15 Settembre, 2002
Carceri
Galmozzi (PRC) interroga la Provincia « com'è la situazione del carcere di Cremona»
Il sottoscritto ATTILIO GALMOZZI, consigliere provinciale per Rifondazione
Comunista presenta la seguente interrogazione affinché venga inserita
nell'ordine dei lavori del prossimo Consiglio Provinciale utile.
Prot. n. 82430, Cremona, 19 aprile 2006
La situazione carceraria in Italia è ormai divenuta insostenibile: ancora in
questi giorni si sono verificati in diversi istituti di custodia gesti
autolesionisti fino a drammatici suicidi. Da anni gli operatori di giustizia
nonché direttori di centri di detenzione e addetti alla custodia denunciano una
crisi del sistema carcerario italiano. Le carceri italiane sono al collasso,
scoppiano di detenute e detenuti; specie nelle aree più degradate del Paese, e
una legislazione sempre più restrittiva e punitiva, a volte non commisurata alla
reale gravità del reato, ha determinato un progressivo riempimento degli
istituti carcerari senza che alla base del sistema stesso ci sia un reale
investimento sulla prevenzione del rischio. La recidività di alcuni reati è la
testimonianza palese che il concetto di "pena" non combacia successivamente con
un pieno e consapevole reinserimento nella società.
La recente legislazione proibizionista, astutamente inserita dall'ex governo
Berlusconi nel pacchetto di azioni riguardanti le Olimpiadi invernali di Torino,
in tema di droghe leggere, oltre a criminalizzare a dismisura un atto evasivo
non certo più grave di altre manifestazioni altrettanto evasive, ha minato alla
radice tutta una serie di interventi atti alla riduzione del disagio giovanile e
ingrassato ancora di più i portafogli di mercanti di droghe che sono dunque
liberi di condurre ben remunerati affari. La diffusione di un sentimento avverso
nei confronti dei migranti, e dei fenomeni migratori, dal quale è discesa una
legislazione pesantemente restrittiva delle libertà individuali ha completato un
quadro già preoccupante.
Nel territorio provinciale è collocato un istituto carcerario (Cà del Ferro) che
da anni opera nel territorio e che rappresenta, giocoforza, un importante
istituzione al pari di altre.
Tutto ciò premesso s'interroga l'Assessore competente affinché renda noto:
1. com'è la situazione generale del carcere di Cremona e in che condizioni
operano gli addetti alla sorveglianza ma soprattutto quali sono le condizioni di
vita dei detenuti?
2. Si sono verificati nel passato recente ed in generale nel passato della
struttura penitenziaria gesti autolesionisti o suicidi?
3. In che misura il fenomeno della tossicodipendenza interessa il carcere di Cà
del Ferro, ovvero risultano essere detenuti soggetti tossicodipendenti attivi e
che tipo di assistenza essi ricevono?
4. Qual è l'incidenza della sieropositività per HIV e quali supporti vengono
offerti ai detenuti interessati dall'infezione?
5. Quali tipologie di reato punibile con la reclusione sono maggiormente
rappresentante all'interno della struttura?
6. Sono attivi - e se sì quali - progetti di prevenzione del disagio e
reinserimento nella società?
7. La Provincia ha delle competenze, dirette o indirette, in materia di
promozione di progetti per il reinserimento nella società dei detenuti?
Attilio Galmozzi Consigliere Provinciale
Partito della Rifondazione Comunista
 
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