15 Settembre, 2002 «La deportazione al femminile» Conferenza del Comitato Difesa e Sviluppo della Democrazia sul campo di concentramento di Ravensbrück
"La deportazione al femminile - Il campo di
concentramento di Ravensbrück": è questo il titolo della conferenza con
la quale oggi ha preso avvio il progetto del Comitato Provinciale per la Difesa
e lo Sviluppo della Democrazia per l'anno scolastico 2005-2006. L'incontro era
imperniato sulla lezione di Giovanna Massariello Merzagora, vicepresidente ANED
di Milano e ordinaria di Glottologia all'Università di Verona, figlia di una
deportata dal campo di Ravensbrück. A completare il suo intervento un
contributo documentario tedesco realizzato sulle testimonianze orali di alcune
reduci. Hanno introdotto l'incontro la coordinatrice del Comitato Ilde Bottoli e
l'Assessore alla Cultura del Comune di Cremona, Gianfranco Berneri. In sala
molte insegnanti delle scuole superiori del territorio, alle quali ora spetta il
compito di trasferire le conoscenze acquisite ai ragazzi che la prossima
primavera visiteranno Berlino.
"L'unicità storica del campo di Ravensbrück - ha detto la relatrice - sta
nel fatto che ha ospitato essenzialmente donne: 130 mila donne e bambini, e 20
mila uomini, ma anche nel fatto che riporta stratificati i segni dei passaggi
storici che ha attraversato ed è dunque una preziosissima fonte di
testimonianze del nazifascismo, ma anche della liberazione sovietica".
"Le femministe tedesche da anni lottano per riportare ad ogni passo
l'attenzione pubblica su questa realtà - ha proseguito -, che ha già tante
volte rischiato di essere spazzata via: da un autostrada ad 8 corsie, dal fatto
che storicamente i berlinesi tengano di più al campo di Sachsenhausen, dal
fatto che sia a tutt'oggi mal sopportata la presenza di una realtà storica
così ingombrante". "Il campo è da salvare - ha concluso -
bisognerebbe che sia posto sotto la tutela di un organismo europeo".
Il campo è al centro del viaggio a Berlino. Per Ilde Bottoli: "Città
simbolo dei passaggi storici fondamentali del 900 e importante occasione di
studio all'interno delle azioni del Comitato per l'anno scolastico in
corso". L'Ass. Berneri ha rimarcato il valore del comitato: "Svolge
un'attività preziosa per scuole, insegnanti, cittadini fondandosi su uno slogan
di grande attualità "Il futuro ha una memoria".