15 Settembre, 2002
«Tolleranza zero»
Impegno dei Pubblici Esercizi nella lotta al disagio giovanile e sociale
Nell’ambito delle iniziative promosse dalle Istituzioni pubbliche per
contrastare gli abusi di alcol, anche la Federazione Italiana Pubblici Esercizi
(FIPE) darà il suo contributo essenziale. Le associazioni territoriali,
raccogliendo le richieste provenienti direttamente dagli esercizi a loro
aderenti, sosterranno la campagna “Tolleranza zero” promossa a livello
nazionale.
Esercitando il dovere di rispettare la legge, proprio come avvenuto nella
campagna contro il fumo, nei locali pubblici verranno esposti cartelli o
locandine in posizioni ben visibili per rammentare alla clientela il divieto di
somministrazione di alcol a minori di sedici anni e a persone in evidente stato
di ebbrezza. Nella ferma convinzione di poter essere portatori di dialogo,
cultura e società, i pubblici esercizi si impegnano a svolgere un ruolo di
sensibilizzazione verso i cittadini.
Nessuno meglio di un esercente entra direttamente in contatto con i
consumatori, perché è colui che ha il rapporto diretto con il territorio, entra
in contatto con gli stati d’animo della gente, ne raccoglie gli sfoghi e gli
umori. “L’impegno – afferma Roberto Maldotti, presidente della Fipe di Cremona–
è rivolto anche al nostro interno infatti, nel momento in cui ci renderemo conto
che in un locale non verrà fatta rispettare la legge, interverremo con un’opera
di sensibilizzazione sul danno sociale che sta arrecando ai suoi clienti - un
cliente vale più di un bicchiere di alcol! - sul danno di immagine che reca al
suo locale , che verrà considerato poco affidabile dai consumatori, e sul danno
economico poiché un bicchiere in più venduto una sera vale meno di tante altre
consumazioni vendute in meno le sere successive”.
 
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