15 Settembre, 2002 La Lega, il ponte sullo stretto e la coerenza Una lettera di Max Ferrari, in rappresentanza del movimento Lombardia Autonoma
Com'è possibile che il Governo trovi 27 miliardi di euro per far partire un progetto inutile come il Ponte di Messina e non trovi una ventina di miliardi per realizzare una serie di infrastrutture fondamentali per il Nord? Con che coraggio il leghista Castelli annuncia che il Ponte è utile in ottica federalista in quanto scelto dalle popolazioni del luogo?
Peccato che quelle scelte assurde siano pagate coi nostri soldi e peccato che le nostre scelte siano sempre snobbate perchè la Lega aiuta i più furbi a scippare i nostri quattrini.
Se questo è il federalismo cominciamo bene: prima i soldi a Roma e Catania, poi a Palermo e adesso il Ponte e l'ammodernamento della Salerno-Reggio.
Non si trovano 6 miliardi per la Pedemontana, 7 per la Brebemi, 2 per l'Expo e una manciata di milioni per i collegamenti di Malpensa alla Svizzera e poi si getta al vento una cifra molto più alta per un'opera assurda al sud?
Che fine hanno fatto le denunce della Lega che definiva il Ponte "una ostruosità inutile sotto tutti i punti di vista?" e denunciava le possibili infiltrazioni mafiose?
Il governatore pugliese Vendola, ha detto che il Ponte non servirà ad unire due coste, ma due cosche (mafia e ndrangheta) ma la Lega evidentemente non la pensa più così.
Potere delle poltrone romane, certo, ma almeno la smettano di fingeredi preoccuparsi per la crisi al Nord dovuta alla mancanza di infrastrutture.