15 Settembre, 2002
10 marzo 2006 - Giornata nazionale per un’informazione e comunicazione di pace
L'Amministrazione Comunale aderisce alla all’appello e al Comitato promotore
 La Giunta Comunale ha aderito all’Appello e al Comitato
promotore della Giornata nazionale per un’informazione e comunicazione di pace
del 10 marzo 2006 promossa dal Coordinamento nazionale Enti Locali per la pace e
i Diritti Umani, dalla Tavola della Pace, dalla Federazione Nazionale Stampa
Italiana, dal sindacato dei giornalisti della Rai (Usigrai) e da numerose altre
organizzazioni. Ha deciso di chiedere alla Rai di aprire una sede di
corrispondenza in Africa, di programmare una trasmissione quotidiana sulla pace
e i diritti umani, di dare spazio all’informazione dal mondo sul mondo nei
telegiornali e nei palinsesti, di aprire il Consiglio di Amministrazione Rai
alla società civile. La Giunta ha inoltre deciso di contribuire alle attività
nazionali di organizzazione, promozione e coordinamento del Progetto in oggetto
versando la somma di 300 euro sul c/c n. 100174 presso la Banca Popolare Etica,
sede di Padova, intestato al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la
pace (ABI 05018 -- CAB 12100), nonché di partecipare alla realizzazione della
Giornata organizzando una speciale iniziativa, un incontro tra gli operatori
dell’informazione e gli operatori di pace.
L’Appello “Diamo voce alla pace”, sottoscritto da numerose organizzazioni
della società civile e del mondo dell’informazione, denuncia la gravità
della situazione e allo stesso tempo si sottolinea che “la promozione di un’informazione
e una comunicazione di pace, lo sviluppo di un ruolo positivo dei media nella
costruzione di una cultura e politica di pace dell’Italia è responsabilità
di tutti e di ciascuno. La Giunta Comunale ha condiviso la decisione assunta
dall’Assemblea nazionale del Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i
Diritti Umani di promuovere una campagna “per una informazione e comunicazione
di pace” tesa ad accrescere la consapevolezza delle autorità locali e dei
cittadini sulle responsabilità, nella costruzione della pace, dei mezzi di
comunicazione di massa (locali e nazionali) e in particolare del servizio
pubblico radiotelevisivo, in sintonia con i continui richiami del Presidente
della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a garantire il pluralismo e l’imparzialità
dell’informazione sanciti dall’Articolo 21 della Costituzione, dalle norme
dell’Unione Europea e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Viene inoltre ribadito il ruolo insostituibile della Rai considerata un bene
pubblico indispensabile per la nostra libertà, la nostra democrazia e per il
nostro benessere. Sono condivise anche le preoccupazioni delle 42 riviste
missionarie aderenti alla Federazione Stampa Missionaria Italiana che chiedono
alla Rai, servizio pubblico, ''un salto di qualità nel segno di una maggiore
attenzione ai popoli, alle culture extraeuropee'' per fare spazio a temi
cruciali della ''lotta alla fame nel mondo, la mala-cooperazione, il commercio
delle armi''. Vengono inoltre ricordate le parole con cui il Presidente Ciampi
ha ribadito che “serve una maggiore apertura internazionale dei nostri media.
Bisogna guardare e raccontare di più quello che accade in Europa e lontano
dall'Europa. Meno attenzione a dinamiche, a contrasti e divisioni domestiche che
spesso nascono e svaniscono in pochi giorni, senza lasciare traccia se non nel
disorientamento che provocano all'interno e all'estero!”.
Particolare attenzione è stata riservata anche al messaggio di Papa Benedetto
XVI “Nella verità, la pace” e al messaggio per la 40a Giornata Mondiale
delle Comunicazioni Sociali in cui il Papa rinnova l’appello ai media “ad
essere responsabili, ad essere protagonisti della verità e promotori della pace”.
Da qui la decisione di accogliere l'invito del Coordinamento Nazionale degli
Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ad aderire al Comitato promotore della
Giornata nazionale per un’informazione e comunicazione di pace del 10 marzo
2006 versando un contributo di 300 euro per sostenere le attività di
organizzazione, promozione e coordinamento dell’iniziativa, nonché di
promuovere un’iniziativa tesa a promuovere il confronto sul problema e a
sollecitare la più ampia consapevolezza dei cittadini favorendo l’incontro
tra gli operatori dell’informazione e gli operatori di pace.
 
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