio, l’oggetto è stato approvato con il voto contrario di Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC, mentre la Lega Nord si è astenuta.

Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona, quale Comune Capofila del Distretto di Cremona, il Distretto di Crema, il Distretto di Casalmaggiore e l’Amministrazione Provinciale di Cremona in materia di interventi a favore di minori.

La Giunta Comunale, espresso parere favorevole, ha assegnato la pratica al Consiglio Comunale per l’approvazione. L’Assemblea dei Sindaci del Distretto di Cremona ha approvato il testo di convenzione lo scorso mese di ottobre. Con il parere favorevole del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci della Provincia di Cremona e della Provincia stessa, a partire dal mese di settembre è stato costituito un tavolo di lavoro tra gli Uffici di Piano dei Distretti di Cremona, Crema e Casalmaggiore con l’obiettivo di elaborare, insieme alla Provincia stessa, una convenzione che potesse mettere in grado gli enti locali del territorio di ottemperare ai dispositivi legislativi in materia. La Provincia di Cremona ha concorso alla programmazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali attraverso l’istituzione di un fondo di € 250.000,00 annui a sostegno delle progettualità disposte dai Comuni rivolte ai minori. La convenzione, con l’accordo tutti i Distretti e la Provincia, è da attuarsi attraverso i Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore, in qualità di capofila dei tre distretti attraverso il coordinamento e la gestione tecnica degli Uffici di Piano. Questa convenzione, di durata triennale, seguirà la scansione temporale dei Piani di Zona ed intende disciplinare le modalità con cui favorire lo sviluppo delle progettualità a sostegno dei minori riconosciuti da un solo genitore ed esposti e di nuclei famigliari con figli nei quali si ravvisa una situazione di fragilità sociale attraverso la definizione di un progetto sociale individualizzato definito dai Servizi Sociali Territoriali in accordo con gli Uffici di Piano. Questo per interventi integrativi nella gestione di specifiche situazioni caratterizzate da gravità e tipicità sociale, nonché per l’accesso alla rete dei servizi socio-assistenziali, socio-educativi e socio sanitari. La convenzione elenca le categorie dei beneficiari ed individua in maniera strategica la funzione ed il ruolo del Servizio Sociale Territoriale come soggetto qualificato all’elaborazione di un progetto sociale di presa in carico degli utenti, volto al superamento progressivo della forma del contributo meramente economico verso una sempre maggiore capacità di elaborazione delle risposte nei confronti delle situazioni di bisogno. La convenzione individua come risorse economiche il Fondo provincia, il Fondo Regione Lombardia ed il Fondo Comuni.

L’oggetto, illustrato dall’Assessore Maura Ruggeri, è stato posto in votazione ed approvato con l’astensione degli esponenti della Lega Nord. Gli altri gruppi di minoranza hanno votato a favore manifestando però alcune riserve.

Ulteriore proroga della Convenzione sottoscritta tra il Comune di Cremona quale capofila del Distretto di Cremona e l’Amministrazione Provinciale di Cremona per la gestione su base distrettuale della lista d’attesa per il ricovero di persone anziane nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).

Viene proposta la proroga di sei mesi della convezione, in scadenza, per le seguenti motivazioni: allo stato attuale l’attività distrettuale necessita di un’azione che sostenga il potenziamento della capacità operativa intesa come attività programmatoria e di gestione in capo all’Ufficio di Piano; l’Assemblea dei Sindaci del Distretto ha approvato lo scorso ottobre il progetto di potenziamento dell’Ufficio di Piano che si realizzerà a partire dal 2006, in coincidenza con l’avvio del nuovo Piano di Zona triennale 2006-2008; la gestione del Piano di Zona e le nuove funzioni che la normativa regionale affida ai Comuni nella forma associata dei Distretti, attraverso l’attivazione dell’Ufficio di Piano, ha imposto una riflessione in merito alla nuova struttura che è necessario andare a realizzare. Da qui l’opportunità di mantenere lo Sportello Distrettuale per l’accesso alle RSA presso la Provincia e disporre pertanto un’ulteriore proroga della convenzione. Durante il 2006 verranno individuati momenti di approfondimento delle problematiche relative all’accesso dei cittadini alle RSA e si rifletterà sul sistema valutativo previsto ai fini dell’inserimento, anche alla luce delle complesse dinamiche interne alla lista d’attesa distrettuale.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Revoca della deliberazione di Consiglio Comunale n. 108/69893 del 16 dicembre 1999 ed approvazione del regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari del Comune di Cremona.

Il Consiglio Comunale ha approvato questa proposta che revoca la delibera di Consiglio Comunale del 16 dicembre 1999 “Approvazione del regolamento sulla tutela della riservatezza dei dati personali”, ed approva invece il nuovo Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari ai sensi del Codice in materia di protezione dei dati personali", D.Lgs n. 196 del 30 giugno 2003. Gli articoli 20, comma 2, e 21, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali) stabiliscono che nei casi in cui una disposizione di legge specifichi la finalità di rilevante interesse pubblico, ma non i tipi di dati sensibili e giudiziari trattabili ed i tipi di operazioni su questi eseguibili, il trattamento è consentito solo in riferimento a quei tipi di dati e di operazioni identificati e resi pubblici a cura dei soggetti che ne effettuano il trattamento, in relazione alle specifiche finalità perseguite nei singoli casi. Il medesimo art. 20, comma 2, prevede che questa identificazione debba essere effettuata nel rispetto dei principi di cui all'art. 22 del citato Codice, in particolare, assicurando che i soggetti pubblici: trattino i soli dati sensibili e giudiziari indispensabili per le relative attività istituzionali che non possono essere adempiute, caso per caso, mediante il trattamento di dati anonimi o di dati personali di natura diversa; raccolgano detti dati, di regola, presso l'interessato; verifichino periodicamente l'esattezza, l'aggiornamento dei dati sensibili e giudiziari, nonché la loro pertinenza, completezza, non eccedenza ed indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi; trattino i dati sensibili e giudiziari contenuti in elenchi, registri o banche di dati, tenuti con l'ausilio di strumenti elettronici, con tecniche di cifratura o mediante l'utilizzazione di codici identificativi o di altre soluzioni che li rendano temporaneamente inintelligibili anche a chi è autorizzato ad accedervi; conservino i dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale separatamente da altri dati personali trattati per finalità che non richiedono il loro utilizzo; sempre ai sensi del citato art. 20, comma 2, l’identificazione deve avvenire con atto di natura regolamentare adottato in conformità al parere espresso dal Garante; il parere del Garante per la protezione dei dati personali può essere fornito anche su "schemi tipo"; l'art. 20, comma 4, del Codice, prevede che l'identificazione venga aggiornata e integrata periodicamente. Pertanto, viste le restanti disposizioni del Codice, considerato che possono spiegare effetti maggiormente significativi per l'interessato le operazioni svolte, in particolare, pressoché interamente mediante siti web, o volte a definire in forma completamente automatizzata profili o personalità di interessati, le interconnessioni e i raffronti tra banche di dati gestite da diversi titolari, oppure con altre informazioni sensibili e giudiziarie detenute dal medesimo titolare del trattamento, nonché la comunicazione dei dati a terzi, si è ritenuto di individuare analiticamente nelle schede allegate “Regolamento per i dati sensibili e giudiziari del Comune di Cremona” con riferimento alle predette operazioni che possono spiegare effetti maggiormente significativi per l'interessato, quelle effettuate dal Comune di Cremona (in particolare le operazioni di interconnessione, raffronto tra banche di dati gestite da diversi titolari, oppure con altre informazioni sensibili e giudiziarie detenute dal medesimo titolare del trattamento, di comunicazione a terzi, nonché di diffusione). Sono state inoltre indicate sinteticamente anche le operazioni ordinarie che il Comune di Cremona deve necessariamente svolgere per perseguire le finalità di rilevante interesse pubblico individuate per legge (operazioni di raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo, blocco, cancellazione e distruzione). Per quanto concerne tutti i trattamenti sopra elencati è stato verificato il rispetto dei principi e delle garanzie previste dall'art. 22 del Codice, con particolare riferimento alla pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati sensibili e giudiziari utilizzati rispetto alle finalità perseguite, all'indispensabilità delle predette operazioni per il perseguimento delle finalità di rilevante interesse pubblico individuate per legge, nonché all'esistenza di fonti normative idonee a rendere lecite le medesime operazioni o, ove richiesta, all'indicazione scritta dei motivi. Il Regolamento è rispondente allo schema tipo e quindi non è necessario sottoporlo al preventivo parere del Garante. Ne verrà data la più ampia diffusione attraverso la pubblicazione all'Albo Pretorio e nel sito Internet del Comune, nel periodico edito dal Comune, mediante affissione presso le sedi dei comitati spontanei di quartiere. Poiché con delibera di Consiglio Comunale del 16 dicembre 1999 veniva approvato il “Regolamento sulla tutela della riservatezza dei dati personali” che risulta ormai superato e non conforme alle disposizioni del D.Lgs n. 196 del 30 giugno 2003, si è ritenuto opportuno revocare quella delibera e proporre un’altra per l’approvazione del nuovo Regolamento che, a parte le numerose schede allegate e riferite ai vari settori e servizi comunali, è composto da questi tre soli articoli:

Art. 1 - Oggetto del Regolamento

Il presente Regolamento in attuazione del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, identifica i tipi di dati sensibili e giudiziari e le operazioni eseguibili da parte del Comune nello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali.

Art. 2 - Individuazione dei tipi di dati e di operazioni eseguibili

In attuazione delle disposizioni di cui agli artt. 20, comma 2, e 21, comma 2, del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, le schede che formano parte integrante del presente Regolamento, contraddistinte dai numeri da 1 a 35 , identificano i tipi di dati sensibili e giudiziari per cui è consentito il relativo trattamento, nonché le operazioni eseguibili in riferimento alle specifiche finalità di rilevante interesse pubblico perseguite nei singoli casi ed espressamente elencate nel D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (artt. 59, 60, 62-73, 86, 95, 98 e 112). I dati sensibili e giudiziari individuati dal presente regolamento sono trattati previa verifica della loro pertinenza, completezza e indispensabilità rispetto alle finalità perseguite nei singoli casi, specie nel caso in cui la raccolta non avvenga presso l'interessato. Le operazioni di interconnessione, raffronto, comunicazione e diffusione individuate nel presente regolamento sono ammesse soltanto se indispensabili allo svolgimento degli obblighi o compiti di volta in volta indicati, per il perseguimento delle rilevanti finalità di interesse pubblico specificate e nel rispetto delle disposizioni rilevanti in materia di protezione dei dati personali, nonché degli altri limiti stabiliti dalla legge e dai regolamenti. I raffronti e le interconnessioni con altre informazioni sensibili e giudiziarie detenute dal Comune sono consentite soltanto previa verifica della loro stretta indispensabilità nei singoli casi ed indicazione scritta dei motivi che ne giustificano l'effettuazione. Le predette operazioni, se effettuate utilizzando banche di dati di diversi titolari del trattamento, nonché la diffusione di dati sensibili e giudiziari, sono ammesse esclusivamente previa verifica della loro stretta indispensabilità nei singoli casi e nel rispetto dei limiti e con le modalità stabiliti dalle disposizioni legislative che le prevedono (art. 22 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196). Sono inutilizzabili i dati trattati in violazione della disciplina rilevante in materia di trattamento dei dati personali (artt. 11 e 22, comma 5, del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196).

Art. 3 - Riferimenti normativi

Al fine di una maggiore semplificazione e leggibilità del presente regolamento, le disposizioni di legge, citate nella parte descrittiva delle "fonti normative" delle schede, si intendono come recanti le successive modifiche e integrazioni.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Adozione del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata in variante del PRG vigente ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. b, c, h della Legge Regionale n. 23/97 presentato da Sanzeni Silvano in qualità di amministratore unico della Società Bagnara s.r.l. situato in località Bagnara.

Il Consiglio Comunale ha approvato questa delibera con la quale viene adottato il Piano di Lottizzazione di iniziativa privata in località Bagnara in variante al PRG vigente ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. b), c), h) della Legge Regionale n. 23/97, presentato da Sanzeni Silvano in qualità di amministratore unico della società BAGNARA s.r.l., dopo che la Commissione Consiliare Politiche Urbanistiche e Territoriali ha espresso parere favorevole nella seduta del 28 novembre scorso. L’intervento del Piano prevede la realizzazione di un complesso residenziale costituito in Zona C da 22 edifici a schiera con tipologia a villetta disposti su due piani fuori terra con copertura a falda; 6 palazzine disposte su due/tre piani fuori terra e seminterrato o interrato in zona B2c; una palazzina di quattro piani fuori terra e un piano interrato. Il progetto prevede inoltre la realizzazione (così come da previsione del PRG) di un’area destinata a parcheggio pubblico, di un’area attrezzata a verde, di una strada di collegamento tra la via Casalmaggiore e via Bonemerse, di una strada di collegamento tra via Bagnara e la nuova strada, la realizzazione di una pista ciclabile, la realizzazione di una fermata autobus e di una piazzola ecologica. L’intervento prevede la progettazione relativa al 70% della superficie territoriale complessiva per la zona C e la conseguente cessione gratuita al Comune di Cremona della nuda proprietà del rimanente 30% da destinare ad Edilizia Economica Popolare. La Commissione Edilizia, il 24 giugno 2005, ha espresso parere favorevole condizionato le cui prescrizioni sono già state recepite. Gli uffici comunali, a loro volta, hanno espresso parere favorevole con alcune prescrizioni, per esempio: attuare la normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche sui marciapiedi, sulla pista ciclabile e per l’accessibilità alle aree verdi; prevedere rampe di accesso ai marciapiedi e/o alle piazze, alle aree verdi; prevedere, per quanto riguarda i parcheggi pubblici, appositi stalli per i disabili con segnaletica orizzontale e verticale; prevedere gli attraversamenti pedonali secondo le norme del Codice della Strada e con abbattimento delle barriere architettoniche e la protezione con transenne parapedonali per evitare la sosta sui marciapiedi in prossimità degli attraversamenti pedonali stessi; garantire, per quanto riguarda gli accessi carrai in prossimità degli stessi, il rispetto della normativa sulle barriere architettoniche. Il lottizzante si impegna ad effettuare la progettazione esecutiva dello svincolo a rotatoria tra la nuova strada di lottizzazione e via Casalmaggiore, concordandola con l’Ufficio Traffico del Comune. Questa progettazione esecutiva rispetto alla soluzione di massima presentata dovrà in modo particolare valutare gli aspetti tecnici relativi ai raggi di curvatura e al disassamento della rotatoria stessa rispetto a via Casalmaggiore. Il lottizzante si impegna inoltre alla realizzazione, a sue spese e cure, di questa opera secondo i tempi ed i modi che verranno stabiliti in base alla progettazione esecutiva. La cessione gratuita al Comune delle aree interessate dall’infrastruttura avverrà a seguito del collaudo positivo della stessa. L’agibilità degli edifici rimane comunque subordinata al collaudo positiva dell’infrastruttura.

Dopo la breve illustrazione da parte dell’Assessore Daniele Soregaroli, l’oggetto è stato posto in votazione ed approvato all’unanimità.

Presentazione del Bilancio di Previsione da parte dell’Assessore Celestina Villa predisposto in base alla normativa vigente in attesa dell’approvazione della Finanziaria, a seguito della quale si andrà eventualmente ad effettuare più avanti delle variazioni: Il “Sole 24 Ore” dal 39° rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese rileva che “…gli italiani continuano a stringere la cinghia, mentre i nuovi ricchi seguitano a spendere arricchendo il parco macchine…”. Il quadro che emerge dalla lettura dei dati è che la capacità programmatoria individuale è minata dall’incertezza, che il 65% degli italiani valuta negativamente il sistema del welfare, che sono quasi 600 mila le famiglie a reddito medio e medio-alto che hanno subito un ridimensionamento economico. Il 10% delle famiglie più ricche possiede il 45,1% dell’intera ricchezza netta. I redditi da lavoro dipendente sono cresciuti dell’1,6%, mentre quelli da lavoro autonomo sono aumentati del 10,1%. Il 13,5% degli italiani vive in abitazioni in affitto e per il 34% il canone di locazione incide del 30% sui redditi percepiti, per il 13,4% supera addirittura il 40%. Il 33,8% degli occupati alle dipendenze lavora con orari disagiati, di sera, di notte, nei fine settimana. Ad un ulteriore 19,8% capita saltuariamente di lavorare in orari pesanti. Chi guadagna di più è maschio, in particolare di età oltre i 60 anni e con studi di livello superiore, anni di esperienza ed anzianità aziendale. L’incertezza nell’accesso al mondo del lavoro crea una sorta di staticità nel ricambio generazionale con un esordio sempre più ritardato nella vita adulta da parte dei giovani. Il 60,2% dei giovani tra i 18 ed i 34 anni vive con i genitori. Il 70% degli italiani si dichiara privo di fiducia sul futuro delle pensioni. Viene spontaneo dedurre che aumentano le disuguaglianze e diminuiscono le opportunità. Ciò deve far riflettere chi amministra la “cosa pubblica” e condurlo a cogliere i bisogni, le aspirazioni e le richieste dei cittadini per meglio individuare ed indirizzare le proprie scelte e le risposte. L’economia è in difficoltà. Il futuro non è nitido. I cittadini attendono da chi li governa non meno Stato, ma più intervento, più concretezza, più partecipazione alle scelte, più attenzione al quotidiano, alle piccole cose. Il concetto di cura dei cittadini e della città deve essere al centro della politica amministrativa. L’ente locale deve dimostrare di prendersi cura delle persone e di accompagnarle nel loro percorso di vita e, nello stesso tempo, deve sviluppare politiche di valorizzazione della città. La sfida è questa, riuscirci non è scontato. Le linee direttrici che stanno alla base del Bilancio di Previsione 2006 vanno comunque in questo senso e lo fanno senza nascondersi dietro la difficile situazione economico finanziaria del momento. Predisporre un bilancio con la certezza che i trasferimenti correnti statali resteranno invariati, con i vincoli ed i limiti che ogni anno decreti taglia spese e leggi finanziarie impongono - come se i Comuni non fossero stati in prima linea nell’oneroso impegno di risanamento dei conti pubblici, vedasi in merito la recente relazione della Corte dei Conti - dimostra che gli Enti locali devono saper fare sempre di più da soli, contare sempre di più solo sulle loro risorse.

TRASFERIMENTI CORRENTI STATO

ANNO 2001

ANNO 2002

ANNO 2003

ANNO 2004

ANNO 2005

ANNO 2006

14.888.110,00

15.340.000.00

15.172.200,00

14.560.700,00

14.686.200,00

14.676.200.00

Anche per questo ci stiamo attrezzando! Quello che abbiamo costruito è un bilancio sociale. Sociale perché abbiamo concentrato gran parte delle risorse che i cremonesi ci hanno affidato al sostegno alla famiglia, a chi ha maggiori problemi per salute, età e stato economico. Sociale perché cerca di mantenere e potenziare quelle condizioni che consentono di vivere il più serenamente possibile all’interno della propria città. E’ un bilancio razionale e realista nei conti e nelle proposte, come si potrà vedere nei numeri e nelle decisioni politiche che li accompagnano. L’entrata complessiva del bilancio 2006 ammonta a 110.775.000,00 euro, di cui 24.451.700,00 destinati alla spesa per investimenti e 70.391.000,00 a quella corrente. La sola entrata di parte corrente è pari ad euro 70.991.000, ed è costituita per il 51% dalle entrate tributarie e per il 35% da quelle extratributarie. Se si toglie il 18,5% della compartecipazione IRPEF l’autonomia finanziaria del Comune risulta essere del 67,5%. La maggiore risorsa dell’entrata di parte corrente è rappresentata dall’imposta comunale sugli immobili, che non subisce aumenti, ma riduzioni. Per andare incontro al bisogno di alloggi, viene riconosciuta un’aliquota agevolata al 2,5% per i proprietari di case che le concederanno in locazione secondo i patti territoriali sottoscritti con i sindacati degli inquilini ai sensi dell’art. 2 delle legge 431/98. In diminuzione viene prevista anche la tariffa dell’imposta di pubblicità relativa alla categoria speciale. Le tariffe dei servizi a domanda individuale, che non subivano ritocchi dall’anno 2002, saranno aumentate del 2,5%, con decorrenza dal mese di settembre 2006 per quelle relative agli asili ed alle scuole, nonostante il rinnovo degli appalti di servizio ed il conseguente aumento dei prezzi. I rincari più elevati si riscontrano nelle fonti energetiche, come si può agilmente ricavare dalla più recente rilevazione ISTAT: le tariffe del gas sono aumentate nel corso dell’anno 2005 del 10,9%, quelle dell’energia elettrica del 7,1%, il prezzo del carburante del 14,2% e quello del gasolio del 21,7%. Per quanto riguarda la TARSU (TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI) andremo verso la copertura del costo del servizio, operazione obbligata in vista del prossimo passaggio da tassa a tariffa, prevedendo un incremento del gettito del 5%. La spesa di parte corrente del bilancio di previsione 2006 si ferma ad euro 70.391.000,00 e diminuisce rispetto all’anno in corso. Questa diminuzione non ci impedirà di garantire il rinnovo dei contratti del personale ed adeguate condizioni di lavoro, di mantenere ad un buon livello la qualità dei servizi, investendo in quelli più direttamente rivolti alla persona, di affrontare le nuove povertà e l’emarginazione, di andare verso un’estensione dei diritti e dell’inclusione. Le politiche della sicurezza passano anche attraverso queste azioni e non solo tramite il rafforzamento degli apparati e delle norme di polizia. Scorrendo i capitoli di bilancio, si capirà quale sia stata la filosofia che ci ha guidati nelle scelte: apparirà subito evidente che gli impegni più consistenti riguardano le funzioni: servizi sociali, territorio e ambiente, istruzione pubblica. Si individueranno chiaramente i servizi ai quali verranno destinate più risorse. Si comprenderà qual è la nostra idea di città. Una città dove l’Amministrazione Comunale si assume un forte impegno a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, ma anche a supporto delle relazioni familiari e sociali per prevenire il disagio e promuovere il benessere della comunità. Da qui la risposta ai bisogni crescenti degli anziani, delle famiglie, delle donne sole con minori, dei minori stranieri non accompagnati ed al problema casa. Sulla casa saranno destinati i fondi necessari per il recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, ma attraverso lo strumento urbanistico del PEEP (Piano per l’Edilizia Economico Popolare) potrà essere aumentata l’offerta di alloggi. Le nostre priorità sono le persone, considerate nei loro contesti sociali e relazionali, per questo vanno promosse e sostenute le reti della sussidiarietà che operano sul territorio in una logica di collaborazione e di integrazione. Essere comune capofila del distretto ci impone compiti di responsabilità di governo e di coordinamento necessari per la crescita del territorio. Non da ultimo si prosegue nel processo di riorganizzazione e di innovazione dei servizi comunali, dopo la costituzione ed il consolidamento dell’Azienda Speciale Cremona Solidale. La cura e l’attenzione per la persona nel nostro Comune iniziano ben presto. Il Settore Politiche Educative del Comune di Cremona, infatti, oltre a gestire direttamente le scuole comunali, 4 asili nido e 9 scuole per l’infanzia, ha il compito di promuovere e supportare le attività ed i servizi di educazione, formazione ed istruzione sul territorio comunale con l’erogazione di interventi e servizi di diritto allo studio. La spesa di euro 598.426,00 del piano per il diritto allo studio è strettamente dedicata alla progettualità delle scuole ed a sostenere la qualità dell’offerta formativa, compresa la formazione degli insegnanti, rispetto ad alcune tematiche specifiche come la disabilità, le fragilità sociali e familiari, la multiculturalità, ambiti nei quali l’istituzione scolastica è più carente. Per i servizi scolastici di mensa, trasporto ed assistenza alla persona vengono destinati 2.509.753,00 Euro. Se a questa spesa si assommano i costi del personale dei nidi e delle scuole per l’infanzia si comprende quanto il diritto all’istruzione ed all’educazione sia una scelta fondamentale per il Comune di Cremona, affinché a tutti sia garantito uguale diritto di accesso alla conoscenza ed al sapere. Persone e cittadini lo sono anche i giovani, ai quali l’Amministrazione Comunale rivolge l’attenzione sia per promuovere il loro protagonismo e la loro cittadinanza attiva, che per supportare la loro espressività artistica, ma anche per prevenirne il disagio ed accompagnarli nel loro divenire adulti. I Centri di aggregazione giovanile, l’educativa di strada, il centro musica, il Teatro Monteverdi, il Circuito di Attraversarte, sono tutti luoghi di e per i giovani. Luoghi ed occasioni di confronto, sperimentazione, crescita e scoperta del sé. Per dare una risposta a quanto emerso dalla recente ricerca condotta sui giovani, si è pensato di coinvolgerli in forum tematici, all’interno dei quali potranno confrontarsi e scegliere quali proposte e richieste sottoporre a Giunta e Consiglio. Forte è l’investimento in cultura, sia di parte corrente che in conto capitale. Per la spesa corrente si richiamano progetti di promozione della crescita formativa e culturale quali l’istituzione di un servizio di lettura per ragazzi dai 3 ai 13 anni ed il consolidamento e l’integrazione dell’attività didattica del Sistema Museale; il rilancio dell’immagine universitaria di Cremona, la trasformazione dei corsi pareggiati della Fondazione Monteverdi in corsi statali. Nell’ambito della promozione e della valorizzazione della città si organizzeranno, in collaborazione con l’APIC, le celebrazioni per l’800° anniversario del Palazzo Comunale e per il 900° della Cattedrale ed una mostra sulla Cremona medievale. Iniziative che integrano e completano tutte quelle attività ed azioni che, coerenti con le linee programmatiche del Sindaco, agevolano lo sviluppo economico, sociale e culturale della città. Uno sviluppo che deve essere compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, che deve rafforzare il ruolo del turismo, migliorare la qualità dei servizi pubblici, creare sinergie pubblico-privato, sostenere l’imprenditorialità, valorizzare il commercio, puntare sull’unione delle forze del territorio per “fare sistema” e sull’innovazione per favorire il collegamento e gli scambi tra imprese e sapere, tra mondo produttivo università e centri di ricerca. Uno sviluppo che deve creare coesione, senso della comunità, dello stare bene insieme, del ben essere, del ben vivere. Il vivere bene, lo stare bene sono assunti che comprendono non solo la ricchezza monetaria, ma anche la qualità dell’ambiente e del territorio. E, proprio per l’ambiente ed il territorio, nel bilancio 2006 viene riservata una cospicua quantità di risorse. Si investe in tecnologia per conoscere e monitorare il territorio, per poter pianificare correttamente qualsiasi tipo di intervento, edilizio, urbanistico, di uso del suolo. Si prosegue nella realizzazione del Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Po e del Morbasco e con il progetto “Grandi Foreste”. Sarà costantemente controllata la qualità dell’aria e avviata una attività di controllo e bonifica dei siti inquinati. Nell’ambito del progetto Agenda 21 sarà redatto il piano per il bilancio ambientale locale che, attraverso l’utilizzo di indicatori ambientali, consentirà una visione generale di tutte le problematiche del territorio. Sarà attuato il piano antismog e approvata la prima bozza del piano di risanamento acustico, che prevede interventi di contenimento dei livelli acustici da effettuare su alcune strutture pubbliche. Per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas inquinanti nel settore dei trasporti, si darà attuazione al complesso ed innovativo progetto BIC-Benessere in Città, progetto finanziato anche dalla Regione Lombardia perché ritenuto di estremo interesse. Infatti, attraverso azion 


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