15 Settembre, 2002
*Paga i gài, galéer !*
La Provincia di Cremona, all'unanimità, chiede alla regione ed a Formigoni di pagare quanto dovuto in relazione al trasporto urbano
All’unanimità il consiglio provinciale ha approvato una mozione, presentata dal consigliere Andrea Ladina e poi emendata dal consigliere Pierluigi Tamagni, nella quale viene chiesto con forza che la Regione Lombardia adempia all’impegno di versare la quota concordata di Iva sulle fatture delle aziende che gestiscono il servizio di trasporto urbano, dando mandato al presidente, in caso contrario, di arrivare alla restituzione della delega del settore alla Regione stessa. Un gesto estremo, quest’ultimo, che l’assessore Agostino Alloni aveva affermato essere stato discusso dalle Province lombarde, che si sono dette disposte a compierlo in mancanza di risposte chiare dal Pirellone.
Lo stesso Alloni, rispondendo all’interrogazione presentata sempre da Ladina sull’argomento, aveva ripercorso le tappe della vicenda, dall’accordo fra governo, regioni e province in base al quale ciascuno si sarebbe accollato una parte dell’Iva, al ritardo con cui la Regione ha versato la propria quota l’anno scorso, fino alla scoperta che per quest’anno il bilancio regionale non prevedeva tale spesa e quindi al mancato versamento dell’Iva, mai ufficialmente comunicato, che ha portato alla minaccia di tagli alle linee da parte di Adda Trasporti.
Per la Provincia di Cremona, ha proseguito Alloni, ciò significa un “buco” di circa 270mila euro, che non può essere coperto dalla Provincia in quanto si verrebbe a costituire un debito fuori bilancio.
Da qui la richiesta, avanzata unanimemente da tutte le Province lombarde, che la Regione trovi le risorse e si impegni a versare la propria quota dell’imposta dovuta.
In seguito all’iniziativa in sede Upl (Unione delle Province lombarde) e al coinvolgimento, da parte di Cremona, dei consiglieri regionali del territorio Luciano Pizzetti, Gianni Rossoni e Mauro Gallina, dalla Regione è giunta la comunicazione di un impegno a versare le prime tre mensilità in misura ridotta, “ma senza specificare – ha detto Alloni – la quantità della riduzione e se si tratti di un anticipo oppure la Regione ritenga così chiusa la questione”.
Alloni ha definito senza mezzi termini “una presa in giro” tale comportamento. “Noi abbiamo portato la questione che ci riguarda, cioè la minaccia di tagli alle linee, davanti al Prefetto. Un incontro nel quale la Regione non era adeguatamente rappresentata. In ogni caso abbiamo raggiunto un risultato. Le aziende si sono impegnate a sospendere i tagli, noi ad anticipare i primi tre mesi di Iva in attesa della risposta della Regione, che non può essere quella che abbiamo ricevuto. Il 26 marzo – ha concluso – incontreremo, insieme alle altre Province, l’assessore regionale Cattaneo, al quale chiederemo risposte precise, disponibili in caso contrario a restituire le deleghe”.
Al consigliere Pierfranco Patrini, che chiedeva quale sia il problema quest’anno, se fino all’anno scorso non se ne erano creati, Alloni ha risposto che l’anno scorso il pagamento regionale era avvenuto a settembre, ma c’era stato un impegno preciso e la Provincia aveva effettuato degli anticipi: “Il problema di cassa può essere risolto, quello di competenza no. Ad oggi dalla Regione non c’è risposta. E non si tratta di una questione politica, se tutte le Province hanno sollevato la stessa questione”.
 
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