15 Settembre, 2002
Pd, Prodi: "Avrà un segretario forte - Lo eleggerà l'assemblea costituente"
Il premier: "Il Partito democratico non indebolirà il governo Dovrà essere una formazione federale, che misceli le culture"
DA REPUBBLICA
ROMA - "C'è intesa su tutto". Esce soddisfatto Romano Prodi dalla riunione del Comitato dei 45, che sta definendo le regole di elezione dell'assemblea costituente del Partito democratico. Accordo "completo", dice il presidente del Consiglio, sul quando e sul come: "Prima di tutto, con una larga possibilità di partecipazione di liste, basteranno 100 firme per presentare la lista in ognuno dei 475 collegi in Italia. Le liste - spiega Prodi - si collegheranno a un candidato alla segreteria nazionale, e il 14 ottobre si andrà a votare per l'elezione del segretario generale del Pd". Confermato dunque l'assetto fortemente federale del Pd: quando si eleggerà una segreteria nazionale, saranno elette anche le segreterie regionali.
Anche Lamberto Dini, lasciando la sede di piazza Santi Apostoli, ha riferito che "c'è grande consenso perché l'assemblea costituente elegga il segretario del partito". Una scelta che confermerebbe in sostanza la linea tracciata nell'incontro del 30 maggio scorso. E che incassa l'approvazione del leader della Marcgherita, Francesco Rutelli. "Bene, bene, si va verso l'elezione dirtetta del segretario" dice, commentando l'esito della riunione.
Sugli aspetti più discussi, Prodi ha fatto chiarezza: "Si è fatto riferimento a me e al mio ruolo, ma non ci sono dubbi: il Partito democratico deve avere un segretario forte. Ci siamo detti che vogliamo un partito federale. Bene. Così deve essere. Dovrà essere un partito aperto: giovani e donne. E deve miscelare le culture di provenienza.
www.repubblica.it
DA IL CORRIERE DELLA SERA
ROMA - Il Pd cala l'asso del segretario sul tavolo. Che non verrà scelto dai cittadini con le primarie ma da all'assemblea costituente che verrà eletta il 14 ottobre.
«Il 14 ottobre coloro che andranno a votare eleggeranno il segretario nazionale del Partito democratico», ha detto Romano Prodi, aggiungendo che le liste presentate per l'elezione dell'Assemblea Costituente, «si collegheranno a un candidato per la segreteria nazionale».
DINI - Ad anticipare la linea emersa nella riunione del Comitatone dei 45 era stato Lamberto Dini. «È andata bene, mi pare che ci sia un grande consenso sul fatto che l'assemblea costituente eleggerà il segretario del partito» spiega il senatore dell'Ulivo lasciando piazza Santi Apostoli mentre è ancora in corso il summit chiamato a stabilire le modalità di elezione della Costituente e l'eventuale nomina di un segretario della nuova forza.
PRODI - Leader che non sarà di facciata ma di sostanza. Scarata l'ipotesi dello speaker o del coordinatore. «Il Partito democratico deve avere un segretario forte. Non penso che il governo verrà indebolito» è quanto ha sostenuto Prodi durante la riunione. «Le nostre decisioni - ha proseguito il premier - possono far uscire il Paese dalla crisi di governance. Voglio essere chiaro: si è fatto riferimento a me e al mio ruolo, ma non ci sono dubbi, il Pd deve avere un segretario forte». «Non penso che il governo verrà indebolito - ha aggiunto Prodi - al contrario, un governo serio ha bisogno di un partito serio alle spalle. Ci siamo detti che vogliamo un partito federale». Il presidente del Consiglio ha ribadito che il nuovo partito riformista dovrà essere un soggetto aperto e ha ricordato l'importanza della partecipazione dei giovani e delle donne. «Inoltre - ha concluso - deve miscelare le culture di provenienza».
ELEZIONE DIRETTA - «Bene, bene, si va verso l'elezione diretta del segretario». Così il leader della Margherita Francesco Rutelli ha commentato l'esito della riunione del Comitato dei 45.
Secondo quanto riferisce Marina Sereni (Ds), l'orientamento prevalente nella riunione del Comitato 14 ottobre è quello di indicare delle liste per l'elezione dell'assemblea costituente collegate ad un candidato segretario del Partito democratico. Quanto al nodo riguardante la formazione delle liste e la possibilità per gli elettori di formulare delle preferenze la vicecapogruppo dell'Ulivo alla Camera ha precisato che su questo punto non è ancora stata presa una decisione.
www.corriere.it
18 giugno 2007
DA L'UNITA'
Partito democratico, il segretario scelto a ottobre dai costituenti
Prodi: forte senza indebolire il governo
Saranno i "padri costituenti" del partito democratico, a ottobre, a scegliere il segretario del Pd e non direttamente gli iscritti in un investitura direttamente dalle primarie. È a questa conclusione che è giunto lunedì il "comitatone" dei 45 saggi, riunito a Santi Apostoli a Roma. Ad annunciare la decisione è stato Lamberto Dini, della Margherita, incontrando i cronisti mentre usciva dalla riunione ancora non terminata. «Mi pare ci sia grande consenso sul fatto che l'assemblea costituente eleggerà il segretario del partito democratico».
Romano Prodi, intervenendo, ha sottolineato come non ci dovrà essere un indebolimento del governo da questa nomina. «Voglio essere chiaro - ha detto Prodi - si è fatto riferimento a me e al mio ruolo, ma penso che il Pd debba avere un segretario forte, non penso che il governo ne verrà indebolito. Anzi, un governo serio ha bisogno di un partito serio alle spalle». Prodi ha aggiunto che il segretario dovrà saper miscelare le «culture di provenienza» del nuovo partito, cioè quella dei Ds e quella popolare della Margherita. Mentre il partito dovrà avere, come già annunciato, una struttura federale, aperta ai giovani e alle donne.
La decisione di affidare all'Assemblea costituente - i cui criteri di nomina e numero dei componenti non è ancora stato deciso ndr - è stata largamente condivisa dal comitato che ha il compito di accompagnare il Pd fino alle primarie del 14 ottobre prossimo. A distanza di 19 giorni dall'ultima riunione, i 45 si sono ritrovati per la seconda volta attorno al tavolo. All'ordine del giorno, proprio la definizione delle regole per l'elezione dell' Assemblea Costituente prevista per il 14 ottobre. E quindi le modalità dell'investitura del primo segretario del Pd e la sua eventuale sovrapposizione o meno con il leader della coalizione.
Alla riunione partecipa anche il presidente del Consiglio, Romano Prodi, di rientro da Noto, e i leader dei Ds, Piero Fassino, della Margherita, Francesco Rutelli, il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, quello dell'Istruzione, Guiseppe Fioroni, della Famiglia, Rosy Bindi, della Difesa, Arturo Parisi. Oltre ai tre coordinatori, Antonello Soro, Maurizio Migliavacca e Mario Barbi, intorno al tavolo ci sono anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, il sindaco della Capitale, Walter Veltroni e i presidenti delle Regioni Sardegna e Abruzzo, rispettivamente Renato Soru e Ottaviano Del Turco. Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, invece è assente per impegni istituzionali all'estero.
www.unita.it
 
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