15 Settembre, 2002
Dal PD Lombardo .Dpefr senz’anima Bond sotto la lente: passa odg presentato dal PD
Il Dpefr non affronta la crisi economica, mantiene alta la pressione fiscale, non riforma un welfare regionale che dà pochi soldi a poche persone
Dal PD Lombardo .Dpefr senz’anima Bond sotto
la lente: passa odg presentato dal PD
“Il Dpefr non affronta la crisi economica,
mantiene alta la pressione fiscale, non riforma
un welfare regionale che dà pochi soldi a
poche persone e non sostiene le imprese,
quelle che rischiano di chiudere e quelle
che hanno bisogno di concorrere sui mercati
internazionali. Il nostro voto non può che
essere contrario.” Così il capogruppo del
PD Carlo Porcari ha concluso mercoledì scorso
la dichiarazione di voto in Consiglio regionale
sul DPEFR per il 2010.
Il tema più scottante sul tavolo, quello
della crisi, è sottovalutato.
“Non stanno saltando le aziende che non hanno
fatto investimenti o che non hanno mercato
– ha spiegato nel suo intervento Carlo Spreafico
- se continua così, salteranno quelle che
hanno investito e rinnovato prodotti e mercati.
Infatti in Commissione Attività Produttive
avevamo la fila di lavoratori e associazioni
d’impresa stanchi dei tempi lunghi di Regione
Lombardia: burocrazia opprimente e tempi
di pagamento sbagliati, più lunghi di quelli
delle banche, non sono più sostenibili. La
Regione deve decidere su quali settori vuole
intervenire, altrimenti si rischia di azzoppare
uno dei tessuti produttivi più competitivi
d’Italia fondamentale per l’uscita del Paese
dalla crisi. Invece di mettere in campo nuove
risorse ci si limita a riciclare i trasferimenti
del Governo o del Fondo sociale europeo,
come dimostra il miliardo di euro messo a
disposizione per la legge 1 della competitività
di cui meno del 20% è di provenienza regionale.
Bisognerebbe concentrare il nostro welfare
sulle fasce più bisognose. In questo scenario,
il DPEFR è stato ridotto a una fastidiosa
pratica burocratica”.
Un passaggio importante, però, nella sessione
di bilancio c’è stato sul fronte della trasparenza.
È stato infatti approvato, a voto segreto,
un ordine del giorno del PD per l’istituzione
di un collegio di tre esperti di finanza
pubblica di rango internazionale per valutare
gli effetti del Bond Lombardia emesso dalla
Regione nel 2002. La proposta, formulata
da Giuseppe Benigni, è stata accolta a voto
segreto nonostante la contrarietà dell’assessore
regionale al Bilancio Romano Colozzi. Gli
esperti dovranno ora verificare se l’operazione
presenti profili di rischio non valutati,
se i costi siano in linea con quelli previsti
e se sia opportuna una rinegoziazione del
Bond. “Il Consiglio– ha commentato Benigni
- rappresenta tutti i cittadini e ha quindi
il diritto di sapere se l’operazione è vantaggiosa
per la Lombardia o se invece porta guadagni
smisurati alle banche che l’hanno gestita.
Il collegio di esperti valuterà e ci dirà
se l’operazione è stata ed è gestita al meglio
o se occorre rivederla e rinegoziarla”.
Piano Aria: grande problema, piccole misure
“Con il piano per la qualità dell’aria 2009
– 2010 Formigoni rinuncia a combattere le
sfide ambientali che lui stesso aveva lanciato”.
Così Giuseppe Civati commenta l’annuncio
delle nuove misure regionali per la lotta
all’inquinamento atmosferico della Giunta
lombarda. Quello presentato giovedì scorso
dal presidente Formigoni e dagli assessori
Ponzoni e Buscemi è un pacchetto che comprende
incentivi volti all’utilizzo di mezzi a basso
impatto e limitazioni alla circolazione.
Il tutto per un investimento di 11,5 milioni
euro.
“È un piano – spiega Civati – mai discusso
in commissione nonostante le nostre ripetute
richieste e che lascia sullo sfondo, sostanzialmente
inattuata, la legge regionale in materia,
che prevedeva tra l’altro un coinvolgimento
diverso degli enti locali e del Consiglio
e la verifica dei risultati ottenuti. Le
grandi battaglie ambientali sono di fatto
abbandonate.
C’è un impegno sugli incentivi ed è meglio
di niente, ma per affrontare un problema
gigantesco la Regione stanzia cifre non proprio
irresistibili e lo fa con un piano presentato
in piena estate, come ogni anno. Speriamo
sia l’ultimo”.
 
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